Archive for November 2nd, 2008

Berlusconi si aggiusta i processi!!!

A Report citano i processi subiti dal calabrese Pino Masciari, che denunciò i propri estortori per finire, di fatto, ad essere lui il carcerato; ora si parla dei processi di Berlusconi fatti  slittare grazie a leggi ad hoc come la Legge Alfano, una legge che, per il primo ministro, esiste solo in Italia!!!

Dittatura, dittatura, dittatura…

Assessore a puttane…

A Piacenza il primo beccato a prostitute, in seguito ad una nuova legge e quindi in contravvenzione, è stato un assessore comunale di una non meglio specificata località lombarda, così almeno lui ha detto…

Ahi ahi sti assessori!!!

A parte la Reggina (ma contro il culo dell'Inter c'è poco da fare!!!), le altre calabresi pro vanno alla grande

Mica tutte le squadre possono avere il CULO avuto dall’Inter contro la Reggina e così il Crotone, il Cosenza e il Catanzaro hanno vinto.

Nel Cosenza ha giocato dall’inizio anche mio cugino Antonio De Miglio, al rientro, che ha anche fatto l’assist di una delle due reti della sua squadra (risultato contro la Scafatese 2 a 1).
Antonio De Miglio, difensore de Cosenza Calcio 1914
Cugì mamma che articolo che ti hanno fatto, l’hai consumata la fascia sinistra!!!

Pareggia il Belvedere Spinello; a punteggio pieno, dopo la vittoria di ieri, solo il Cirò!

By.Ros ha lavorato per voi ed eccovi, ad un’ora dal termine delle gare, (ma chi sono!!!) tutti i risultati della seconda giornata del giorne D calabrese di Terza Categoria.

Alla fine non è andata malissimo per lo Scandale visto il pareggio del Belvedere Spinello fermato dall’Altilia.

A punteggio pieno dopo due giornate solo il Cirò del presidente Sculco e di mister Pugliese.

Risultati, classifica e prossimo turno Girone D Terza Categoria Calabrese. Clicca x ingrandire. Elaborazione Rosario Rizzuto

Devo dirlo a mia moglie: interessante iniziativa di promozione della Provincia di Crotone

Strade di vino per vie di mare. Clicca x ingrandire

Scandale sconfitto dal Camellino: si parte male!!!

Lo Scandale che ha perso col Camellino. Clicca per ingrandire. Foto Rosario Rizzuto
Lo Scandale inizia peggio dello scorso anno e perde la prima partita stagionale sul terreno di Foresta di Petilia Policastro, gara fortemente condizionata da un arbitro donna.

Mister Rizzuto, con quella che era stata la cenerentola dello scorso campionato, il Camellino, vuole i 3 punti e butta nella mischia dal primo minuto Franco Lazzaro nonostante il panzer scandalese sia fuori forma (e si è visto tutto) e a corto di allenamenti, in coppia col fratello Salvatore.

Lo Scandale non gioca male, già al 1′ minuto Franco Lazzaro è in area solo davanti al portiere ma tira piano.
La gara prosegue con continui capovolgimenti di fronte ma i pericoli maggiori li crea lo Scandale.
Luca Mancuso (davvero buona la sua prova) sulla sinistra si danna ma si perde al limite dell’area.
Il primo tempo si chiude sul nulla di fatto.
Da sx Lumastro, Franco, Franco Lazzaro e Lucanto dello Scandale.JPG
La ripresa ricomincia sulla falsa riga del primo tempo.

Su una punizione in seconda di Garofalo i locali vanno in vantaggio ma l’arbitressa annulla perchè la punizione era in seconda, anche se in molti ritengono che essendo la palla carambolata sul palo la rete doveva essere convalidata!
Io non lo so ma se è davvero così che ci fa in campo un arbitro che non conosce nemmeno queste regole elementari.
Gli ospiti tirano un sospiro di sollievo.

