Archive for October 30th, 2009

Giuseppe Durante dell'Altilia Kr risponde al mio articolo sulla gara con lo Scandale

Sul Crotonese di stamane  è stata pubblicata la lettera che segue a firma di Giusepep Durante a nome di tutti i tesserati dell’Altilia Kr, società dilettantistica che milita nel girone E del campionato di Terza Categoria Calabrese, lo stesso dello Scandale.
La lettera, nell’intenzione del firmatario o di chi l’ha scritta, dovrebbe essere la risposta al mio articolo apparso sul Crotonese di martedì 27 Ottobre 2009 e relativo alla gara Scandale - Altilia.
Non avendo la mia redazione sportiva avuto la bontà di avvertirmi di tale lettera per darmi la possibilità di rispondere alle accuse lanciate, rispondo in questo post.

Ecco la la lettera dell’Altilia Kr intervallata dai miei commenti in blu:

È vero, per fortuna che siamo solo alla prima partita! Pensavamo di avere assistito ad un’altra gara, al termine della quale i giocatori delle due squadre si sono salutati nella massima tranquillità, anche perché i rapporti tra le due società sono sempre stati ottimi.
(Questa premessa, forse, è l’unica parte non falsa della lettera: in effetti i rapporti tra le due società sono sempre stati ottimi e anche domenica, al di là dell’agonismo della partita, di qualche scaramuccia verbale, di qualche fallo di proposito, di un diverbio tra Salvatore Lazzaro ed un calciatore ospite che stava degenerando in rissa e di un fallaccio su Max Franco che è uscito dal campo affermando che il ginocchio glielo avevano rotto apposta tutto è andato bene).

Pensavamo di aver assistito ad una semplice espulsione per doppia ammonizione, con il leggero, e sottolineo leggero, nervosismo che ne scaturisce in una situazione di questo tipo.
(Certo questo è uno degli episodi successi, il signor Durante però si dimentica di dire che il suo calciatore subito dopo essere stato espulso, uscendo si è diretto verso di me pronunciando frase ingiuriose e minacciose e, forse, non colpendomi, solo perchè trattenuto da un compagno. Così come si dimentica di raccontare l’ingresso in campo di un proprio dirigente che ha aggredito verbalmente l’arbitro con lo scopo, evidente, di intimorirlo – da quel momento l’arbitro difficilmente ha fatto avanzare lo Scandale fischiando fuorigiochi inesistenti. Che tale dirigente andasse allontanato dal campo me lo ha confermato personalmente anche l’arbitro, Perri di Mirto [sezione di Rossano] che non lo ha fatto per non surriscaldare ancora di più l’ambiente [il che significa che l'ambiente era già abbastanza surriscaldato: altro che non è successo niente come prova a giustificarsi il signor Durante mentendo spudoratamente).

Pensavamo che Scandale e Altilia avessero giocato una comunissima gara, ma nella cronaca nel signor Rosario Rizzuto, occupata per larga parte da commenti personali sembra che la gente abbia assistito ad una vera e propria battaglia.
(Nel mio articolo, che solo in minima parte è occupato da considerazioni personali [bastava contare le righe non ci voleva molto] non si parla di alcuna battaglia ma solo di quello che è successo, anzi di parte di quello che è successo perchè, essendo io una persona mortale, una po’ di paura, quando ti dicono di non metterti con certe persone, di stare attento che quello è… ecc…, dicevo un po’ di paura ce l’ho anche io).

Eppure sono tanti gli anni di calcio che il sottoscritto ormai ha alle spalle e non mi sembra che la partita di domenica possa essere definire tale. Il signor Rizzuto sarebbe stato “minacciato” da un nostro tesserato. Roba che ha dell’incredibile; un po’ come è successo tempo fa quando la persona in questione fu “vittima” di un torto arbitrale che lo portò ad un deferimento.
(Caro Giuseppe ma hai provato a chiedere al tuo tesserato? Purtroppo è la verità così come era la verità [ma come all'epoca, se non ricordo male, mi esprimesti solidarietà!!!!????] l’episodio che citi relativo alla gara tra Cirò e Scandale e alla mia diatriba con l’arbitro Palmieri junior e che nulla a che a vedere con la situazione in oggetto. A meno che nelle tue parole non ci sia l’intenzione di farmi passare per visionario ma tanto non ti crede alcuno o al massimo possono farlo quelli come te).

