La Tavola Rotonda del "Filolao" vista dalla studentessa nonchè relatrice Francesca Ammirati

Normal
0
14

false
false
false

MicrosoftInternetExplorer4

/* Style Definitions */
table.MsoNormalTable
{mso-style-name:”Tabella normale”;
mso-tstyle-rowband-size:0;
mso-tstyle-colband-size:0;
mso-style-noshow:yes;
mso-style-parent:”";
mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt;
mso-para-margin:0cm;
mso-para-margin-bottom:.0001pt;
mso-pagination:widow-orphan;
font-size:10.0pt;
font-family:”Times New Roman”;
mso-ansi-language:#0400;
mso-fareast-language:#0400;
mso-bidi-language:#0400;}

Si è tenuto giorno 3 dicembre presso il Liceo Scientifico “Filolao” un incontro sul bullismo a conclusione del progetto di educazione alla legalità e alla non-violenza. Hanno partecipato esponenti del mondo scolastico, politico, sanitario, ecclesiastico e tutti hanno affrontato il problema in relazione al proprio ruolo sociale.
Il bullismo rappresenta, nel mondo contemporaneo, una vera e propria piaga le cui sofferenze si avvertono soprattutto nell’adolescenza.

Sono sempre di più, purtroppo, i casi di violenza giovanile a tutti i livelli che occupano le pagine dei quotidiani e i servizi dei Tg.

Le cause sono da ricercarsi nei principi della società che sempre più spesso finisce per dimenticarli e sostituirli con valori verosimili. La verità è che soprattutto gli adolescenti hanno bisogno di punti di riferimento saldi in grado di interpretare le loro esigenze: la famiglia, la scuola, il gruppo degli amici devono adempire questo compito.
Il bullo, in realtà, è una persona insicura e fragile che nasconde il suo disagio dietro la maschera della violenza e della prevaricazione.

La studentessa del Liceo "Filolao" Francesca Ammirati. Foto Rosario Rizzuto

Forse riflettendoci, scopriamo che non si tratta di niente di nuovo.

Il bullismo è sempre esistito ed ha avuto ed ha ripercussioni sociali di notevole entità.

Basta ricordare l’"infame" Franti di “Cuore” di De Amicis o “David Copperfield” di Charles Dickens.

Le etichette di bullo e vittima tendono ad essere fuorvianti, perché spesso uno stesso ragazzo gioca entrambi i ruoli, da vittima diviene persecutore e comunque il bullo spesso si comporta in tale maniera perché si sente una vittima, maltrattata ingiustamente dagli altri.

Soggetti come questi non devono essere ostracizzati dalla società; occorre, invece, lavorare su di essi affinché possano trovare la propria identità e l’equilibrio di una vita normale.

La scuola, prima di dare alla società professionisti preparati, ha il dovere di formare cittadini responsabili in grado di fare scelte consapevoli e sostenere la legalità.

Noi giovani abbiamo l’onore e l’onere di ereditare questo singolare privilegio, a noi spetta l’arduo compito di diventare persone migliori per costruire su basi solide il nostro futuro.

Concludo citando, a questo proposito, quanto Paulo Coelho afferma ne “L’alchimista”: “Esiste una sola e grande verità su questo pianeta: chiunque tu sia o qualunque cosa tu faccia, quando desideri una cosa con volontà è perché questo desiderio è nato nell’anima dell’Universo. Quella cosa rappresenta la tua missione sulla terra ovvero la tua Leggenda Personale”.

Francesca Ammirati
3^ B Liceo Scientifico Statale “Filolao” – Crotone

Leave a Reply