I Ragazzi del Liceo della Comunicazione di Scandale contro il fumo
SCANDALE – In molti nella mattina lunedì 22 gennaio a Scandale sono rimasti un po’ sorpresi per la presenza, in piazza Municipio, di un gazebo.
Niente di politico, però, come è capitato altre volte, ma la presenza del gazebo e di tanti ragazzi con dei fogli in mano era dovuta ad una campagna di sensibilizzazione antifumo organizzata dal Liceo della Comunicazione “Giovanni Paolo II” di Scandale, una delle tante opere lasciate da Don Renato Cosentini.
“Noi non vogliamo criminalizzare nessuno – ci spiega il Dirigente Scolastico del Liceo Enzo Franco – non è una campagna contro chi fuma ma di sensibilizzazione, per far capire che il fumo fa male e che chi fuma deve rispettare chi non lo fa. Questa, inoltre, è la prima di una serie di in iniziative che il nostro Liceo della Comunicazione ha programmato in questo anno scolastico.
Sono previste infatti altre due campagne, la prima sull’educazione alimentare visti quanti problemi può provocare una cattiva alimentazione, per non parlare dei problemi gravi come l’anoressia e la bulimia, la seconda sull’educazione stradale e quindi sulla necessità dell’uso del casco e della cintura di sicurezza. Manifestazioni organizzate sia per cercare di sensibilizzare le coscienze che per promuovere le attività di questo Istituto che si vuole rilanciare e continuare l’opera intrapresa da Monsignor Renato Cosentini”.
In piazza Municipio gli alunni delle 4 classi del Liceo (la prima, la terza, la quarta e la quinta; manca la seconda in quanto lo scorso anno non si riuscì a formare una classe, ma il fatto che quest’anno si sia ripartiti non può che essere positivo) coordinati dai Professori: Paolo Asteriti (Docente di Inglese), Marisa Cortese (Sostegno), Teresa Drammis (Lettere), Luigia Iannice (Matematica), Luigia Macrì (Pedagogia, Psicologia e Sociologia) e Francesco Parisi (Filosofia e Storia), hanno intervistato tantissimi cittadini scandalesi utilizzando un sondaggio predisposto per l’occasione.
Le interviste sono state realizzate sia nei pressi del gazebo ma anche andando in giro per il paese per raccogliere il maggior numero di dati che sono in corso di elaborazione. Infatti la campagna non si limitava alla semplice giornata di sensibilizzazione ma era già iniziata con dei lavori, delle ricerche, fatti nelle classi e continuerà con l’elaborazione dei dati e le conclusioni.
Grazie alle ricerche dei ragazzi del Liceo “Giovanni Paolo II” sono stati raccolti dei dati che dovrebbero far riflettere molto chi ammazza un pezzo della propria vita ogni volta che accende una sigaretta.
Infatti ogni giorno nel mondo il fumo uccide (o forse meglio, contribuisce ad uccidere) 8.000 persone. E’ come se una cittadina di medie proporzioni oppure quasi tre volte l’intera popolazione di Scandale, scomparisse ogni giorno!
Il fumo inoltre è la causa di molte malattie degenerative croniche come le malattie respiratorie (nella misura dell’80/90%), quelle coronariche (25/43%) e il cancro del polmone (80/85%).
Ma sono tanti i dati raccolti dai volenterosi ragazzi del Liceo, che oltre che da Scandale arrivano anche da altri paesi vicini; per esempio metà delle persone che muoiono a causa del fumo (che in Europa provoca 800.000 decessi all’anno) non ha ancora raggiunto l’età della pensione e che il tabagismo è responsabile della morte di un fumatore su due.
E in Italia? I dati Istat – spiegano i ragazzi – in un paese dove fumano il 31,50% degli uomini e il 26,69% delle donne, indicano che ogni anno avvengono 58.000 ricoveri per malattie respiratorie; si contano 90.000 morti a causa del tabacco, di cui 25.000 per tumori polmonari, 20.000 per bronchite cronica e a seguire patologie cardiovascolari, tumori dell’esofago, del cavo orale, del rene, della vescica e dell’utero.
Insomma solo leggendo questi dati chiunque dovrebbe smettere di fumare ma, se proprio non si ci riesce e non si ha rispetto per la propria vita, si dovrebbe almeno far attenzione e rispettare gli altri perché, come si leggeva su una locandina affissa al gazebo: “Io fumo, tu fumi, egli fuma, noi soffriamo, voi soffrite, essi si ammalano”.
ROSARIO RIZZUTO