Archive for January, 2009

La Provincia di Crotone usa una mia foto senza permesso

Sembra diventata una moda: rubare le foto di Rosario Rizzuto.

E così dopo la rivista l’Arbitro, che ha pubblicato quella dell’arbitricchio Francesco Palmieri, anche quelli della Provincia di Crotone, inteso come Ente e non come giornale, si sparano, giustamente, la posa; ma per fare ciò utilizzano una mia foto senza citarne la fonte.

La foto incriminata. Foto Rosario Rizzuto col cellulare



La suddetta immagine è apparsa sul mio blog ad inizio ottobre 2008 e poi è stata usata anche dal Crotonese per un articolo; ma tutto mi potevo aspettare ma non che la Provincia la utilizzasse (per giunta senza permesso) per promuovere l’inaugurazione del campo di calcio come si può ben vedere in questo scatto fatto stamane alla vetrina del pasticceria di Martina Garofalo:

Il manifesto messo in giro dalla Provincia di Crotone. Foto Rosario Rizzuto col cellulare

Ogni ulteriore commento mi sembra inutile e superfluo!!!

VOTIAMO LA FOTO DI DANIELE FLORIO

Il nostro Amico Daniele Florio sta partecipando ad un concorso fotografico e per vincere ha bisogno anche dei nostri voti.

Per votarlo basta andare qui (clicca su andare qui) e poi votare.

Questa la foto in gara:

La foto di Daniele Florio in gara. Foto Daniele Florio

Vaffanculo!!!!

Non ce la faccio più!!!!!!!!

Ecco Ma ti sei chiesto mai di Mino Reitano

Grazie a Daniele Florio, che me l’ha segnalata nei commenti (QUANDO SI DICE PARTECIPARE AL VOSTRO BLOG), posso condividere con voi una, secondo me, delle canzoni più belle di Mino Reitano: "Ma ti sei chiesto mai".

Grazie Daniele.

GRAZIE MINO!!!

Nel ricordo di Mino Reitano

Posto allcuni commenti presi su internet su Mino Reitano.

Mi immagino, non so perche’, che John Lennon e George Harrison siano in attesa di entrare in paradiso, e si presentino a San Pietro dicendo: noi abbiamo sunato assieme a Mino Reitano, per favore fai entrare anche noi cosi’ possimao stare insieme. Bruno Zanella, Fregona TV (Corriere.it).

Loris Meta ha scritto alle ore 18.41
Grande Mino!! io ero piccolo quando è venuto a San Floro…sicuramente un cantante che ha portato gioia ovunque sia andato…Ciao Mino (Facebook Lino Polimeni).

Vittorio Rocca ha scritto alle ore 14.06
Nell’ Estate del 2005, con te carissimo amico mio ho avuto il prvilegio di conoscere e cantare on lui, a Cittanova ,persona semplice e straordinaramnete ricca musicalmente, ricordo che mi mise subito a mio aggio creando un armonia che forse solo noi Calabresi riusciamo ad avere…..lo ricorderò per sempre con affetto e ammirazione Vittorio Rocca Ciao… Mino… (Facebook Lino Polimeni).

Rosario Rizzuto ha scritto alle ore 10.34
Ciao Lino, ho saputo della morte di Mino da mia mamma stamane mentre scrivevo sul blog e sentivo la replica dellla puntata di ieri pomeriggio del tuo programma.

Sapevo della tua amicizia con Mino e mi sembrava così anacronistica quella replica dove tu, non essendo ancora successa la disgrazia, non potevi dire di Mino.

Vorrei tanto andare ai suoi funerali. Magari come Assessore alla Cultura del Comune di Scandale, con la fascia tricolare, dietro la bara… (Facebook Lino Polimeni).

Non ho vergogna di aver pianto due volte oggi, la prima nel sapere della tua scomparsa, e la seconda per il servizio mandato in onda dal TG1 delle 13,30 dove ti hanno celebrato come "un grande artista, ma soprattutto come un grande Uomo". Non facevi parte della nostra vita di tutti i giorni, ma ogni qualvolta apparivi portavi il sorriso ed allegria. Grazie anche a Te caro Mino. Biagio343. (Corriere.it).

Ti ricordi le partite di pallone all’ Hotel San Giorgio di Porto Santa Margherita? Non ti fermavi mai, un ariete! Per me era come un sogno poter giocare con te, da piccolo, figlio di emigranti (in Svizzera), ascoltavamo il tuo "l’uomo con la valigia" ed altro…grande. Grazie Mino e ciao. (Corriere.it).

Ho avuto la fortuna di sentirlo anni fà in un concerto svoltosi a Sant’Alessio D’Aspromonte. Fù una grande emozione vedere lui con la sua famiglia sul piccolo palco attorniato da tanta gente ,la sua gente il suo pubblico emigranti e non ,cantavono con lui un unica voce ed io li fermo come se stessi sognando. Un emozione fortissima la sua voce riempi di note la vallata del gallico ,anche l’Aspomonte fermò per un attimo i suoi alberi. Cantava un suo figlio" LA VOCE DI CALABRIA" Condoglianze a tutta la famiglia in particolare al mio maestro di musica (79/80 circa)Franco Reitano. (Corriere.it).

Infusino Antonio alle ore 22.56 del 27 Gennaio
Un’altro pezzo della nostra BUONA CALABRIA se ne andato,ciao MINO !!!! (Facebook Lino Polimeni).

Antonio Michele Cavallaro alle ore 23.22 del 27 Gennaio
Lo so Lino, a me è capitata la fortuna di suonare con lui all’estero una trentina d’anni fa e dava l’anima per il suo pubblico, grande voce e grande violinista. Una perdita grande per la musica e per la Calabria che amava visceralmente. (Facebook Lino Polimeni).

Alle 14 tutti sintonizzati su 7 Gold Calabria, Lino Polimeni parla di Mino Reitano

Oggi dalle 14,00 su 7 Gold Calabria (lo trovate sul Canale 31), nella sua trasmissione Articolo 21, Lino Polimeni, manderà in onda i servizi realizzati ieri al funerale di Mino Reitano ad Agrate Brianza.

GRAZIE LINO!!!

Schifani meglio che taci!!!

