SCANDALE - E sono dieci. Con gli ultimi due romanzi stampati alcuni giorni fa, Antonio Audia, da tutti conosciuto come Totò, il fotografo di Scandale per antonomasia, ha raggiunto la ragguardevole cifra di appunto dieci romanzi praticamente in un arco temporale di 10 anni, infatti il primo romanzo “La caduta dell’albero della scienza” è datato Maggio 1997 sono seguiti poi “Nitriti e grida”, “Radici di bambù” (Luglio 2004), “Ragazze di Crotone” (Luglio 2004), “Roxanne” (Dicembre 2004), “Il pianto delle Santine” (Giugno 2005), “‘U cafunu da’ zzita” (Giugno 2005), “Non toccate mia madre” (Ottobre 2005) e appunto gli ultimi “Arturo e Mirella” (Ottobre 2006), e “Fiori nei cardi” (Ottobre 2006).

Ma la vena romanziera dell’Audia è stata anticipata da altre opere che ne fanno un artista quasi a 360 gradi; infatti dopo le due prime opere video su Scandale (“Scandale un paese da scoprire” Immagini di storia e di vita n. 1 e n. 2), che in un certo senso potevano essere legate alla sua professione di fotografo, Totò dà alle stampe la sua prima vera opera letteraria realizzando la Biografia di Antonio Barberio con annessa musicassetta con le sue canzoni al mandolino (Maggio 1996); inoltre ha anche realizzato una raccolta di poesia dal titolo “Spissole” (Giugno 1998).
Quindi un totale di 12 libri (oltre le videocassette) in dieci anni appunto, ma l’attività romanziera del “Fotografo che fa cultura” come lo definì Iginio Carvelli, ha avuto un’impennata negli ultimi tre anni, nel corso dei quali Totò ha fatto stampare ben otto romanzi. Certo alcuni magari scritti anche nei momenti di pausa dalla stampa, ma è certo che negli ultimi tempi lui stia scrivendo tantissimo. Non è difficile, passando dal suo laboratorio fotografico, dove si reca puntualmente ogni giorno nonostante la meritata pensione sia ormai arrivata, trovarlo impegnato, tra un cliente e l’altro, al computer a scrivere i suoi spunti o addirittura pagine dei suoi interessanti romanzi.
Libri che lui scrive, come ci ha più volte dichiarato, per il semplice piacere di scrivere, per offrirgli agli amici, agli emigrati di Scandale (a Natale o d’estate) tra i suoi più affezionati lettori.
Gli ultimi suoi romanzi non hanno un prezzo di copertina, lui al massimo accetta un offerta da devolvere poi a qualche famiglia bisognosa di Scandale.
E ciò nonostante la pubblicazione di essi avvenga a sue spese e che, finora, nessun ente (Regione, Provincia o Comune) sia mai intervenuto per dare un contributo a questo prolifico scrittore scandalese.
Lui si “giustifica” dicendo che mentre tanta gente magari si fuma centinaia di euro in sigarette o alle macchinette ruba soldi, alle carte o al bar, il suo hobby è questo e preferisce, appena gli è economicamente possibile, realizzare un bel romanzo.
E già: vuoi mettere il profumo del libro appena stampato con dentro un’opera del proprio ingegno contro la puzza malefica delle sigarette!? O lo sperpero di denaro al bar?!
D’altra parte Totò aveva anche provato la strada delle case editrici ma ne restò profondamente deluso: meglio fare da solo!
Così grazie anche alla collaborazione della Tipografia Maragraf di Roccabernarda, che praticamente ha stampato tutte le opere (ad eccezione dell’autobiografia del Barberio), Totò continua a portare avanti questa passione.

Negli ultimi romanzi un altro artista scandale si è affiancato a Totò realizzando per lui le copertine e i disegni inseriti all’interno, si tratta del pittore Nicola Santoro, autore di immagini davvero suggestive che danno quel valore aggiunto, se mai ce ne fosse bisogno, ai bei testi di Audia.
Insomma un bel binomio, in un paese, Scandale, in cui la cultura, l’arte, o almeno le persone che cercano di portarla avanti, non mancano.
Quello che forse manca e che se ne accorgano gli scandalesi!
ROSARIO RIZZUTO