Archive for October 11th, 2007

Vado…

Vado al corso di scrittura…

Quello che mi pesa di più è il viaggio a Crotone.

Viaggiare con la fantasia

Tra la prima e seconda settimana, tutt’ora in corso delle lezioni di Laura Lepri al Corso di scrittura, abbiamo avuto anche i compiti per casa.

C’erano da fare due racconti.

Uno di essi era quello di descrivere un nostro viaggio; io ho fatto questo (versione originale senza le correzioni della Lepri):

 VIAGGIO A ROMA

Mi svegliai di scatto, come se ci fosse qualcosa ad aspettarmi.

Ero a Roma da un paio di giorni, ospite delle mie sorelle che, a causa del loro lavoro, non erano quasi mai in casa.

Quella mattina avevo deciso di dormire un po’ più del solito ma aperti gli occhi mi sentivo già molto pimpante ed era quasi impossibile rimanere a letto.

Una doccia veloce, una repentina colazione a base di fette biscottate con marmellata di fichi d’India portata dalla Calabria e The verde, ed eccomi già, dopo aver acquistato alle macchinette automatiche e convalidato ai varchi, alla fermata della Metro A.

Quella mattina avrei visto la zona intorno a Piazza di Spagna, Fontana di Trevi compresa.

Scesi dalla Metro ed iniziai la serie di scale mobili e corridoi che mi portarono all’uscita “Piazza di Spagna” e mi trovai nella famosa Piazza, con la sua stupenda fontana e la famosa scalinata.

Era ancora molto presto, l’aria era friccicarella, e la luce stava cominciando a farsi forte e sconfiggere il buio.

Ma a Roma non è mai troppo presto e già a quell’ora c’era tanta gente in giro, soprattutto cittadini stranieri: marocchini: donne e uomini di colore che per comodità, o per mancanza di conoscenza, definiamo tutti con il termine per antonomasia, ma anche cinesi, giapponesi, gente dell’Est.

Tutti erano presi da una frenesia senza fine: ma dove andranno? Cosa faranno?, mi chiedevo!

Nonostante la penombra, provai a scattare le mie prime foto di giornata: qualche volto rubato, qualche bacio tra innamorati, mattinieri anche loro: l’aria di Roma è magica, come si fa a poltrire tra le lenzuola!?

Ma non c’erano solo i lavoranti, anche a quell’ora la Fontana della Barcaccia era circondata da turisti, alcuni erano anche seduti sulla Scalinata della Trinità dei Monti.
La fontana di Trevi. Foto dalla rete.
Scattai qualche altra foto e poi mi vidi costretto, con enorme vergogna, io, indigeno, a chiedere indicazioni, per raggiungere la Fontana di Trevi, ad un ragazzone di colore intento e tutto preso a convincere alcuni turisti tedeschi a comprare un ombrello nonostante tutto si ci poteva immaginare tranne che iniziasse a piovere.

Il ragazzo fu molto gentile e mi spiegò la serie di traverse che dovevo percorrere per raggiungere la fontana delle monetine.

Con mio enorme sforzo ci riuscii ed arrivai nei pressi della fontana più grande di Roma progettata da Nicolò Salvi.

Questa fontana, resa celebre anche dal film La Dolce Vita di Fellini nel quale Anita Ekberg dalla fontana invita Marcello Mastroianni ad entrarci anche lui, è famosa anche per la tradizione che vuole che si lanci in essa una monetina dandole le spalle, così è certo che si ritornerà a Roma in futuro.

Arrivando nei pressi e voltando l’angolo pensai di trovarmi sulla scena di un film!

Nella fontana, nonostante il freddo, un omone con una scopa spingeva le monetine verso il bordo dove un complice le raccoglieva.

Si capiva al volo che non erano gli addetti del Comune che ogni giorno là raccoglievano le monete da destinare in beneficenza.

Mi guardai attorno ma non c’era alcuna cinepresa, notai i turisti imbarazzati mentre io, incuriosito dalla scena, spostai sulla funzione cinepresa la mia fotocamera ed iniziai a riprendere.