NON ACCETTO MORALE DA UNO COME RENATO SCHIFANI (Leggete leggete cosa scrive Wikipedia).

Ciao Mino…

Mentre a Porta a Porta, Bruno Vespa, Pupo, Iva Zanicchi, Gigliola Cinquetti, Michele Cucuzza, Edoardo Vianello ed altri parlano di Te, Mino se ne sta andando il primo giorno senza Te!!!

Ecco il testo di Ma ti sei chiesto mai di Mino Reitano

Ma ti sei chiesto mai
Autore: P.Vernola – G.Andreetto
Interpretata da: Mino Reitano

Se vorrai raccontare una storia che vale
firmare la vita con nome e cognome
giocare la sfida del bene e del male
non serve sai
rimanere a contare il tempo che abbiamo
come foglie d’autunno che cadono piano
dentro a tutti quei giorni, che non raccontiamo
indifferenti al mondo e a quello che farai…

Ma ti sei chiesto mai
se tu qualcosa lo puoi fare
se un giorno proverai
la voglia almeno di cambiare
la vita non buttarla mai via
sai c’è sempre chi ti fa compagnia
se non rinunci tu
a vivere di più.
per questi ed altri giorni…

Ma ti sei chiesto mai
se tu qualcosa lo puoi fare
se un giorno troverai
la forza almeno di provare
l’amore certo può andare via
se finisce ma tu lascia che sia
perché è più bello sai
sentirsi male poi
che non provarci mai…

Sono qui io ti ascolto raccontami piano
di quei cieli più azzurri che tutti sognamo
che a parole vorremmo ma in fondo evitiamo
indifferenti al mondo e a quello che sarai…

Ma ti sei chiesto mai
se tu qualcosa lo puoi fare
se un giorno proverai
la voglia almeno di cambiare
la vita non buttarla mai via
sai c’è sempre chi ti fa compagnia
se non rinunci tu
a vivere di più.
per questi ed altri giorni…
L’amore certo può andare via
se finisce ma tu lascia che sia
perché è più bello sai
sentirsi male poi
che non provarci mai…

Ma ti sei chiesto mai
se tu qualcosa lo puoi fare…
ma ti sei chiesto mai…
un giorno forse chiederai…
(Fonte: http://www.sanremo.rai.it)

Un’estate a Marinella di Isola Capo Rizzuto, una cassetta, un vecchio stereo e questa canzone, fatta girare un’infinità di volte…

Solo lui…

Non riesco a trovare nulla sulla canzone "Ma ti sei chiesto mai" di Mino Reitano, davvero bellissima così, grazie al sufggerimento di Graziano, posto questa altrettanto bella:

UOMO DI MERDA!!!

Merda merda merda!!!
C’è un uomo di merda
che mi cammina vicino
puzza, come dice Sabrina,
suda come un porco in cantina…

Merda, merda, merda
che uomo di merda!!!
Peggio del bastardo
di cui è stato allievo,
colluso e ladro: che sollievo!

Bugiardo, falso ed impotente
amante delle gonne corte
e dei culi prorompenti…

Merda, merda, merda
Signore Iddio pensaci tu
a quest’uomo di merda!!

Continuano gli interventi in piazza Farnesi a Roma

A Roma ORA STA PARLANDO PANCHO PARDI non so c hi sia ma lo scoprirò!!!

Le parole di Beppe Grillo in differita su RaiNews 24 dalle 13,30

Per chi fa in tempo e ha la parabola (o internet) alle 13,30 RaiNews 24 trasmetterà (dovrebbe trasmettere) in differita il discorso che in questi minuti Beppe Grillo sta facendo in piazza Farnese a Roma alla manifestazione organizzata dai familiari delle vitime della mafia.

Ho aggiunto il condizionale perchè dopo quello che sta dicendo Grillo non so se il canale digitale della Rai lo manderà ancora in onda!!!

La diretta della manifestazione di Roma

Se non si vede provate dal sito www.antoniodipietro.it.

Mino Reitano tra gli Angeli

Mino Reitano scomparso mercoledì 27 gennaio 2009 ad Agrate Brianza. Foto: www.acskr.it

Nooooooooooooooooooooooo!!! Mia mamma mi ha appena informato (ieri sera non ho visto telegiornali) che è morto il grande cantante calabrese Mino Reitano.


Un altro grande pezzo di Calabria che se ne va.

Mino era una grande, ma un grande davvero.

Ma una persona che rimane viva nel ricordo di chi resta NON MUORE MAI e poi ci restano le sue canzoni che vi invito ad ascolare con più attenzione.

Ciao Mino… con le tue parole…

Oggi hai spento il sole nella mia vita
sento che questo cuore
muore a poco a poco,
come una foglia son caduto
niente mi resterà di me.
meglio una sera piangere da solo
meglio una volta tanto non pensarti
voglio dimenticar le tue parole
meglio una sera piangere da solo.
cerco la tristezza di strade vuote
dove la gente dorme e non mi ascolta
come una foglia son caduto
niente mi resterà di me.
meglio una sera piangere da solo
meglio una volta tanto non pensarti
voglio dimenticar le tue parole
meglio una sera piangere da solo
meglio una sera piangere da solo
meglio una volta tanto non pensarti
voglio dimenticar le tue parole
meglio una sera piangere per te
(Meglio una sera piangere da solo, Mino Reitano
Fonte: http://angolotesti.leonardo.it)

Tutti in Piazza Farnese a Roma con Beppe e gli altri per la giustizia

Non vedo l’ora di tornare dall’ufficio, accendere la tv e mettere su Rete 4, al Tg, alle 13,30.

Così potrò vedermi la manifestazione di stamane di Roma, dove, alla fine, non sono riusciuto ad andare.
(Qui l’appello di Antonino Monteleone ad esserci, per chi ancora può; che ne dite Wilma, Tania, Nuccia, tanto per fare tre nomi a caso?)

Sono certo che il Tg diretto da Emilio Fede darà ampio spazio alla manifestazione per la Giustizia in programma dalle 09,00 in piazza Farnese.

Emilio Fede – Berlusconi – Giustizia: tre parole che legano divinamente!