Però di mezzo ci vanno le persone, e tutti sappiamo (o forse no) la potenza che può avere un media, sia in senso positivo che negativo.
Per questo motivo ho deciso di difendere non solo me stesso, ma anche il nome della mia società e il nome dei miei compagni di squadra. La nostra società sta compiendo un percorso, così come fanno tante altre, ma non abbiamo nessuna voglia di “sponsorizzarlo”.
(Leggittimo).

Altresì vogliamo che non vengano create false tensioni per motivi futili, o saremo costretti a difenderci con gli stessi mezzi: scrivendo, proprio come abbiamo fatto ora, o nel caso non bastasse percorrendo le vie legali.
(Beh, per me non sono motivi futuli se permetti).

Chiudo sperando che in futuro sulle colonne dei giornali non debbano più essere ospitate lettere di questo tipo e che i cronisti si limitino a descrivere esclusivamente i fatti.
(E’ proprio querllo che ho fatto: RACCONTARE I FATTI. Al massimo mi si può criticare il fatto che non li abbia raccontati tutti e me ne comincio a pentire!).

Un’ultima osservazione: una squadra di calcio che domina in trasferta il primo tempo, sciupando tantissime palle gol nitide non ha nessun interesse nell’innervosire la gara, sarebbe controproducente.
(Avete giocato bene, avete avuto le vostre occasioni ma da qui a dire che avete dominato la gara ce ne corre…).

Così come è un controsenso affermare che il direttore di gara è stato condizionato o intimorito, visto che al termine della partita lo stesso arbitro aveva registrato un ammonito da una parte e dieci dall’altra: indovinate quale?
Giuseppe Durante
In rappresentanza di tutti i tesserati dell’A.C. Altilia Kr.

Bene, anzi male.
Come avete potuto constare la missiva in questione è piena di bugie ed errori: quello più grossolano alla fine: non è vero che lo Scandale ha avuto un solo ammonito ma ne ha avuto tre.
Non so nemmeno se corrisponde a vero il fatto che l’Altilia ne abbia avutro 10 (le ammonizioni è un dato che non registro mentre seguo le partite), credo che ce ne sia stata qualcuna in meno, sicuramente di più dello Scandale ma non è certo colpa di qualcuno se lo Scandale, almeno in questa occasione, è stato più corretto o almeno il direttore di gara lo ha considerato tale.

Che altro dire, lascio a voi i commenti che so già che saranno in gran parte contro di me e non perchè ho torto.
Infatti ho capito che non serve farsi il culo così per una società, per delle persone,  per un paese, alla fine ognuno si vede i fatti propri, ti lasciano sempre solo, hanno anche paura di scrivere un commento, di contro Giuseppe Durante che è uno esperto di media avrò modo di scrivere decine di commenti a suo favore tanto lo sa che io non cancello nulla!!!

E vai con l’ennesima arrabbiatura!!!

Fermiamo questo calcio che non è più sport. Prima che sia troppo tardi!!!


Così non è sport, stavo leggendo il comunicato ufficiale della Figc di Catanzao n°. 50 del 29 Ottobre 2009 e mi sono indignato.

Sui campi di calcio, o che si sia calciatori, dirigenti, massaggiatori, medici, l’obiettivo comune èsono gli arbitri, e, a volte, rischiano grosso.

Ma solo a Crotone è stato detto di non toccarli?

Che senso ha continuare così?

Perchè non si fermano i campionati? oppure alla Federazione conviene incassare le multe e chi si è visto si è visto?

Certo, a volte alcuni arbitri se la cercano e ti tirano la violenza anche quando non ce l’hai, ma se si accetta di diventare uomini di sport bisogna esserlo fino in fondo e passare su tutto, torti gravi compresi.