Lo stavo facendo da pochi minuti quando il tipo addetto alla raccolta monete mi si avvicinò con aria non proprio amichevole ma nemmeno aggressiva, e mi invitò a prendere un caffè.

Devi andare via – mi disse – lasciaci lavorare in pace”.

E’ il vostro lavoro?”, provai a ribattere tra il serio ed il faceto.

Sì, se non raccogliamo le monete non si mangia, abbiamo famiglia: più beneficenza di questa!?”

Mi disse quasi per giustificarsi.

Mi lasciò il caffè pagato e tornò al suo “lavoro”.

Chi è?” chiesi al barista.

Un pazzo” fu la sua risposta.

Intanto fuori cominciò a piovere…! Rosario Rizzuto

La graziosa scrittrice Daniela Padoan al corso di scrittura di Laura Lepri a Crotone

Buongiorno, buon mercoledì, come state?

Il mio orologio biologico si è un po’ spostato e negli ultimi giorni non solo sono aumentati gli impegni, avendo iniziato a fequentare il secondo modulo del corso di scrittura di Laura Lepri, ma non riesco più ad alzarmi presto come prima; speriamo sia solo una cosa temporanea.
Laura Lepri con il presidente della Provincia di Crotone, Sergio Iritale. Foto Rosario Rizzuto col Sony Ericsson
Questi sbalzi ad ottobre mi spaventano parecchio.

Sono di fretta perchè devo scendere a scuola ma non potevo non raccontarvi della bella esperienza di ieri proprio al concorso di scrittura dove abbiamo avuto ospite la dolcissima Daniela Padoan, giornalista del Manifesto e scrittrice.

La bella Daniela Padoan a Crotone durante il corso di scrittura di Laura Lepri. Foto Rosario Rizzuto col Sony Ericsson

Ma questo ora non c’entra.

La lezione della Padoan è stata molto interessante e commomente, anche Laura Lepri si è commossa, e ce ne vuole!, leggendo un brano del libro sulle madri argentine.

Poi ci è stato mostrato un pezzo del reportage andato in nda sulla Rai, tratto dallo stesso libro ed intotolato "Le Madri di Plaza de Mayo".

Una lezione un po’ diversa dalle solite ma ugulmente molto istruttiva ed interessante e durante la quale abbiamo avuto anche la frettolosa visita del presidente della Provincia di Crotone, Sergio Iritale che potrebbe dedicare un po’ più di tempo ai "ragazzi" sui quali ha investito in cultura.
Sergio Iritale saluta la scrittrice Daniela Padoan. Foto Rosario Rizzuto col Sony Ericsson (tutte le foto sono state fatte senza flash)
Mi ha colpito molto la bravura, nello spiegare le cose e parlare dei suoi lavori, e la modestia di Daniela Padoan che rivolgendosi a Laura Lepri durante la lezione le ha detto che stava dando una lezione di scrittura anche a lei.

Ce ne fossero…
Laura Lepri con la scrittrice Daniela Padoan. Foto Rosario Rizzuto col cellulare Sony Ericsson

Ha pubblicato nel 2005 il libro "Le pazze. Un incontro con le Madri di Plaza de Mayo". Suo anche: "Come una rana d’inverno" , un incontro con tre donne sopravvisute ad Auschwitz ed altre opere.
Daniela Padoan in una foto dalla rete
In Le pazze… invece si parla di ma soprattutto con alcune mamme che hanno avuti i propri figli rapiti e fatti scomparire (desaparecidos) dalla dittatura argentina dopo il 1976.
Daniela Padoan intervistata da Angela De Lorenzo. Clicca x vedere un'altra inquadratura. Foto Rosario Rizzuto col Sony Ericsson
Prima della lezione è stata tenuta una conferenza stampa, nella quale, finalmente, ho avuto il piacere di conoscere la graziosa redattrice del Crotonese (e già!?) Angela De Lorenzo che ogni tanto si diverte a tagliare i miei pezzi magari mettendomi nei casini.
E io che pensavo fosse una attempata donna di mezza età!!!

Cambiamenti… secolari

Il 50 per cento dei Ministri in meno, più donne nelle posizioni che contano… mi do un pizzico, secondo me sto ancora a dormire…