Archive for March 3rd, 2009

Un articolo sui politici calabresi condannati su Repubblica

Condanne e "riabilitazioni" nella carriera di un politico calabrese
Tanti come lui: 4 consiglieri regionali, nella legislatura, sono finiti in galera

Consigliere Sculco: avanti e indietro
tra aule politiche e di giustizia

Come un calciatore afflitto da fastidiosi malanni fisici, Enzo Sculco politico calabrese molto amato (e moltissimo votato) subisce ad intermittenza verdetti giudiziari. Ma l’uomo, che ha un carattere di ferro, si piega però non si spezza. Ecco la sua storia.

Enzo Sculco. Foto www.arealocale.comRiepiloghiamo. Due anni fa, Sculco, capogruppo della Margherita al consiglio regionale della Calabria, viene condannato dal tribunale di Crotone a sette anni e sei mesi di reclusione per una serie di reati (truffa, frode, turbativa d’asta) e interdetto dai pubblici uffici. La legge è legge e dunque il consiglio regionale deve privarsi della presenza dell’onorevole. Sculco esce dal campo, per lui scatta la sospensione. Passano i mesi, due, tre, poi cinque, quindi dieci, infine diciotto. La giustizia è lenta e il giudizio d’appello ancora è in attesa di essere celebrato. La Regione Calabria ha bisogno di Sculco e, allo spirare del diciottesimo mese di sospensione, lo richiama ex lege in campo.

E’ agosto del 2008, gli inizi. Un giorno di festa per la politica. Sculco, commosso, ringrazia: "Sono qui, dopo lunghi mesi di assenza, non a dispetto di qualcosa o di qualcuno, ma per ragioni di diritto e in forza della mia rappresentatività e per volontà di migliaia di cittadini che hanno liberamente scelto di farsi rappresentare dal sottoscritto in questa Istituzione". Applausi e pacche sulle spalle, fiori e lacrime. E gioia. Tanta.

Adesso, è notizia di tre giorni fa, Sculco, un bel passato da sindacalista della Cisl, si vede ricondannare, prima ancora che il suo precedente appello venga celebrato, a un anno e tre mesi di reclusione per il reato di truffa aggravata e falso ideologico. Nella sfortuna della condanna bis c’è però un risvolto positivo: essendo la pena inferiore ai due anni il consigliere (che nel frattempo ha versato integralmente i contributi pensionistici, turando anche la falla della obbligata disoccupazione di diciotto mesi) non deve abbandonare il campo e lasciare per la seconda volta l’aula e la sua professione di politico.
E meno male, perché in Calabria c’è una continuo turn over.

Dionisio Gallo. Foto dalla reteApriamo una parentesi. In quella stessa seduta che decretò il reintegro di Sculco, l’Istituzione calabrese affrontò con garbo e rispetto, e con rara misericordia, l’uscita dal terreno di gioco, cioè dall’aula, di un altro valente collega: il consigliere dell’Udc Dionisio Gallo, condannato in primo grado per concorso esterno in associazione mafiosa.

Nell’attesa e nella speranza che anche Gallo, come Sculco, veda riconosciuta in appello la sua innocenza, il momento no della politica calabrese può dirsi alle spalle. In questa sfortunata legislatura i consiglieri regionali hanno già dovuto fare il conto con defezioni improvvise e impreviste. Altri quattro colleghi hanno avuto la visita dei carabinieri e sono finiti in manette. Ai domiciliari o in carcere, hanno dovuto lasciare il loro scranno vuoto e indifeso. Ma poi tutti sono ritornati ai posti di combattimento. Indagare il loro stato d’animo non è facile.

Per tutti vale la parola di Franco La Rupa, ex Udeur, accusato di scambio elettorale politico-mafioso, che – scarcerato – invocò un’alternativa più dolce alle manette: "Le mie peripezie giudiziarie nascono dalle preoccupazioni per la mia ascesa politica. Mi auguro che nemmeno i più fragili elettori si facciano influenzare da chi non ha a disposizione strumenti più armonici del tintinnio di manette".

