Archive for September, 2006

Le foto della serata al The Maida con i ragazzi della Lepri

9 dei13 partecipanti alla serata. C'è sempre qualcuno che va di fretta anche quando si va a mangiare qualcosa... ATTENTI AL CUORE!!!
Sono già on line le foto della serata di ieri al The Maida con alcuni dei colleghi del corso di scrittura tenuto da Laura Lepri e che si concluderà oggi per quanto riguarda la prima fase. Le trovate nella gallery appositamnete aperta per tale iniziativa anche se si sta trasformando in una gallery sui corsisti.

Ieri sera, comunque, mi sono molto divertito, siamo una classe fantastiche, con delle donne, che sono la maggioranza, favolose e gli uomini che non sono da meno. Si sta creando un bel gruppo che speriamo duri…

Buon sabato… 

Oggi il Consiglio Comunale

Si terrà oggi pomeriggio, sabato 30 settembre 2006, alle 15,00, il Consiglio Comunale di Scandale; se non vado errato, è il terzo della nuova amministrazione.
Lo ha convocato in sessione straordinaria, in seduta pubblica ed in prima convocazione il sindaco Fabio Brescia.
Nel caso l’adunanza andasse deserta la seconda convocazione è per domani 01.10.2006 (domenica, sic!!!) alle 16,00.

Questo l’ordine del giorno:

  1. Approvazione verbale seduta precedente;
  2. Art. 193 TUEL 267/00 – Salvaguardia equilibri di bilancio;
  3. Approvazione disciplinare servizio di refezione scolastica;
  4. Elezione rappresentanti del Comune presso la Comunità Montana Alto Marchesato;
  5. Esame progetto Residenza Assistenziale per Anziani in località Corazzo ditta Chiarelli Giuseppe – determinazioni.

Qui il mero comunicato stampa, ma se pomeriggio sono in vena, faccio scintille…

La poetessa Raffaella Proietto di Crotone seconda al concorso nazionale Monte Netto di Brescia

E’ arrivata alla conclusione la prima parte del corso di scrittura organizzato dalla Provincia di Crotone e tenuto dall’editor Laura Lepri, con la partecipazioni di alcuni ospiti.

Ieri, per esempio, è toccato all’editor nonché traduttrice della casa editrice Adelphi, Ema Marchi.

Due settimane belle, interessanti, nelle quali i discenti, che già, chi più chi meno, avevano avuto a che fare con la scrittura, hanno imparato tante cose.

Raffaella Proietto, poetessa di Crotone (Foto: Rosario Rizzuto)
Una di queste è la graziosa Raffaella Proietto.

Futuro avvocato, praticamente le manca la tesi, Raffaella è anche una poetessa e alcuni giorni fa (il 16 settembre per la precisione) ha ricevuto, a Capriano del Colle in provincia di Brescia, a fronte di oltre 900 poesie pervenute alla giuria il secondo premio ex equo al “Premio Nazionale di poesia Monte Netto” con una poesia bellissima dedicata all’Amore e che si intitola “L’Amore che cos’è” e che recita così:

L’amore è la forza della vita

L’amore è quel dono meraviglioso

che accomuna ceppi e lingue.

E’ quella strana sensazione di volare

girare intorno ridere e pensare.

E’ quella morsa stretta che abbaglia i sensi;

l’amore è un’emozione intensa che

sprigiona energia solare…

qualcosa privo di ragione anzi a volte

pura mera confusione…

l’amore è tutto ciò che fa sognare che

s’esprime usando vari mezzi:

l’artista: canta una canzone,

il poeta: compone rime e strofe…

il dotto pronuncia parole altisonanti,

mentre c’è chi preferisce semplici sguardi.

Il bimbo piange perché non vien compreso,

ma l’amore travalica i confini.

Esso non si vede, non si compra,

non si chiede né si perde.

L’amore è quel capirsi senza parlare,

l’Amore tace, ascolta, è paziente, leale.

L’amore è il donare senza attesa,

cerchio vitale che stringe

elementi composti dalla stessa materia.

Ma la cosa più importante è quel che rappresenta

per ogni essere vivente:l’essenza della vita.

L’Alfa e l’Omega linfa vitale che nutre l’uomo dal canto fino al pianto.

Davvero bella e che deve aver sicuramente colpito la giuria [composta dal presidente (e anche presidente del concorso): Pier Angelo Bertolotti e dai membri: Marta e Maria Cò, Anna Lusignoli, Rossana Rubagotti e Margherita Saldi] che, per la cronaca, ha assegnato il primo premio a Silvano Parolari di Darfo Boario Terme in provincia di Brescia.

Nonostante sia solo alla seconda edizione il premio di poesia “Monte Netto”, che ha avuto come madrine: Chiara Pea (finalista di Veline 2004) e Zelica Martinelli (Miss Festival di Sanremo 2005), ha già ottenuto un gran successo tanto da ottenere gli auguri delle maggiori cariche dello Stato (Presidente della Repubblica e del Senato), dal Presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni e addirittura dal Console Generale degli Stati Uniti d’America, Douglas L. Mcelhaney.

Inoltre lo splendido secondo posto di Raffaella Proietto lascerà una traccia indelebile.
L'antologia con le poesia del concorso Monte Netto tra le quali quella di Raffaella Proietto di Crotone 

Infatti le migliori 30 poesie, quindi compresa quella della giovane poetessa crotonese, sono state inserite in un’antologia intitolata: “Percorso di Luce”. E a pagina 45 di questa antologia, campeggia questo bellissimo inno all’amore con tanto di nome dell’autrice e del paese di provenienza.

Quindi anche una bella pubblicità per il Comune di Crotone che, se terrebbe di più ai propri figli, dovrebbe pensare ad un riconoscimento per la brava Raffaella.

Che, dal canto suo, non si scompone più di tanto per questo bello riconoscimento e continua i suoi studi in giurisprudenza magari continuando a segnare spunti per nuove poesie, per un’improvvisa ispirazione, anche durante le sue presenze all’università o mentre studia (soprattutto di notte) a casa.

Magari prima o poi pubblicherà il suo primo libro di poesia, glielo hanno già chiesto anche a Brescia, ma ora deve pensare alla laurea; intanto, per non farsi mancare nulla, segue le lezioni di Laura Lepri che l’adora per i suoi interventi estemporanei e simpaticissimi: “A me Alessandro Gasman mi fa morire” ha detto Raffaella l’altro giorno, la risata è stata generale.

Ma Raffaella è così, col suo bel visino, il suo riso contagioso, e se ti trovi a parlare con lei il tempo vola e non vorresti smettere mai.

Quindi un grande: complimenti! al nostro futuro avvocato poeta e l’augurio per futuri nuovi successi.
Rosario Rizuto (io) con la poetessa crotonese Raffaella Proietto

[Rosario Rizzuto]

Siamo al quarto racconto, domani si chiude questa prima fase del corso di Scrittura di Laura Lepri

A volte non arriva altre sì, anche se raccontare una propria esperienza in alcuni casi può risultare più facile. Così mi è venuto spontaneo scrivere questo quarto racconto, intanto quello sulla vicina Laura pare sia andato bene.

Ricevere un’"abbastanza bene" da Laura Lepri non è da tutti i giorni; mi ha fatto felice ieri sera anche se poi la serata me la sono guastata alla pizza con il Sindaco di Scandale Fabio Brescia e il Consiglio Comunale.

Mi domando se sulla fronte credono, un po’ tutti, che io abbia scritto GIOCONDO.

Ma ancora non vi posso dire nulla, vi dirò dopo il Consiglio Comunale di Sabato 30 settembre.

Per fortuna stasera pizza con i colleghi del corso di Scrittura e sarà tutta un’altra cosa anche se Laura Lepri non ci sarà…

Intanto vi propongo il raccanto di oggi:

VALENTINA NON C’E’ PIU’

 

08.09.1996, Marco e lì sul letto… sta guardando un film sul vecchio 14 pollici in bianco e nero.

E’ una serata serena per Marco in un periodo non proprio felice per lui.

Nonostante il recente matrimonio con Vera, anticipato perché lei aspetta un bambino per fine settembre, e la non trascurabile gioia che ogni padre dovrebbe avere per l’imminente arrivo della primogenita, Marco sta male.

Ormai da anni, a fase alterne, soffre del mal di vivere, del Male Oscuro come lo ha definito qualcuno.

Ma stasera Marco è tranquillo: il film lo emoziona, lo fa sentire normale, come gli altri – quasi quasi si sente guarito, anche se sa che non è vero – mette in secondo piano la sua depressione.

Vera, invece, è in un’altra stanza; nonostante il pancione sta sistemando alcune cose nell’armadio.

E’ da poco passata la mezzanotte quando Vera entra nella camera da letto: “Marco ho perdite” gli dice.

