Archive for August 9th, 2006

Ma quanta bellezza!!!

Sì lo so c’era l’orchestra Prams, c’erano i Neroni, il presentatore Mimmo Arena e la brava Marika, la serata è stata bellissima ma ne parlerò dopo, per il momento solo la vista delle 8 splendide modelle (sotto) che hanno sfilato gli abiti di Tina Carvelli averebbe dato un senso al partecipare alla serata e lo hanno fatto in tanti
Le otto magnifiche modelle (non professioniste e tutte legate a vario titolo a Scandale) che hanno sfilato martedì 8.8.06 in Piazza San Francesco a Scandale

Intanto stasera si passa dallo spettacolo, dalla moda, alla lirica e alla poesia con intermezzi musicali, sempre in Piazza San Francesco la Pro Loco di Scandale presenta "Liriche sotto le stelle", durante la quale saranno letti componimenti di vari scrittori scandalesi, e di sicuro l’affluenza non sarà da meno.

Un successo la Festa della Madonna della Difesa 2006

La Madonna della Difesa in Processione, davanti, al centro, il parroco, Don Antonio Bucarelli e poi a dx il diacono Gino Voce (alla sua prima festa in tale veste) e a sx suo figlio Antonello Voce
SCANDALE –
Va in archivio anche per questo 2006, la festa della Madonna di Scandale che quest’anno ha ricordato la Madonna della Difesa.

La gigantografia di Don Renato Cosentini sulla facciata della Chiesa Madre

Una bella festa, un mix tra significativi momenti religiosi, anche in ricordo di Don Renato Cosentini, una gigantografia del quale con su scritto “Grazie…” è stata affissa, durante i festeggiamenti, sulla facciata della Chiesa Madre, e importanti spazi dedicati ai festeggiamenti civili che hanno avuto il loro clou con il concerto dei Ricchi e Poveri in piazza Condoleo. Tantissima la gente accorsa anche dai paesi vicini per vedere e sentire cantare Angelo Sotgiu, Angela Brambati e Franco Gatti che sono stati davvero bravi.
Angela Brambati e Angelo Sotgiu dei Ricchi e Poveri con Pino Maida ed Antonella Grandinetti (gentili ospiti) e il presidente della Pro Loco Franco Demme, il presidente del comitato feste di Reggio Emilia Giovanni Spina e l'assessore Iginio Pingitore
Accolti dall’assessore Gino Pingitore, dal presidente del Comitato Feste di Reggio Emilia, Giovanni Spina, e dal presidente della Pro Loco di Scandale, Franco Demme, sono stati ospiti, prima del concerto, nella tenuta e nella stupenda villa di Pino Maida e Antonella Grandinetti (dalla quale si può godere uno stupendo panorama del mare di Crotone); tutti e tre hanno avuto modo di lodare la Calabria sottolineando perentoriamente che la essa non è luogo di delinquenza come vorrebbe far credere certa stampa ma è una terra bella e piena di risorse. Simpaticissima Angela Brambati che appena arrivata si è messa a raccogliere pomodori nel giardino della casa e, saputo della presenza di una mucca a poca distanza, ha insistito per andarla a vedere, affermando che nella sua casetta in Liguria lei ha una capretta!

Sul palco poi si è scatenata nonostante le primavere siano quasi 60. Commovente il ricordo di Rino Gaetano, nell’anno in cui cade il venticinquesimo dalla scomparsa, fatto da Franco Gatti durante il concerto.

Ma la festa non è stata solo Ricchi e Poveri, nella serata di sabato si sono esibiti gli “Italian Bee Gees”, tre fratelli, accompagnati da ottimi musicisti tra i quali anche lo scandalese Raimondo,  in abito luccicante che hanno attirato in piazza San Francesco un bel po’ di gente, interpretando le canzoni del famoso gruppo inglese. Un gruppo per seguire il quale a Scandale è arrivata anche la Rai pare per uno speciale che sarà trasmesso a settembre nella trasmissione di Michele Cucuzza e che ora è in tournee in America.

Venerdì invece era stata la volta dello showman Franco Adamo mentre lunedì 07 agosto è stata aggiunto, nei giorni finali, un saggio di danza, tenutosi in un’affollata piazza Condoleo, della scuola di ballo Lerose di Reggio Emilia che è di proprietà di una coppia di cutresi.

La festa è stata animata dal Gruppo Bandistico Gaudiosi di Maria di Scandale diretta dal maestro Franco Pignataro e molto belli sono stati i fuchi d’artificio eseguiti da una ditta di Stalettì.

