SCANDALE 2
PETILIA 3
Marcatori: 45′ e 46′ M. Bruno, 48′ Greco, 56′ Riolo, 68′ Ierardi.
Scandale: De Cicco, Coriale, Nicoscia, Lucanto (70′ Giovanni Santoro), E. Biafora, Chiaravalloti, C. Biafora (54′ Riolo), Pingitore, Marazzita (80′ A. Scalise), Franco, Greco. All.: Villaverde.
Petilia: Perri, Venturino, S. Scalise, Rizza, Miletta, G. Bruno, C. Rocca (85′ Ruberto), Castagnino (92′ G. Rocca), M. Bruno, Ierardi, Fico (70′ Scandale). All.: Garofalo.
Arbitro: Vincenzo Parrotta di Rossano.
SAN MAURO MARCHESATO – Niente da fare per lo Scandale che stecca anche la terza gara casalinga e continua a non vincere in casa (primato negativo che condivide con Altilia e Camellino).
La mancanza dello stadio Luigi Demme si sta facendo sentire pesantemente considerato che lo Scandale ha sempre costruito in casa le proprie fortune.
Non hanno giocato male i ragazzi di mister Villaverde ma secondo il loro stesso allenatore mancano di un po’ di esperienza e di un po’ di furbizia per esempio il secondo gol del Petilia (che era andato sullo 0 a 2) è nato in seguito ad una contro restituzione di una palla che non aveva motivo di esserci avendo già il Petilia restituito la palla messa fuori dagli scandalesi per soccorrere un giocatore a terra: un eccesso di sportività fuori luoghi pagato caro. Ma nonostante lo 0 a 2, i locali erano riusciti a pareggiare la gara grazie anche alla spinta del neo acquisto Greco e alle manovre del rientrante, dopo la squalifica, Marazzita. Da segnalare anche il rientro di Carmine Franco assente da fine aprile 2007 in seguito a 8 ingiusti turni di squalifica.
Il Petilia, invece, guidato da Giuseppe Garofalo per l’assenza di mister Miletta diventato papà per la seconda volta (e al quale vano glia auguri anche del nostro giornale), forte di una superiorità fisica ed atletica (durante le vacanze natalizie si sono allenati ben sette volte e con ogni condizione metereologica) ha saputo concretizzare meglio le proprie giocate ed approfittare degli errori della difesa locale andati in sbandamento nell’ultimo minuto del primo tempo e nel primo della ripresa.
Un po’ cinici gli ospiti ma concreti e ancora speranzosi di potere raggiungere e magari superare il Savelli (che dopo il recupero di mercoledì a Castelsilano, se vittorioso, potrebbe trovarsi ad un solo punto) in testa alla classifica: non sarà facile ma la squadra del presidente Manfreda ci crede.
La gara inizia con una fase di studio e continui capovolgimenti di fronte, Greco dimostra al presidente Coriale di aver effettuato un ottimo acquisto, imposta e si fa trovare.
Al 17′ ci prova Castagnino dal limite, alto.
Al 30′ arriva il primo tiro in porta di una certa serietà per i locali con Marazzita che incorna su una punizione di Pingitore con Perri che si supera e respinge.
Risponde il Petilia al 32′ con Castagnino che impegna De Cicco che salva.
Mente si aspetta il fischio finale la difesa locale va in bambola ne approfitta Fico che scende sulla destra e mette al centro dove Marco Bruno segna la sua nona rete e corre vicino la panchina coi compagni a fare il gesto della culla in onore di mister Miletta, neo papà.
La ripresa inizia come era finito il primo tempo: altra distrazione, i locali restituiscono una palla di troppo facendo infuriare la panchina e il centrocampo ospite mette ancora Marco Bruno, forte della sua maglia portafortuna, in condizione di battere De Cicco.
Sembrerebbe la fine per lo Scandale che invece, non avendo più nulla da perdere, comincia a giocare meglio e così già al 48′ accorcia le distanze con un bel tocco sotto porta di Greco ben servito da Marazzita. Al 56′ arriva il pareggio per lo Scandale: punizione magistrale di Marazzita palo pieno alla sinistra di Perri e palla facile facile per Riolo, in campo da due minuti, che l’appoggia in rete. Il Petilia non ci sta e si ributta in avanti: al 66′ De Cicco prima sbaglia il rinvio e poi salva di piede ma nulla può poco dopo quando dalla destra arriva un pallone a centro area che Ierardi scaraventa in rete. Il Petilia potrebbe dilagare ma al 69′ e all’81′ l’estremo locale, che pare stesse giocando con la febbre addosso, salva in angolo.
I locali ci provano fino alla fine ma non c’è nulla da fare: il comunale di San Mauro rimane stregato!
Buono e autoritario l’arbitraggio.
ROSARIO RIZZUTO