Credo che sia arrivato il momento di fare una riflessione approfondita, se pensate che stia asagerando leggetevi un estratto dell’ultimo comunicato della Figc di Catanzaro:

Saverio Mirarchi, Presidente Figc della Calabria. Foto Rosario Rizzuto
CAMPIONATO ECCELLENZA
PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI – GARE DEL 25/10/2009
In base alle risultanze degli atti ufficiali sono state deliberate le seguenti sanzioni disciplinari.
A CARICO DI DIRIGENTI
Inibizione a svolgere ogni attività ai sensi dell’art. 19 del C.G.S. fino al 30/09/2010 al Sig. NOTARO FRANCESCO (ISOLA CAPO RIZZUTO 1966) per entrata abusiva in campo durante la gara e comportamento ingiurioso verso l’arbitro, per avere, nell’abbandonare la panchina a seguito del provvedimento di allontanamento da parte dell’arbitro, rivolto parole ingiuriose e minacciose verso uno degli assistenti arbitrale e offensive nei confronti di Organi Federali, nonché per aver dato una "violenta spallata al braccio destro al detto assistente".

Inibizione a svolgere ogni attività ai sensi dell’art. 19 del C.G.S. fino al 31/12/2009 al Sig. MAESANO GIUSEPPE (OMEGA BAGALADI SANLORENZO) per avere avuto "un violento alterco" con un giocatore avversario alla fine del primo tempo, nonché per comportamento ingiurioso e minaccioso verso l’arbitro.(Rapporto C. di C.).

Inibizione a svolgere ogni attività ai sensi dell’art. 19 del C.G.S. fino al 30/11/2009 al Sig. CONDEMI GIUSEPPE (OMEGA BAGALADI SANLORENZO) per avere alla fine del primo tempo afferrato per il collo un giocatore della squadra avversaria.(Rapporto C. di C.).

A CARICO DI ALLENATORI
Squalifica fino al 04/11/2009 al Sig. FRANCESCO GALATI (SOVERATO V.) per proteste durante la gara.

A CARICO DI CALCIATORI
ESPULSI DAL CAMPO
SQUALIFICA PER TRE GARE EFFETTIVE
FERRARO ANGELO (SCALEA 1912)
per atto di violenza contro un giocatore avversario alla fine del primo tempo mentre le squadre rientravano negli spogliatoi.

CAMPIONATO PROMOZIONE
GARA DEL 25/10/2009 BOCALE CALCIO – LOCRI A.C.
Il Giudice Sportivo Territoriale, letti gli atti ufficiali dai quali risulta che un dirigente non identificato della società Bocale ha tenuto a fine gara un comportamento non conforme ai principi sportivi di lealtà probità, rettitudine e correttezza di cui all’art.1 del C.G.S., trasmette gli atti alla Procura Federale per gli opportuni accertamenti e provvedimenti.

PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI – GARE DEL 25/10/2009
In base alle risultanze degli atti ufficiali sono state deliberate le seguenti sanzioni disciplinari.

A CARICO DI SOCIETÀ
AMMENDE
€ 500,00 PROMOSPORT LAMEZIA TERME
per avere propri sostenitori, entrati abusivamente in prossimità degli spogliatoi alla fine del primo tempo, colpito con schiaffi e calci il muro antistante gli spogliatoi stessi, nonché per comportamento reiteratamente ingiurioso e minaccioso da parte di uno dei detti sostenitori alla fine del primo tempo stesso durante e a fine gara (si trovavano in prossimità degli spogliatoi per l’apertura abusiva di un ingresso.

€ 300,00 MAMERTRESILICESE
per avere un proprio sostenitore entrato abusivamente nello spogliatoi o arbitrale alla fine del primo tempo, spintonato l’arbitro e rivolto parole di minaccia ai due assistenti arbitrali.

€ 160,00 CETRARO
per inadeguata sistemazione spogliatoio arbitrale (mancava l’acqua calda), nonché per comportamento reiteratamente ingiurioso verso l’arbitro da parte di due propri sostenitori durante la gara.

A CARICO DI DIRIGENTI
Inibizione a svolgere ogni attività ai sensi dell’art. 19 del C.G.S. fino al 28/04/2010 al Sig. DETTORE PASQUALE (LOCRI A.C.) per ingresso abusivo nello spogliatoio dell’arbitro a fine gara e per aver tentato di aggredirlo non riuscendovi per l’intervento delle Forze dell’Ordine.