Lo Scandale tiene il pallino del gioco ma non concretizza: Marazzita è quasi un fantasma, i fratelli Lazzaro inconcludenti.
Mister Rizzuto toglie Nicoscia ed inserisce Artese poi  esce Franco Lazzaro e entra in campo Lumastro ma, quando meno te lo aspetti, siamo al 75′, da una punizione dalle propria trequarti, il Camellino lancia in area per Giuseppe Angotti che controlla (è la difesa dove era?!) si gira e batte Mollura che tocca ma non respinge e si appella ad un’inesistente fuori gioco.

Lo Scandale tenta di recuperare la gara e nei minuti finali reclama un rigore ma la spaventata (chissà poi perchè) arbitra fischia la fine della gara senza far finire il recupero concesso.

Questo il tabellino della gara:
La formazione del Camellino che ha battuto lo Scandale. Foto Rosario Rizzuto
Marcatore
: 75′ Angotti.
Camellino: Vona, S. Curto, Curcio (46′ Galoro), Cavallo, Scalise, Carvelli, B. Curto, Castagnino (70′ Cardamone II), Angotti, Garofalo (86′ Cardamone I) Fossella.
A disposizione: Lazzaro, Grosso, Trocino, Gumari.
Scandale: Mollura, Sgarriglia, Squillace, Elia, Lucanto, Franco, Mancuso, Nicoscia (59′ Artese), F. Lazzaro (74′ Lumastro), Marazzita, S. Lazzaro.
A disposizione: Biafora, Simbari, Lepori, De Pasquale (infortunato).
Arbitro: una donna polacca dal nome impronunciabile.

Potete vedere l’ingresso in campo delle due squadre su YouTube:


Ma dove andremo a finire?!

Brunetta salvaci tuuuuuuuuuuuuuuuu.

Assurdo (sto vedendo Striscia la Notizia) all’Inps, credo di Roma, non sanno chi è il responsabile per alcune pratiche su un caso di cecità riguardo ad una ragazza a cui hanno tolto l’indennità di accompagnamento…

Inaugurata la Camera del Lavoro a Papanice

Venerdì 31 ottobre 2008.
Sei mesi dopo l’attivo regionale sindacale, convocato nell’immediatezza degli agguati di Pasqua che hanno insanguinato Papanice, la Cgil è ritornata ad accendere i riflettori sulla frazione di Crotone inaugurando sul borgo collinare, giovedì 30 ottobre, la propria Camera del lavoro, che guidata da Enrico Pedace (già responsabile della sezione distaccata) offrirà ora i servizi completi del sindacato agli oltre 150 iscritti e ai cittadini tutti. “Un presidio di legalità, perché anche con la cultura dei diritti e dei doveri si combatte l’illegalità, in un territorio dominato dalla ’ndrangheta che comunque sta dando segnali di ripudio verso di essa che vanno incoraggiati”, ha dichiarato il segretario provinciale della Cgil, Antonio Spataro, al taglio del nastro; accanto al quale erano presenti ben due segretari nazionali della Cgil, Vera Lamonica e Agostino Megale. “Ci sarebbe dovuto essere anche Guglielmo Epifani, ma è stato impegnato con lo sciopero della scuola”, ha spiegato Spataro.

