Archive for February 3rd, 2007

Barberio, Riolo e Vasovino assenti dal Consiglio perchè lavorano…

Cari amici di Scandale cari colleghi Consiglieri Comunali di Scandale mettettevi l’animo in pace, a Scandale le uniche persone che lavorano sono i tre Consiglieri di minoranza, Antonio Barberio, Giuseppe Riolo e Carmine Vasovino.
Il Consigliore Comunale di minoranza di Scandale Antonio Barberio.
Tutti voi altri che martedì 30 gennaio 2007 siete andati al Consiglio Comunale dell 15,00, per adiempire il vostro dovere e dar conto a chi vi ha chiesto di essere da voi rappresentato, siete una massa di vagabondi che non avevate altro da fare che presentarvi nella sala consigliare.

Invece loro tre no, loro hanno tanti impegni, tutti sapete quali, e non hanno potuto partecipare così per difendersi, agli occhi del’intera Provincia, dall’accusa di assenteismo ora cercano di dare la colpa agli orari assurdi, alla convocazione con pochi giorni di anticipo e via dicendo.

Bassa politica, i Ds e simili, a Scandale così come a Isola Capo Rizzuto dove è successa una cosa simile, o governano o non partecipano: ESSERE ALLA MINORANZA, NON AVERE POTERE, STA LORO STRETTI e così scrivono ai giornali e si lamentano.

E non gli va bene il sabato e non gli sta bene il martedì alle 15,00, insomma su 6 Consigli Comunali non gliene è andato bene uno senza magari sapere i motivi VERI che hanno costretto il sindaco Brescia a convocare l’assise per quel giorno e a quell’orario.

Caro Fabio, caro Sindaco dimostriamoci superiori facciamolo scegliere a loro il giorno l’ora del prossimo Consiglio! Magari così avremo modo di vederli parteci alla vita amministrativa del paese nel massimo organismo di democrazia.

Ma sono sicuro che anche con loro convocazione saranno poi ancora assenti… PERCHE’ LORO LAVORANO!!!

Arrivano i soldi per costruire la Centrale a metano di Scandale

La scorsa primavera, in piena campagna elettorale, sulle vetrine dei negozi di Scandale, vennero appesi, a cura dell’Ulivo, pagine del Crotonese, che davano l’idea che la Centrale a metano di Scandale fosse in pericolo, che si erano persi i finanziamenti per le serre e così via.

L’Ulivo sapete tutti bene che fine ha fatto alle amministrative mentre il Sindaco Brescia ha continuato a lavorare nel silenzio, come è suo solito, allacciando rapporti, avanzo leggittime pretese per Scandale OTTENENDO OTTIMI RISULTATI.

La pratica Centrale è andata avanti, Ergosus Spa ha preso il posto di Eurosviluppo Elettrica e ieri in Crotonese in prima pagina ha titolato: "Centrale Scandale, pronti 500 milioni.

Quello che segue è il testo dell’articolo, curato da Emilio Genovese del Crotonese,  nella versione internet leggermente accorciato rispetto alla versione cartacea che vi invito ad acquistare: "Ergosud spa ha ottenuto da un pool di banche un mega prestito di 500 milioni di euro per la costruzione della centrale cogenerativa a gas di Scandale. Ergosud è il nuovo nome di Eurosviluppo Elettica spa acquistata in partnership, già da un paio di anni, da Endesa Europa e Asm Brescia, che continuano a controllare la società con una partecipazione paritetica ciascuna del 50 per cento. A rendere nota la sottoscrizione del contratto di finanziamento ai mercati è stata Endesa Italia attraverso un comunicato stampa.
L’operazione, è spiegato nella nota, prevede un importo massimo di 500 milioni di euro finanziabili in 15 anni ed è stata concordata con la Banca Europea degli Investimenti. La stessa Bei metterà a disposizione 200 milioni di euro mentre la parte rimanente del finanziamento sarà assicurata da un gruppo di banche internazionali guidato da Intesa Sanpaolo, Banca Opi e Banca d’Intermediazione mobiliare Imi.
A Scandale è prevista la realizzazione di una centrale di cogenerazione che bruciando metano attraverso due cicli combinati produce energia elettrica e calore, per una potenza installata di 800 MW. L’impianto, sottolinea la nota, fornirà calore (ma anche energia elettrica) alla zona industriale che sta sorgendo nella stessa area dov’è previsto l’insediamento. Si tratta delle imprese aderenti al Consorzio Eurosviluppo, finanziate con i fondi statali e regionali messi a disposizione dal contratto di programma ‘Santa Domenica’. Delle attività inizialmente previste, due, con la relativa porzione di fondi pubblici, sono state già delocalizzate altrove: un pastificio (realizzato però nella vicina area industriale di Crotone) e le serre della società Ali.Bio sapa (gruppo Ciccolella) che sono state invece trasferite a Simeri Crichi, in provincia di Catanzaro. Al momento, dunque, a Santa Domenica rimangono in piedi i progetti per la costruzione di un essiccatore per biomasse, di un’azienda per la produzione di conserve alimentari e di una serra che il Consorzio si è impegnato a realizzare interamente con fondi privati, senza però rendere nota l’estensione. L’utilizzo del calore e dell’energia a basso costo prodotta dalla centrale di Ergosud dovrebbe consentire alle imprese dell’area industriale di Scandale, secondo un precedente studio, di abbattere i costi di trasformazione dal 20 fino al 60 per cento, a secondo del tipo di lavorazione. La cogenerazione ottenuta con le imprese locali darà ad Ergosud il diritto di priorità di dispacciamento nella rete nazionale e l’esenzione dai cosiddetti certificati verdi, l’attestazione di produzione da fonti rinnovabili. Il comunicato stampa di Endesa, conferma le previsioni secondo cui la centrale di Scandale entrerà in funzione nel 2008 (primo lotto operativo già in primavera).
Ergosdu, allora ancora Eurosviluppo Elettrica, ha già appaltato nel maggio del 2006 alla multinazionale francese Alstom, capofila di un consorzio di aziende che comprende anche l’altra grande impresa Techint, il contratto per la costruzione chiavi in mano della centrale, per un controvalore di circa 340 milioni di euro. Il valore, invece, dell’investimento complessivo (progettazione, approvigionamento materiali, costruzione, manutenzione a lungo termine, ecc.) era stimato, un anno fa, attorno ai 370 milioni di euro. Per i lavori, che vanno avanti già da diversi mesi insieme a quelli per l’infrastrutturazione dell’area industriale, l’impiego di manodopera stimato era in media di 300 unità con punte, in alcune fasi, che dovrebbero toccare anche i 600 addetti.
".