Inibizione a svolgere ogni attività ai sensi dell’art. 19 del C.G.S. fino al 31/12/2009 al Sig. TRIPODI CESARE (BAGNARESE) per entrata abusiva in campo e comportamento minaccioso verso l’arbitro,
nonché per aver costretto l’arbitro a ritardare la ripresa del gioco(dopo l’allontanamento dalla panchina rientrava nel campo di giuoco).

Inibizione a svolgere ogni attività ai sensi dell’art. 19 del C.G.S. fino al 28/12/2009 al Sig. FIATO VINCENZO (LOCRI A.C.) per comportamento minaccioso nei confronti dell’arbitro a fine gara nonché per frasi offensive nei riguardi dello stesso contenuto nella riserva consegnata all’arbitro a fine gara.

Inibizione a svolgere ogni attività ai sensi dell’art. 19 del C.G.S. fino al 25/11/2009 al Sig. MAURO NICOLA (COMPRENSORIO LAZZARO) per entrata abusiva in campo durante la gara e proteste nei confronti dell’arbitro.(Già inibito fino al 28.10.2009).

A CARICO DI MASSAGGIATORI
Squalifica fino al 07/12/2009 al Sig. GIUSEPPE AUDINO (LOCRI A.C.) per comportamento minaccioso nei confronti dell’arbitro a fine gara.

A CARICO DI ALLENATORI
Squalifica fino al 11/11/2009 al Sig. CUTRI GIOVANNI (PROMOSPORT LAMEZIA TERME) per comportamento offensivo nei confronti dell’arbitro a fine gara.

Squalifica fino al 04/11/2009 al Sig. BARILLA GIUSEPPE (CATONA DILETTANTISTICA) per proteste a decisioni arbitrali durante la gara.

Squalifica fino al 04/11/2009 al Sig. D’AGOSTINO SERAFINO (MAMERTRESILICESE) per entrata abusiva in campo durante la gara.

A CARICO DI CALCIATORI
ESPULSI DAL CAMPO
Squalifica fino al 31/01/2011 al Sig. TRIPODI CARMELO (BAGNARESE)
per avere durante la gara spintonato con le "braccia" e colpito l’arbitro con un calcio alla gamba destra, nonché per comportamento minaccioso verso l’arbitro stesso alla notifica del provvedimento di espulsione.

CAMPIONATO PRIMA CATEGORIA
PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI – GARE DEL 25/10/2009
In base alle risultanze degli atti ufficiali sono state deliberate le seguenti sanzioni disciplinari.
A CARICO DI DIRIGENTI
Inibizione a svolgere ogni attività ai sensi dell’art. 19 del C.G.S. fino al 05/07/2010 al Sig. PARISE MARIO (VERZINO CALCIO GIOVANILE) per entrata abusiva in campo e comportamento offensivo e minaccioso nei confronti dell’arbitro durante la gara nonché per aver tentato di aggredire l’arbitro con la bandierina e non riuscendovi per l’intervento di dirigenti e tesserati della società.

Inibizione a svolgere ogni attività ai sensi dell’art. 19 del C.G.S. fino al 04/01/2010 al Sig. GULLI DOMENICO (CAMPESE) per entrata abusiva in campo con proteste e comportamento irriguardoso e minaccioso nei confronti dell’arbitro durante la gara, nonché per aver ritardato l’uscita dal campo.

Inibizione a svolgere ogni attività ai sensi dell’art. 19 del C.G.S. fino al 18/11/2009 al Sig. ORLANDO ANTONINO (NUOVA FILADELFIA) per comportamento offensivo nei confronti dell’arbitro durante la gara.

Inibizione a svolgere ogni attività ai sensi dell’art. 19 del C.G.S. fino al 11/11/2009 al Sig. ZINNA FRANCESCO (SAN CALOGERO) per entrata abusiva in campo e comportamento irriguardoso nei confronti dell’arbitro.

Inibizione a svolgere ogni attività ai sensi dell’art. 19 del C.G.S. fino al 04/11/2009 al Sig. SCORNAIENCHI GIANCARLO (APRIGLIANO CALCIO) per comportamento irriguardoso nei confronti dell’arbitro durante la gara.