Per chi non lo avesse capito ho provato a fare l’ironico, perchè quel lecchino patentato di Emilio Fede e il suo Tg satirico non dedicheranno un secondo a tale evento (al quale partecipano tra gli altri Beppe Grillo, Marco Travaglio, Sonia Alfano, Salvatore Borsellino, Antonino Monteleone, Aldo Pecora, Antonio Di Pietro,).

Forse qualcosa potrò vederla su Arcoris Tv, una tv libera, dove lo psiconano non ha messo mano e mai la metterà, ma non ho controllato.

Tutto il resto è noia: il Tg 1 forse dedicherà all’evento 15 secondi e così gli altri.

Ma non non abbiamo bisogno di loro: ormai c’è la rete, le notizie circolano lo stesso; nonostante non credo che la manifestazione sia stata promossa da qualcuno in tv, stamane in piazza Farnese ci saranno migliaia di persone.

Io non ci sarò fisicamente (porca puttana ma non c’è un aereo stamane da qualche parte?) ma sarò lì con la mia mente.

FORZA BEPPE, MARCO, ANTONINO, ALDO… RIPRENDIAMOCI L’ITALIA!!!

Anche Antonino Monteleone sa e io so con lui

Lo so pure io!

26 gennaio 2009 <!– by User ImageAntonino Monteleone –>

cosa_accade

da Romaa far la doccia senza l’acqua salata, che lusso!

Io so che in Calabria viene giù tutto.

Io so che l’informazione, la politica, la magistratura, l’imprenditorìa, quelle sane, faticano ad emergere quando non vengono completamente annientate.

Io so che se un Giudice, indagando, scopre il peggiore scandalo della Repubblica deve essere trasferito per “incompatibilità ambientale”.

Io so che se un fatto diventa scomodo per un cartello editoriale, vicino ad un gruppo politico trasversale e senza colore, viene cancellato dalle colonne dei giornali.

Io so che se il mare della Calabria è pieno di liquami e zozzerìe è colpa di chi ha fatto sparire 800 milioni di euro di finanziamenti europei.

Io so che se molti calabresi della mia età lasciano questa regione la colpa è di chi ha compromesso ogni opportunità di crescita culturale e professionale.

Io so che se cerchi lavoro e non hai un amico, che magari si chiama Antonino Saladino, è più facile vincere al superenalotto.

Io so che un Vescovo, un Magistrato, un giornalista e non si sa quanti altri, sono stati allontanati a vario titolo dalla Calabria per avere ficcato il naso nel verminaio affaristico e masso-mafioso alimentato in Calabria.

Io so che se un giornalista scrive su un blog la carriera politica e giudiziaria di un politico non dovrebbe subire il sequestro dell’intero blog.

Io so che se un Procuratore della Repubblica sente al telefono dieci volte al giorno un membro del Parlamento indagato da un suo sostituto siamo di fronte ad un fatto grave e non c’è bisogno di sapere cosa si sono detti. E’ grave e basta.

Io so che se il CSM lascia per 20 anni un magistrato nella stessa sede ignorando tutto quello che, negli anni, accade in un distretto giudiziario e poi d’improvviso liquida Luigi De Magistris, Clementina Forleo e Luigi Apicella con un tratto dipenna, vuol dire che qualcosa non va nella magistratura. In una parte di essa.

Io so che chi ha paura di essere intercettato, ha qualcosa da nascondere.

Io so che i magistrati di Catanzaro stanno facendo “ammuina” e che hanno smembrato le inchieste Why Not e Poseidone che erano di De Magistris,

Io so che non è vero che il Procuratore Generale di Catanzaro, Enzo Jannelli, voleva difendere l’inchiesta Why Not controsequestrando gli atti sequestrati dalla Procura di Salerno, ma che avrebbe dovuto consegnare prima i documenti che gli furono richiesti in almeno due – documentate – occasioni.

Siccome so tutte queste cose. Siccome le so pure io, sarò a Roma, a Piazza Farnese, alla manifestazione a sostegno del Procuratore di Salerno, Luigi Apicella, organizzata dall’Associazione Nazionale Familiari delle Vittime della Mafia, al fianco di Sonia Alfano, Beppe Grillo, Marco Travaglio, Carlo Vulpio, Aldo Pecora, Gioacchino Genchi, Salvatore Borsellino.

am

ANTONINO (anche io so!!!), SONIA, BEPPE, MARCO, ALDO ECC… IO NON SARO’ A ROMA MA SONO CON VOI!!!

Giornata della Memoria, per non dimenticare!

Olocausto. Giorno della Memoria. MAI PIU'. Foto: www.ilgiornale.it

27 Gennaio 2009, il mondo ricorda l’olocausto, uno dei periodi più neri dell’umanità.
MAI PIU’ MAI PIU’ MAI PIU’.

Parliamone per non dimenticare, spieghiamo ai nostri figli cosa è stato capace di fare l’uomo: perchè non avvenga più, perchè sia solo un brutto ricordo!!!

Nata a dicembre a Rocca di Neto l'Accademia della Moda. Responsabile locale Enzo Comito

C’è stato un appuntamento speciale a dicembre a Rocca di Neto.

Infatti è stata fondata la scuola della moda e spettacolo “Maria Antonietta”.

Si tratta di una sede distaccata dell’Accademia della Moda nata in Puglia, a Sava (Ta).

Il Sindaco di Rocca di Neto, Alfonso Dattolo, taglia il nastro per l'inaugurazione del'Accademia della Moda .

Questa scuola, nata nel 2002 grazie a Maria Antonietta Calò, opera in convenzione con l’Associazione Nazionale Scuola Italiana (Ansi) quale ente di formazione riconosciuto dal Miur con D.M.177/2000, e la sede inaugurata nello scorso mese di dicembre, è stata fortemente voluta anche dal responsabile regionale dell’accademia della moda Enzo Comito, spinto dal desiderio di scoprire e lanciare ragazze che vorrebbero lavorare nel mondo della moda e dello spettacolo.
Quella fondata a Rocca di Neto, è l’unica in Calabria ma non è la sola succursale creata a livello nazionale; la scuola pugliese, infatti, si è diramata prima in Puglia nelle sedi di Francavilla Fontana (Br) e Ruffano (Le), per poi aprire un’altra sede a Milano, dove le attività si sono concentrate per la preparazione ottimale delle ragazze ai casting.

