Archive for May 30th, 2007

Terzo giorno di digiuno

59, sono a 59 ore senza cibo e praticamente acqua; mai fatta una cosa del genere.

Vi immaginate Rosario Rizzuto tre giorni senza pasta, era pura fantascienza fino a pochi giorni fa ed ora è diventata una cosa reale.

Sono convinto che la mia sia una protesta giusta così come sono consapevole che mi sto facendo del male da solo, ma come dicono i concorrenti ad Affari Tuoi "Rifiuto (i consigli a tornare a mangiare) e vado avanti".

Sì lo so la mia vita non è un gioco (e io non sto giocando) ma a questo punto sento che debbo andare avanti anche a costo di rischiare di star male.

Lo so che io da solo non posso cambiare il mondo, come mi dice sempre mio zio o il mio amico Antonio, nè tanto meno è questa la mia intenzione anche perchè, d’altra parte, se non c’è riuscito Gesù Cristo…, ma sono delle idea che alcune cose devono cambiare, che c’è bisogno di più rispetto, di più morale, di più onestà.

Che senso ha sapere tante cose che chiuderebbero il caso e tenerle nascoste, non dirle; vero?

Mentre scrivo è venuto a trovarmi Peppe Giovinazzi con la moglie, Peppe, anche lui più volte vittima e autore di clamorose proteste, mi è vicino, continua ad insistere che io mangi, che poi è un po’ quello che mi state chiedendo tutti e io di questo vi ringrazio, ma comprende i motivi della mia lotta.

La terza sera di digiuno è arrivata… domani è un altro giorno…

E sono 50!!!

Io lo so che lei lo fa per il mio bene anche se mi rende la mia battaglia più difficile, così poco fa mia mamma mi ha messo sul tavolo un’arancia sbucciata, ma io resisto anche se in questo momento la fame – sarà l’orario – si fa sentire mentre mi sorprende che non abbia sete…

Mentre sto x arrivare a 50 ore dall'inizio dello sciopero della fame e della sete, la stampa comincia a parlare della mia storia

Rientro a casa dopo essere stato alla libreria e un intenso profumo di ministrone mi assale; sembra quasi che lei me lo faccia a posta, ma d’altra parte loro devono pure mangiare sono SOLO IO in sciopero ormai da quasi 49 ore e il bello è che non ho poi tanta sete e nemmeno tanta fame: che sia la volta buona che dimagrisco?!

Da alcuni giorni i quotidiani stavano arrivando prima delle 10,00 (per chi legge dall’Italia, a Scandale di solito arrivano intorno alle 11,00) ma stamane, che li aspettavo con ansia per verificare quali giornali avessero deciso di parlare del mio sciopero della fame e della sete, si sono fatti desiderare.
La lettera di denuncia di Rosario Rizzuto così come è stata pubblicata dal quotidinao Calabria Ora. Clicca x ingrandire.
Comunque dopo le 11 sono arrivati e da un controllo veloce, oltre al già citato, in un precedente post, "Calabria Ora" che ha pubblicato quasi integralmente la mia lettera, ha parlato della mia storia anche il "Quotidiano della Calabria" con un articolo.
L'articolo pubblicato dal Quotidiano della Calabria di mercoledì 30 maggio 2007. Clicca x ingrandire.
La cosa mi ha fatto enormemente piacere non tanto perchè si parla di me perchè non era certo questo il io obiettivo, ma perchè finalmente è diventato pubblico il mio problema.

A me le cose "aumma aumma" non mi sono mai piaciute, i problemi vanno risolti alla radice: se c’è qualcuno che ha sbagliato (e voi sapete chi è) è giusto che paghi.

Il mondo sta cambiando, sogno che tra qualche anno avere un blog diventi un diitto costituzionale, e quindi non ci possono essere persone convinte di poter fare e continuare a fare impunemente i propri comodi.

W la Libertà di pensiero, w la Libertà di stampa, w la Giustizia…!!! 

Questo il testo integrale di quello che era partita come una comunicazione ai media e alle autorità ma che è poi diventata anche una denuncia: "Salve, vi chiedo anticipatamente scusa se ruberò 5 minuti del vostro prezioso tempo ma a volte sento di moltitudini di persone che si danno da fare per un gattino, bè credo che una vita umana valga di più. Si è tanto parlato di chi dovesse o non dovesse staccare la spina di Piergiorgio Welby, io la mia l’ho già staccata, ho iniziato ad aspettare chi voglia riattaccarla.

