Archive for March 24th, 2009

Pubblicato un nuovo doppio Cd con inediti di Rino Gaetano

body {border: 1px lightgrey solid;}‘Rino Gaetano Live & Rarities’ è il nuovo doppio cd del cantante crotonese, scomparso nel giugno del 1981, uscito venerdì 20 marzo 2009 in tutta Italia.

Rino Gaetano


Il progetto è stato a cura di Maria Brindisi grazie anche all’interessamento di Anna ed Alessandro Gaetano.

Un lavoro che ha attirato l’attenzione dei media sia perchè è pubblicato dalla Sony Music ma soprattutto perchè contiene inaspettatamente ben 7 pezzi inediti del grande cantautore.

A partire dal singolo ‘Dònde està el grano’ a ‘Quando il blues arrivò da me’ (cantata con Anna Oxa), da ‘Gina’ (versione inglese di ‘Gianna’ cantata da Rino) a ‘Ufo a ufo’, alla struggente ‘La ballata di Renzo’ (ricavato da una lacca dell’aprile del 1970 di proprietà della famiglia Gaetano in cui Rino racconta riferendosi ad un amico, del rifiuto, da parte di cinque ospedali della capitale, del ricovero dopo un incidente, cosa che alcuni anni dopo successe a lui, nel tragico incidente che gli costò la vita) ai ‘Miei sogni d’anarchia’ (ricavato da un demo casalingo di proprietà della famiglia Gaetano) ed infine, nel secondo cd, ‘Marziani noi’, un testo di Rino, inciso dai Crash (la Band storica che accompagnava Rino nei suoi concerti) nel 2006 e qui pubblicato per la prima volta ma che qualche anno fa era stato eseguito dagli stessi Crash in un concerto dei Ciao Rino dedicato a Rino e tenutosi nel giardino del Liceo Classico ‘Pitagora’ di Crotone.

Ma non è finita perchè il primo cd, oltre ai sei inediti contiene altre 4 chicche e cioè le canzoni cantate da Rino in Spagnolo ‘Ay Maria’ e ‘Maestra del amor’ (corrispondente a ‘Resta vile maschio dove vai’) e poi il demo del brano ‘Ping pong’ e il brano ‘Al bar dello sport (ovvero sogghigni e sesso)’ in cui c’è un intervento di Maria Monti.

Tutta un’altra storia il secondo cd nel quale è riportato live un concerto tenuto da Rino con i Crash a San Cassiano, in provincia di Lecce, nel luglio 1977.

E quindi ecco Rino cantare: ‘Mio fratello è figlio unico’, ‘Escluso il cane’, ‘Spendi, spandi, effendi’, ‘Al compleanno della zia Rosina’ (e non Rosita come erroneamente  scritto sulla copertina del cd), ‘E Berta filava’, ‘Aida’, ‘La zappa, il tridente, il rastrello, la forca, l’aratro, il falcetto, il crivello, la vanga’, ‘Ma il cielo è sempre più blu’ e ‘Sfiorivano le viole’, nove brani in cui si sente la voce roca e graffiante del nostro, che propone la versione non censurata di ‘Ma il cielo è sempre più blu’ e che si sente anche mentre parla e scherza (non tantissimo vista la sua timidezza) con il pubblico.
La copertin del cd Live & Rarities
Inoltre, sempre nel secondo cd, oltre al già citato brano dei Crash, sono presenti il brano ‘A mano a mano’ cantato insieme a Riccardo Cocciante e ai New Perigeo e ‘Imagine’ cantata con Riccardo Cocciante e Giovanni Tommaso. Ed infine i brani ‘Il dritto di Chicago’ e ‘Spendi spandi effendi’ estrapolati da due programmi televisivi dove aveva partecipato il Gaetano.

In totale ben 24 tracce proposte al presso consigliato di 15,90 Euro.

Un lavoro che di certo non mancherà nelle case dei fan di Rino ma che può essere utile anche a chi vuole avvicinarsi alla musica del cantante di ‘Gianna’.


