Archive for January 24th, 2007

I Comunisti Italiani di Crotone a Roma per l'anniversario della nascita del PCI e il 70° aniversario della morte di Gramsci

Una parte della delegazione crotonese del Pdci con Diliberto.
La stanchezza della notte è solo un vago ricordo sul volto delle compagne e dei compagni  di Crotone guidati dal Segretario Provinciale Giancarlo Sitra, giunti a Roma il 21 Gennaio 2007 per partecipare
alla manifestazione dei Comunisti Italiani, presso il Teatro Tenda a strisce per l’anniversario della nascita del PCI e per ricordare il 70° anniversario della morte  di Antonio Gramsci.

Un appuntamento politico, non una celebrazione, con la parola d’ordine “Più forti i comunisti più forte l’unità della sinistra”.

Una scelta politica voluta fortemente, in uno dei momenti più delicati per la Sinistra e per chi si richiama alle idealità del socialismo ed alla storia del movimento operaio.

Alle ore 8,30 tutti pronti per raggiungere il luogo della manifestazione – Esplosione di gioia quando,  arrivati davanti all’ingresso del teatro un mare di bandiere rosse, le note di bandiera rossa, dell’inno dei lavoratori avvolgevano anche la nostra delegazione.

In 5000, tra Compagne e Compagni, tantissimi Giovani, Ragazze e Ragazzi con tanta passione, tanta speranza nei loro occhi, tanta voglia di conoscere la storia del grande Partito Comunista, di quel partito che ha fatto grande, democratica, solidale l’Italia.

Inizia a parlare una giovanissima compagna raccontando con grande emozione la storia di due vite umane, due giovani pieni di entusiasmo, di speranza, di sogni, infranti dalla morte sul lavoro, un lavoro precario, disumano- 

I compagni ascoltano con grande compostezza ed emozione la storia del PCI e dei suoi dirigenti attraverso le parole forti, incisive, comprensibili a tutti, parole del compagno Luciano Canfora. Gramsci è ancora una volta, fondamentale, a partire dalla sua lettura della realtà in tutta la sua complessità, che non separa mai economia e politica, cultura e bisogni sociali,  Gramsci che si pone il problema della risposta politica che il partito della classe operaia deve opporre al blocco di potere che partorisce il fascismo, è il dirigente politico e intellettuale che affronta per intero il peso della sconfitta, non fugge dalle sue ragioni più profonde, non scarta nell’ideologia, non si accomoda nel ripiegamento opportunistico, ma accetta la sfida della storia, presente e passata, unica via per il futuro.

Difficilmente, dice Canfora, un uomo come lui si sarebbe ritrovato nel Partito Democratico”. E per spiegarsi ha citato il pensiero di Gramsci sul trasformismo, ‘male tipicamente Italiano’, che allarga sempre di più lo spazio dei moderati. Lasciando sulle estreme “neoguelfisti” e “Mazziniani” fa “ritrovare tutti sulle posizioni centrali”.

 E’ giunto il momento di dare la parola al compagno Oliviero Diliberto: tutta la platea  in piedi, parte un caloroso e grandissimo applauso.

Questo è un giorno speciale l’anniversario della nascita del grande Partito Comunista ci serve per guardare al futuro.

Vi sono le condizioni oggettive per superare le intollerabili disuguaglianze ampliate o determinate da questa “globalizzazione”, chi si illudeva che il tempo avesse cancellato tali disuguaglianze sbagliava. basti pensare, nel mondo, agli incidenti sul lavoro, al lavoro minorile, al sottosalario.

Colonialismo e imperialismo sono tornati nelle cronache di questi mesi travestiti da portatori di democrazia, La guerra, sopita, ma mai cancellata dal dizionario della storia, è tornata a dettare legge.

Parlare di precarietà significa affrontare la condizione di vita di centinaia di migliaia di lavoratori  e lavoratrici italiane, significa parlare di un presente e di un futuro fatto di incertezze, significa per una forza di Sinistra lavorare nelle Istituzioni e nel Paese per garantire un lavoro pulito, vero, non sottoposto ai ricatti-  significa discutere di insicurezza sociale, Significa garantire diritti no privilegi.

Grazie all’impegno dei comunisti italiani sul versante del lavoro la Finanziaria acquisisce  una fisionomia, un’anima, serve una grande battaglia  culturale, dobbiamo dimostrare  con la forza dei nostri argomenti, che le chiavi di volta per dare un futuro al Paese si chiamano sviluppo, innovazione, ricerca.

Siamo  nel cuore della nostra proposta di riaggregazione confederale della Sinistra  in occasione della nascita del Partito Comunista e del 70° anniversario della morte di Gramsci .

Abbiamo due missione da compiere: Unità e diversità!

