Che succede alle bambine di oggi?

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Principesse dannate

Bambine e cubiste. Regine in discoteca ma spinte dal branco a gare di sesso orale nei bagni. Ammaliatrici di ragazzini di cui i genitori sembrano non sapere nulla. Che succede alle bambine di oggi?


Escono di casa vestite come delle brave ragazze. Ai genitori, ammesso che ci siano e stiano a sentirle, dicono semplicemente che vanno al cinema, a fare una giro in centro o a casa di amiche. Invece le amiche le incontrano fuori dalle discoteche aperte "per soli adolescenti" il sabato pomeriggio. E qui le risucchia un buco nero, nel quale ultimamente sono state puntate sempre più luci. E la vista non è stata affatto consolante.

È quella di un mondo sordido e peccaminoso, intriso di sesso, alcol e droga, corpi acerbi e ambizioni fin troppo mature. È la realtà, ignota o ignorata, dei ragazzini di casa nostra. Anzi, delle ragazzine, mediamente dai 13 ai 16 anni, vere regine del gioco. Sono loro il jolly in mano a chi organizza il circo discotecaro: avere quelle più carine è garanzia di code di maschi davanti ai locali, metterle su un cubo costa poco (30/40 euro a pomeriggio) e assicura calca sulla pista e consumazioni a go go, girare la testa dall’altra parte quando esagerano è una proficua distrazione.


Sì, perché come dimostrano i servizi dei tg, le indagini di registi e le inchieste dei giornali, queste poco più che ragazzine, per il branco, la popolarità e qualche spicciolo, sono pronte a tutto. Lo scrive Marida Lombardo Pijola, giornalista del Messaggero, nel suo Ho dodici anni, faccio la cubista. Mi chiamano Principessa, libro choc dell’anno scorso che tolse il velo da un mondo di "principesse del pomeriggio", che "ballano su grandi cubi, mimando le pose oscene della lap dance. Ballano davanti agli occhi di altri coetanei dagli sguardi voraci con in mano cellulari pronti a carpire foto e filmini". "Innocenti" pomeriggi a base di scambi sessuali a pagamento, droga, bullismo violento, bande organizzate in strutture rigidamente piramidali.

Un incubo dai risvolti ancora peggiori. Quelli che mostra il film Albakiara di Stefano Salvati con Raz Degan, muovendosi tra partite di cocaina e gare di sesso orale nei bagni dei locali. Pura fantasia? Niente affatto, conferma tutto il regista Marco Pozzi, che ai ragazzini che vanno in discoteca il sabato ha fatto decine di interviste filmate. Ne emerge un panorama scioccante di sfide tra le ragazze a chi indossa la mise più spinta e provocante (a dispetto di un corpo spesso immaturo), ma soprattutto a pratica più fellatio possibili a sconosciuti nei bagni dei locali all’unico scopo di sentirsi accettate dal gruppo: "È il rovesciamento delle dinamiche di potere sessuale - ha detto il regista in un’intervista al Giornale -: non voglio nemmeno sapere chi sei, ti prendo, ti do quello che il frequentatore delle discoteche cerca dalle ragazze, ma con te non scambierò mai neanche un monosillabo. È un modo di aderire a un sogno maschile, avendo però il completo controllo della situazione". Anche se "è il farsi del male che dà valore alla prova". I genitori? Assenti. Gli adulti? Colpevolmente conniventi. Inevitabile che ragazzini e ragazzine sprofondino in questo baratro.

(Fonte: Libero News)

5 Responses to “Che succede alle bambine di oggi?”

  1. anonimo scrive:

    Fanno bene ca si scialanu

  2. anonimo scrive:

    non sono più bambine ma nascono già adulte…che schifo!
    flaminia

  3. anonimo scrive:

    vedi flaminia, secondo me questo è un fenomeno diffuso che rispecchia il mondo in cui noi stessi viviamo. Queste ragazzine certamente, a mio avviso, hanno problemi seri che spesso provengono dall’interno della propria famiglia. Ci sono genitori disattenti, oppure poco portati a fare i genitori, genitori che nn sanno ascoltare i problemi adolescenziali, genitori che, sempre più spesso, lasciano crescere i propri figli con gente estranea ecc…i motivi sono tanti e tutti complessi. La mente dell’adolescente è molto spesso fragilissima e vulnerabile se non protetta da chi vuole loro bene. In conclusione voglio dire che sì è vero che fa un pò impressione queta realtà, ma è pur vero che siamo noi stessi sordi e menefreghisti al loro grido di aiuto, naturalmente parlo in generale. Perchè sono convinta che loro agiscono così per attirare e far capire alla gente che vivono un disagio. Colpevoli cmq sono in primis i genitori quando ci sono….paola

  4. anonimo scrive:

    questo pomeriggio mi sono recata in una comunità per alcuni motivi che nn sto ad elencare, all’interno ci sono ragazzine di 16-17 anni che hanno avuto il loro primo bambino. Il padre spesso nn si sa chi sia. Voglio dire che futuro vuoi che abbiano queste ragazze cresciute in fretta e nel modo più squallido che possiamo immaginare? E i loro bimbi che futuro vuoi che abbiano crescendo in una struttura che nn è la propria casa o la propria famiglia? Certo quando mi reco lì tocco la realtà con mano e mi sento impotente.
    morale: se a queste ragazzine venisse offerto un lavoro da cubista penso che nn lo rifiuterebbero pur di guadagnare qualcosa,ed ecco quindi che ogni caso è un caso a sè. Paola

  5. anonimo scrive:

    SONO PIENAMENTE D’ACCORDO CON IL COMMENTO TRE ..AMEDEO

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