“Cosa?”  chiede Marco.

“Sì, perdo sangue”  aggiunge Vera.

Nonostante l’ora tardi Marco prova a chiamare il ginecologo ma il cellulare è staccato e a casa non risponde.

“Andiamo in ospedale” dice spaventata Vera.

Ma Marco ha paura del mondo, ha paura di uscire, ha paura di vedere gente e tenta un: “Dai vedrai che non è nulla” ma poi si rende conto della grande stronzata detta e in 5 minuti sono già in macchina.

Il viaggio fino all’ospedale è costellato dalle paure di Vera e dalle ansie del marito che proprio non sa che dire e fare.

“Non la sento più Valentina (questo il nome deciso per la loro bimba), che succede Marco, che succede?”. Grida preoccupata Vera.

Nonostante tutto, Marco cerca di tranquillizzarla e i 20 chilometri che li separano dall’ospedale sembrano infiniti.

Arrivano.

Una carrozzina rapisce Vera dal marito che rimane solo, ancora più solo, fuori dalla porta del pronto soccorso.

Non rimane molto qui Vera, quasi subito viene accompagnata in sala parto mentre Marco, che vorrebbe andare a nascondersi chissà dove, si fa coraggio e cerca di sapere qualcosa da ogni camice bianco che vede passare.

Nel giro di pochi minuti arrivano all’ospedale i genitori di Marco e quelli di Vera, più altri parenti.

E’ notte.

L’ospedale sembra quasi in letargo; “L’anestesista è reperibile e deve arrivare”,  dicono a Marco alcuni infermieri, non rinunciando ad un: “Non si preoccupi andrà tutto bene…”

E invece…

Ingresso della sala parto.

Vera dorme a causa dell’anestesia in una stanza del reparto; ma in un “cestino” c’è un fagottino bellissimo: è Valentina.

Ma non respira: è morta!

Capelli, tanti, scuri, occhietti chiusi ma quello che colpisce di più Marco sono i suoi piccoli pugni stretti.

“Chissà cosa avrà provato – si domanda papà Marco – avrà cercato di “uscire”… avrà supplicato aiuto mentre rimaneva senza fiato…”.

“Distacco di placenta – diranno medici – la bimba è morta a causa dell’emorragia, è già un miracolo se è viva la madre”.

“Bella consolazione – pensa Marco – non era stata quasi azzerata la mortalità infantile. Perché proprio a me. Non sto già soffrendo troppo per i miei problemi. Signore Signore perché mi hai abbandonato!”

I nonni maschi non ce l’hanno fatta ad entrare; vegliano il corpicino oltre a papà Marco, la nonna paterna Vittoria e quella materna Elisa.

“Tutta il padre” pensa nonna Vittoria ma non ha il coraggio di parlare.

Ma ci pensa nonna Elisa: “Marco di somiglia tantissimo e a tutti i lineamenti di mia figlia.

Ma Marco non la sente…

E’ lì a pochi centimetri da quel corpicino, da quella figlia tanto desiderata ma della quale, ultimamente, a causa del suo stato di salute, Marco non sentiva un gran sentimento.

Ultimamente Marco era apatico.

Ma non solo verso quel fiore in arrivo ma un po’ verso tutto: verso la moglie Vera, verso i genitori, verso gli amici (amici? “Gli amici non esistono – ripeteva spesso Marco – gli amici non ti abbandonano, gli amici ti stanno vicino, quali amici qui”).

Ora Marco è davanti alla sua bimba, erano mesi che non piaceva; non aveva buttato un lacrima nemmeno pochi mesi prima alla notizia della tragica morte in un incidente stradale di uno zio.

Ma non si può restare insensibile a quel batuffolino.

Marco le sfiora il viso, le accarezza i capelli, prende nelle sue manoni le piccole manine di Valentina, infila il suo indice tra le sue dita come per farselo stringere. Ma la mano di Valentina è immobile. La chiama, ripensa ai progetti, ai tanti progetti fatti prima che il male oscuro ripiombasse nella sua vita subito dopo febbraio; non ce la fa più… comincia a piangere, a singhiozzare come non aveva mai fatto prima…

Valentina non c’è più ma mamma Vera, alla quale per i primi giorni non viene detto nulla, sta meglio; una famiglia è nella disperazione per una giovane vita che non ha avuto nemmeno il tempo di vedere il cielo per un solo istante.

Un cielo che, quasi per dispetto, anche oggi 09 settembre 1999 è sempre più blu…

 

Rosario Rizzuto

L'incendio alle biomasse

Avrete sicuramente saputo del vasto incendio che domenica pomeriggio è scoppiato nel deposito di legna della centrale Biomasse di Crotone  e che ha seguito, a distanza di poco più di un’ora, un altro scoppiato alla legna della centrale simile di Cutro.

Beh, passando ieri sera sul tardi, di ritorno dal corso di Scrittura di Laura Lepri, quindi a distanza di più di tre giorni dal momento dell’accensione, era possibile vedere ancora dei focolai nonostante le tonnellate di acqua buttate sopra in tutti i modi e nonostante la pioggia che c’è stata in questi giorni. Davvero un incendio fuori dal comune (per me è già strano che rimangono le braci la mattina facendo "addormentare " il fuoco di casa nel camino), d’altra parte se, come dicono, sono bruciati 3 milioni di Euro (più il milione di euro a Cutro) di legname, sottobosco e cippato significa che il legname interessato, era davvero tanto.

Logicamente il tutto sembra doloso, si tirano in ballo ambienti criminali e via dicendo.
Ma ieri mattina ho saputo un particolare che potrebbe rivelarsi utile per le indagini. Una mia amica mi ha detto che domenica pomeriggio passando sulla 106, ha notato un piccolo (ma davvero piccolo) fuocarello (mi ha detto facendo anche il gesto con la mano) dove poi è scoppiato il finimondo e che si è fermata ed ha chiamato i pompieri (che forse in quel momento erano già impegnati a Cutro, ma non tutti credo). Beh credo che il collegamento tra i due incendi doveva essere lampante e correre a Passovecchio alla velocità della luce.
Non so quanto ci hanno messo i vigili del fuoco ad arrivare, poi è stato anche scoperto che il fuoco è partito da più punti, ma qualcosa di strano rimane.

Il deposito di legna, mi sembra di aver letto, è dotato di un autonomo impianto di idranti: si sono (o sono stati) messi in funzione? E poi, chi possono essere questi pazzi che in pieno giorno si mettevano ad appiccare più fuochi in un posto con alcuni lati scoperti sulla strada e quindi facilmente visibili?!
Agli inquirenti la soluzione, se mai ci sarà, del caso; agli industriali interessati, se dovuta, tutta la mia solidarietà!

Laura

A volte basta mettercisi davanti al pc e provare a scrivere che l’idea arrica, così ieri pomeriggio finalmente sono riuscito a impostare il mio terzo racconto che aveva come tema un vicino di casa.

Ne è vemuto fuori un racconto un po’ diverso dagli altri che potremmo definire comico-erotico.

Ma questo è nulla! Ieri sera durante la lezione quando ormai lo avevo consegno, ho realizzato di aver dato alla protagonista il nome di Laura come la nostra Doctor. Vi giuro sui miei figli che è stato tutto casuale (lo dico perchè un mio collega, facendo un altro racconto, aveva dato alla protagonistra volutamente il nome di Laura) e non voluto anche se forse qualcuno non ci crederà. Ma è così.

E per fortuna che all’ultimo secondo ho cambiato il primo titolo che mi era venuto (Le tette di Laura) semplicemente in Laura, ho evitato, nonostante, vi ripeto, non era mia intezione collegare la protagonista del racconto con l’editor milanese, la mia solita figura di m…. .

Questo il racconto:

Laura

 

E’ buio in un piccolo paese della Calabria.

Marco, giovane informatico in una società che vende computer,  come ogni sera, rientra a casa.

Un bacio alla moglie Filomena, una carezza al primogenito Salvatore e uno sguardo pieno di soddisfazione come per dire: “Mi è venuta proprio bene” alla piccola Valentina che si è addormentata sul divano.

La sua giornata non è ancor finita; così dopo una veloce cena, Marco si reca su in mansarda dove c’è il suo studio e da dove, a volte, completa dei lavori non chiusi in ufficio oppure si dedica ad altri lavoretti presi in proprio (costruzione e amministrazione di siti web per esempio).

Dalla “sua tana”, le cui pareti sono piene di finestre, Marco gode di una vista spettacolare.

L’oscurità della giornata, accentuata dal fatto che la pubblica illuminazione – chissà perché? – è spenta, permette di vedere ancora meglio, le luci dei paesi del circondario ed appare meraviglioso osservare, nonostante la distanza, l’illuminazione della cittadina di Crotone ed in particolare del porto.