Il ritorno a Papanice rientra nella due giorni di festa con l’inaugurazione oggi, venerdì 31, anche della ristrutturata Camera del lavoro territoriale in via Pantusa (alle ore 12), a cui seguirà una tavola rotonda sul movimento sindacale crotonese (ore 17.30 bastione Toledo) e lo spettacolo teatrale serale (ore 20, Krimisa e Danilo Montenegro) in piazza della Resistenza a Crotone. Ma partendo proprio da Papanice, il sindacato confederale ha riproposto il tema della legalità connesso al lavoro e allo sviluppo in una tavola rotonda che si è tenuta, sempre nel pomeriggio di giovedì, nell’aula magna del liceo classico ‘Pitagora’.
Moderati da Pietro Melia, giornalista Rai, dopo l’introduzione di Antonio Gatto, segretario organizzativo provinciale, hanno partecipato alla discussione lo stesso Spataro, il questore Gaetano D’Amato, l’assessore comunale alla Pubblica istruzione Eugenia Garritani, il prefetto Luigi Varratta, il presidente della Provincia Sergio Iritale, il procuratore della Repubblica, Raffaele Mazzotta, l’assessore regionale Francesco Sulla e Vera Lamonica che ha concluso un un grido d’allarme: “il problema vero nelle realtà pervase dalla mafia è la zona grigia tra la legalità e l’illegalità; con la crisi finanziaria mondiale l’economia legale si ritrarrà rischiando di lasciare sul campo solo quella illegale”.
“La pubblica amministrazione si deve porre con trasparenza ed efficacia in interazione con il cittadino che deve convincersi, in queste terre, che riuscire a trovare un amico a cui rivolgersi non sia giusto; ma deve invece coltivare la legalità che, probabilmente, in questo momento, comporta grossi sacrifici. Non è possibile – ha puntato l’indice il questore – che siano stati sparati 10 colpi di pistola contro una macchina in pieno centro e non abbiamo ricevuto alcuna segnalazione”. “Alla crescita della cultura della legalità è chiamata in primis la scuola, ma la famiglia non può rimanere indietro”, ha aggiunto l’assessore Garritani. “È da due mesi che sono qui ed ho avvertito un forte bisogno di legalità, di cui si parla in intese e protocolli, ma manca, secondo me, la coerenza comportamentale successiva. Solo la coesione istituzionale – ha ammonito il prefetto Varratta – può fare da tramite con un’altra coesione: quella sociale. La legalità non si impone ma parte dal rispetto delle regole del singolo cittadino”.
Il procuratore Mazzotta ha invece sottolineato che la magistratura “esercita il controllo giudiziario (ripetendo giudiziario, ndr) della legalità”, verificando solo se alcuni fatti hanno rilievo penale e quindi sono reati per i quali sarà poi un giudice terzo ad accertare la definitiva responsabilità. “Certo – ha ammesso Mazzotta – mi è anche capitato, a Lamezia, di dover esercitare un ruolo di supplenza sul piano del controllo della legalità, per l’assenza delle istituzioni, ma quando un procuratore entra in questo campo è estremamente rischioso”.
Quando è stato il loro turno di parlare al microfono, Iritale e Sulla non si sono negati il gusto di lanciare frecciatine politiche, indirettamente, a volte su bersagli precisi altre indistintamente verso la realtà e la politica crotonese, in fermento più che mai, soprattutto nel Pd, il partito di entrambi, per le prossime elezioni politiche.
“La coesione sociale tra soggetti istituzionali diversi, deve avvenire su un sentire comune – ha attaccato il presidente della Provincia – Io sono convinto che lo Stato da queste parti il suo dovere lo ha fatto. Il problema riguarda la politica. La legalità è uguale alla capacità della classe dirigente (…) La base deve scegliersi un gruppo dirigente moralmente inattaccabile”. Rivendicando la bontà della Stazione unica appaltante istituita per prima a Crotone, Iritale ha stigmatizzato la decisione della Regione di affidarsi all’ex procuratore Boemi per dirigere la Sua regionale, alludendo anche ad altro. “Non sono d’accordo che i magistrati siano i garanti della legalità; si può perseguire anche senza chiamare qualche magistrato in pensione, giusto per richiamare le cronache di questi mesi; bisogna sfatare che la legalità riguarda la magistratura”. Il presidente ha anche accennato ad EuroParadiso, rivendicando di essere stato uno dei pochi ad esprimere dissenso (“Solo chi non voleva vedere non capiva che era una truffa”), accennando al fatto che “all’ordine del giorno del Consiglio comunale sono state inserite questioni che riguardano atti criminali”.
(Fonte: ilcrotonese.it)

Lavarsi i denti risparmiando acqua!

Sto vedendo la replica di Striscia la Notizia; una nuova (?) inviata spiega che si può decidere di lavarsi i denti col rubinetto aperto, sprecando 11 litri di acqua, oppure con un semplice bicchiere d’acqua.

Non tocca a me fare morale o darvi consigli… ma voi che decidete?