La scuola di Moda di Rocca di Neto divide la sua attività in cinque corsi formativi: portamento tenuto dal maestro Lucio Barrano, bon ton, dizione, book fotografico e corso di stilista di moda in dimensione europea.

Come ribadito dalla sua direttrice, la scuola di moda “Maria Antonietta” dà la possibilità, alle bambine e bambini dai 5-6 anni in su, di vivere momenti gioco nello sfilare, nel sapersi posare dinnanzi una macchina fotografica, modo per vincere la timidezza e il panico.

Sono state allieve della nostra scuola Lucia Galeone ex velina di Striscia la Notizia, e l’attrice Valeria Comegna, che ha lavorato nella fiction “Il Giudice Mastrangelo II” – ha affermato Maria Antonietta Calò. “La scuola dà la possibilità – ha continuato – di inserimento nel mondo della moda non solo come modella ma anche come stilista; la moda italiana sta risentendo sempre più della concorrenza cinese, per cui c’è bisogno di uno slancio e di una marcia in più del made in Italy, noi creiamo abiti e gli stessi sono indossati dalle modelle che noi formiamo”.

Alcune delle miss presenti all'inaugurazione.

Erano presenti all’inaugurazione, il sindaco Alfonso Dattolo, l’assessore Giulia De Fino, e l’agente regionale Enzo Comito. Tagliato il nastro rosso e stata realizzata all’interno di una sala della sede, una passerella sui cui hanno sfilato allieve e allievi della scuola di Taranto, giunti a Rocca di Neto in pullman assieme ai genitori.

Sono state presentate al pubblico presente anche le vincitrici del concorso nazionale “Futura miss” concorso di bellezza riservato alle bambine e alle adolescenti.

Questo concorso di cui l’Accademia Maria Antonietta è titolare, rappresenta l’ avviamento di una serie di iniziative “intese a valorizzare” come ha spiegato Comito “valorizzare il talento e le professionalità degli organizzatori, promuovere l’ entusiasmo delle partecipanti, combattere le dispersioni scolastiche attraverso l’ istituzione di corsi alternativi e complementari alle attività didattiche, favorire la preparazione nel portamento, nel modo di esprimersi, di socializzare e di confrontarsi con le proprie compagne, favorire la promozione turistica e la ricettività del territorio attraverso spettacoli intesi ad accogliere pubblico proveniente da varie parti d’ Italia, favorire la promozione e la diffusione delle aziende che partecipano agli eventi in qualità di sponsor.”

Nell’occasione è stata data la fascia di miss Rocca di Neto a una ragazza di 14 anni, Mary Fino.
Soddisfatto Enzo Comito per il raggiungimento dello scopo dopo tante esperienze nel mondo dello spettacolo quali concorsi di bellezza (Una ragazza per il Cinema che ha curato per oltre 14 anni) ed altri, l’unico rammarico dice Enzo Comito che è arrivato solo adesso ma alla fine, dice, non è mai troppo tardi.

La prima uscita dell’accademia è “Un gran gala di moda” previsto per il mese di Aprile 2009, la sede si trova in Via Aldo Moro 47, con telefono 0962 80425.

[Re.AL.]

[27.01.2009]

Alcune foto della sede e non solo le trovate cliccando qui.


Nel pullman travolto dalla frana anche l'assessore di Cotronei Francesco Timpano: salvo!

C’era anche l’Assessore alla Cultura del Comune di Cotronei, Francesco Timpano, tra gli occupanti il pulmino travolto stanotte dalla valanga sulla A3.

Francesco Timpano a sinistra con lo scrittore Carmine Abate. Foto Rosario Rizzuto

Francesco, che si trova già a casa a Cotronei e che ho appena sentito, è riuscito a scappare, salvando dal pulmino anche un altro occupante, e a mettersi in salvo.

Francesco e gli altri sopravvissuti sono rinati stanotte mentre cresce l’angoscia per le due vittime.

Questo il dettagliato articolo di Corriere.it:

COSENZA – È di due morti e tre feriti il bilancio delle persone rimaste coinvolte nella frana nei pressi dello svincolo autostradale di Rogliano Grimaldi, nel cosentino che si è verificata intorno alle 21.00 di domenica sera. Una delle tre persone rimaste ferite, un uomo ricoverato nel reparto di neurochirurgia dell’ospedale di Catanzaro, sarebbe grave.

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–>IL BILANCIO – Si chiamavano Nicola Pariano, 59 anni, nato a Cotronei (Crotone) e residente a Catanzaro, e Danilo Orlando, 27 anni, di Catanzaro, le due persone morte. Le salme si trovano nell’obitorio dell’ospedale di Lamezia Terme per le autopsie. Le sette persone, che si trovavano a bordo del furgone, tutte di Catanzaro e dipendenti di una società di impianti elettrici, erano componenti di una squadra di calcetto amatoriale, impegnata in un torneo nazionale. Paliano era il presidente della squadra, mentre Danilo Orlando un giocatore.

I FERITI – Francesco Caiola, una delle persone ferite a causa della frana sull’A3, è riuscito a salvarsi perché i corpi delle due vittime gli hanno fatto da scudo ed hanno impedito che venisse investito dal fango. Caiola, di 53 anni, è stato l’ultima persona estratta dal furgone dai vigili del fuoco e dagli agenti della polizia stradale. Durante le operazioni di soccorso i vigili del fuoco, vedendo che l’uomo non si muoveva, hanno temuto che fosse morto. Solamente quando sono riusciti a raggiungerlo si sono accorti che era ancora in vita e lo hanno trasportato nell’ospedale di Catanzaro dove si trova ricoverato per traumi e fratture su tutto il corpo. Nell’ospedale del capoluogo calabrese sono ricoverati anche Alberto Nisticò, di 59 anni, per il quale i medici si sono riservati la prognosi, e Vitaliano Orlando, 53 anni, giudicato guaribile in 30 giorni. Nell’ospedale di Lamezia Terme si trovano Rosario Cavallo, 20 anni, e Francesco Timpano, 33 anni, entrambi di Cotronei (Crotone), e giudicati guaribili rispettivamente con prognosi di 20 e 7 giorni. Vitaliano Orlando è il padre di Danilo, il giovane di 26 anni, deceduto con Nicolino Paliano. I corpi di entrambe le vittime si trovano nell’obitorio di Lamezia Terme dove sarà eseguita l’autopsia.

