Per la Provincia di Crotone: un futuro da discarica!
Il futuro non ci appartiene. Qualcuno ha deciso che questa provincia è destinata ad ospitare solo torri eoliche e discariche. L’ultima sorpresa è spuntata nei giorni scorsi. Presso gli enti competenti, è stato depositato un progetto per una nuova discarica di rifiuti pericolosi. L’impianto, di proprietà della ‘Danieco srl’ con sede legale a Roccabernarda, sorgerà in località ‘Terrate-Terratelle’, nel comune di Roccabernarda, ma il centro abitato più vicino è Cutro, a soli tre chilometri e mezzo di distanza dal sito scelto.
Siamo al confine tra i territori dei due comuni, in prossimità di località ‘Termine grosso’, dove sorge la centrale biomasse dei Marcegaglia, prossima all’utilizzo del combustibile da rifiuto (Cdr). La discarica sorgerà sulla parte più alta delle colline argillose di ‘Terrate-Terratella’, una sorta di bacino naturale (secco per la maggior parte dell’anno) che convoglia le acque piovane nel fosso del Fiego, affluente del fiume Tacina. Provvisto di un sistema per lo smaltimento e la raccolta del percolato, l’impianto potrà accogliere 900.000 metri cubi di rifiuti pericolosi, al ritmo di 100.000 all’anno, per un durata di nove anni, dopodiché si aprirà la fase della gestione pos t-mortem.
Con questa di Roccabernarda (anzi, di Cutro, vista la vicinanza con quest’ultimo) salgono a cinque le discariche presenti sul territorio. Le altre sono quella di Tufolo, per la quale ci sono i soldi della bonifica ma nessuno sembra volerli utilizzare; le due della Sovreco, una per i rifiuti solidi urbani, ormai prossima all’esaurimento, e l’altra per rifiuti pericolosi; la discarica di rifiuti pericolosi, prossima al collasso, del Consorzio per lo sviluppo industriale. Ma non è finita! Il Consorzio ha già fatto sapere che costruirà una nuova discarica per rifiuti pericolosi in località ‘Giammiglione’, nel comune di Scandale (e sono sei), mentre pende sempre sul territorio la spada di Damocle di un’altra discarica da realizzare nel recinto dell’ex Pertusola Sud. Quest’ultima potrebbe anche non sorgere, ma in questo caso, resteranno in dote, vita natural durante, a questa provincia i due vasconi ‘provvisori’ allestiti nella fabbrica e lungo la strada consortile per accogliere i rifiuti della bonifica.
Le vie dello sviluppo, per noi, portano solo alla ‘monnezza’.
(Fonte: www.pagania.it)