Archive for December 7th, 2006

800 mila firme per abolire una truffa tutta italiana. Andrea D'Ambra centra il suo obiettivo

LA PETIZIONE D’AMBRA CONTRO I COSTI DI RICARICA RAGGIUNGE QUOTA 800MILA FIRME
La straordinaria cifra ad appena 8 mesi dalla nascita della petizione (Aboliamoli.eu)
Il Promotore della Petizione: "l’AGCOM intervenga rapidamente per abolire quest’anomalia tutta italiana"
 
Ischia, 6 Dicembre 2006La petizione D’Ambra, così rinominata da Punto Informatico dal nome dell’autore nonché primo firmatario, studente in Scienze Politiche alla Federico II di Napoli, contro i costi di ricarica (www.aboliamoli.eu) , ha raggiunto quest’oggi la ragguardevole ed impressionante cifra di 800mila firme. La Petizione si conferma come l’unica in Italia, lanciata da un singolo cittadino, che abbia raggiunto un risultato del genere.
Attendiamo ora che l’Authority per le Comunicazioni intervenga rapidamente per abolire quest’anomalia tutta italiana che oltre a non trovar alcuna giustificazione, cosi’ come provato dall’indagine congiunta effettuata dall’Antitrust e dall’Agcom costituisce un vero e proprio cartello posto in essere dagli operatori di telefonia mobile italiani che, soltanto nell’ultimo anno hanno ricavato 1,7 miliardi di Euro grazie a questo balzello.
Ci sono voluti 5 mesi per mettere la parola fine sull’indagine congiunta. Quanto dovremo ancora aspettare affinché quanto scritto nel dossier di 91 pagine redatto dalle due Authority si tramuti in azioni concrete?
Il costo di ricarica non ha alcuna giustificazione e va abolito, lo chiedono 800mila persone che ricordano che non esiste in nessun altro paese al mondo e non risponde al vero neanche la disinformazione con la quale gli operatori italiani si difendono secondo cui in Italia avremmo le tariffe piu’ basse d’Europa (come documentato sul sito www.aboliamoli.eu paesi come Austria, Finlandia e Belgio, solo per citarne alcuni hanno tariffe molto piu’ basse di quelle italiane, senza costi di ricarica né scatto alla risposta) In Francia inoltre il credito ricevuto è superiore all’importo pagato e non inferiore come avviene soltanto in Italia.
Se l’Authority per le comunicazioni (AGCOM) non vorrà risolvere quest’anomalia tutta italiana dovremo vederci pronti a citare in giudizio i presidenti delle due Authority e appellarci alla Commissione Europea, l’unica istituzione che fin qui si è sempre mostrata seria, sensibile ai problemi dei Cittadini e ligia ai suoi doveri istituzionali. Al contrario dei Garanti italiani che in tutto questo tempo hanno fatto finta di non vedere cosa stava accadendo (e accade tuttora) nel nostro paese.
Intanto, dopo quello contro Tim per lo spot tv segnalato qualche settimana fa ho presentato un esposto all’Antitrust per il messaggio ingannevole che l’operatore "Tre" attua attraverso le sue schede ricaricabili dove compare il messaggio falso ed ingannevole: "nessun costo di ricarica".
Stiamo inoltre valutando, insieme ad un gruppo di avvocati la richiesta di rimborso di tutti i costi di ricarica sostenuti da noi consumatori fino ad oggi e invito tutte le persone interessate a visitare il sito www.aboliamoli.eu per maggiori informazioni a riguardo.
 
Andrea D’Ambra
Promotore della Petizione

Elezioni Rsu al Gravina ed a Scandale: i risultati

Ho appena saputo i voti delle elezioni delle Rsu (Rappresentanze Sindacali Unitarie) della mia scuola, l’Istituto Superiore "Gravina" di Crotone.

Diciamo subito che io non ce l’ho fatta (e mo si fricano!!!), ma lo avevo ampiamente prevesto, come ho scritto in un blog precedente, e ringrazio le 8 persone che hanno avuto fiducia in me.

A conti fatti alla fine sono stati riconfermate le stesse tre donne che erano già in carica (anche se nei precedenti tre anni c’era stata una surroga) e cioè Donatella Calvo, Maria Mannarino e Maria Iaquinta.

Questi comunque i risultati: Cgil 32 voti (Donatello Calvo, 19, Rosario Rizzuto, 9, e Osvaldo Scida, 4), Snals 24 voti (Maria Mannarino, 20, Annamaria Muscò, 4), Cisl 14 voti (Maria Iaquinta, 9, e Nilva Zanetti, 5) e infine Uil 11 voti (Emanuele Castagna, 9, e Prof.ssa D’Angelo, 2).

La scuola media di Scandale.

Opposto, in certi sensi, il risultato ottenuto dai vari sindacati all?istituto Comprensivo di Scandale dove la Uil diventa il primo sindacato e addirittura riesce a strappare ben due eletti.