Inibizione a svolgere ogni attività ai sensi dell’art. 19 del C.G.S. fino al 04/11/2009 al Sig. DIANO ANTONIO FRANCO (GIM ROSE A.S.D.) per comportamento irriguardoso nei confronti dell’arbitrodurante la gara.

Inibizione a svolgere ogni attività ai sensi dell’art. 19 del C.G.S. fino al 04/11/2009 al Sig. PANDOLFO VINCENZO (NUOVA POL. ACCONIA) per comportamento irriguardoso nei confronti dell’arbitro durante la gara.

Inibizione a svolgere ogni attività ai sensi dell’art. 19 del C.G.S. fino al 04/11/2009 al Sig. PALUMBO FEDELE (SPEZZANO ALBANESE) per comportamento irriguardoso nei confronti dell’arbitro a fine
gara.

A CARICO DI MEDICI
Inibizione a svolgere ogni attività ai sensi dell’art. 19 del C.G.S. fino al 04/01/2010 al Sig. AMBROSIO ANDREA (CAMPESE) per entrata abusiva in campo con proteste e comportamento irriguardoso e minaccioso nei confronti dell’arbitro durante la gara, nonché per aver ritardato l’uscita dal campo.

A CARICO DI MASSAGGIATORI
Squalifica fino al 18/11/2009 al Sig. DEVENUTO VINCENZO (REAL CATANZARO 1969) per comportamento offensivo nei confronti dell’arbitro a fine gara.

A CARICO DI ALLENATORI
Squalifica fino al 04/12/2009 al Sig. TOLOMEO VITALIANO (REAL CATANZARO 1969) per comportamento offensivo e minaccioso nei confronti dell’arbitro a fine gara più volte reiterato.

Squalifica fino al 04/11/2009 al Sig. SERGI MASSIMO (CAMPESE) per comportamento irriguardoso nei confronti dell’arbitro durante la gara.

Squalifica fino al 04/11/2009 al Sig. FIORETTI CARMINE (NUOVA POL. ACCONIA) per comportamento irriguardoso nei confronti dell’arbitro durante la gara.

A CARICO DI CALCIATORI
ESPULSI DAL CAMPO
SQUALIFICA PER CINQUE GARE EFFETTIVE
GAETANO GIACINTO (REAL PIANOPOLI)
per comportamento irriguardoso nei confronti dell’arbitro, nonché per aver tentato di aggredire l’arbitro durante la gara, non riuscendovi per l’intervento dei dirigenti e di altri tesserati della società.

SQUALIFICA PER TRE GARE EFFETTIVE
TARANTINO SANDRO (APRIGLIANO CALCIO)
Per comportamento irriguardoso nei confronti dell’arbitro durante la gara e comportamento minaccioso nei confronti dell’arbitro a seguito del provvedimento disciplinare.

NON ESPULSI DAL CAMPO
SQUALIFICA PER OTTO GARE EFFETTIVE
CHIELLINO FRANCESCO (REAL CATANZARO 1969)
per aver tentato di aggredire l’arbitro a fine gara non riuscendovi per l’intervento di un’altro calciatore, nonché per avere mantenuto un comportamento offensivo e minaccioso nei confronti dell’arbitro più volte reiterato, nonché per aver tentato di colpire l’arbitro con la propria maglia.

E, se non vi basta, leggete qui
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Morti per amianto a Crotone. I responsabili Montedison sapevano. Bastardi dovete pagare tutto!!!