Nel pomeriggio di domenica inoltre si sono tenuti in piazza Oberdan i giochi popolari, tanti giochi, tra i quali quello della pasta, il tiro alla fune, il gioco dell’uovo, della farina e via dicendo e a seguire l’estrazione dei biglietti vincenti della riffa che vedevano in palio ben 45 (poi diventati 46) premi, offerti praticamente da quasi tutti i negozi del paese oltre che dal Comitato Feste presieduta da Pietro Cerrelli per la parte scandalese e da Giovanni Spina per quella di Reggio Emilia, che hanno accontentato quindi tantissime persone.

ROSARIO RIZZUTO

Don Renato Cosentini per Area Locale

Don Renato Cosentini non c’è più. Don Renato Cosentini non è più con noi. Ora giace in un lembo di nuda terra, come lui ha voluto, vicino la chiesetta del cimitero di Scandale. Anche dopo la morte, lui sanmaurese, non ha voluto abbandonare il paese che lo ha visto protagonista come parroco, come guida spirituale, come imprenditore del bene. Don Renato “il prete di campagna”, don Renato il prete dei bambini, il prete manager. Solo Dio sa quante cose, quanto bene ha fatto il parroco che ancora ragazzino arrivò a Scandale subito dopo la seconda guerra mondiale: su tutte Villa Condoleo -  Casa della Carità, dove hanno trovato accoglienza tantissime bambine orfane o che si trovavano in condizioni di disagio, per molte di queste don Renato (e con Lui le suore laiche dell’Ordo Virginum che gli sono sempre state accanto) è stato come un padre aiutandole a sistemarsi… portandole all’altare. Significativa una gigantografia di una foto di Don Renato preso d’assalto da bambini sistemata di recente sulla facciata della chiesa madre, alla base una sola parola: Grazie…

Don Renato si è spento alle prime luci della mattina di lunedì 24 luglio, la sera di domenica, ancora lucido, è stato circondato dall’affetto delle persone a Lui più care che hanno pregato con Lui. In nottata le condizioni del “Prete di campagna” si sono aggravate e il grande cuore del nostro parroco ha cessato di battere per sempre (almeno sulla terra) nel primo mattino.

Già poche ore dopo la sua morte sono giunti a Villa Condoleo moltissimi parroci della zona nonché Monsignor Francesco Frandina, Amministratore Diocesano dopo il trasferimento del Vescovo Mugione a Benevento.

Don Renato era nato a San Mauro Marchesato il 23 gennaio 1924, dopo gli studi ginnasiali, nel Seminario Arcivescovile di Santa Severina, aveva terminato gli studi in filosofia e teologia presso il pontificio Seminario Pio XI di Reggio Calabria. Ordinato sacerdote nel suo paese di nascita il 27 luglio 1946 era diventato parroco di Scandale l’anno successivo. Nel 1949 aveva fondato, partendo dal nulla e confidando solo sulla Carità (alla quale Lui credeva tanto) la Casa della Carità “Maria Santissima Addolorata” dove venivano accolte bambine orfane del crotonese (e successivamente anche bambini). Nel 1976 viene nominato Cappellano Privato di Sua Santità Papa Paolo VI. Consigliere Nazionale della Caritas italiana, tra le tante opere realizzate a alle quali ha contribuito Don Renato ricordiamo il Centro handicappati realizzato a Fondo Gesù a Crotone, un gruppo appartamento, sempre nella città pitagorica, per ragazzi difficili e un centro per ex tossicodipendenti alla periferia di Crotone. Don Renato ha al Suo attivo anche la fondazione della banda musicale che fu definita la più piccola del mondo e che fu ricevuta in Vaticano, in Piazza San Pietro, anche dal Papa Giovanni Paolo II.

Nella Sua Villa Condoleo con il tempo trovarono posto, una scuola materna ed elementare parificate, la scuola magistrale “Teresa Misasi” (oggi Liceo della Comunicazione) e tra le sue ultime opere la “Casa Gioiosa Anziani” in uno stabile poco distante dalla “collinetta renatiana”. (note tratte – ed elaborate – da “San Mauro Marchesato nella poesia” di Luigi Palmiere)

Da tutto ciò si capisce come Don Renato non fosse solo il parroco di Scandale e come il suo nome avesse una certa risonanza nel clero crotonese e non solo. In prima fila all’arrivo di Papa Wojtyla nella Sua visita a Crotone, grande amico dell’ex Vescovo di Crotone Monsignor Giuseppe Agostino che mercoledì 26 luglio, dopo tre giorni di tributo da parte della sua gente, in una Piazza Condoleo, gremita come non mai, ha concelebrato i Suoi funerali insieme con Monsignore Luigi Cantafora e Monsignor Francesco Frandina.