Questi i dati: Uil 72 voti (Vincenzo Corigliano, 32, Domenico Cirillo, 17, e Elisabetta Ritelli, 16), Cisl 13 voti (Anna Cicalese, 13), Gilda - Unams 8 voti (Annamaria Pinos, 8) e Cgil 3 voti (Domenico Bruno, 3).

A tutti gli eletti d’Italia i migliori auguri di buon lavoro e di non servilismo nei confronti dei vari Dirigenti Scolastici e Direttori Amministrativi.

Sarà difficile, e mentre lo scrivo mi viene in mente un volto preciso, ma come dice la pantomima strisciana di Gianni Morandi, "Dai… dai… dai… che ce la fai".

Piove a Scandale

Oddio, si è scatenata (07.50) una botta d’acqua a Scandale fortissima, speriamo non faccia danni….

Consiglio Comunale del 5 dicembre: diventa ufficiale il gruppo Scandale il mio paese nel quale confluisce tutta la maggioranza

SCANDALE – A distanza di 17 giorni dal precedente Consiglio Comunale, il sindaco Fabio Brescia convoca una nuova assemblea cittadina che si tiene in prima convocazione martedì 5 dicembre alle 18,00. Benché gli argomenti non siano di chissà quale interesse, a differenza di altri consigli, c’è in sala qualche cittadino. Forse è la curiosità della presa d’atto del nuovo gruppo consigliare (quinto punto all’ordine del giorno), “Scandale, il mio paese” o chissà cosa.

Comunque con 10 minuti di ritardo si inizia con l’appello della segretaria comunale Stefania Tutino che rileva 16 presenti su 17 (assente il solo Giuseppe Riolo della minoranza) e quindi seduta valida. Approvato all’unanimità il primo punto all’ordine del giorno e cioè l’approvazione del verbale della seduta precedente si passa ad esaminare l’istanza di realizzazione dei tributi della Fondazione Casa della Carità. Il sindaco mette in evidenza come l’Ente d solidarietà scandalese stia attraversando un periodo di difficoltà, dovuto, non ultimo, alla scomparsa, questa estate di Monsignor Renato Cosentini; fa quindi presente che, forse nel passato non essendo stato comunicato lo statuto di società Onlus la Fondazione (società che secondo Fabio Brescia non dovrebbero pagare i tributi), si trova con un debito per gli anni che vanno dal 1995 al 2005 di oltre 17.000 Euro per la Tarsu (la tassa sui rifiuti) e di oltre 7.000 Euro sull’acqua, più interessi e mora. Essendo questi 25.000 Euro andati a ruolo e quindi da pagarsi la Casa della Carità ha presentato una richiesta di rateazione in 48 mesi e lo sgravio delle spese per gli interessi e la mora. Ma il cuore dei consiglieri comunale e del Sindaco è ancora più grande e insomma praticamente tutti vorrebbero quasi che la Fondazione Scandalese non pagasse nulla e quindi si individuasse il modo su come procedere magari con un contributo straordinario dato dal Comune. In particolare il consigliere Chiaravalloti chiede l’azzeramento di tutto il debito mentre il consigliere Scaramuzzino si chiede se tali cifre riferendosi in parte a periodi superiori ai cinque anni fa non siano già prescritti. Il sindaco Brescia spiega che non è così. E la volta del consigliere Barberio che chiede l’impegno della giunta affinché si dia alla Fondazione un contributo del 50% che coprirebbe la parte restante del debito dopo aver praticato, se sarà possibile, già lo sconto del 50% sul capitale. Il punto, così come proposto e per giunta già concordato con l’Ente interessato  e cioè la rateizzazione del debito e lo sgravio degli interessi e della mora passa all’unanimità così come l’immediata esecutività, ma si è preso l’impegno di verificare in Giunta la possibilità di azzerare il debito o in alternativa di concedere un contributo che lo dimezzi e renda meno pesanti le rate da pagare. Tutti d’accordo e si va vanti.