Marco accende il computer e sta per sedersi quando la sua attenzione viene catturata da un’immagine. Fa un passo (“Mi sarò sbagliato!” dice), poi torna indietro.

E invece non si è sbagliato per niente.

A poco distanza da lui, in una casa la cui finestra sembra uno schermo del cinema dalla mansarda, e solo dalla mansarda, di Marco, la signora Laura è in atteggiamenti inequivocabili con un giovane che Marco non riesce a mettere a fuoco.

Laura è una quarantenne di bella presenza; nonostante sia laureata ha deciso di non lavorare e si occupa della casa e del suo bambino di 3 anni.

Il marito, Filippo, è un dottore dell’ospedale civile di Crotone ed infatti Marco aveva incrociato la sua inconfondibile spider rossa mentre rientrava a casa.

“Chi sarà mai quel ragazzo?” si chiede Marco.

Socchiude gli occhi come per metterlo a fuoco, ma niente; maledice il giorno (almeno due anni prima) in cui ha prestato il suo binocolo al fratello che non glielo ha mai restituito; poi gli viene in mente la sua fotocamera, che non usa da settimane, che non sarà un cannocchiale ma “avvicina” di un po’.

Laura intanto si sta spogliando, il suo sottile vestitino lo ha fatto volare verso il suo amante, che seduto su una sedia, quasi come se dovesse rispettare un patto del tipo “Guardare ma non toccare”, si gusta ansioso lo spettacolo.

Ma a parte l’ancora sconosciuto amante c’è un’altra persona che si sta godendo a loro insaputa lo show.

Scoprire chi sia la persona misteriosa è diventato secondario. Marco viene attratto dalle forme della signora (“Si fa per dire” starà pensando ora) Laura. La inquadra con la fotocamera e non resiste e prova a scattare.

“Porca puttana – impreca – le batterie scariche”.

Ormai è andato nel pallone… ritorna giù e cerca di recuperare quattro Alcaline dai giochi del figlio mentre intanto a poca distanza Laura, come emula di Kim Basinger, non ha più la sottoveste e gira, attorno al suo amante che cerca di afferrarla ma è come se fosse incollato sulla sedia, in intimo.

La digitale riparte. Marco resetta la camera in modo che non possa emettere luci, imposta, il valore Iso su 400: insomma la prepara per scattare al buio e senza flash.

Laura inizia a giocare con il gancio del reggipetto e dopo pochi attimi il so enorme seno è al vento per la gioia dei nostri giovani.

L’amante non resiste più e si alza dalla sedia ma Laura lo rimette in riga con quattro parole che però Marco non riesce a sentire né ad intuire. Dalla mansarda il giovane informatico è preso da bulimia fotografica e le tette di Laura sono “immagazzinate” sulla xD Picture card in tutte le angolazioni.

Siamo sul più bello, Marco ritorna in sé e ricorda la sua “missione”, ma all’improvviso, quasi per magia, le tende si chiudono…

 

Rosario Rizzuto

Una gallery sul corso di Scrittura Creativa

Niente da fare, il racconto sul vicino di casa nell’ambito del Corso di Scrittura Creativa di Laura Lepri, proprio non mi viene (lavora lavora lavora mi direbbe la Lepri, ma io senza la lucina non ci riesco) e così mi diletto in altro.
La poetessa, e futuro avvocato, Raffaella Proietto
Ieri, dovendo fare una foto alla poetessa Raffaella Proietto, anche lei tra gli allievi del corso, sono andato a lezione con la fotocamera.
Così scatta di qua, scatta di là, ne è nata una simpatica gallery, un ricordo indelebile su questa fantastica avventura.

Che volete, c’è chi si è fatto fotografare volentieri mettendosi anche in posa, chi invece, ha dimostrato tutta la propria immaturità alzandosi, per scappare dall’obiettivo (oddiooo!!!) e pure seccata, chi ha scherzato, nascondendosi ma poi proponendosi al fotografo. Chi mi ha chiesto una foto abbracciandosi al vicino, vicina.

L'editor Laura Lepri (Foto Rosario Rizzuto)
Laura Lepri è stata carinissima facendosi fotografare e per giunta in una 
posizione simile a quella in cui appare sul suo sito.

Le foto le trovate qui, in una nuova gallery di Area Locale, che spero sia un punto di partenza per creare qualcosa insieme.

Un parte degli allievi del Corso di Scrittura tenuto da Laura Lepri. Settembre 2006.
Forse da questo gruppo non nascerà uno scrittore da un milione di copie ma credo che possano nascere tante belle cose; da quanto dice la Doctor, stiamo (stanno) migliorando e si possono già vedere delle belle individualità. Ma sarebbe bello fare anche qualcosa insieme. Io per esempio avevo pensato ad un blog da gestire tutta la classe magari Laura Lepri compresa.
Che ne dite?

Le risate con le Lega e i pianti con Fioroni

In Italia abbiamo due grandi entità comiche. Da una parte lo sapete il Tg4 o, forse, meglio, Emilio Fede perchè sarebbe troppo mortificante per seri professionisti che lavorano in quella testata essere accumunati al loro direttore-padrone e poi la Lega Nord.

Sapete come apre oggi la Padania? Il titolo grande, a centro pagina, titola: "CI STANNO PRENDENDO PER IL CULO (e l’opposizione tace)"; certo un titolo ad effetto ma di sicuro effetto comico, ohh a me ha fatto schiattare dal ridere come direbbero a Zeling. Ma sulle qualità comiche della Lega Nord si potrebbero scrivere libri all’infinito.

Intanto, come avviene spesso, la scuola è nel mirino della finanziaria; si prevedono tagli a danno dell’utenza: dei ragazzi, dei docenti, del personale Ata. Vogliono (ma qualcuno dice che non è così, come sempre) fare classi più numerose e non so che cosa altro.
Già i ragazzi seguono poco: vi immaginate una classe con 30 ragazzi? Spero che il Ministro Fioroni corra ai ripari e si faccia sentire dai Suoi Colleghi Ministri e visto che c’è signor Ministro, siccome nella mia scuola, l’Istituto Gravina di Crotone, gli assistenti amministrativi siamo pochi ed è davvero difficile portare a termine le pratiche giornaliere figurarsi l’arretrato, se può ci dà almeno 1 unità aggiuntiva?! LA PREGO…

Chiusa sabato la prima settimana con Laura Lepri, oggi, per fortuna, si ricomincia…

E’ passata in archivio la prima settimana del corso di scrittura creativo tenuto da Laura Lepri ed organizzato dalla Provincia di Crotone.

Una bella settimana dove io e gli altri miei colleghi abbiamo imparato cose nuove, capendo alcune cose che non si debbono proprio fare e come cercare di impostare la stesura di un racconto di un romanzo.

E che i corsisiti che hanno deciso di rimanere (si era partiti con circa 40 "alunni" ora siamo circa 27) ci tengono a seguire le lezioni di Laura Lepri, lo testimonia il fatto che anche sabato eravamo in 22: onestamente non ci speravo.

Laura Lepri non si è fatta commuovere per la domenica e ha dato il terzo compito per casa. Questa volta bisogna parlare di un vicino stravagante e non è che abbia chissà quali idee. Per fortuna il racconto bisogna esibirlo domani.

Se fosse stato per lei anche sabato (il primo giorno che Laura non aveva relatori ospiti) saremmo andati avanti fino alle 21,00; è arrivato per fortuna, alle 20,40 (ma venti minuti in meno vi assicuro che vogliono dire) il presidente della Provincia Sergio Iritale che se l’è portata via per un evento che si teneva al castello di Santa Severina (Vincenzo Cerami che leggeva l’Ecclessiaste).

Invece giovedì e venerdì abbiamo avuto il piacere di conoscere il professor Nicola Merola dell’Università della Calabria di Cosenza. Una parlantina veloce: quasi impossibile prendere appunti con lui…

Stasera si ricomincia, altri sei giorni di full immersion serale, mentre già penso che lunedì 2 ottobre il corso mi mancherà!!!

BUONA SETTIMANA…

Elisabetta Gregoraci ricomincia a Canale 5 con Buona Domenica

La bellissima Elisabetta Gregoraci (Foto Repubblica.it)
E’ bella, ma che dico? bellissima, con quel suo sorriso fantasmagorico (oh se mi legge Laura Lepri!!!); solo il sorriso guardi? mi potrebbe obiettare qualcuno. Beh, a me di Elisabetta Gregoraci, a parte il fatto che è Calabrese (con la C maiuscola) come me, mi colpisce tanto il suo sorriso. I suoi modi gentili, come quando l’ho conosciuta, mi sembra fosse maggio di quest’anno, ad Isola Capo Rizzuto, la sua disponibilità, il suo non atteggiarsi a vip, e vip, santoddio, ormai lo è.