LA DINAMICA – Intanto l’Anas ha ricostruito quanto avvenuto in occasione della frana: «Intorno alle 21 in prossimità del km 283 dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria si è verificato un movimento franoso esteso oltre 50 metri che ha interessato l’intera sezione autostradale. La colata di fango, detriti e vegetazione, innescatasi da una altezza di circa sessanta metri sul versante prospiciente la carreggiata sud, ha invaso entrambe le carreggiate per una estesa di circa 80 metri ed ha travolto e divelto un muro di sostegno investendo il furgone con sette persone a bordo che transitava nell’istante in direzione sud. Il tempestivo intervento delle squadre coordinate dalla sala operativa Anas, ‘immediata chiusura al transito veicolare dell’autostrada, la pronta attivazione dei soccorsi e la collaborazione e l’impegno congiunto di Anas, Polizia Stradale, Vigili del Fuoco e Protezione Civile regionale, hanno reso possibile di scongiurare un bilancio ancor più grave.

AUTOSTRADA CHIUSA – Intanto continuano ininterrottamente le operazioni di rimozione del fango dalla sede autostradale. È stata liberata la carreggiata nord e le operazioni sono ancora in corso per liberare la carreggiata sud. Gli utenti devono uscire obbligatoriamente a Falerna per chi viene da Sud, transitare sulla statale 118 e risalire da Paola, sul passo Crocetta e poi riprendere l’autostrada a Cosenza Nord. Stesso percorso, però inverso, per chi proviene da nord, con uscita a Cosenza Nord e rientro a Falerna. L’autostrada, fanno sapere dall’Anas, resterà chiusa almeno fino a martedì mattina.

RaiNews 24 prende per il culo i suoi telespettatori

Ci sono tre morti sulla Salerno – Reggio Calabria (notizia che, secondo me, non sarà nemmeno sui giornali di oggi, vista l’ora tarda in cui è successa la tragedia) e l’edizione delle 05,00 di RaiNews 24 inizia con le battute sulle donne da scortare di Silvio Berlusconi.
Siamo alla follia più pura: secondo me si tratta di un telegiornale registrato ieri sera perchè sennò non è possibile!!!

Però non aggiornare nemmeno le notizie che passano per iscritto in fondo alla pagina, è assurdo!!!

Frana sulla Salerno – Reggio Calabria: due morti

Sono quasi le due quando, dopo essermi divertito prima con Colorado e poi con Il Protagonista di Liorni e il bel film incentrato su Daniela Artioli di Salerno (davvero caruccia e simpatica), salgo in camera.
Non ho sonno, il pane scarseggia e così indosso le cuffie; dopo una canzone di Luca Carboni sulle mamme, per non pensare metto sulla radio che, stranamente, si trova piazzato su Radio 1 dove sta per inizare il Tg delle 02,00.
E così cambia la mia nottata: la prima notizia riguarda la Calabria ed è tragica: c’è stata una frana sulla A3 Salerno – Reggio Calabria nei pressi di Rogliano e ci sono tre morti, quattro feriti e si scava ancora.

Mi alzo: a Corriere.it dormono e non vi è traccia della notizia così provo su Repubblica.it dove trovo solo questo: "E, in tarda serata, sulla Salerno-Reggio Calabria, una frana ha travolto un furgone. Si scava disperatamente per raggiungerlo e verificare le condizioni dell’autista" e questo: "Frana sulla A3. Una frana si è abbattuta in serata sulla A3 Salerno-Reggio Calabria nel tratto compreso tra Rogliano e Altilia Grimaldi, nel cosentino. Sotto i detriti è rimasto un furgone. La frana ha causato la chiusura della A3 in entrambi i sensi di marcia. Sulla zona si abbatte da ore una pioggia incessante. Sul posto sono intervenuti una decina di mezzi e squadre dei vigili del fuoco che stanno lavorando intensamente per rimuovere il fango ed i detriti dalla sede stradale e per riportare alla luce il furgone ed eventualmente verificare se altri mezzi sono stati travolti dalla frana.

Lo smottamento è stato provocato dal crollo di un muro di sostegno sulla carreggiata sud. Il tratto autostradale interessato dalla frana è abbastanza ampio ed i mezzi lavoreranno, secondo una prima previsione, per tutta la notte. Il tratto autostradale tra Cosenza Nord e Falerna resterà chiuso fino a quando i lavori non saranno ultimati".

Più informati, e non potrebbe essere diversamente, quelli di Ansa.it dove alle 01.56 battono: "MALTEMPO: FRANA SULLA SALERNO-REGGIO CALABRIA, 3 MORTI E 4 FERITI ROMA – E’ di tre morti e quattro feriti il bilancio, ancora provvisorio, della frana che si e’ abbattuta sull’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria all’altezza del chilometro 260, nei pressi dello svincolo di Rogliano Grimaldi. Travolto un furgone in transito. Lo smottamento è stato provocato dal crollo di un muro di sostegno sulla carreggiata sud.  I vigili del fuoco, che sono al lavoro con diverse squadre, hanno estratto dalla massa di terra e fango i cadaveri di tre persone, mentre altre quattro sono state estratte vive e trasferite negli ospedali della zona. I vigili sono ancora al lavoro e non escludono che sotto la frana vi possano essere altre persone. Proseguirà per tutta la notte il lavoro delle squadre dei vigili del fuoco, dell’Anas e della polizia stradale che sono impegnati a rimuovere il fango ed i detriti che hanno invaso l’autostrada Salerno-Reggio Calabria. Sul posto sono intervenuti una decina di mezzi e squadre dei vigili del fuoco che stanno provvedendo contestualmente a rimuovere il fango ed a recuperare le persone ed i mezzi che sono stati travolti dalla frana. Il tratto autostradale interessato dalla frana ha un fronte di circa cento metri ed il fango ha invaso entrambe le carreggiate dell’A3. L’autostrada, tra gli svincoli di Cosenza Nord e Falerna, resterà chiusa fino a quando i lavori non saranno ultimati".