Don Renato, come dicevamo, era il prete dei bambini ma non solo, il prete degli anziani ma non solo, l’uomo che ha dato una certa importanza, facendone parlare in bene, al piccolo paesino dell’entroterra crotonese. Si racconta che fino a qualche anno fa fosse più conosciuta Villa Condoleo che Scandale o meglio che Scandale fosse conosciuto grazie a Villa Condoleo. Di Don Renato ha avuto modo di parlare anche lo scrittore locale Pasquale Minniti con due libri il primo uscito nel 1996 intitolato “Un prete di Campagna” e un altro stampato un mese fa curato dallo stesso Minniti e dal grande amico di Don Renato, Gino Scalise, sul quale si possono trovare tante foto che ripercorrono la vita del prete scandalese, libro al quale il curatore ha voluto dare lo stesso titolo del primo e cioè “Un prete di campagna” aggiungendo Don Renato Cosentini e la frase “Cristo non manda mai nessuno in pensione…”.

Ma di Don Renato, “prelato d’onore di Sua Santità”, si parla anche in altri libri come "Scende la sera – le prediche di Don Renato -" di Iginio Carvelli, e tanti sono stati gli articoli dedicati a Lui e alle sue opere.

Lo piangono e lo rimpiangeranno in tanti, il fratello Salvatore, i pochi parenti rimastigli, le suore laiche dell’ “Ordo Virginum” di Villa Condoleo, le tante ragazze cresciute dai Lui e che Lui ha aiutato a sistemarsi, tutto il paese di Scandale e non solo. Tanto il bene fatto dal parroco di Scandale, grazie alle opere da Lui realizzate, tante le ragazze ora donne, divenute maestre di scuola materna grazie al diploma preso “alla scuola di Don Renato”, le bambine e i ragazzi difficili strappati alla strada e ospitati e curati a Villa Condoleo ma anche, durante le vacanze estive, a Capo Piccolo dove Don Renato aveva pensato di creare una struttura per l’estate per far strascorrere momenti lieti ai suoi “figli”.

“Con la morte di Don Renato – dichiara il Sindaco di Scandale Fabio Brescia – si chiude una pagina di storia di Scandale. Mi legava a lui una profonda amicizia e il ricordo per i racconti di mio padre che era sindaco di Scandale quando Villa Condoleo muoveva i primi passi. La sua morte lascia un vuoto difficilmente colmabile. Don Renato era un caro amico di tutti che ha vissuto la Sua vita a contatto con gli altri e per gli altri”.

Gli fa eco il vice sindaco Tonino Coriale: “E’ venuto a mancare una figura importante per la nostra comunità e non solo, direi anche per tutto il comprensorio. Persona altruista, umile, disponibile e soprattutto sensibile. Uomo di grande carisma, vicino ed attento ai problemi di questa collettività.

Lo ricordiamo per essere stato per tutti buon sacerdote, buon padre e un ottimo nonno. Esprimo le più sentite condoglianze ai parenti e alle persone a lui vicine”.

Ricorda Don Renato anche l’assessore Gino Pingitore per anni vicino a Lui come responsabile del Comitato feste: “Ricordo Don Renato come il parroco di tutti noi, come il prete dei bambini. Colui che ha accolto tanti orfani ma anche il prete degli anziani. E’ stato il prete di tutti in particolare dei sofferenti”.

In conclusione mi sia concesso, in questo momento sicuramente storico per la nostra comunità, un mio pensiero: ricordo Don Renato fin la mia più tenera età, mi ha cresciuto, battezzato, data la prima Comunione, confessato decine di volte, mi ha aiutato; a volte mi sono sentito abbandonato da Lui (ma forse ero io che avevo abbandonato Lui) abbiamo avuto dei contrasti ma fin da piccolo lo guardavo e pensavo che Don Renato non sarebbe mai morto, una specie di dio, una persona eterna… l’ho visto invecchiare, le sue rughe che gli solcavano il volto ma per me rimaneva una persona immortale, una persona dalla quale non mi sarei mai dovuto distaccare, invece anche Don Renato mi ha lasciato, me lo sono visto in quella bara, non mi parlava più, immobile, con il Calice in mano. Lo avevo visto qualche giorno fa, mi dicevano che stava male, ma una volta nella sua stanzetta, per me era sempre lo stesso, mentre il male se lo stava mangiando dentro. Quel giorno sono dovuto andar via per altri impegni, spinto da lui stesso, senza aver avuto modo di parlargli.

Mi sono perso l’ultima occasione per parlare con un Grande Uomo.

Addio Don Renato, addio Nonno Padre come ti chiamavano le tue bimbe…

[Rosario Rizzuto]