CORAZZO DI SCANDALE – Un sogno che si avvera! Con l’inaugurazione e la contestuale apertura avvenuta il primo maggio del ponte in ferro sul fiume Neto che unisce la frazione di Scandale, Corazzo, a quella di Rocca di Neto, Topanello, si realizza quello che per molti anni è sembrato impossibile visto che il ponte era ufficialmente chiuso dal 1973 (anche se per qualche tempo qualcuno ha continuato ad utilizzare, a proprio rischio e pericolo, la struttura).
Una festa nella festa, considerato che oltre ad essere il primo maggio in tale data a Corazzo si festeggia San Giuseppe Operaio e nei minuti antecedenti il taglio del nastro si è svolta la processione della statua del Santo per le vie di Corazzo accompagnato dalla Banda “Gaudiosi di Maria” di Scandale, statua che dopo l’apertura ha attraversato il ponte seguita da alcuni fedeli raggiungendo il territorio di Rocca di Neto.
Più volte si è parlato in passato di questa importante struttura in varie campagne elettorali sia per la Provincia che per il Comune ma poi puntualmente non se ne faceva nulla.
Anni fa aveva provato a smuovere le acque il consigliere provinciale della prima legislatura della Provincia di Crotone, Vincenzo Chiaravalloti, ma forse i tempi non erano ancora maturi.
Questa volta affinchè la Provincia di Crotone realizzasse l’opera è bastato un emendamento al piano triennale delle opere pubbliche presentato dai consiglieri provinciali Antonio Barberio (della maggioranza) e Alfonso Dattolo (della minoranza) che è anche sindaco di Rocca di Neto.
Al tradizionale taglio del nastro avvenuto (a poco più di un mese dalle elezioni per il rinnovo del Consiglio Provinciale), sotto una leggera pioggia, sul lato di Corazzo del ponte, effettuato dal presidente della Provincia di Crotone, Sergio Iritale, insieme a tanti cittadini di Corazzo e Scandale (pochi quelli di Rocca di Neto) erano presenti il vicepresidente, Emilio De Masi, gli assessori provinciali: Salvatore Bonofiglio, Claudio Liotti e Santo Scalise, e i consiglieri provinciali: Sergio Arena, Antonio Barberio ed Egidio Sicilia.
Notato in zona anche il sindaco di Rocca di Neto, Alfonso Dattolo, che non era stato inserito nel programma per l’inaugurazione del ponte ed aveva parlato di una “sorta razzismo elettorale” e che forse per questo non ha partecipato al taglio del nastro.
Erano presenti, inoltre, il direttore del Dipartimento IV Giuseppe Macheda e il responsabile unico del procedimento Francesco Mario Benincasa.
Da un comunicato stampa della Provincia di Crotone apprendiamo che il ponte sul fiume Neto, fu progettato nel 1880 dall’ingegnere Settembrini dell’Ufficio tecnico provinciale del Genio Civile, Provincia di Calabria Ultra 2, Circondario di Crotone, e realizzato lungo la strada consortile Crotone–Savelli nei primi anni del ‘900.
Il ponte ha una struttura realizzata completamente in acciaio i cui elementi sono interamente chiodati e bullonati e la cui lunghezza complessiva è pari a circa 165 metri con 5 campate da 24 metri e 2, le estreme appoggiate sulle spalle, di circa 21.5 metri con 6 piloni anch’essi metallici.
Un sistema di traversi ortogonali alle travatura reticolari verticali sostiene l’impalcato del ponte, originariamente in legno massiccio e tavolato secondario su cui era posta la massicciata ferroviaria
L’intervento di recupero del ponte di Corazzo (progettato dall’ingegnere Giuseppe Spadea, dall’architetto Gino Trivieri e dal geometra Domenico Lazzaro) è costato 520.000 euro a cui vanno aggiunti i 121.000 euro spesi dalla Provincia per sistemare ed ammodernare le due strade d’accesso al ponte, impianto di illuminazione compreso.
I lavori di sistemazione, eseguiti per conto della Provincia di Crotone dall’Ati Bonfante e Mulè Snc & Viman Srl di Caltanissetta, sono consistiti: nella demolizione dell’intera sede ferroviaria e dell’impalcato portante in legno in modo da mettere a nudo la struttura metallica principale; nella pulitura mediante sabbiatura a pressione e successiva verniciatura; nella messa in opera del nuovo impalcato in struttura mista costituito da longheroni in acciaio, tavolato in castagno massiccio e soletta portante in c.a. dello spessore di 17 centimetri; nella posa in opera del manto bituminoso carrabile e della pavimentazione pedonale; nella realizzazione delle opere di raccolta delle acque meteoriche, della segnaletica e dell’illuminazione notturna.
E stata così realizzata una corsia unica (con velocità massima consentita di 30 chilometri all’ora) attraversata da alcuni dossi artificiali e con traffico a senso unico alternato regolato da impianto semaforico; presente anche sul lato sinistro (per chi si trova a Corazzo) un marciapiede che consente il traffico pedonale.
Al ritorno della statua di San Giuseppe Operaio, sotto una pioggia diventata più insistente, è stato offerto un rinfresco ai presenti.
Nel pomeriggio ed in serata a Corazzo è continuata la festa con i giochi popolari, i fuochi d’artificio e le attrazioni canore con il gruppo Metropolis con la cantante Alessia e lo show di Micu ‘u Pulici, con una certezza in più: da oggi la comunità della frazione scandalese è più vicina a Rocca di Neto (dove può arrivare senza dover percorrere la pericolosa statale 107) e quindi ad una grande quantità di servizi ai quali qualcuno forse finora aveva rinunciato.
ROSARIO RIZZUTO
La fotogallery dell’inaugurazione.