A questo punto posso solo sperare che il bilancio sia definitivo e che siano "solo" tre (in realtà due, per fortuna) i morti di questa ennesima immensa tragedia.

Claudia Koll oggi al PalaMilone di Crotone

Claudia Koll che il 26 gennaio 2009 sarà a Crotone. Foto dalla rete

Claudia Koll è già in Calabria, se non vado errato ieri, domenica 25 gennaio 2009, è stata a Rogliano e oggi, lunedì 26 gennaio 2009, sarà a Crotone.

E’ prevista, infatti, un’iniziativa, a partire dalle 10,00 presso il PalaMilone, organizzata dall’Istituto Tecnico Commerciale "A. Lucifero" di Crotone e dall’arcidiocesi di Crotone – Santa Severina.

Claudia Koll parlerà dei suoi progetti legati all’Associazione "Le opere del Padre" e racconterà della propria conversione che l’ha portata da protagonista di film e fiction ad essere una protagonista del grande film di Dio!

Una mia foto non autorizzata di Francesco Palmieri sulla rivista l'Arbitro

La pagina con la foto di Rosario Rizzuto pubblicata dal n. 6/2008 della rivista l'Arbitro senza autorizzazioneSono in bagno e sfoglio la rivista l’Arbitro, diretta da Cesare Gussoni (Direttore Responsabile: Mario Pennacchia), che mi arriva in quanto segretario dell’Us Scandale.

E’ la prima volta che succede (molte copie sono ancora celofanate); c’è qualche articolo interessante ed intanto penso che potrei inviare loro un articolo su quel gran arbitro di Francesco Palmieri o magari sulla saga familiare della famiglia Palmieri: arbitro il figlio, arbitro il padre, arbitro lo zio.

“Ma non è possibile!!! E’ un incubo!!!” mi metto a gridare mentre quella che non mi ascolta corre in bagno rischiando di far cadere la pentola per la pasta ed Antonio ed Alex lasciano addirittura di provare i nuovi giochi Wii comprati pochi minuti prima al Game Stop delle Spighe.

Una foto di Francesco Palmieri (insieme ad altre due fotine) mi accoglie a pagina 27, addirittura nel paginone centrale, in alto a destra.

A scanso di equivoci dico subito che nell’articolo illustrato anche dalla foto di Palmieri, non si parla di lui, a che pro poi!?

Si tratta semplicemente di un pezzo di Stefano Agresti (Vice Direttore del Corriere dello Sport) dal titolo: “Sosteniamo gli arbitri che fanno vivere il calcio su tutto il territorio”.

Ma nel giro di 2 secondi realizzo che la foto pubblicata a pagina 27 sul numero 6/2008 de l’Arbitro (con la “l” minuscola e la “A” in rosso) Rivista fondata nel 1924 da G. Mauro e O. Barassi, E’ UNA MIA FOTO (per giunta mezza sfuocata), ed io non ho autorizzato nessuno ad utilizzarla né tantomeno sono citato sulla rivista.

Che gli arbitri rubassero i sogni, distruggessero i sacrifici di dirigenti e calciatori di tutta Italia, c’ero ormai abituato, ma che si mettessero anche a rubare le foto degli altri mi suonava nuovo.

Che una rivista che si occupa da 84 anni di arbitri debba andare a rubare foto di arbitri su internet è quantomeno assurdo!!! e per giunta una mia foto!!!

Ancora incerto, cercavo dettagli per capire se davvero la foto fosse la mia: uno sfuocato Domenico Sgarriglia dietro il Palmieri e la parte bassa del pullman di Riccardo Costanzo toglievano ogni dubbio: e poi, d’altra parte, oltre me, chi si prenderebbe la briga, di fotografare tal coglione?

Si tratta di una mia foto scattata nella passata stagione durante la gara Petilia – Scandale presso lo stadio comunale di Foresta di Petilia Policastro, gara che lo Scandale rischiò di vincere ma che doveva perdere, gara in cui l’arbitro Francesco Palmieri (per la prima volta sulla strada dello Scandale, almeno così mi sembra) fu minacciato di morte anche dal portiere del Petilia e non prese alcun provvedimento condizionando di fatto la partita.

Ed ora eccolo, Francesco Palmieri, in bella mostra, per giunta a colori su una rivista così importante (per gli arbitri si intende!!!) grazie ad una mia foto che io non ho autorizzato a pubblicare.

Certo che sono sempre pieni di sorprese le giacchette nere e i loro dirigenti!!!

Eva Mendes la più desiderabile del 2009Monica Bellucci tra le prime venti. E chi sono?

Corriere della Sera.it
MILANO – Eva Mendes, l’attrice e modella statunitense, nata a Miami da una famiglia cubana, è la donna più «desiderabile» del 2009. Lo ha stabilito il tradizionale sondaggio realizzato ogni anno dal magazine maschile AskMen.com. Il risultato del sondaggio è una lista di 99 bellissime stilata grazie ai dieci milioni di voti raccolti in poco più di un mese dal mensile. I lettori erano Leggi ancora

Ma chi se ne frega della Canalis!!!

Elisabetta Canalis ha il suo millesimo amore!!! Foto dalla rete.
Pare che la Canalis abbia un nuovo amore: ah finalmente posso dormire tranquillo!!!

Quel cecato di Silvio Berlusconi

A Lampedusa si sta sfiornado la guerra civile e cosa fa il premier Berlusconi?
Invita gli immigrati ad andare al  bar a prendersi una birra, tanto sono liberi mica in carcere e poi, possono farla segnare laa birra, poi (molto poi) passa e paga lui…
Siamo alla follia più pura: lui si scialacqua tra le sue ville in Sardegna e intanto vorrebbe che la piccola Lampedusa diventasse un isola di stoccaggio di persone.

Non permetteteglielo, ditegli a Berlusocni di costruirlo vicino le sue ville in Sardegna il prossimo centro di accoglienza, ditegli di aprire gli occhi a sto cecato di merda!!!

… e allora diamogli le briosche…

Foto dalla rete-.Chi c’ha il pane non c’ha i denti e chi c’ha i denti non c’ha il pane.

Mi sono scocciato di aspettare il pane avendo i denti e che denti!!!

Non serve a niente sbattere la porta, minacciare, fare il pazzo!