Invece Elisabetta Gregoraci è tranquilla, va avanti per la sua strada, ha superato uno scandalo, di cui lei è stata solo il capro espiatorio, che avrebbe affossato un elefante.

Anche grazie all’aiuto del suo compagno Briatore.
Quando venne ad Isola Capo Rizzuto, le chiesi se amasse davvero Briatore, lei mi rispose: "Non l’ho detto a nessuno lo vengo a dire a te!?".
Io non lo so se all’epoca lo amasse o meno (era prima dello scandalo), sono certo che adesso gli vorrà un gran bene e l’ex di Naomi Campbell si è comportato da gran signore standole vicino.

Il Cast di Buona Domenica 2006/2007. Con la nostra Elisabetta Gregoraci, il maestro Mazza, Claudio Lippi, Bettarini e Sara Varone, tutti agli ordini di Paola Perego. (Foto dalla rete).
Vi parlo di Elisabetta stamane perchè proprio oggi ricomincia il programma domenicale di Canale 5 "Buona Domenica" che dopo l’era Maurizio Costanzo, passa alla conduzione di
Paola Perego che, presto, quando inizierà (non mi sembra oggi) Domenica In se la vedrà con quella che ha usato Cristo per mettersi in mostra, Lorena Bianchetti.
Lorena Binachetti (Foto Tgcom.it) 
Anche se leggendo velocemente l’intervista di cui inserisco il link, la Bianchetti aveva già fatto tanto prima di occuparsi della rubbrica religiosa che mi sembra si chiami "A tua immagine", ma non la conosceva credo nessuno o in pochi.
Ma sulla Bianchetti ci ritornerò primo o poi anche perchè ho una preoccupazione: visto quello che è successo a lei cosa potranno far fare in futuro a quello che ha preso il suo posto alla rubrica religiosa. Mica cazzi!!!

Ma torniamo alla nostra eroina.
Ebbene, la nostra Ely fa parte del cast, curerà, insieme alla ragazza, Sara Varone, che ha soffiato il fidanzato a Sabrina Ferilli (cavolina, che furboni questi di Mediaset), una rubrica di gossip.
Ma sono sicuro che Ely troverà il modo di mettersi in mostra e di occuparsi presto anche di altro e magari diventare una protagonista (lei lo sarebbe anche stando seduta nel pubblico e sorridendo ogni tanto) della trasmissone.

AUGURONI ELISABETTA!!!  
Ancora il cast di Buona Doemica visto da Sorrisi.com

Tutti alla manifestazione Pro Europaradiso a Crotone

Io non ne ho mai parlato (non ne ho avuto l’occasione) nel mio blog, ma c’è un argomento tanto discussiono a Crotone e Provincia.

Mi sto riferendo a Europaradiso. Per chi lo non sapesse (credo nessuno) Europaradiso è un grosso progetto che prevede un insediamento turistico di immense dimensioni in località Gabella, vicino la foce del fiume Neto.

Ebbene, su tale progetto ognuno ha detto la sua, gli ambientalisti non sono d’accordo mentre è nato un Comitato Pro Europaradiso.

Il Manifesto che annuncia la manifestazione Pro EuroParadiso
Ne parlo oggi anche perchè Crotone è tappezzata di manifesti che annunciano una mobilitazione popolare a favore di Europaradiso che si terrà Lunedì 25 Settembre 2006 in piazza Pitagora a Crotone a partire dalle 19,00.

Io da parte mia, per qualsiasi progetto che posa portare lavoro e che non sia dannoso per la salute dei cittadini sono favorevole. In 2006 anni, solo per restare dopo Cristo, non è stato fatto nulla di concerto per sfruttare in modo ecologico la foce del Neto, adesso che si vuole sfruttarla in modo turistico esce fuori chi rema contro.

Mentre la gente, tanta gente non arriva a fine mese o come direbbe Rino Gaetano: che non c’ha l’acqua corrente non c’ha niente…

Se il progetto è serio che non ci sono imbrogli sotto.. BENVENGA…

Sara Ferretti? Chi è costei?!

La rete crea situazioni assurde, irreali, surreali.

In rete c’è di tutto, anche chi si vende per una notte in cambio di un lavoro a tempo indeterminato.

Scopro da Affari Italiani (il primo quotidiano on line – così dicono loro -che fa parte dei canali di libero.it, che ha anche aperto una discussione su un forum), che c’è una donna, che si offre, e lo fa sapere pubblicando un post su un blog ospitato anch’esso, come il mio, da Splinder, per una notte d’amore (e una sola) in cambio di un posto a tempo inteterminato da almeno 1.200 Euro al mese.

Ebbene questa trentenne disperata (sempre che esista), dice di chiamarsi Sara Ferretti (che qualcuno dice essere una giornalista, e che tanti complimenti, si fa per dire, ha ricevuto sul blog), con un solo post, pubblicato il 15 settembre 2006 ha collezionato in 8 giorni 269.077 contatti (io sono a poco più di 32.000, e ne sono fiero, in oltre 1 anno).

Ma oltre ai contatti sull’unico post del suo blog ha avuto 3.101 commenti.

A parte Beppe Grillo, credo sia un blog da record e forse questo era lo scopo della suddetta.

Il tempo che si spargesse la voce è c’è già qualcuno che gli ha fatto il verso; questa volta al maschile e si accontenta di 600 Euro ma per non lavorare.

Non oso immaginare la faccia di mia madre se leggesse entrambi i post e tutti i commenti che seguono.

Voi che ne pensate?

Le foto della gita in Sila sono on line

Finalmente sono riuscito a caricare le foto della gita fatta domenica scorsa in Sila con la Pro Loco, le trovate in una gallery di Area Locale al seguente link.

Per motivo di tempo le foto non sono nominate ma potete sempre farlo voi commentandole.

E' Claudia Andreatti Miss Italia 2006.

Allora siete riusciti ieri sera a vedere Miss Italia fino alla fine?

Io ho visto solo la parte finale. Sono arrivato a casa, dopo il corso di scrittura di Laura Lepri, quando ne erano rimaste 10 di ragazze e nessuna calabrese (grazie dottor Chiappetta per le solite raccomandate che si porta in finale).

Come succede quando si sta in famiglia, si comincia  a fare il tifo per questa o per quella ragazza.
Di certo non partecipo al televoto (0,75 Euro a telefonata o ad sms sono circa 1.500 lire, lo avete capito o no!?).

Mia mamma (che ha un’origine friulana) tifa, per vicinanza, per la ragazza veneta, Elisa Silvestrin, che arriva alla finalissima a due.

Piace anche a me.

La bella e dolce Elisa Silvestrin, seconda a Miss Italia 2006 (Foto Ap da Corriere.it)
Elisa Silvestrin (Foto Ap da Corrire.it)
Ma l’altra, Claudia Andreatti, è una corazziera, la più alta di tutte (credo) e l’unica (diranno) coi capelli corti. Non che sia male, ci mancherebbe, c’è stato di peggio ma di peggio forte, alle finali di Miss Italia, ma di Claudia Andreatti (Claudia come la nostra Claudia Trieste che trionfo nel 1997) mi dà subito fastidio, all’inizio, il nominare, durante le interviste con Carlo Conti, la madre in modo ossessivo ("mia mamma è il mio mito insieme a Simona Ventura", "il giorno più bello quando ho abbracciato mia madre tornando dall’America" e così via) poi mi ci abituo e capisco che lei è così e il concorso è Miss Italia e non chi non nomina la madre .

Onestamente, però, vedendo le ultime 5 finaliste di ieri non ho potuto non osservare che forse erano meglio quelle di Miss e Mister Belli d’Italia viste (ma di persona) ad Ascoli Piceno. Ma forse esagero. Di certo Mary Aprile, la Miss Bella d’Italia, a me è piaciuta di più che Claudia Andreatti con la non piccola differenza che una l’ho conosciuta di persona, l’altra no.

Claudia Andreatti, Miss Italia 2006 (Foto Ap da Corriere.it)
Claudia Andreatti, Miss Italia 2006 (Foto Ap da Corriere.it)
Così Claudia Andreatti, incoronata poco dopo Miss Italia 2006 da Sylvester Stallone, presidente di giuria, se dovesse capitarti di leggermi, non lasciarmi questa lacuna, FAMMI UNO SQUILLO…

Le paranoi del nuovo anonymous

Buongiorno, come va tutto bene?
Vi siete fatti quattro risate leggendo i messaggi brevi del box lasciati da anonymous (putroppo con la 3 media riesco a scrivere ce gente che lavora in un ufficio scolastico e fa errori di grammatica percio non mi inporta piu di tanto appassionato della minchia (cosa cazzo vorrà dire!!! n.d.a.) con lei signora maria non mi rivolgo male perche o capito chi e lei tanto di rispetto ma lei lo segue a rosario quello che scrive e da denuciare . mi scusi ancora rosario cerca< di scrivere articoli di calcio e non di cronaca che non e per te caro giornalista con la g maiuscola carissimi amici ma non miei amici (cazzo è pure filosofo!!! n.d.a.) risparmiatevi il fiato scandale non e paese da disprezzare capito signor rosario con questo vi saluto e non preoccupatevi tolgo il disturbo: anzi oscura la pagina che meglio). Cavolina ne avesse beccata una di "e" con l’accento ma fossero solo questi i problemi. E poi: io non ho mai disprezzato Scandale anzi… Ma lasciamo perdere mica mi posso "appricare" con uno che non ha nemmeno il coraggio di dire chi è, e che ai primi contradditori se la fila a gambe levate, vero utente appassionato?

