Archive for March 7th, 2009

Emozionarsi leggendo Rapita dalla Giustizia di Angela Lucanto

Rapita dalla Giustizia di Angela L. Foto Rosario RizzutoIeri sera ho pianto, mentre finivo di leggere "Rapita dalla Giustizia – Come ho ritrovato la mia famiglia" di Angela Lucanto in più punti non sono riusciuto a trattenere le lacrime: una storia che continua a far versare lacrime, in chi la scopre, anche a distanza di anni e dopo che per fortuna si è risolto tutto per il meglio.

Ma non è facile non immedesimarsi in quanto capitato ad Angela, Salvatore, Raffaella e Francesco.

Che forza che hanno avuto queste persone! Quante ne ha dovuto patire Angela.

La cosa che mi fa più rabbia è che le persone che hanno permesso che tutto ciò accadesse sono ancora al loro posto e anzi alcune sono state promosse.
Penso al Pubblico Ministero Pietro Forno (io al suo posto mi sarei ucciso!!!) che ancora non ha pagato per quanto fatto; un grande odio, durante la lettura, per l’assistente sociale Carla, per la responsabile del Kinderheim di Genova, Augusta; una gran pena per la famiglia adottiva, la famiglia Cardani, dei bigotti cattolici bugiardi e fuori dal mondo.

Provo rabbia, pena e sconforto per il Ministro della (in)Giustizia del 2002, Roberto Castelli, che pur conoscendo la vicenda e addirittura intervenuto in una puntata del Maurizio Costanzo Show insieme con Salvatore, Raffaella e Francesco, ha permesso che le ingiustizie andassero avanti ancora per anni, e per il Presidente della Repubblica del tempo Carlo Azeglio Ciampi che non si è degnato di rispondere alla lettera-supplica  di Salvatore: che grandi uomini politici che ci sono in Italia!!

Angela Lucanto con mamma e papà. Foto dalla rete

Complimenti invece ad Angela Lucanto per la forza che ha avuto in tutti quegli anni, per il coraggio di lasciare la famiglia adottiva (e di perdere la cospicua eredità, ultimo tentativo di un uomo, Bruno Cardani, il padre adottivo, che non ha capito nulla della vita) e anche per come ha saputo raccontarci la sua storia: il libro (sicuramente anche grazie a Caterina Guarneri e a Maurizio Tortorella) è davvero fatto bene.