Come sempre il lavoro paga, mi si dirà che in questo finanziamento Brescia non ha meriti, patapin patapan, ma vi posso assicurare che negli ultimi tempi ci sono stati infiniti problemi alla centrale che poteva fare la fine di tante altre iniziative iniziate e mai finite nella nostra Provincia ma noi abbiamo avuto il Sindaco Fabio Brescia in più!

Processo Provincia: condannati Talarico e Sculco

Carmine Talarico Il Tribunale di Crotone  presieduto da Maria Luisa Mingrone (Rosa Larocca e Michele Sessa a latere),  ha emesso ieri in serata la sentenza per il c.d. "Processo alla Provincia", relativo al fascicolo dell’inchiesta "Sculco + 14",  condannando a sei anni di reclusione  l’ex Presidente della Provincia, Carmine Talarico (Ds, nella foto a fianco) e a 7 anni Vincenzo Sculco (foto in basso), all’epoca dei fatti  vice Presidente, attualmente capogruppo dei deputati della Margherita alla Regione Calabria.

Per entrambi il Tribunale ha disposto come pena accessoria la interdizione perpetua dai pubblici uffici.

Enzo SculcoIl "padre di tutti i processi" agli esponenti di primo piano del centrosinistra crotonese ha riguardato l’indagine su presunte irregolarità nella gestione di appalti e concorsi alla Provincia prima del 2001. Principalmente la ristrutturazione di un ex albergo destinato a sede della Provincia e di una scuola, il liceo Filolao, con un presunto affidamento irregolare degli appalti. Nelle contestazioni si fa riferimento anche a presunti illeciti nella gestione di un concorso per l’assunzione di alcuni geometri.

Nell’ambito dell’inchiesta che ieri sera ha avuto un primo epilogo  Vincenzo Sculco venne arrestato il 2 aprile 2001  e trascorse un periodo di detenzione cautelare nella Casa circodariale di Passovecchio. L’attuale deputato  regionale è  accusato di truffa, turbata libertà degli incanti, corruzione, concussione, in un processo che lo vede coinvolto insieme  ad altre 13 persone tra imprenditori, dirigenti dell’ente e candidati a un concorso. 

Carmine Talarico in questo  processo è accusato di peculato, concussione, frode in pubbliche forniture e truffa e venne arrestato dai carabinieri il 2 luglio successivo e sottoposto per un certo tempo alla detenzione domiciliare.

Nella sua qualità di ex Presidente della Provincia di Crotone, peraltro, Talarico era stato condannato in un’altro processo il 10 ottobre scorso a tre anni ed otto mesi  (pena ridotta per indulto) per corruzione e truffa, insieme a Donato De Pietro, l’editore della tv crotonese Rti.

Per i protagonisti "minori" le  condanne vanno da un anno e mezzo a tre anni di reclusione.

Tutti gli imputati hanno sempre proclamato la propria innocenza. "Richiedo e invoco la sentenza che mi riguarda nei tempi più veloci possibili", aveva dichiarato Vincenzo Sculco in una delle ultime udienze del processo, nella quale aveva chiesto ed ottenuto di parlare "Ho già pagato – aveva detto – un prezzo elevatissimo, come è noto a tutti, non risarcibile in nessun modo: voglio dichiarare a gran voce ed in piena coscienza la mia innocenza".

Giusto ieri Vincenzo Sculco era stato pure rinviato a giudizio per un’altra vicenda, riguardante due presunti corsi fantasma,  all’epoca in cui rivestiva la qualità di amministratore di un ente privato di formazione, vicenda per la quale ci sarà un nuovo processo a partire dal prossimo 10 maggio.

Fonte: Arealocale.com

[AlVal]