La scorsa primavera, in piena campagna elettorale, sulle vetrine dei negozi di Scandale, vennero appesi, a cura dell’Ulivo, pagine del Crotonese, che davano l’idea che la Centrale a metano di Scandale fosse in pericolo, che si erano persi i finanziamenti per le serre e così via.
L’Ulivo sapete tutti bene che fine ha fatto alle amministrative mentre il Sindaco Brescia ha continuato a lavorare nel silenzio, come è suo solito, allacciando rapporti, avanzo leggittime pretese per Scandale OTTENENDO OTTIMI RISULTATI.
La pratica Centrale è andata avanti, Ergosus Spa ha preso il posto di Eurosviluppo Elettrica e ieri in Crotonese in prima pagina ha titolato: "Centrale Scandale, pronti 500 milioni.
Quello che segue è il testo dell’articolo, curato da Emilio Genovese del Crotonese, nella versione internet leggermente accorciato rispetto alla versione cartacea che vi invito ad acquistare: "Ergosud spa ha ottenuto da un pool di banche un mega prestito di 500 milioni di euro per la costruzione della centrale cogenerativa a gas di Scandale. Ergosud è il nuovo nome di Eurosviluppo Elettica spa acquistata in partnership, già da un paio di anni, da Endesa Europa e Asm Brescia, che continuano a controllare la società con una partecipazione paritetica ciascuna del 50 per cento. A rendere nota la sottoscrizione del contratto di finanziamento ai mercati è stata Endesa Italia attraverso un comunicato stampa.
L’operazione, è spiegato nella nota, prevede un importo massimo di 500 milioni di euro finanziabili in 15 anni ed è stata concordata con la Banca Europea degli Investimenti. La stessa Bei metterà a disposizione 200 milioni di euro mentre la parte rimanente del finanziamento sarà assicurata da un gruppo di banche internazionali guidato da Intesa Sanpaolo, Banca Opi e Banca d’Intermediazione mobiliare Imi.
A Scandale è prevista la realizzazione di una centrale di cogenerazione che bruciando metano attraverso due cicli combinati produce energia elettrica e calore, per una potenza installata di 800 MW. L’impianto, sottolinea la nota, fornirà calore (ma anche energia elettrica) alla zona industriale che sta sorgendo nella stessa area dov’è previsto l’insediamento. Si tratta delle imprese aderenti al Consorzio Eurosviluppo, finanziate con i fondi statali e regionali messi a disposizione dal contratto di programma ‘Santa Domenica’. Delle attività inizialmente previste, due, con la relativa porzione di fondi pubblici, sono state già delocalizzate altrove: un pastificio (realizzato però nella vicina area industriale di Crotone) e le serre della società Ali.Bio sapa (gruppo Ciccolella) che sono state invece trasferite a Simeri Crichi, in provincia di Catanzaro. Al momento, dunque, a Santa Domenica rimangono in piedi i progetti per la costruzione di un essiccatore per biomasse, di un’azienda per la produzione di conserve alimentari e di una serra che il Consorzio si è impegnato a realizzare interamente con fondi privati, senza però rendere nota l’estensione. L’utilizzo del calore e dell’energia a basso costo prodotta dalla centrale di Ergosud dovrebbe consentire alle imprese dell’area industriale di Scandale, secondo un precedente studio, di abbattere i costi di trasformazione dal 20 fino al 60 per cento, a secondo del tipo di lavorazione. La cogenerazione ottenuta con le imprese locali darà ad Ergosud il diritto di priorità di dispacciamento nella rete nazionale e l’esenzione dai cosiddetti certificati verdi, l’attestazione di produzione da fonti rinnovabili. Il comunicato stampa di Endesa, conferma le previsioni secondo cui la centrale di Scandale entrerà in funzione nel 2008 (primo lotto operativo già in primavera).
Ergosdu, allora ancora Eurosviluppo Elettrica, ha già appaltato nel maggio del 2006 alla multinazionale francese Alstom, capofila di un consorzio di aziende che comprende anche l’altra grande impresa Techint, il contratto per la costruzione chiavi in mano della centrale, per un controvalore di circa 340 milioni di euro. Il valore, invece, dell’investimento complessivo (progettazione, approvigionamento materiali, costruzione, manutenzione a lungo termine, ecc.) era stimato, un anno fa, attorno ai 370 milioni di euro. Per i lavori, che vanno avanti già da diversi mesi insieme a quelli per l’infrastrutturazione dell’area industriale, l’impiego di manodopera stimato era in media di 300 unità con punte, in alcune fasi, che dovrebbero toccare anche i 600 addetti.".
Come sempre il lavoro paga, mi si dirà che in questo finanziamento Brescia non ha meriti, patapin patapan, ma vi posso assicurare che negli ultimi tempi ci sono stati infiniti problemi alla centrale che poteva fare la fine di tante altre iniziative iniziate e mai finite nella nostra Provincia ma noi abbiamo avuto il Sindaco Fabio Brescia in più!