Mi presento, mi chiamo Rosario Rizzuto ho 34 anni e abito a Scandale (in provincia di Crotone) con moglie e due bambini di 8 e 4 anni, sono giornalista pubblicista e Consigliere Comunale nel mio comune di residenza, dalle 12,00 di lunedì 28 maggio 2007 ho iniziato il mio personale sciopero della fame e della sete.

Il tutto è legato agli innumerevoli episodi di mobbing che ho subito, e sto subendo, a decorrere da dicembre 2006 in quello che dovrebbe essere il mio ufficio e cioè la segreteria dell’Istituto d’Istruzione Secondaria Superiore “G.V. Gravina” di Crotone dove ho l’incarico a tempo indeterminato di Assistente Amministrativo. Dico dovrebbe perchè dall’8 gennaio 2007 sono stato costretto, per motivi di salute, ad evitare ulteriore stress, e da allora non ho più messo piede in ufficio. Ho iniziato una mia personale battaglia, ma dopo oltre 5 mesi io sto a cuocermi nella mia rabbia mentre la “mia” quasi ex scuola si prende il lusso di organizzare un convegno che ha come argomento la centralità della persona. ASSURDO!!!

Il mobbing nei miei confronti è iniziato a dicembre 2006 perchè mi sono permesso di scrivere sul mio blog (www.byros.splinder.com) quello che mi stava succedendo a scuola; in particolare i miei superiori non hanno gradito che io avessi messo nero su bianco (altro che Articolo 21 della Costituzione) che la Dsga Luigina Mazza si fosse appropriata di soldi (anche se parliamo di una cifra ridicola ma è il principio che conta) che non le spettavano, e così sono cominciate le vessazioni. Neanche il tempo di tornare da una viaggio per un gemellaggio, al quale mi ero recato come Consigliere Comunale del mio paese, che mi ritrovo degradato dalle miei funzioni, con il computer staccato dal collegamento internet e dal programma principale per lavorare (Sissi) e cassettiera sequestrata.

Dopo pochi giorni ricevo una contestazione d’addebito dalla quale mi difendo il 20 dicembre 2006.

Vista ormai la provata incompatibilità chiedo al Ds il nulla-osta per terminare l’anno in un altro Istituto, mi assicura, e non solo a me, che me lo concederà.

Invece passano i giorni e, mentre io sono ormai a casa da alcuni giorni, il Ds Alberto D’Ettoris trasmette l’incartamento all’ufficio superiore (Usp) davanti al quale mi difendo tempo dopo.

Attendo pazientemente un qualsivoglia riscontro (intanto presento domanda di trasferimento) quando dall’Usp mi informano che il procedimento disciplinare in corso nei miei confronti è stato sospeso perchè l’intera pratica è stata trasmessa alla Procura. Qualcuno mi dice che la cosa pone a mio favore ma ormai non so più a chi credere.

Da allora, e ne sono passati di giorni, non ho saputo più nulla.

Ieri, lunedì 28 maggio 2007, trovandomi a Crotone per delle analisi, ho avuto la brillante idea di andare a seguire il già citato convegno sulla centralità della persona e così riincontrando “i vecchi” colleghi ho saputo che, addirittura a gennaio 2007, è stato pagato il Fondo d’Istituto dello scorso anno (2005/2006) ma io né ne ho avuta comunicazione né ho avuto accreditata qualsiasi somma.

Recatomi a scuola per chiarimenti, a parte il fatto che la collega Maria Mannarino mi diceva chiaramente che non si trovava il mandato, interpellata dal Dsga Mazza mi sentivo rispondere che di questo avrei dovuto parlare con il Dirigente Scolastico.

Ma mi domando: se si tratta di un atto amministrativo e contabile che c’entra il Ds?

Credo, anzi sono sicuro, che anche questo sia MOBBING! (quasi tutti i miei post sull’argomento si posso trovare qui: http://www.byros.splinder.com/tag/mobbing).

Stanco di tutto questo, ho deciso di iniziare questa mia protesta che spero porti a qualche risultato affinchè, come dovrebbe essere sempre, la giustizia trionfi.

In attesa di un Vs. riscontro… ringrazio per l’attenzione che vorrete porre alla mia presente.

Cordialità Rosario Rizzuto

Cell: 329 7906167
Casa: 0962 54781
Blog: www.byros.splinder.com".

Superate le 40 ore di digiuno…

Lo so potrebbe sembrare una lotta contro i mulini a vento ma io vado avanti.