Segnala una storia a
a.caporale@repubblica.it

(2 marzo 2009)

Grazie a chi mi ha segnalato questo articolo.

Quanti mafiosi c'erano alla manifestazione anti mafia di Crotone?

Una grande pena per me non essere potuto andare, perchè impegnato nella "Giornata delle Ferrovie Dimenticate", alla manifestazione contro le mafie tenutasi a Crotone domenica 1 marzo; come persona, perchè volevo e dovevo essserci, come fotoreporter perchè avrei voluto fare un bel servizio per il blog e per Area Locale.

Ieri ho visto qualche immagine ad Articolo 21 di Lino Polimenti (del quale ora c’è la replica), poco fa altri servizi sul Tg di Video Calabria 8: fantastico scoprire che "Ma il cielo è sempre più blu" di Rino Gaetano è stata la colonna sonora dell’evento.

Si è detto che la partecipazione è stata inferiore alle aspettative e a quanto questa iniziativa meritasse ma guardando le immagini, il palco delle autorità, le persone in corteo, mi sono chiesto: quanti mafiosi erano presenti alla manifestazione?

Tra natura e convegno: un successo la Seconda Giornata delle Ferrovie Dimenticate a Scandale

SCANDALE –
body {border: 1px lightgrey solid;}Avrebbe meritato una maggiore adesione da parte dei cittadini e degli amministratori di Scandale la “Seconda Giornata delle Ferrovie Dimenticate” tenutasi domenica scorsa e che alla fine è stata un successo grazie soprattutto alle persone provenienti da Crotone e da altri paesi, c’è stato un ragazzo che addirittura è arrivato da Pizzo!

Stazione Cutro - Scandale. Foto Rosario Rizzuto

Organizzato da Italia Nostra, Touring Club Italiano e Associazione Comodo (con il patrocinio dell’Assessorato all’Ambiente della Provincia di Crotone e del Comune di Scandale), l’appuntamento, che si è svolto in tutta Italia in circa 80 località, nel crotonese ha interessato la vecchia stazione delle Ferrovie Calabro Lucane, Cutro – Scandale, e la fattoria “La Valle del Biologico” di Salvatorino e Filomena Rota dove si è tenuto un ottimo pranzo con prodotti biologici e si è svolta la prevista la tavola rotonda.

Mentre un pullman partiva praticamente pieno da Crotone, da Scandale si mettevano in viaggio, direzione località “Lenze”, i ragazzi delle due terze medie del paese accompagnati dai docenti Poerio ed Artese (all’ultimo momento era saltata la presenza della vice preside Tassi, che aveva seguito passo passo l’iniziativa, per problemi di salute) e pochissime altre persone tra cui l’Assessore alla Cultura del Comune di Scandale.

Ma a causa di problemi di salute e defezioni varie i ragazzi presenti erano solo 10 invece che 26 e quindi il pullman aveva molti posti vuoti.

I ragazzi delle classi terze A e B presenti alla visita alla stazione Scandale – Cutro sono stati: Miriam Aprigliano, Anastasia Biafora, Luigi Demme, Giovanni Esposito, Antonella Franco, Lucia Giona, Antonella Raimondo, Francesco Rizzuto, Maria Teresa Scalise, Giusy Trivieri; a loro sarà donato un attestato di partecipazione.

Dopo circa mezz’ora di viaggio i pullman sono giunti in località Lenze da dove è passato, per un breve saluto, il sindaco di Scandale, Fabio Brescia, diretto all’importante manifestazione contro le Mafie di Crotone.

Da qui, dopo un breve tragitto a piedi, si è raggiunta quella che una volta era la stazione ferroviaria di Cutro – Scandale sulla tratta Crotone – Petilia Policastro delle Ferrovie Calabro – Lucane che hanno funzionato per circa 40 anni dai primi anni ’30 agli inizi degli anni ’70.