Anche il terzo punto (approvazione accordo di programma con la Provincia di Crotone per la realizzazione, gestione e miglioramento strutture sportive) passa all’unanimità; la Provincia di Crotone, rappresentata in un certo senso in aula dal consigliere Barberio, al cui va anche il merito di questo intervento economico che dovrebbe sistemare le strutture sportive esistenti, investirà in tal senso 250.000 Euro mentre nel comitato di gestione ci saranno due rappresentanti del Comune e uno della Provincia, si capisce bene che la gestione rimane nelle mani dell’Amministrazione Comunale. Fugati alcuni dubbi del Consigliere Chiarvalloti si passa la quarto punto: approvazione schema di convenzione per l’avvio della stazione unica appaltante per lavori, servizi e forniture. Il Sindaco Brescia spiega come se sarà realizzata questa struttura gli appalti superiori ai 100 Euro saranno gestiti dalla Prefettura e che per ogni appalto ci sarà un costo per l’amministrazione di 500 Euro. Il punto è più sofferto degli altri, Barberio fa presente che è un qualcosa che si sta realizzando solo a Crotone e Palermo, che già anni fa si era provato a fare la stessa cosa e non ci si era riusciti, e che nella Provincia di Crotone non esiste struttura preparata a far ciò; fa anche presente che sullo stesso punto alcuni giorni fa si è astenuto in Consiglio Provinciale contro la sua stessa maggioranza e che quindi il gruppo dei Ds farà la stessa cosa ora, anche il consigliere Scaramuzzino si dice non d’accordo. Il punto quindi passa a maggioranza con l’astensione di Barberio e Vasovino e il voto contrario di Scaramuzzino. Si passa al quinto punto ossia alla presa d’atto (quindi nessun voto e nessuna approvazione) della comunicazione del gruppo consiliare di nuova costituzione. Il sindaco spiega come alla domanda dei primi sei consiglieri di maggioranza (Iginio Pingitore, Mimmo Lucanto, Giuseppe Bennici, Francesco Grande, Gianni Garofalo e Rosario Rizzuto) si siano aggiunti poi gli altri cinque, tutti assessori, (Tonino Coriale, Antonio Grisi, Filippo Lettieri, Ermanno Pascuzzo e Giuseppe Lettieri) e che quindi il gruppo risultato costituito da tutti i consiglieri di maggioranza. Qualcuno giustamente si chiede che senso ha, ma il capogruppo di “Scandale, il mio paese”, Gino Pingitore spiega le tappe che hanno portato alla formazione di tale istituzione. Il Pingitore fa presente che: “Ognuno può restare con la tessera del proprio partito ma bisogna operare per il bene del paese, perché a volte può capitare che, presi dai problemi amministrativi, si possano trascurare i problemi della gente e quindi noi vogliamo essere vicini ai cittadini ed avvicinarli all’amministrazione”. Qualcuno nella minoranza fa una provocazione, è il consigliere di minoranza Chiaravolloti che chiede ironicamente se anche loro possono entrare nel gruppo, Pingitore rafforza i suoi principi e quelli del gruppo mentre la seduta viene dichiarata chiusa dal sindaco Brescia.

Ma, a margine, della seduta del Consiglio, per evitare fraintendimenti e strumentalizzazioni il capogruppo Pingitore ha rilasciato alcune dichiarazione portandoci a conoscenza di ulteriori sviluppi: “Secondo il mio pensiero – ci dice l’Assessore scandalese – condiviso anche  dagli altri cinque fondatori, il  gruppo  “Scandale, il mio paese” nasce per dare voce alla gente comune, infatti accanto a noi si costituirebbe  una vera e propria associazione politico-culturale denominata appunto “Associazione politico-culturale Scandale, il mio paese”, estesa a tutta la popolazione che vorrà farne parte. Avrà un direttivo, aperto al capogruppo consiliare che farebbe  da portavoce presso l’amministrazione comunale ed in particolare presso il sindaco: insomma un vero e proprio movimento politico locale, indipendente dai partiti nazionali, in grado quindi di acquisire le problematiche della gente.

Pertanto chi vorrebbe sminuire l’organizzazione nascente a Scandale sarà veramente deluso! Infatti  qualcuno vuol far credere che nel gruppo consiliare, a causa  dell’allargamento con gli altri cinque componenti del consiglio comunale, verrebbe sminuito  lo stesso  ruolo politico da noi prefissato, invece è il  contrario,  in quanto ognuno è consapevole che l’associazione  nascente indicherebbe la vera linea politica del paese da seguire; soprattutto considerando che Scandale in questi ultimi tempi gode degli introiti finanziari provenienti dalla realizzazione della Centrale turbo Gas e dove, quindi, appare logico che nasca: un centro, un pensatoio, una piazza virtuale di cui tanto se ne è  parlato nella nostra coalizione in campagna elettorale, in modo che si possa spendere bene il danaro pubblico  per  creare e progettare nuovi  presupposti di sviluppo della nostra comunità .

Io, come capogruppo, vorrò essere garante per  far  rispettare la linea politica tracciata dal partito locale nascente e rivolgo un appello a  tutti i consiglieri aderenti, in particolare a coloro i quali, in un secondo tempo hanno chiesto ed ottenuto l’adesione al gruppo consiliare, affinchè ognuno  si abitui ed accetti le direttive popolari dettate dalla gente di Scandale mediante l’associazione politico-culturale,  in quanto loro sono i nostri elettori, coloro che ci hanno dato la fiducia per amministrare. Pertanto dichiaro scrupolosamente ed apertamente che a nessuno sarà  consentito avventurarsi ed agire per battaglie che non sono condivise dal movimento stesso”.

Più preciso di così…!

ROSARIO RIZZUTO

Ingiustizie italiane

Mentre sto scrivendo il pezzo sul Consiglio Comunale di martedì e guardo sul telvisorino una specie di replica di Studio Aperto, esco dalla concentrazione al pianto di un papà. Ne ho ben donde, uno degli assassini del figlio, che è stato ucciso 7 mesi fa ad Ischia anche da due ragazzi della Napoli bene, passerà il Natale a casa agli arresti domiciliari. Siamo alla folia più assurda. Ma quale giustizia! 

Se davvero in meno di un anno si esce dal carcere per omicidio quasi quasi ci faccio un pensierino!!!