Sebbene ieri sera alle 21,00, dopo 33 ore senza soluzione di continuità di digiuno totale, abbia ceduto al consiglio del medico, di Peppe Giovinnazi e dei miei mandando giù (anche perchè intanto avevo ricevuto una buona notizia) due arance e un po’ d’acqua, è ormai da 45 ore che va avanti la mia battaglia, il mio sciopero della fame e della sete.

La buona notizia è stata una mail inviatami dal quotidiano "Calabria Ora" che mi informava che stamane sarebbe stata pubblicata la mia lettera e quindi non vedo l’ora che arrivino i giornali, che come sapete a Scandale vengono portati col mulo, per verificare il tutto.

Spero che la stessa lettera sia stata presa in considerazione anche da altre testate, vi farò sapere fino a dove arrivano i poteri occulti e chi invece, in questo nostro Stato democratico, è ANCORA LIBERO!!!

Buon mercoledì!

Clamoroso a Scandale: si dimette l'Assessore Gino Pingitore

Sandro Ciotti, parafrasando il suo famoso "Clamoroso al Cibali", forse avrebbe detto "Clamoroso al palazzo comunale di Scandale… leggete: 

SCANDALE Deve essere stata una decisione sofferta ma alla fine martedì 29 maggio 2007 l’Assessore alla Cultura e alle Politiche Sociali del Comune di Scandale, Iginio Pingitore, con una lettera indirizzata al Sindaco di Scandale Fabio Brescia, a rassegnato le sue, irrevocabili, dimissioni dalla carica di Assessore. La seconda Giunta Brescia quindi perde un pezzo.
L'ex Assessore del Comune di Scandale Iginio (Gino) Pingitore. Foto archivio Rosario Rizzuto
Scrive Pingitore nella sua missiva: “Con la presente, chiedo di voler prendere atto della mia indisponibilità nel proseguimento dell’incarico di Assessore di questo comune.

Le ragioni che mi inducono verso tale decisione (irrevocabile) sono quelle di non condividere la linea politico-amministrativa adottata in questo primo anno di attività dopo il secondo mandato conferitoci.

Il mio disappunto è stato più volte manifestato nelle riunioni di gruppo ed anche in diversi incontri preconsiliari tenutisi presso la casa comunale, spesso non ho condiviso il modo di amministrare che a mio avviso non è conforme a quanto stabilito durante la campagna elettorale. Continuare, quindi, su questa linea, l’amministrazione non raggiungerebbe quegli obbiettivi di cui si era prefissata.

Inoltre la decisione è scaturita anche da alcuni problemi ed impegni di carattere personali sopraggiunti in quest’ultimi periodi che purtroppo mi impediscono di svolgere con serenità la carica pubblica.

Tuttavia, in seno al Consiglio Comunale, intendo svolgere un ruolo strettamente politico, affinché con tenacia ed in modo costruttivo possa tracciare una nuova linea, che mi auguro condivisa da tutti, affinché si creino i presupposti di sviluppo economico e culturale di Scandale.

Pertanto nel ringraziarla di vero cuore della fiducia accordatomi in questi 6 anni di attività amministrativa, le auguro buon proseguimento e un proficuo lavoro”.

Una decisione forse covata da mesi (il Pingitore aveva avuto delle indecisioni anche nel momento della vittoria tanto da allontanarsi per un po’ dal gruppo amministrativo e di rinunciare alla carica di vice sindaco che Fabio Brescia sarebbe stato felice di riconferirgli e di non voler accettare quella di Assessore poi si era convinto a proseguire almeno il suo mandato di componente di Giunta) da parte dall’Assessore scandalese già vice sindaco nei 5 anni del precedente mandato ma che proprio nel giorno del primo compleanno (sarà una coincidenza?) della seconda amministrazione Brescia viene resa pubblica.

Così mentre il 29 maggio 2006 si festeggiava una grande vittoria, un anno dopo, il Sindaco Fabio Brescia è costretto ad incassare la prima dimissione dopo sei anni di sindacato.

Forse tale provvedimento non scatenerà una crisi presso l’amministrazione comunale di Scandale ma è di certo il sintomo che dopo 5 anni di buon governo (confermato da una seconda elezione quasi plebiscitaria) qualcosa in questo primo anno del secondo mandato non è andata proprio per il verso giusto.

Sarà ora compito del Sindaco Brescia decidere sul da farsi e cioè se rimpiazzare Pingitore con un nuovo Assessore o lasciare “solo” gli altri cinque.
ROSARIO RIZZUTO