Archive for November 26th, 2009

Volesse Iddio che fosse la fine! Scacco alle cosche della 'ndrangheta degli Arena e dei Nicoscia

Una pattuglia della Polizia. Foto dalla reteSono queste le notizie che rendono fantastica una giornata già iniziata alla grande.

Operazione "Pandora". Le cosche della ‘ndrangheta degli Arena e Nicoscia di Isola Capo Rizzuto sono sotto scacco.

Infatti il Servizio Centrale Operativo della Polizia sta coordinando una vasta operazione contro le cosche della ‘ndrangheta crotonese.

Oltre 400 agenti, sia uomini che donne, sono impegnati tra Crotone, Pavia, Reggio Emilia ed altre cittadine del nord d’Italia per eseguire 37 ordini d’arresto e per sequestrare vari beni mobili ed immobili tra cui case, ville e ben 6 auto blindate peer un valore di alcuen decine di milioni di euro.

Fra i destinatari figurano i presunti autori dell’omicidio di Carmine Arena, il boss di Isola Capo Rizzuto assassinato a colpi di bazooka il 2 ottobre 2004: si tratta di Vincenzo Corda, di 53 anni, e Paolo Corda, di 50 anni, di Pasquale Manfredi, 32 anni, e Salvatore Nicoscia, 37 anni, già detenuto per altra causa, che sono accusati anche di un altro omicidio, quello di Pasquale Tipaldi, ucciso a Isola Capo Rizzuto il 24 dicembre 2005.

Ordine di cattura anche per il boss di Cutro Nicolino Grande Aracri, già detenuto, accusato di reati in materia di armi, per Luigi Morelli, 36 anni, e Nicola Lentini, 22 anni, entrambi di Isola Capo Rizzuto, accusati del tentato omicidio di Vincenzo Riillo, avvenuto l’11 aprile 2006.

Con l’operazione "Pandora" sarebbero stati individuati, inoltre, gli autori delle estorsioni ai danni di noti complessi turistici cone l’Hotel Club Le Castella, la Baia degli Dei, il Villaggio Valtur e l’Hotel San Francesco dai quali avrebbero preteso somme di denaro ma anche assunzioni e forniture di alimenti e merci varie. Nel corso dell’indagine sono state sequestrati alcuni arsenali di armi.

Lo Sco, la Squadra Mobile di Crotone, e la Sezione criminalità organizzata di Catanzaro, si legge in una nota del Ministero degli Interni, hanno inferto un duro colpo alle organizzazioni mafiose attive nel territorio.

L’impegno degli organismi investigativi, da tempo sostenuto nel capoluogo calabrese, ha portato alla cattura di numerosi esponenti di spicco delle cosche della ‘ndrangheta, determinando lo smantellamento delle loro strutture verticistiche.

Le indagini sono state svolte con la diretta partecipazione anche delle Squadre Mobili di Milano, Bologna, Pavia e Reggio Emilia.

[Re.AL]
(Fonte:
www.arealocale.com).

Il Ministro Ignazio La Russa augura il cancro a dei ragazzi italiani in Spagna

LA LETTERA

"Se La Russa mi augura il cancro"

 

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"Se La Russa mi augura il cancro"

La Russa allo stadio di Barcellona


Salve,
sono un ragazzo di 31 anni che da due anni lavora e vive a Barcellona.

Premetto che purtroppo non abbiamo filmati nè una documentazione audio circa l’accaduto, perciò posso solo limitarmi a raccontarlo.

Erano circa le 17 di martedì: io e i miei colleghi di lavoro ci godevamo gli ultimi minuti di pausa prima di tornare al lavoro. Improvvisamente qualcuno riconosce una nota fisionomia, la figura di un signore seduto al tavolino di un bar di Plaza Catalunya…

"E’ La Russa!"

E che cosa faceva il nostro ministro li’, a pochi metri a godersi la mite temperatura catalana?

Ma, chiaro, era venuto a vedere la "sua" Inter, impegnata nella partita di Champions contro il Barcellona (solo un’ipotesi, inizialmente, poi praticamente confermata da lui stesso).

Bene, per farla breve, qualcuno di noi non ha resistito, vista la ghiotta occasione, e si è così avvicinato al Sor Ignazio…

Questa la sua frase (ovviamente una provocazione, legittima, anzi, dovuta):

"Salve Ministro (stringendogli la mano), spero che la partita le vada male, così come sta andando male il nostro Paese guidato dal suo Governo…"

Una provocazione, certo, ma, garbata, mi pare…
Ed ecco l’incredibile risposta del signor Ignazio La Russa, ricordo MINISTRO DELLA DIFESA DELLA REPUBBLICA ITALIANA:

"Ed io spero che LE VENGA UN CANCRO…"

UN CANCRO.

Questa la vergognosa risposta di un MINISTRO alla provocazione di un cittadino italiano, un ragazzo di 26 anni.

"SPERO CHE LE VENGA UN CANCRO".

Bè, lo so che non c’è nessuna prova o documento ma noi qui siamo in molti a poterlo testimoniare (eravamo un poco lontani ma eravamo li’).

Credo che si debba cmq sapere (anzi, forse meglio dire "ribadire") quale sia la caratura e il livello di chi in questo momento ci sta governando, l’arroganza, la maleducazione, la "violenza" verbale che questi signori si permettono di utilizzare nei confronti dei propri cittadini (di parte avversa, s’intende, ma pur sempre cittadini…)

Fine della storia, spero che venga diffusa il più possibile, almeno sul web.

Marco Pidalà
Davide Sellari
Barcellona

(25 novembre 2009)
(Fonte: Repubblica.it)