Comunque ero entrato per scrivere su Miss Italia ma facendo qui sporcherei il post quindi ne apro uno nuovo, intanto buon fine settimana…

Il mio secondo racconto

Partendo da un articolo di giornale abbiamo dovuto scrivere il nostro secondo racconto nell’ambito del corso di scrittura creativa. Questo è il mio:

Orrore in casa Sartori

 “Mamma, sono a casa, nemmeno al mercato mi hanno preso… hanno detto che sono lento…”.

“Mamma ci sei? Perché non rispondi?”.

Mirko Sartori sta rientrando a casa in una giornata autunnale dopo il suo ennesimo tentativo di non trovare lavoro: troppo comodo vivere sulle spalle della madre!

Non ricevendo risposta, Mirko inizia a cercare la madre nel piccolo appartamento preso in fitto e la trova distesa sul letto.

Prova a chiamarla, l’accarezza, la bacia, cerca di scrollarla finchè non si rassegna. Mamma Anna è morta!

Il buon senso avrebbe voluto che Mirko chiamasse i soccorsi o almeno le forze dell’ordine ma lui no.

Si siede vicino alla madre… piange, le parla. Capisce che non può vivere senza di lei e vorrebbe uccidersi. Ci prova, una, due volte, ma non ci riesce. Forse non ne ha veramente il coraggio.

Ma non vuole staccarsi dalla madre, la vuole vicino a sé o forse vuole solo far credere agli altri che la signora Pelloni è ancora viva così da continuarne ad intascare la pensione.

Così decide di “conservarla” nell’armadio al piano superiore sigillandolo col silicone, sbarrando le finestre: creando quasi una specie di santuario.

La vita riprende per Mirko, fa qualche lavoretto saltuario, intasca puntualmente la pensione della madre; ogni tanto è preso dallo sconforto, vorrebbe farla finita ma, come lascerà scritto lui stesso, Gesù, più volte lo salva.

Ad Orsara Bormida, un paesino in provincia di Alessandria, Mirko, nonostante ci abiti da qualche anno, è poco conosciuto così come non lo era la madre; pochissimi contatti con il resto del mondo: col proprietario della casa, con qualche ambulante, ma niente di più; la loro casa era un po’ isolata quindi non c’era pericolo di vicini impiccioni.

Alcuni mesi dopo la morte della signora Anna: “Buongiorno signor Mirko ero passato per ritirare l’affitto – dice il padrone di casa incrociando il giovane sulla strada – c’è sua madre?”

“Sì – risponde il giovane – però è a letto perché non si sente bene, ma non si preoccupi me ne occupo io” e gli dà quanto pattuito.

Quello si allontana e il Sartori si tranquillizza: per questa volta è andata!

I giorni passano, Mirko cerca di trascorrere alla meno peggio le sue giornate da disoccupato, si ingegna sulla sua Punto rossa.

Una mattina, però, il cric cede e lui rimane schiacciato.

Lo trova, alcuni giorni dopo, il padrone dell’appartamento preoccupato che Sartori non rispondesse da qualche giorno al telefono.

Arrivano le forze dell’ordine, entrambi le scene che si trovano davanti sono raccapriccianti: lui morto sotto la macchina, la mamma ormai mummificata nell’armadio.

Sui muri di casa le seguenti scritte: “Il 20 novembre 2002 ho trovato mia madre morta. Pur non godendo di buona salute, non potevo presagire un evento simile. Vidi la mamma ed ebbi il sentore che l’irreparabile era accaduto. Mia mamma giaceva supina sul letto, gli occhi vitrei fissi e insensibili a qualsiasi stimolo luminoso”.

“Gente di Orsara, perdono, pietà, misericordia per l’immenso danno che vi ho creato. Non cerco giustificazioni alla mia empietà, ma un anelito di comprensione”.

“Il mio corpo, se avrò la debolezza di abbandonarmi al Maligno, lo troverete nella mia stanza, accanto a quello della mia mamma. Ma sembra non volermi. Già due volte ho tentato il suicidio ed entrambe le volte un intervento celeste e prodigioso mi ha miracolato. Sono riuscito a respingere gli attacchi del Maligno ben 15 volte. Gesù mi ha salvato”.

“Non ho mai trovato il coraggio di riaprire le ante, accontentandomi da più di trenta mesi di visitarti e parlarti quotidianamente, magari accostando il viso e le mani come per darti un bacino o farti una carezza.”

“Al nostro funerale mettete un disco di De André, Tenco e Gaber. Oppure Il nostro concerto del compianto Umberto Bindi”.

“AIUTATEMI, AIUTATEMI, AIUTATEMI”.

Rosario Rizzuto

Quarto giorno di fila al corso di Scrittura Creativa

La terza lezione ieri al corso di scrittura creativa tenuto da Laura Lepri è andata magnificamente, impariamo nozioni e concetti basilari ed importanti se si vuole scrivere un libro ma anche solo per avvicinarsi alla scrittura ma anche alla lettura in modo diverso.

Io a volte mi trovo in difficoltà, non ho un grande passato di lettore (ci vorrebbe mia sorella Maria) e quindi se a Manzoni, e D’Annunzio (peraltro citati solo di  striscio) ci arrivo, diventa un’impresa, per me, capire chi siano Stendal o tanti altri scrittori, soprattutto Inglesi, che stiamo affrontanto in questi giorni. Ma pazienza!!!

Intanto ieri abbiamo consegnato il nostro primo racconto e poi ne abbiamo visionato due ma la signora Laura Lepri li ha corretti quasi tutti (come avrà fatto in mezz’ora!, ma per una che ha letto circa 8.000 manoscritti tutto diventa più facile), anche il mio.

Come vi dicevo ieri e come magari avrete letto, il mio racconto era un po’ infantile e/o banale, in più Laura ha corretto qualche parola, mi ha esortato ad usare un solo tempo nei verbi, cancellato qualche frase fatta (f.f.) o qualche aggettivo o avverbio inutile. E per domani nuovo racconto questa volta con trama ben definita, ossia partendo da un articolo di giornale di un fatto di cronaca che fece clamore a gennaio 2006.

Dopo le due ore con il grande Editor ("In Italia i migliori siamo io e una mia amica dell’Adelphi che sarà con noi la prossima settimana" ha detto la Lepri; quasi da scannarla – ma ci ha già pensato l’allievo, si fa per dire, Giacinto Carvelli da Petilia Policastro che ha presentato un breve testo dal titolo "Ho ucciso Laura Lepri" o giù di lì che ha divertito molto la protagonista - ma a come lo dice lei non ti fa rabbia o almeno non la fa a me) è stata la volta del giovane inglese, Frederic Whyte che ha tenuto la sua ultima lezione sulle biografie e scritti di viaggio. Questo ragazzone con la voce un po’ da Stanlio (o da Ollio, non sono i miei film preferiti) si è guadagnato la simpatia di tutti e ci ha fatto conoscere tante cose nuove come per esempio, nella rpima lezione, Crotone vista da alcuni scittori Inglesi o stranieri in genere. Grazie!!!

E oggi si continua: quarta lezione!!!

Un po' di pazienza…

Lo so: qualcuno di voi si starà chiedendo: ma non scrivi più su Scandale?

Avete ragione, ma da qualche giorno sono venuti meno gli articoli sul Crotonese (mi son preso una specie di pausa di riflessione), ma non è solo questo, anche perchè gli articoli li potrei scrivere benissimo per Area Locale o anche solo per il mio blog.

E che agli impegni di prima si è aggiunto ora anche il corso di scrittura creativa tenuto da Laura Lepri e che mi impegnerà tantissimo, in questa prima fase, fino a sabato 30 settembre.

Prendete per esempio la giornata di ieri: sveglia alle 4,00, scrittura del mio primo racconto per il corso (intervallata da altre cose) fino a quasi le 7,00. A scuola dalle 07,30 alle 17,00. Al corso dalle 17,20 alle 21,00…

Che rimane? Ieri non ho visto proprio i miei bimbi Antonio ed Alessandro: li ho lasciati che dormivano, li ho trovati in cameretta che dormivano. Sarei voluto andare al pc per sistemare qualcosa, scrivere il post di auguri sull’anniversario dei miei ma non l’ho fatto quasi per una sorta di rispetto nei confronti di quella che non mi ascolta e anche perchè mi si chiudevano gli occhi. Un paio di volte mi è successo anche al corso sperando che il relatore (Frederic Whyte) non se ne sia accorto .