                                                                                             

Crotone, 23 gennaio 2007 Ufficio Stampa P.d.C.I. Crotone

I Ragazzi del Liceo della Comunicazione di Scandale contro il fumo

Alcuni dei ragazzi del Liceo della Comunicazione "Giovanni Paolo II" di Scandale con i loro docenti. Foto Rosario Rizzuto
SCANDALE –
In molti nella mattina lunedì 22 gennaio a Scandale sono rimasti un po’ sorpresi per la presenza, in piazza Municipio, di un gazebo.

Niente di politico, però, come è capitato altre volte, ma la presenza del gazebo e di tanti ragazzi con dei fogli in mano era dovuta ad una campagna di sensibilizzazione antifumo organizzata dal Liceo della Comunicazione “Giovanni Paolo II” di Scandale, una delle tante opere lasciate da Don Renato Cosentini.

“Noi non vogliamo criminalizzare nessuno – ci spiega il Dirigente Scolastico del Liceo Enzo Franco – non è una campagna contro chi fuma ma di sensibilizzazione, per far capire che il fumo fa male e che chi fuma deve rispettare chi non lo fa. Questa, inoltre, è la prima di una serie di in iniziative che il nostro Liceo della Comunicazione ha programmato in questo anno scolastico.

Sono previste infatti altre due campagne, la prima sull’educazione alimentare visti quanti problemi può provocare una cattiva alimentazione, per non parlare dei problemi gravi come l’anoressia e la bulimia, la seconda sull’educazione stradale e quindi sulla necessità dell’uso del casco e della cintura di sicurezza. Manifestazioni organizzate sia per cercare di sensibilizzare le coscienze che per promuovere le attività di questo Istituto che si vuole rilanciare e continuare l’opera intrapresa da Monsignor Renato Cosentini”.

In piazza Municipio gli alunni delle 4 classi del Liceo (la prima, la terza, la quarta e la quinta; manca la seconda in quanto lo scorso anno non si riuscì a formare una classe, ma il fatto che quest’anno si sia ripartiti non può che essere positivo) coordinati dai Professori: Paolo Asteriti (Docente di Inglese), Marisa Cortese (Sostegno), Teresa Drammis (Lettere), Luigia Iannice (Matematica), Luigia Macrì (Pedagogia, Psicologia e Sociologia) e Francesco Parisi (Filosofia e Storia), hanno intervistato tantissimi cittadini scandalesi utilizzando un sondaggio predisposto per l’occasione.

Le interviste sono state realizzate sia nei pressi del gazebo ma anche andando in giro per il paese per raccogliere il maggior numero di dati che sono in corso di elaborazione. Infatti la campagna non si limitava alla semplice giornata di sensibilizzazione ma era già iniziata con dei lavori, delle ricerche, fatti nelle classi e continuerà con l’elaborazione dei dati e le conclusioni.

Grazie alle ricerche dei ragazzi del Liceo “Giovanni Paolo II” sono stati raccolti dei dati che dovrebbero far riflettere molto chi ammazza un pezzo della propria vita ogni volta che accende una sigaretta.

Infatti ogni giorno nel mondo il fumo uccide (o forse meglio, contribuisce ad uccidere) 8.000 persone. E’ come se una cittadina di medie proporzioni oppure quasi tre volte l’intera popolazione di Scandale, scomparisse ogni giorno!

Il fumo inoltre è la causa di molte malattie degenerative croniche come le malattie respiratorie (nella misura dell’80/90%), quelle coronariche (25/43%) e il cancro del polmone (80/85%).

Ma sono tanti i dati raccolti dai volenterosi ragazzi del Liceo, che oltre che da Scandale arrivano anche da altri paesi vicini; per esempio metà delle persone che muoiono a causa del fumo (che in Europa provoca 800.000 decessi all’anno) non ha ancora raggiunto l’età della pensione e che il tabagismo è responsabile della morte di un fumatore su due.

E in Italia? I dati Istat – spiegano i ragazzi – in un paese dove fumano il 31,50% degli uomini e il 26,69% delle donne, indicano che ogni anno avvengono 58.000 ricoveri per malattie respiratorie; si contano 90.000 morti a causa del tabacco, di cui 25.000 per tumori polmonari, 20.000 per bronchite cronica e a seguire patologie cardiovascolari, tumori dell’esofago, del cavo orale, del rene, della vescica e dell’utero.

Insomma solo leggendo questi dati chiunque dovrebbe smettere di fumare ma, se proprio non si ci riesce e non si ha rispetto per la propria vita, si dovrebbe almeno far attenzione e rispettare gli altri perché, come si leggeva su una locandina affissa al gazebo: “Io fumo, tu fumi, egli fuma, noi soffriamo, voi soffrite, essi si ammalano”.
Una delle locandine predisposte dai ragazzi del Liceo di Scandale.

ROSARIO RIZZUTO