Otto persone, tra direttori e responsabili della sicurezza e della sanità del vecchio stabilimento chimico Montedison di Crotone, succedutesi negli anni, hanno ricevuto dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Crotone un avviso di conclusione delle indagini circa i gravi danni alla salute provocati dall’utilizzo dell’amianto all’interno dello stabilimento.
Una parte della zona industriale crotonese. Foto da www.ippo94scandale.splinder.com
La Procura sostiene che le otto persone, accusate di omicidio colposo plurimo e disastro colposo, sono responsabili del decesso, causato da mesotelioma pleurico, di cinque lavoratori dello stabilimento e delle mogli di altri due operai, venute in contatto con le polveri d’amianto attraverso gli indumenti di lavoro dei mariti. Le morti sono avvenute tra il 1998 e il 2006.
Secondo gli inquirenti, le otto persone erano a conoscenza dei gravi danni provocati dall’amianto ai lavoratori che non sarebbero stati informati e sottoposti a controlli sanitari. Né ai lavoratori sarebbero stati forniti efficaci mezzi di protezione e sistemi idonei per impedire la diffusione delle polveri d’amianto.
Il procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Crotone, Raffaele Mazzotta, durante un incontro con i giornalisti, ha detto che ‘quella che abbiamo accertato e’ solo la punta dell’iceberg’, illustrando l’indagine, nata nel 2001 da un’inchiesta giornalistica del bisettimanale ‘il Crotonese’.
“Un’indagine – ha aggiunto il procuratore Mazzotta – troppo complessa e lunga per concludersi oggi. Una indagine suscettibile di ulteriori sviluppi per ciò che riguarda il numero delle vittime causate dall’amianto e i luoghi in cui è stato smaltito”. La fibretta d’amianto in polvere, veniva usata nel reparto forno fosforo, anche se negli anni sessanta era stata ormai scientificamente confermato il nesso micidiale fra l’esposizione all’amianto e il cancro. Il forno fosforo venne attivato il 14 dicembre del 1960 e fino al 1993 lavorò tranquillamente. Si tratta di un indagine complessa alla luce delle numerose ragioni sociali che nel tempo si sono alternate, inizialmente si trattò di Montecatini Società Generale per l’Industria Mineraria e chimica, Montecatini Edison Spa, Ausimont spa, Cledia srl, Alessandria Ausidet spa, Ausidet srl.
E ancora: Enimont Augusta Industriale spa, Enimont Augusta Industriale srl, Enichem Augusta Industriale srl, Fosfotec srl.
Come detto tutte ragioni sociali diverse ma la produzione era per tutti uguale: fertilizzanti. In questo filone di indagine viene contestato anche il reato di disatro colposo per omessa informazione ai lavoratori sui rischi che correvano, mancati controlli sanitari e misure di prevenzione non adottate. Nel 1961 una legge imponeva alle aziende la stipula di un’assicurazione specifica ma Montedison ritenne di non prenderla in considerazione.
Secondo quanto sostenuto dall’Ispettore Savoia nel corso della conferenza stampa in Procura, basta una sola fibra d’amianto e se nell’individuo c’è anche una piccola predisposizione anche dopo 30-40 anni l’esito può essere letale. Sulla base di alcuni dati nel ’98, nel 2001 e 2002 furono 60coloro che operavano al forno fosforo morti di tumore. Un indagine che si è rivelata difficile anche per l’assenza di un registro di tumori nella provincia di Crotone. Come si sa in Italia sono 31 i registri attivi e tutti di carattere volontaristico.
Il Procuratore Mazzotta ha tale proposito ha incaricato la Guardia di Finanza di appurare a che punto è l’istituzione del registro, il cui protocollo d’intesa tra Crotone e Cosenza è stato siglato il 02 ottobre 2008 e per il quale è stata nominata una responsabile dell’Azienda Sanitaria di Cosenza la quale ha attivato le procedure per la sua realizzazione. La mancanza del registro dei tumori ha reso più difficile l’individuazione delle patologie tumorali. Si ritiene infatti che l’esposizione all’amianto sia la causa dell’insorgenza delle patologie tumorali ed in particolare del “mesotelioma pleurico”. Poiché le vittime purtroppo sono molte di più di quelle che attualmente risultano, diventa necessario l’aiuto delle famiglie degli operai che lavorarono all’ex Montedison.
Un aiuto importante per la procura poiché consentirà ma per trovarle ora abbiamo bisogno dell’aiuto delle famiglie. Sono sicurissimo che da domani l’elenco si allungherà”.
Un’indagine resa possibile dall’intensa attività svolta dal NISA un’aliquota specializzata in tematiche ambientali e di cui la Procura di Crotone si avvale viste le sue grandi peculiarità. Un’indagine importante che pone ancora una volta in risalto come il territorio crotonese per decenni sia stato violentato. Un territorio che paga un prezzo altissimo ha sostenuto il Procuratore Mazzotta nel corso della conferenza stampa.
(Fonte: Antonella Marazziti)