Dopo una notte passata su pullman, treni speciali, e una nave speciale eccoci a Roma già dalle prime luci dell’alba. Tante compagne e tanti compagni soprattutto donne e ragazzi del PdCI di Crotone eravamo presenti. La nostra passione comunista ci ha fatto sparire la stanchezza della notte e nei nostri occhi c’era la voglia di affermare la nostra diversità, le nostre idee di sinistra
Il sole inizia a splendere e un leggero vento freddo allontana le poche nuvole che ancora si intravedono.

Un mare di cuori, arrivati fin qui da tutta l’Italia per affermare i grandi valori della sinistra. E’ una immensa forza tranquilla che cerca una speranza, un mare di rosso delle bandiere dei cappellini, delle magliette. La gente sogna immagina un’Italia dei diritti per tutti e non dei privilegi per pochi, dove l’economia marcia e i posti di lavoro crescono, un lavoro stabile e sicuro, un paese laico, dove la scuola, l’università, la sanità sono un diritto per tutti, dove i bambini e gli anziani, le fasce deboli, le donne, gli immigrati possano avere una vita dignitosa. Un milione di persone, gente tranquilla, civile, con tanta passione, decisa a difendere la certezza dei diritti contro l’arbitrio, della libera uguaglianza contro il privilegio, della democrazia contro la violenza. Sui volti di quella immensa folla c’è tanta passione, tanto amore, tanta voglia di lottare per affermare le ragioni della sinistra, della giustizia sociale, della solidarietà, del lavoro stabile e sicuro, dell’uguaglianza, del rispetto delle diversità, dell’ambiente, dei diritti per tutti, della laicità.
Partecipare a questa manifestazione ha dato ad ognuno di noi quell’emozione, quella forza, quella convinzione che è possibile una grande aggregazione a sinistra capace di trasformare il nostro Paese in un Paese dei diritti per tutti e non dei privilegi per pochi.
Chi eravamo i partecipanti alla manifestazione del 20 ottobre?
Eravamo uomini e donne stanchi di vivere ogni giorno la precarietà come condizione permanente della nostra esistenza. Eravamo quelli che non hanno diritti, quelli che vengono licenziati quando alzano la testa, quelli che non possono fare un figlio perché non se lo possono permettere perché senza casa, senza un lavoro , eravamo tutti i giovani di questo paese che non avranno un futuro perché ci stanno già rubando il presente.
Eravamo quelli che la Legge 30 chiama flessibili e che oggi non si vogliono piegare.
Eravamo il popolo della pace, quelli che ripudiano la guerra senza se e senza ma, che non vogliono più spendere un euro per comprare le armi
Eravamo quelli del Pride, DICO, dei Pacs che vogliono i diritti di tutti e per tutti
Eravamo quelli senza casa mentre altri ne hanno 10 vuote.
Eravamo gli studenti e le studentesse che sono stanchi di avere una scuola che è la peggiore d’Europa e vogliono che studiare sia un diritto per tutti e non solo per alcuni, gli studenti che reclamano la libertà del sapere dalla mercificazione della conoscenza.
Eravamo i migranti, i disoccupati, i pensionati di questo paese… Questo è il popolo della sinistra, della migliore tradizione del grande e glorioso partito Comunista Italiano
Un popolo che non ha rinunciato ai valori della sinistra, ad una precisa identità alla missione storica della sinistra che è quella di dare rappresentanza politica alla classe lavoratrice, lottare per la dignità del lavoro e dei lavoratori, la pace, la democrazia, la giustizia sociale, la laicità dello stato, battersi per un modello di sviluppo sostenibile.
Il popolo della sinistra con la manifestazioni del 20 ha gettato le basi per la costruzione di un efficace strumento di lotta che torni nel nostro Paese a fare il suo mestiere per dare dignità, diritti e speranza a uomini e donne che vogliono davvero cambiare questo mondo.
[Lucia Servello]