Della vecchia stazione è rimasto veramente poco (un magazzino e il serbatoio dell’acqua che serviva per i treni; su una parete si riesce ancora a leggere la denominazione “Cutro-Scandale”) e la struttura e ancora “viva” (a differenza delle altre ex stazioni) perchè è ancora abitata da quella che è stata, per molti anni, la casellante della stazione ossia la signora Angela Donato insieme al figlio e alla nuora.

La signora ha 97 anni portati benissimo e ricorda praticamente tutto della sua attività lavorativa; per lei un omaggio floreale da parte della presidentessa di Italia Nostra, Teresa Liguori, e tante domande dai parte dei ragazzi della scuola di Scandale ma anche dei tanti signori presenti alla manifestazione.

Si sono quindi visitati i resti della stazione, nella quale non esistono più i binari, smantellati dopo pochi anni dalla chiusura, e quindi l’intero gruppo si è incamminato, accompagnato da due operatori del Corpo Forestale dello Stato, l’ispettore Palmo Garofalo e l’assistente Fortunato Marrazzo, per raggiungere la vecchia galleria, molto caratteristica, realizzata a mattoncini.

La signora Angela Donato con un gruppo di partecipanti. Foto Rosario Rizzuto

Si è quindi tornati alla vecchia stazione dove le signore Daniela Nunzi e Letizia Spoto, parenti della signora Donato, hanno offerto un rinfresco alle persone presenti.

Il gruppo quindi si è recato a Scandale presso l’azienda “La Valle del Biologico” per il pranzo.

Intorno alle 16,00 la consigliera nazionale di Italia Nostra, Teresa Liguori, ha dato il via alla tavola rotonda su: “Un ecomuseo per il recupero paesaggistico: i caselli ferroviari Calabro-Lucani”.

Nella sala erano esposte alcune foto storiche delle Ferrovie messe a disposizione dalla ProLoco di Roccabernarda dove lo scorso anno si era tenuta la prima edizione dell’iniziativa.

Prima che prendessero la parola i tre relatori previsti, è stato proiettato un video sulle ferrovie del ’900 messo a disposizione da Giovanni Parente di Petilia Policastro.

E’ stata quindi la volta degli interventi di Cesare Mulè, console emerito regionale del Touring Club Italiano, di Domenico Marino, della Soprintendenza Beni Archeologici della Calabria e di Carlo de Giacomo, presidente regionale di Italia Nostra.

In conclusione Teresa Liguori ha voluto ringraziare, facendo consegnare anche alcuni attestati per le scuole, tutti quelli che si sono impegnati per la riuscita di questa iniziativa, in primis il console crotonese del Touring Club Italiano, Serafino Militi, di origini scandalesi, che ha preso a cuore l’iniziativa impegnandosi tantissimo, ma anche il Corpo Forestale dello Stato di Crotone che oltre ai due operatori inviati in località Lenze, era presente anche a Scandale con l’ispettore Di Marco e l’assistente Quaranta.

E poi ringraziamenti per la Provincia di Crotone, il Comune di Scandale, per la Scuola Media di Scandale (alla vicepreside Tassi e ai docenti presenti) e per l’Istituto Professionale di Stato per l’Agricoltura e l’Ambiente di Cutro (diretto da Serafina Scerra) che ha anche partecipato all’iniziativa ed era presente con la docente Elena Angotti, referente all’ambiente, e l’allievo Luigi Elicrisio che ha anche preparato un tabellone fotografico.

Il tavolo dei lavori del convegno. Foto Rosario Rizzuto

Una manifestazione importante che ha fatto scoprire a tante persone un angolo sconosciuto della nostra terra e che ha permesso di vivere una giornata all’aria aperta e di riflettere sulla possibilità di utilizzare i vecchi tracciati delle ferrovie dismesse per realizzare piste ciclabili e pedonali.

ROSARIO RIZZUTO