Ma avendo i denti, il pane si può anche cercare da un’altra parte o sbaglio?! magari da chi c’ha il pane e non ha i denti?!

Qualcuno le avverta queste 4 stronzette da strapazzo, che se la tirano manco ce l’avessero d’oro!!!

Consegnato il Premio Don Renato Cosentini

Il presidente regionale delle Bcc calabresi premia la ricercatrice Amalia Cecilia Bruni. Foto Rosario Rizzuto

Si è tenuta nel pomeriggio di oggi la consegna del "Premio Don Renato Cosentini" da parte della Banca di Credito Cooperativo di Scandale.
Premiata la ricercatrice calabrese Amalia Cecilia Bruni e i migliori laureati, diplomati e licenziati alla Terza Media con "Ottimo" figli di soci o di clienti.

La mia gallery fotografica la potete vedere cliccando qui.

Rossella Rizzuto è stata appena premiata dal presidente della Provincia Sergio Iritale. Foto Rosario Rizzuto

Il mito di Cristo?!

Volevo proporvi la lettura di un articolo scritto dal mio amico Antonino Monteleone, voi che ne pensate?

Il mito astrologico di Cristo

18 gennaio 2009

cristo_compagnone

di Antonino Monteleone per Dolce Vita

Torniamo a parlare di natale.
Lo avrete sicuramente trascorso benissimo, almeno questo è quello che si augura Dolce Vita per i suoi lettori, probabilmente molti di voi avranno pensato di avere appena trascorso il miglior natale della propria vita. Altri il peggiore.

Bene, io sono tra questi ed è a loro che rivolgo un saluto più affettuoso.

Quel che è certo è che avete onorato, perpetuandolo, un rito antichissimo. Nonostante la noia per avere celebrato una ricorrenza vecchia di duemila anni. Questo è quello che vi hanno insegnato da piccoli, no?

E se sapeste che invece le feste natalizie sono un rito vecchio di almeno cinquemila anni?

Proprio così. Anche se Gesù è nato il 25 dicembre dell’anno 0  c’è qualcuno che festeggiava il “Santo Natale” giusto qualche millennio prima.

Breve riassunto della vità di Gesù.

In una grotta a Betlemme, duemila anni fa, nasceva Gesù, il Figlio di Dio, all’interno di una stalla scaldato da un bue e da una asinello. Era figlio di Giuseppe, falegname, e Maria che lo ha concepito pur rimanendo vergine.

Fu l’Arcangelo Gabriele ad informarla che avrebbe dato alla luce “il figlio dell’Uomo”. Una volta nato Gesù si recarono da lui in visita, guidati dalla rotta celeste della Stella Cometa, i tre Re Magi che gli offrirono oro, incenso e mirra.

A 12 anni predicò nel tempio. Aveva 12 apostoli. Ha combattuto nel deserto per 40 giorni contro Satana. Ricevette il battesimo a 30 anni da Giovanni ed è morto crocifisso tre anni dopo risogendo tre giorni dopo.

Qualche millennio prima, però…

Abbondano, nell’antichità, intere popolazioni che adoravano l’astro più vicino al nostro pianeta. Il sole. Il creatore. Dio appunto.

L’astrologìa, che per ovvie ragioni andava di pari passo (vedremo che in realtà le ha ispirate) con le religioni, era una delle scienze più approfondite. Costellazioni, movimenti astrali, eclissi, precessioni, tutti eventi oggetto di intenso studio e – spesso – superstizione.

La divinazione di Horus, Dio sole dell’Egitto, risale a 3000 anni prima della venuta di Cristo. La sua vita è una serie di mitologie allegoriche del movimento del sole nel cielo trasmesse fino a noi attraverso le scritture geroglifiche.

Il termine “horizon”, orizzonte, viene dalla frase inglese “horus has risen” ovvero Horus è risorto. “Hours”, ore, deriva anch’esso da “Horus” in quanto rappresentano il percorso del sole nel corso della giornata.  Anche tramonto ha origine da questa mitologia e dall’eterna lotta del “figlio di Dio” con una entità maligna. Horus, infatti, aveva un fratello malvagio: “Set”. Ad ogni alba Horus vinceva la sua battaglia contro Set che aveva il sopravvento la sera. Da qui Sunset, tramonto.

Horus  (3000 a.C.) è nato il 25 dicembre dalla vergine Isis-Meri. La sua nascita era accompagnata da una stella dell’est, che i re seguirono per trovare e portare doni al neonato salvatore.
All’età di 12 anni era un prodigioso insegnante.
All’età di 30 anni venne battezzato da una figura nota come Anup e da quel momento iniziò il suo ministero.
Horus aveva 12 discepoli che viaggiavano con lui, compiva miracoli e poteva camminare sulle acque. A Horus venivano attribuiti vari nomi simbolici, come “la verità”, “la luce”, “il figlio eletto di dio”, “il buon pastore”, “l’agnello di dio”, e molti altri.
Dopo essere stato tradito da Typhon, Horus venne crocifisso, sepolto per 3 giorni, dopodiché è risorto.

Attis, divinità Frigia (1200 a.C.): nato da una vergine (Nana) il 25 dicembre, crocifisso, sepolto in una tomba e dopo 3 giorni è risorto.

Krishna dell’India (900 a.C.): nato da una vergine (Devaki) il 25 dicembre con una stella dell’est che segnalava il suo arrivo, ha compiuto miracoli coi suoi discepoli, fu crocifisso e dopo la sua morte è risorto.

Dioniso della Grecia (200 d.C.): nato da una vergine il 25 dicembre, era un insegnante viaggiatore che compiva miracoli, come trasformare l’acqua in vino; veniva chiamato anche “re dei re”, “l’unigenito di Dio”, “l’alfa e l’omega” e molti altri. Fu crocifisso e poi risorto.

Mitra della Persia (1200 a.C.), nato da una vergine il 25 dicembre, aveva 12 discepoli, compiva miracoli. Dopo la sua morte venne sepolto per 3 giorni, dopodiché è risorto. Veniva chiamato anche “la verità”, “la luce”. Anche nel culto di Mitra, la domenica era un giorno sacro.