Così sto rimandando ormai da giorni la pubblicazione delle foto fatte in Sila con la Pro Loco, il parlare della squadra dello Scandale (chi mi dà le notizie se non riesco a vivere Scandale?), non so cosa stiano combinando al Comune nè qualcuno mi fa sapere nulla (caro Sindaco fabio Brescia quando sarà il prossimo Consiglio Comunale?). Ma tutto passa, quindi presto, spero prestissimo, tornerò a scrivere di Scandale che credo sia la cosa che interessa di più alla grande parte di voi.

D’altra parte che vi frega se ho litigato con quella che non mi ascolta o con Gianni Carvelli?

20 Settembre 1970

Debbo fare ammenda, ieri mi sono dimenticato (o meglio la sera non sarebbe stato giusto collegarmi dopo essere mancato da casa tuttta la giornata) di ricordare sul blog, e solo sul blog, di un anniversario importante che cadeva appunto nella giornata del 20 settembre.

Praticamente è partito tutto da questa data, se non ci fosse stata questa giornata 36 anni fa, io non sarei qui a scrivere.

Ebbene sì il 20 settembre 1970, sotto un diluvio che non sapeva come piovere, si sono sposati i miei genitori. Sono quindi 36 anni di matrimonio più qualcuno di fidanzamento che portano ad oltre quaranta il loro stare insieme.

Auguri, vecchi miei!!!

Oggi terza lezione al Corso di Scrittura Creativa della Provincia di Crotone. 1 racconto da tutti…

Ieri la seconda lezione del corso di scrittura creativa, che ha pure un titolo, ma non mi vuole entrare nella mente, forse perchè spero non sia limitato a quel titolo, ma mi inculchi in testa tutto il possibile ed immaginabile, si è svolta in modo tranquillo.

Come immaginavo la classe, ieri, si è dimezzata e la stanza Azzurra della Provincia non aveva lo stesso aspetto del giorno prima. Peccato!

Ma voglio provare ad essere fiducioso e a sperare che qualche altro allievo oggi ritorni, visto che ieri qualcuno si "è perso" tra partita della Juventus (vi ricordate: vorrà dire che vendo il biglietto!!! Sihhh!!!) e maltempo.

Per oggi inoltre dovevamo svolgere il primo compitino, scrivere un breve racconto, o una parte di esso, di due cartelle, ossia 3.600 caratteri compresi gli spazi. A me stamattina presto è venuto questo:

In vacanza a Crotone

“Dai fate presto bimbi, altrimenti facciamo tardi” disse Delfino ai figli Ludovico e Germana.

La macchina era già carica e tutta la bella famiglia Trevisan era pronta per le agognate vacanze in Calabria, a Crotone.

E’ già, nonostante fosse un legaiolo convinto, Delfino (ma che ci fa uno con un nome così ad Aosta?!) non aveva resistito al richiamo di un’alba fantastica osservata in rete sul blog di By.Ros ed aveva rinunciato alle solite due settimane di vacanze a Follonica, in Toscana, per un’intensa settimana, al Costa Tiziana Hotel, nella cittadina pitagorica.

“Sì pà, io e Ludovico siamo pronti – rispose gridando dal corridoio la piccola Germana – è mamma la solita ritardataria”.

Germana, splendidi occhi azzurri e una folta chioma biondo scuro, ma non troppo, e riccia, aveva sette anni ed era felice di andare a Crotone, nella città della compagna di banco Maria Rosaria che sicuramente avrebbe incontrato.

Ludovico, 15 anni, non vedeva l’ora di giocare a pallone sulla splendida spiaggia crotonese ma soprattutto di stare ore a mollo nell’acqua limpida.

“Dai Ada – disse Delfino alla moglie – ci siamo alzati presto per evitare il traffico, vuoi vanificare tutto?”

“Sono pronta, sono pronta, diamine” rispose Ada con tono deciso ma col sorriso sulle labbra.

Erano le 6,00 e finalmente il signor Delfino potè chiudersi dietro la porta di casa, inserire l’allarme e avviarsi alla macchina…

In tarda serata dopo circa 1.350 chilometri di viaggio e 16 ore passate tra strade e autogrill, la famiglia Trevisan arriva alla sbarra del Costa Tiziana Hotel.

E’ agosto, la prima settimana del mese estivo per antonomasia, l’hotel, uno dei più belli, caratteristici, con la sua forma circolare, e caro di Crotone, è pieno. La famiglia valdostana è abituata al caos estivo visti i trascorsi sulla costa tirrenica e quindi non si spaventa, ma qui è tutto speciale.

A cominciare dal modo di raggiungere la spiaggia privata dell’albergo. In trenino.

Già, visto che la struttura è leggermente spostata su una collinetta, gli ospiti vengono accompagnati in spiaggia con un trenino gommato; uno spasso per Germana che già il primo giorno viene raggiunta in spiaggia dall’amica Maria Rosaria e cominciano a rincorrersi sulla spiaggia e inventare tanti giochi.

Delfino, stanco dal viaggio, non c’è l’ha fatta a svegliarsi presto ed osservare la sua prima alba crotonese. Ha ancora negli occhi l’immagine trovata in modo molto casuale in rete: quei colori, quel mare limpido, quel sole.

Sole? Ma il sole non è uguale da tutte le parti?

Forse Delfino si era fatto un po’ suggestionare e quell’alba non aveva nulla di particolare rispetto anche ad un’alba di Rimini vista da ragazzo. Forse. Ma nel dubbio…

Il gran giorno è il seguente, per evitare rischi Delfino aveva regolato ben tre cellulari con sveglia ad intervalli regolari di 15 minuti, la prima alle 4,30. Ma non ce n’era bisogno, poco dopo le 4,00 Ada, coinvolta in questo “sogno” dal marito,  è gia sveglia; tocca pochi istanti dopo anche a Ludovico e Germana, anche loro curiosi di vedere, dopo tanti tramonti, il sole nascere dal mare: la loro prima alba.

Alle 5,00 papà Delfino e gli altri sono pronti; a quest’ora logicamente il trenino non c’è quindi bisogna scendere a piedi, ma la cosa appassiona tutti: respirare quell’aria fresca, osservare il mare, di un azzurro mai visto, a distanza e che si avvicina sempre di più, con il cielo che comincia a rosseggiare, lì nel punto che tra pochi minuti vedrà spuntare il primo spicchio di sole che in breve tempo sarà già bello alto.   

Quando la famiglia Trevisan arriva in spiaggia manca davvero poco perché il sole faccia capolino dall’acqua, Delfino prepara la macchina fotografica mentre Ludovico punta ad Est il suo cellulare per un filmino da far vedere ai compagni.

L’arrivo del sole è uno spettacolo ancor più bello di quanto visto in internet: un’emozione unica…!

Rosario Rizzuto

Laura Lepri (Foto Lauralepri.com)
Beh, che ne dite? Aspetto i vostri giudizi anche se quelo che mi interessa di più è quello che mi darà alla 17,35 circa la signora Laura Lepri (come vuole chiamata). Ma so bene che il racconto è infantile e di certo non diventerebbe un best-seller.

Chi passa?

Incrocio tra via Mario Nicoletta e via G. di Vittorio a Crotone
Una volta c’erano i semafori ora c’è una rotanda, una di quelle tanto odiate da Beppe Grillo. Sto parlando dell’incrocio tra via Mario Nicoletta e Via Grazia Deledda a Crotone; quello, per intenderci, che, venendo dal centro di Crotone su Via Mario Nicoletta da una parte porta alla stazione ferroviaria, dall’altra al quartiere Gesù e dall’altra ancora in direzione Inps o fantanine dell’acqua.

Ebbene da qualche settimana c’è una rotanda, da qualche giorno, finalmente ho pensato in un primo momento hanno tracciato la segnaletica verticale.

Ma quale finalmente? A come è ora a quell’incrocio chi cazzo passa? Praticamente su quattro uscite ci sono due STOP  e due DARE PRECEDENZE con la conseguenza che la confusione regna sovrana.

Ma ora che ci penso anche l’incrocio tra via Cutro e via XXV Aprile proprio sotto l’ospedale civile di Crotone, ha la stessa segnaletica, ma qui le strade sono più ampie (via Cutro è a doppia carreggiata) e tutta l’aria incrocio , compresa la rotonda, è molto più vasta.