[Rosario Rizzuto]

I Luminari di Scandale l'articolo

SCANDALETradizione rispettata anche quest’anno nel piccolo paese collinare crotonese dove, alla vigilia della festa di San Giuseppe, vengono accesi dei grandi fuochi, i cosiddetti luminari.

Un po’ in tono minore rispetto allo scorso anno, quando fu acceso un numero maggiore di luminari, ma anche in questo 2009 c’è stato il clima di festa che caratterizza questo evento.

Uno dei Luminari di Scandale 2009. Foto Rosario Rizzuto

L’Amministrazione Comunale di Scandale questa volta non ha predisposto un proprio luminario (anche perchè c’era quello della Parrocchia) ma ha preferito concedere un contributo, un buono spesa, agli organizzatori dei luminari che ne hanno fatto richiesta.

Sono stati così destinati alcuni buoni da 150 euro per i luminari di Scandale ad eccezione di quello della Parrocchia che ne ha avuti 300 e quello di Corazzo, al cui unico luminario è stato concesso un contributo di 350 Euro.

Il luminario principale doveva essere quello organizzato dai ragazzi e dai giovani dell’Azione Cattolica che si è tenuto in piazza San Francesco all’esterno della Chiesa dell’Addolorata dove nel pomeriggio era stata tenuta una Messa per i papà in vista della loro festa del giorno dopo, ma i cittadini che vi si sono recati per festeggiare in comunione ed allegria questa serata, hanno trovato ad accoglierli un tavolino presso il quale bisognava fare dei biglietti per potere gustare alcune pietanze

Ebbene sì, per la prima volta nella storia dei luminari di Scandale, sono entrati i soldi: la cosa ha scandalizzato molti secondo i quali almeno la festa di San Giuseppe doveva restare gratuita, momento di incontro e dello stare insieme.

Nel luminario di piazza San Francesco solo u cunvitu (ossia la pasta e ceci che nel periodo della ricorrenza di San Giuseppe si suole preparare e distribuire tra i vicini) era gratuito: per i panini, le bevande e finanche per i crustuli bisognava pagare.

Interpellato sulla cosa, l’amministratore diocesano, Don Antonio Buccarelli, che era coi suoi giovani ad animare la serata, se n’è lavato le mani dicendoci che non era stato lui a deciderlo ma l’Azione Cattolica.

Fatto sta che di fatto gli scandalesi è come se avessero pagato due volte: la prima col contributo dato dal Comune e la seconda acquistando il ticket e per di più la cosa non era stata minimamente pubblicizzata e alcune persone si sono trovate al luminario senza soldi e quindi senza nemmeno poter acquistare le pietanze.

Per fortuna la situazione cambiava negli altri luminari presenti a Scandale dove, gli abitanti dei rioni dove sono stati realizzati, oltre al contributo del Comune, si sono autotassati, per comprare stoviglie ed alimenti e c’era da mangiare e bere a volontà per tutti e, soprattutto, gratis, altrimenti che festa è!

Bambini scherzano ai luminari. Foto Rosario Rizzuto

Così alle luce delle frasche che bruciavano con i bambini che facevano a gara a buttare i rami soprattutto di ulivo nel fuoco, sotto lo sguardo vigile degli adulti, la gente, per una sera, poteva mettere in secondo piano i propri problemi e lasciarsi prendere dall’aria di festa.

Infatti in alcuni luminari era presente anche la musica, moderna oppure quella melodiosa della fisarmonica.

La festa è andata avanti, nei vari rioni, per alcune ore, finchè non sono state terminate le frasche e le pietanze e la speranza è che nel 2010 siano in numero maggiore i rioni che vorranno rinnovare la tradizione; qualcuno che quest’anno si è fermato, ha già promesso che ci sarà e speriamo anche si torni al passato, ossia mangiare gratis per tutti, e si metta in archivio questo brutto attentato alle tradizioni scandalesi.

ROSARIO RIZZUTO