25 dicembre, apostoli, crocifissione…

Tutti i riferimenti temporali hanno un particolare rilievo astrologico. La stella dell’est, che guidò i Magi, è Sirio, la stella più luminosa della volta celeste vista dalla Terra che il 24 dicembre si allinea con le tre stelle più brillanti della “Cintura di Orione” chiamate i “Tre Re” (magi).

I tre re e la stella più luminosa, Sirio, si allineano esattamente con il punto in cui sorge il sole il 25 dicembre.
Questa è la ragione per cui i tre re seguono la stella dell’est, in modo da trovare l’alba: la nascita del sole.

La vergine Maria è la costellazione Virgo, vergine in latino.

Il geroglifico antico per Virgo era qualcosa di molto simile ad una M modificata. Questa è la ragione per cui Maria, come molte altre madri vergini, ad esempio la madre di Adone (Mirra) o la madre di Budda (Maya), hanno un nome che inizia per “M”.

Alla costellazione Virgo ci si riferisce anche come “Casa del Pane” e la rappresentazione di Virgo è una vergine che tiene un covone di grano. Questa casa del pane e il simbolo del grano rappresenta i mesi di agosto e settembre, il tempo della mietitura.

A sua volta, Betlemme, si traduce letteralmente come “Casa del Pane”.

La Morte e la resurrezione.

La morte e la nascita (resurrezione) coincide con un curioso evento astrologico che si verifica a cavallo tra il 25 dicembre ed il solstizio d’inverno: dal solstizio d’estate al solstizio d’inverno, i giorni diventano più corti e freddi e dalla prospettiva dell’emisfero nord, il sole appare muoversi continuamente verso sud e diventare più piccolo e più debole.

Il  22 dicembre il sole raggiunge il punto più basso sull’orizzonte dopo essere sceso verso sud ininterrottamente dal solstizio d’estate. Smette di muoversi verso sud per circa 3 giorni rimanendo in asse con la costellazione della “Croce”, la Croce del Sud.

Ecco il Cristo morto in croce.

Tre giorni dopo la (ri)nascita. Il 25 dicembre il sole si muove di un grado: giorni più lunghi e più caldi, nuovi raccolti e natura di nuovo in fiore.

Il (Dio) sole è morto sulla croce (del sud), per risorgere dopo 3 giorni.

Ecco perché Gesù e numerose altre divinità legate al sole condividono caratteri come la crocifissione, una morte seguita – dopo 3 giorni – ad una resurrezione. È il periodo di transizione nel quale il sole modifica la sua direzione di nuovo verso l’emisfero nord, portando la primavera e quindi la salvezza.

Mentre è per ragioni puramente pratiche (l’arrivo dell’equinozio di primavera) che le celebrazioni della “risurrezione” (la Pasqua – il passaggio appunto) si svolgono tra marzo e aprile.

Dal mito al potere temporale

E’ così dunque che un rito si tramanda per millenni ed è attraverso una specie di “frode” che si instaura invece il potere della Chiesa romana, cattolica e apostolica.

Si tratta della famosa “donazione di Costantino”. Un falso in piena regola secondo il quale l’Imperatore Costantino I – che governò tra il  306 d.C. fino alla sua morte avvenuta nel 337 d.C.  – ammalatosi di lebbra e  guarito dal battesimo impostogli dall’allora papa Silvestro I, decretò nell’anno 324

«che si debba venerare e onorare la nostra santissima Chiesa Romana e che il Sacro Vescovado del santo Pietro debba essere gloriosamente esaltato sopra il nostro Impero e trono terreno. Il vescovo di Roma deve regnare sopra le quattro principali sedi, Antiochia, Alessandria, Costantinopoli e Gerusalemme, e sopra tutte le chiese di Dio nel mondo. Finalmente noi diamo a Silvestro, Papa universale, il nostro palazzo e tutte le province, palazzi e distretti della città di Roma e dell’Italia e delle regioni occidentali. »

Nel 1440 lo storico Lorenzo Valla sbugiardò le teorie sulle quali si fondavano – e si fondano! – le preteste autoritarie della Chiesa scrivendo De falso credita et ementita Constatini donatione declamatio (Discorso sulla donazione di Costantino, altrettanto malamente falsificata che creduta autentica), che poté essere pubblicato soltanto nel 1517 ed in ambiente protestante.

Tra qualche mese cominceranno gli spot televisivi per ricordare a tutti di “scegliere di donare l’8 per mille alla Chiesa Cattolica” così da “fare tanto, per molti”.

Nel 1986 il budget della Chiesa Cattolica si aggirava attorno ai 300 milioni, poi venne il Cardinale Camillo Ruini, chiamato da Giovani Paolo II e con lui, nel 1990, l’invenzione dell’8 x 1000.

Solo da questo oggi la CEI raccoglie 1 miliardo di euro.

Un esempio di come vengono investite queste cifre.

Corre l’anno 2005. Spot in stile cinematografico che rievoca la tragedia dello Tsunami in Indonesia e Sri Lanka. Costo della campagna 9 milioni di euro. La CEI donerà alle popolazioni vittime del maremoto una cifra che corrisponde a circa 3 milioni ovvero un terzo di quanto speso per la campagna pubblicitaria. E dunque pari allo 0,3 percento dell’intera raccolta dell’8 per 1000.

L’UCEI  (Unione delle Comunità Ebraiche Italiane) ad esempio, offrendo 200mila euro ha corrisposto alle vittime del terremoto in Sri Lanka il 6% di quanto raccolto con l’8 per 1000 nell’anno 2005.

Chiudiamo con una riflessione citata dal giornalista di Repubblica Curzio Maltese nel suo libro “La questua – quanto costa la Chiesa agli italiani”, perché è bene ricordare che ogni percorso di fede, qualunque sia il nome che vogliate scegliere per l’adorazione di qualunque entità che vada oltre il limite della percezione terrena, ha bisogno soltanto di una cosa. Voi.

La Chiesa sta divenendo per molti l’ostacolo principale alla fede. Non riescono più a vedere in essa altro che l’ambizione umana del potere, il piccolo teatro di uomini che, con la loro pretesa di amministrare il cristianesimo ufficiale, sembrano per lo più ostacolare il vero spirito del cristianesimo.

Lo scrisse trent’anni fa un teologo progressista. Si chiamava Joseph Ratzinger.