Insomma sarà per questo motivo, ma secondo me l’incrocio che porta alla stazione ferroviaria è una vera trappola e se già non ci son stati, prima o poi arriveranno i primi incidenti (soprattutto se si considera che a breve sarà asfaltata tutta via Mario Nicoletta e quindi si sarà più invogliati a correre e si arriverà più veloci alla rotonda), speriamo lievi, ma è proprio sicuro che non poteva essere realizzata diversamente la rotonda e/o la segnaletica orizzontale/verticale?!!! 
Incrocio tra via G. di Vittorio e Via Mario Nicoletta (visto arrivando dal quartiere Gesù)

La Federazione di Crotone del Pdci presente a Roma all'attivo nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori

Si è svolto a Roma, domenica 17 settembre 2006, l’attivo nazionale delle Lavoratrici e dei Lavoratori del Partito dei Comunisti Italiani presso Parco Schuster nelle vicinanze della Basilica di San Paolo all’interno della Festa Nazionale “DE LA RINASCITA” che si concludeva appunto proprio Domenica 17 e che ha visto i comunisti italiani impegnati per 12 giorni a partire dal 5 Settembre.
Oliviero Dilberto al tavolo dei lavori

            L’incontro è iniziato alle ore 16,00 ed ha visto la presenza oltre che di Oliviero Diliberto anche di  tutto il gruppo dirigente nazionale del P.d.C.I., alla Presidenza accanto al segretario, Dino  Tibaldi, responsabile del Dipartimento lavoro,  che ha introdotto i lavori e il Presidente della Commissione lavoro della Camera dei Deputati, Pagliarini.

Tra il pubblico oltre a una nutrita delegazione di Compagni che sono impegnati nelle istituzioni locali, spiccava la figura di Marco Rizzo, Parlamentare europeo.

            La Federazione di Crotone è stata presente con una propria delegazione composta da Lucia Servello, Alessandra Senatore, Saverio Valente, Elio Senatore e Franco Riolo che con Tommaso Chiodo della Federazione di Catanzaro hanno rappresentato la Calabria in questo importantissimo appuntamento.

            Centralità del lavoro e contributo del Dipartimento lavoro all’elaborazione politica dell’intero partito, questi i temi su cui Tibaldi si è soffermato nella sua lunga ed articolata relazione introduttiva dove soprattutto riferendosi ai rapporti con le organizzazioni sindacali ha chiesto in maniera esplicita che il partito non deleghi le politiche del lavoro semplicemente ai compagni presenti nel sindacato ma che si attrezzi affinché insieme a questi compagni ci si possa fare carico dal punto di vista legislativo delle istanze che provengono dal mondo dei lavoratori.

            E a tal proposito ha lanciato la proposta di andare ad effettuare in questi mesi proprio nella fase congressuale degli attivi sul lavoro nei territori ( comuni, province, regioni) affinché tutto il corpo del partito assuma consapevolezza di come un partito come quello dei Comunisti Italiani non può esistere se non mette al primo posto della propria agenda politica le questioni del lavoro e dei lavoratori.

            Ia centralità del lavoro dentro la festa… questo il senso della giornata così come è stato sottolineato negli interventi e soprattutto in quello conclusivo di  Diliberto: il lavoro salvaguarda la dignità della persona, anche il più umili, perché dà reddito che soddisfa i bisogni degli individui, quelli primari, strettamente legati alla sopravvivenza e poi gli altri,quelli culturali, di svago e legati al tempo libero che non sono secondari per una buona qualità della vita.

Dichiara e aggiunge: “ la centralità del lavoro è infatti un motore che nella società muove molte cose. Se questo principio non si riafferma si corre il rischio di confermare l’idea del credere giusto e corretto il lavoro precario”.

E proseguendo nel suo intervento:” le feste dei partiti servono solitamente per presentarli all’esterno, all’opinione pubblica, alle altre forze politiche, ma oltre a questo le feste servono anche a fare il punto sullo stato della propria organizzazione, per verificarne la tenuta, per verificarne la capacità dei gruppi dirigenti di “ stare in campo”.

            E’ tempo di iniziare dentro il nostro partito una campagna di moralizzazione che riporti le pur legittime ambizioni individuali sempre nell’ambito degli obiettivi e dei progetti collettivi.

            E a tal proposito devo un ringraziamento a nome di tutto il gruppo dirigente a quelle compagne e compagni che non chiedono mai niente e che sono la grande maggioranza, quelli che fanno un lavoro oscuro, quelli che senza un applauso lavorano perché ci credono, perché hanno degli ideali in un paese dove questa parola “ gli Ideali” non è più usata. È invece gli ideali devono essere per il nostro partito la bussola, la cartina di tornasole del nostro agire politico. Sarà tema del congresso! 

Iniziato alla Provincia il corso di scrittura creativo tenuto da Laura Lepri

E’ iniziato come da programma ieri nel tardo pomeriggio il primo corso di Scrittura Creativa organizzato dalla Provincia di Crotone e fortemente voluto dal presidente Sergio Iritale.

Il corso (da bando riservato a 25 allievi e poi aperto a tutti i 40 che hanno fatto domanda) è tenuto dalla dottoressa Laura Lepri che si avvarrà della collaborazione di studiosi, scrittori e professori e prevede una prima fase, quella appunto iniziata ieri che si potrarrà ininterrottamnete (con la sola eccezione della domenica) fino al 30 settembre, e una fase successiva di una settimana che dovrebbe tenersi a novembre.

Da buoni crotonesi ieri alle 18,00, orario programmato per l’inizio del corso, c’erano i soliti quattro gatti, ma alle 18,10 Laura Lepri (nella sala azzurra della Provincia chissà da quando) ha preso la parola e ha, simpaticamente e con il sorriso sulle labbra, dichirato: "Perdonatemi ma sono milanese, per me le 18,00 sono le 18,00" iniziando così i lavori mnetre intanto la sala azzurra della Provincia andava riempendosi.

Laura Lepri e Sergio Iritale
Dopo un’introduzione della Lepri, è intervenuto il Presidente della Provincia di Crotone, Sergio Iritale, che ha portato il suo saluto: "Iniziamo oggi questa operazione culturale – ha dichiarato Iritale - un corso di scrittura che si tiene per la prima volta in Calabria, perdipiù organizzato da un Ente Locale: è difficile, infatti, che un Ente Locale faccia investimenti in cultura come stiamo facendo noi. Esso deve essere un momento di crescita non solo per voi ma per tutta la Provincia".

Il corso è poi proseguito fino alle 21,00 con le lezioni di Laura Lepri e l’intervento di un professore inglese che ha parlato di "Racconti di viaggio".
La maggior parte degli studenti sono sembrati entusiasti della prima giornata di corso.

C’è stato un solo malinteso, forse creato da un articolo di un giornale locale che alcuni giorni fa aveva scritto (suggerito chissà da chi) che lezioni sarebbero state gratuite, così in tanti avevano pensato che la Provincia alla fine aveva rinuncia al contributo di iscrizione cha ammonta a 150 Euro. Così invece non è, e ieri ci hanno tenuto a sottolinearlo, e prima possibile va fatto tale versamento anche per capire bene chi ci tiene ad andare avanti e se gli studenti realmente iscritti resteranno quaranta o qualcuno farà marcia indietro.

Crotone – Juventus solo per pochi intimi…

Il gran giorno per gli sportvi crotonesi è arrivato: stasera alle 20,30 all’Ezio Scida di Crotone va in scena, per la prima volta nella storia, CROTONE – JUVENTUS.

Biglietti ormai finiti da giorni, allo Scida stasera entrerà solo chi ha provveduto per tempo; al vicino ospedale civile San Giovanni di Dio corrono ai ripari, e per evitare l’assalto dei tifosi portoghesi che vorrebbero gustarsi la partita dalle tribune gratuite (coperte e con aria condionata) ospedaliere, l’ingresso al nosocomio per le visite ai parenti sarà interrotto, salvo rare eccezionmi, alle 15,00 e molto attenzione sarà data anche ai tifosi che tenteranno un ricovero d’urgenza per inesistenti dolori a tutte le parti del corpo causati dall’effetto Vecchia Signora, un virus che, fino alle 23 circa di stasera, non avrà cura!

Ma a guardarlo stamattina alle 06,45 il glorioso stadio crotonese, così tranquillo, silenzioso, non dava proprio l’idea di quello che sarà tra circa 12 ore.

E mentre le squadre scenderanno in campo, io ed altri circa 40 apprendisti scrittori, saremo ancora nella sala azzurra della Provincia ad ascoltare quasi ipnotizzati Laura Lepri: la scrittura è una cosa serie, non ci sono eccezioni nemmeno per la Juventus a Crotone e così l’unico dei 40, ad avere il biglietto della gara, ha dichiarato: "Domattina lo vendo". Voi ci credete?

