SCANDALE – Sembrava, dall’Ordine del Giorno, un consiglio comunale da sbrigare in pochi minuti, una pura formalità, quello di martedì 30 settembre.
Invece i lavori del civico consesso di sono impantanati sul terzo punto dell’o.d.g. (convenzione stipulata per la centrale Turbogas di Santa Domenica – Valutazione circa anticipazione crediti) dove, nonostante di fatto fosse d’accordo con la proposta del sindaco Brescia, il consigliere di minoranza Barberio iniziava un suo personale comizio (per la verità non una novità durante i consigli comunali della cittadina collinare crotonese) che con le risposte e le precisazioni del sindaco si protraeva per più di un’ora, lasciando alla fine dei lavori, nei pochi cittadini presenti, più dubbi di quando si era iniziato e insinuando dubbi da provvedimenti giudiziari.
Qualche maligno ha insinuato che il Barberio ha già iniziato la campagna elettorale per le prossime elezioni provinciali ma il pur consigliere di via Mario Nicoletta è andato diritto per la sua strada e ha preteso chiarezza e nero su bianco.
All’appello, alle 18,10, della segretaria comunale, Stefania Tutino, erano assenti il consigliere di maggioranza Iginio Pingitore (per la cronaca impegnato in Spagna con la Banda Gaudiosi di Maria di cui è presidente, come riferito nel precedente numero del nostro giornale) e quelli di minoranza Vincenzo Chiaravalloti e Giuseppe Riolo (che, in due anni, di consigli comunali ne ha visti davvero pochi).

Approvato all’unanimità il primo punto, ossia l’approvazione dei verbali della seduta precedente, non si avevano problemi nemmeno sul secondo (modifica della convezione del servizio di segreteria).
Praticamente la segretaria comunale, la graziosa Stefania Tutino, finora segretaria comunale a Scandale ma anche a Belvedere Spinello e alla Comunità Montana, lascia la Comunità Montana e la sostituisce con il comune di Rocca di Neto; nessuno aggravio di spesa per il comune di Scandale che anzi risparmierà in caso di assenza della Tutino in quanto la supplente sarà pagata, in base alla convenzione, interamente dal comune di Rocca di Neto.
Il punto passa all’unanimità con l’immediata esecutibilità.
Alla lettura del già citato terzo punto e subito evidente che non sarà discusso in pochi minuti. La pila di documenti sul tavolo del consigliere Barberio, che prende subito la parola dopo le spiegazione del sindaco, che ha Scandale funge anche da presidente del consiglio comunale, è alta come è giusto che sia.
Di fatto il sindaco Brescia spiega che nel comune si ha la seguente situazione: una mancanza di cassa per venire incontro ai debiti per via di numerosi residui attivi.
La situazione di fatto è la seguente: circa 1.581.000 Euro di debiti (con la Regione Calabria, l’Akros ed altre ditte) a fronte di oltre 1.600.000 Euro di crediti sotto forma di tasse arretrate che devono pagare i cittadini o di crediti dalla Regione per dei Por già pagati dall’amministrazione comunale.
La proposta della maggioranza è di valutare la possibilità di chiedere un’anticipazione (ma solo di cassa e non di competenza) o alla centrale di Santa Domenica, facendosi anticipare una, due o tre annualità delle royalities spettanti al Comune (che ricordiamo ammontano a 620.000 Euro all’anno) oppure di fare un bando per avere l’anticipo da una banca, in entrambi i casi i soldi verrebbero spesi come cassa ma non come competenza.
Soldi che nei successivi anni saranno rimpinguati, per la competenza, con il pagamento delle tasse e il versamento da parte dei vari enti dei crediti vantati dal comune di Scandale.
Segue un, a volte, acceso scontro verbale tra il sindaco Brescia e il consigliere Barberio.
Ognuno cerca di far valere le proprie ragioni. Barberio fa presente che il comune di Scandale nonostante abbia avuto un introito di denaro superiore a qualsiasi comune della provincia e non solo, si trova con debiti e insinua il dubbio di che fine abbiano fatto “i soldi della centrale” avuti finora.
Il sindaco cerca di sfatare il mito delle royalties spiegando come una gran parte di queste siano utilizzate per venire incontro alla cittadinanza facendo pagare per esempio il 50% della Tarsu, offrendo il servizio scuolabus in modo gratuito e la mensa per i ragazzi delle scuole al prezzo più basso della provincia (solo 50 centesimi a pasto).
Dopo accese discussioni, nelle quali un paio di volte vengono tirati in ballo dal Barberio anche i Carabinieri presenti in aula (“Hai detto questo davanti ai Carabinieri” e via dicendo), sia arriva ad una conclusione in questi termini: il Barberio pretende che la segretaria comunale (“Segretaria del comune di Scandale e non di Brescia”) metta nero su bianco che i debiti per le spese correnti accertati sono questi: Regione Calabria per acqua 800.000 Euro, Sorical 200,000 Euro, Commissario emergenza rifiuti 90.000 Euro, Akros 491.000 Euro per un totale appunto di 1.581.000 Euro, e afferma che, se l’anticipazione di cassa verrà usata solo e soltanto per il pagamento di questi debiti, la minoranza è pronta a votare a favore.
Il sindaco Brescia risponde, mentre i tre consiglieri di minoranza presenti abbandonano l’aula, che il comune di Scandale vanta vari crediti per oltre 1.600.00 euro dovuti sia a soldi da riscuotere dalla Regione ma soprattutto a mancati introiti per alcune tasse in quanto il comune (siccome quando il sindaco era Barberio non veniva fatta pagare l’acqua), per esempio, deve riscuotere alcune annualità della suddetta tassa e non era umanamente possibile chiedere ai cittadini di pagare più anni in una volta sola, e che si impegna a valutare in che modo chiedere l’anticipazione (se alla centrale o predisporre una gara tra banche) per il pagamento dei debiti del Comune.
Rimasti soli i consiglieri di minoranza, il punto viene approvato, alle 19,20, all’unanimità.
Passa così in secondo piano l’ultimo punto dell’o.d.g. (salvaguardia equilibri di bilancio art. 193 del Tuel n. 267/00), che bisognava approvare entro il 30 settembre (da qui la sessione straordinaria del consiglio comunale), che passa, all’unanimità ed immediata esecutibilità, coi voti dei 12 (sindaco compreso) della maggioranza.
ROSARIO RIZZUTO