Secondo corso di scrittura: ecco il mio primo racconto
Come già detto sto frequentanto il secondo corso di scrittura organizzato dalla Provincia di Crotone e tenuto da Laura Lepri.
Il primo racconto da scrivere era incentrato su un personaggio che aveva un nome strano, che aveva a che fare con il suo destino.
Io ho scritto quello che segue già correttomi da Laura Lepri.
Ieri alle 18,50 all’improvviso se n’è uscita con un: "Dopo leggiamo il testo di Rosario che è proprio centrato ed eccellente".
Lo stesso giudizio ha lasciato scritto sul testo che poi in chiusura di lezione ha letto in aula.
I miei colleghi di corso hanno riso spero che qualche risata la facciate anche voi!
Ora scappo al corso che è tardi.
Ecco il racconto:
VERGINE MARIA ASSUNTA IN CIELO
Ve lo posso assicurare io, non è stata facile per me la vita considerato il nome che mi ritrovo.
Certo non dovevo avere nemmeno due geni di genitori.Ma come si fa a chiamare Maria Assunta una bimba che di cognome fa Vergine!? E così, tralasciando asilo e scuole elementari, vi lascio immaginare gli sfottò dei mie compagni alle medie.
“Maria assunta ma sei vergine?”, “Vergine Maria Assunta alla lavagna” quando mi andava bene.
Qualcuno osava anche un “Ma Gesù Bambino dove lo hai lasciato?” o un più triste: “Ma San Giuseppe che fine ha fatto?”.
Ma a volte la natura si diverte con le persone, infatti essendo nata il 31 agosto, sono vergine anche come segno zodiacale.
Sì lo so già a cosa state pensando. Tipo quella volta che conobbi Giuseppe (e non ridete!!!) in discoteca (certo Vergine Maria Assunta va anche in discoteca che vi pensate) a Fatima (dite che me la vado a cercare?!) dopo un veloce approccio ci siamo appartati e sono iniziate le domande di rito ma con una doppia vergine proprio non se l’è sentita!
Ah quante ne ho passate: avevo anche pensato di cambiare cognome ma non è facile; avevo deciso per un anonimo Pedretti… Maria Assunta Pedretti, di certo con un cognome così avrei aperto una cartolibreria, ma sarebbero finiti i giochi di parole, gli scherzi, le risatine.
E poi io non c’entro niente con la Vergine Assunta; dicono che nel nome di una persona sta scritto il suo destino ma io non ho niente in comune con la mamma di Gesù!
Ma quale Assunta! Ma quale vergine!
Ma il destino può essere più atroce di quanto possiate immaginare: occhi azzurri, alto, bello… fu amore a prima vista, lì sulla terrazza a mare.
Non potrò mai dimenticare il suo sguardo, che mi diceva: “Vieni, vieni vieni” ed io in effetti sono andata incontro a lui che mi ha porto la mano dicendomi: “Piacere Santo Cielo!”