Sono giovani le vittime dell'incidente di ieri sulla Statale 107 vicino a Rocca di Neto

Ormai successo l’incidente di ieri pomeriggio nei pressi di Rocca di Neto e saputo dei due morti entrambi di Crotone, ho sperato fino a stamattina che, almeno, si fosse trattato di persone anziane. Sì lo so, fa sempre male quando muore qualcuno ma vuoi mettere?

Ma niente da fare, i morti (lo apprendo da Calabria Ora), entrambi motociclisti, sono giovani: si tratta di Antonio Spataro di 28 anni e Cristiano Petrozzi (o Petrozza, questo il nome riportato dal Quotidiano della Calabria) di 26.
Ha solo 19 anni invece il ragazzo rimasto ferito e che versa in gravi condizioni all’Ospedale Civile di Crotone, si tratta di Damiano Biondi.

Forse con la strada a doppia carreggiata questi morti non ci sarebbero stati, ancora dubbi nel denunciare i Ministri?! 

Si ricomincia con l'occhio e l'arcobaleno

Arrivando a scuola stamattina e andando a buttare una busta di spazzatura rimastami in macchina da Scandale, la mia attenzione è stata catturata da un pannello buttato vicino il bidone della spazzatura.
Era capovolto, ma io sono più curioso di 100.000 donne messe insieme, così lo giro e mi si presentano davani una specie d’occhio e una specie di croce come potete vedere nella foto.
Pannello esoterico o cosa?
Di cosa si tratta? Un semplice pannello decorativo che non serve più o un qualcosa che ha avuto a che fare con pratiche esoteriche e via dicendo? Qualcuno conosce i disegni sopra riportati?
Fatemi sapere qualcosa.

Comunque mi giro per tornare alla macchina e mi accoglie un bel arcobaleno che annulla tutte le negatività (se mai ce ne fossero state) della precedente visione.
Arcobaleno su Crotone

Buona settimana a tutti.

Altri 2 morti sulla Statale 107 Crotone – Cosenza. Denunciamo i Ministri?!

ORA BASTA!!! Non si possono più accettare queste cose così come se fosse colpa del destino.
Mi spiego. Tornando dalla gita in Sila con la Pro Loco, qualche chilometro prima di Rocca di Neto sulla Strada Statale 107 Silana - Crotonese,  ci siamo dovuti fermare e tornare indietro per un incidente stradale. Non mi importa del giro che abbiamo dovuto fare, ma mi piangono gli occhi perchè per l’ennesima volta in vita mia mi trovo davanti (questa volta a distanza) un lenzuolo bianco. Beh qualcuno dirà, sei giornalista? E no, tutti i morti per incidente stradal che ho visto sono stati casuali e non perchè inviato dal giornale.

Non si può continuare così, ho appena saputo con un giro di telefonate (cazzo è difficile farsi dire qualcosa anche dagli amici giornalisti) che in questa ultima tragedia sono morti due cittadini crotonesi. Al momento (sono le 19.15) non so nè l’età nè i nomi ma credo che tra poco ne parlerà il Tg3 regionale.

[Il Tg3 (19.35) ha aperto con i morti sulle strade ben 5 ma senza considerare quelli di Rocca di Neto (e già Rocca di Neto è Polo Nord per la redazione cosentina del Tg3). Ha parlato di due incidenti stradali mortali sulla Statale 106 con tre morti (due di Cassano e uno di Rossano) e sulla Salerno - Reggio Calabria dove hanno perso la vita due fratelli di Oppido Mamertina.]

Ecco quindi la mia proposta denunciamo tutti insieme noi cittadini della più bistratta Provincia italiana, i ministri competenti, dovrebbero essere il ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi e il Ministro dell’infrastrutture Antonio Di Pietro, per strage continuata, per omicidio volontario, per mancato svolgimento dei propri compiti istituzionali e chi più ne ha più ne metta.

La Provincia di Crotone non può continuare ad essere collegata con due mulattiere (se si mettono le statlio 106 e 107 a confronto con le stradi statali di altre provincie) con i grandi traffici. Le chiamano itinerari internazionali e ogni giorno su di esse lasciano la vita giovani, anziani, lavoratori. Non riesco assolutamente a spiegarmi perchè la zona di Pisa debba avere l’autostrada, l’Aurelia e la superstrada Pisa – Firenze – Livorno e chissà cosa altro e noi le strade della morte 1 e 2. Proprio pochi minuti prima di sapere dell’incidente avevo detto a mio figlio, ad una sosta, che non poteva scendere e stare sul ciglio della strada perchè quella era la strada della morte. Avrei preferito che le mie parole non venissero confermate così presto.

E ALLORA SIAMO PRONTI A DENUNCIARE I MINISTRI?!

Niente accredito per me per Crotone – Juventus

Almeno il signor Francesco Biafora ha avuto, poco fa, la compiacenza di avvertirmi che per me non c’è posto in tribuna stampa per la gara Crotone – Juventus. Troppe le richieste di accrediti per darlo anche ad un giornalista regolarmente iscritto all’albo (ed in regola con la tassa) e la cui testata (Area Locale) non ha altri giornalisti che abbiamo chiesto l’accredito.
Quindi martedì sera oltre al fatto che molte delle persone che saranno in tribuna stampa con l’accredito non sono iscritte ad alcun albo giornalistico (ho saputo che basta fare gli schiavetti ad una tv locale pe aver l’accredito al campo) si creerà anche la disuguaglianza che per esempio, tanto per citare una testata, Radio Tele International avrà 15 persone accreditate ed Area Locale nessuna. Alla faccia della par condicio. 
Grazie signor Francesco Biafora, grazie presidente Vrenna, grazie Fc Crotone.

Io per consolarmi martedì vado in pizzeria con gli amici di Area Locale, rientro dalla sospensione da juventino fatta alcuni mesi fa e tiferò (ma non so se ce la farò) affinchè la Juve faccia almeno 20 gol, tanto per godere un po’ e non essermi perso niente.
Ma, come dicevo, non so se ce la farò, d’altra parte mica è colpa di Crotone se l’ufficio stampa dell’Fc Crotone è gestitito da gente incompetente!

Intanto per seguire la partita dell’anno c’è stata gente che ha fatto anche notti di attesa fuori dai botteghini mentre le file hanno raggiunto numeri da record.
Il grande affollamento per riuscire ad ottenere un tagliando di Crotone - Juventus

Ammesso al corso di scrittura

L’altro giorno sono saltato dalla sedia quando nella mia casella di posta elettronica ho trovato la seguente mail: "Gentile signor Rosario Rizzuto, ci fa piacere informarla che potrà partecipare al Corso di scrittura creativa intitolato: Paesaggi, personaggi, storie. Come raccontare il vero, la finzione, il Mediterraneo.
Il corso inizierà lunedì 18 settembre 2006 con orario dalle 18 alle 21, e si terrà presso il Palazzo della Provincia di Crotone, via Mario Nicoletta 28, 88900 Crotone.
Durante il primo incontro, verranno specificati ulteriori orari e ospiti.
Cordialmente Cristina Malfatto per la Laura Lepri Scritture"
Sono stato contento e la gioia è rimasta tale anche quando ho scoperto che praticamente sono stati ammessi al corso tutti e 40 potenziali scrittori che hanno fatto la domanda. Così saremo in tanti. Si inizia già lunedì 18 settembre e sarà certamente un primo interessante incontro. Perdipiù oltre a me di Scandale ci sono anche Totò Audia e Alexis Paparo, almeno quelli che so io.

Una gallery per Rossella Brescia a Crotone

Stamattina, dando un’occhiata al mio blog, mi sono accorto di un report proveniete dal sito di Rossella Brescia. Per esserci un report da lì significava che qualcuno aveva cliccato su un mio link presente su quel sito. Cazzo che ci fa il mio blog sul sito di Rossella Brescia mi sono detto. Certo ieri sera ho parlato di Rossella e pubblicato un paio di foto ma possibile che…

Clicco sul report e arrivo a l forum di www.rossellabrescia.info, serve registrarsi, lo faccio e trovo il seguente post:  "vi metto un link utile ogni tanto andate a veder se ci sono aggiornamenti,si tratta di blog ma ogni tanto troverete della foto di rossella provate a vedere!!! Ciao!
http://byros.splinder.com/post/9252433"
  inserito da EyeII alle 23.14.

Considerato che il mio post con le foto di Rossella Brescia era delle 21.44, mi sto ancora a domandare come ha fatto EyeII a trovarlo così presto… Mah, la magia di internet.

E siccome è stato così carino a linkarmi e a darmi fiducia che avrei inserito altre foto, ho voluto accontentare lui e tutti i fans della ballerina di Mediaset realizzando una gallery su Area Locale dedicata alla visita di Rossella Brescia a Crotone per inaugurare la scuola di danza Sad.

Le foto le trovate qui: http://www.educando.it/arealocale/fotoalbum/thumbnails.php?album=162.