Archive for February 4th, 2010

E-Lettori assenti…

525 visite e nemmeno un commento o uno striminzito saluto .

E’ assurdo!!!

Consiglio comunale veloce per salutare Totò Audia

SCANDALE – Scandale è in lutto per i funerali del fotografo-scrittore Totò Audia ma sabato 30 gennaio 2010 il Consiglio Comunale si deve tenere necessariamente.
Si respira un’aria irreale nella Sala Consiliare con la necessità di dover far presto per permettere ai consiglieri di mostrare la propria vicinanza alla famiglia Audia.
All’appello della segretaria Stefania Tutino non rispondono i soliti due Riolo, Giuseppe e Vittorio, e Chiaravalloti per la minoranza e Giuseppe Lettieri per la maggioranza.
Approvato all’unanimità il verbale della seduta precedente, il sindaco Fabio Brescia illustra il secondo punto all’ordine del giorno: “Approvazione Statuto unione dei Comuni della Valle del Neto”.
Un accordo tra i comuni di: Belvedere Spinello, Casabona, Rocca di Neto, Santa Severina, Scandale e Strongoli per realizzare, tra le altre cose, servizi in comune o accedere a finanziamenti.
L’accordo è a tempo indeterminato ma qualunque dei sei comuni può recedere in qualsiasi momento passando per il proprio Consiglio Comunale.
La sede di rappresentanza dell’Unione è fissata a Santa Severina, quella amministrativa a Rocca di Neto.
L'Assessore Filippo Lettieri presente al Consiglio Comunale di sabato 30 Gennaio 2010. Foto archivio Rosario Rizzuto
Gli organismi del nuovo “Ente” sono: il Consiglio (formato dai sindaci e da due consiglieri di ognuno dei sei comune ), la Giunta (formata dai sindaci o dai loro delegati che non possono però essere gli assessori dei comuni) e il Presidente (scelto tra i sindaci dei comuni che la compongono e che dura in carica un anno ad eccezione del primo che dura in carica due anni).
Dopo la relazione del sindaco Brescia il Consiglio Comunale approva all’unanimità con immediata esecutibilità.Il Consigliere Comunale Giuseppe Bennici presente al Consiglio Comunale del 30.01.2010. Foto archivio Rosario Rizzuto
Anche il terzo punto all’o.d.g.: “Esame iniziativa Sungrid Spa – Gruppo Terna – per realizzare un impianto fotovoltaico nel territorio comunale (sottostazione località Santa Domenica)” passa all’unanimità e con immediata esecutibilità.
Fabio Brescia spiega come in ogni sottostazione gestita dal gruppo Terna è prevista la realizzazione di piccoli impianti fotovoltaici; quello di Scandale prevede la produzione di 1 Megawatt e 13 di energia (quasi nulla in confronto agli 850 Megawatt della vicina centrale turbogas).
Oltre alla ricaduta occupazionale della fase realizzativa, lo sfruttamento del piccolo impianto non prevede royalties ad eccezione della realizzazione di un’opera, da parte di Terna, per il Comune che la ospita, opera che il comune di Scandale ha già individuato e che sarà illustrata successivamente.
Mentre il feretro di Totò Audia passa nelle vicinanze del Comune, il Consiglio approva sempre all’unanimità e con immediata esecutibilità l’ultimo punto: “Integrazione e rettifica deliberazione del Consiglio Comunale n. 26 del 31.07.2009” ossia la specificazione, da parte delle ditte che hanno chiesto la realizzazione di impianti eolici nel territorio di Scandale, delle particelle su cui questi impianti devono sorgere.
Alle 15,35 viene chiuso il consiglio  giusto in tempo per “accompagnare” lo scrittore scandalese Totò Audia nel suo ultimo viaggio nel paese che lui ha tanto amato.

ROSARIO RIZZUTO

L'arbitro Famularo salva il Casabona contro lo Scandale, il Marina di Strongoli ferma il Cirò, Papanice ad un punto dalla vetta

Un arbitraggio incerto, quello di Fabrizio Famularo di Rossano, e per alcune decisioni scandaloso consente al Casabona di pareggiare la gara contro lo Scandale e di laurearsi campione d’inverno insieme con il Cirò fermato sul pareggio dal Marina di Strongoli.
Non è stata una bella partita quella di Casabona ma la supremazia degli ospiti è stata, in alcuni tratti della gara, netta e a nulla è servito andare due volte in vantaggio.
A Casabona gioiscono per la mantenuta imbattibilità casalinga, mentre, in un intervista apparsa su Youtube, il presidente dello Scandale, Domenico Marazzita, non fa drammi e dice che ci può stare, che anche questo è il calcio.
La'rbitro Famularo Fabrizio con i capitani a centrocampo prima di Casabona - Scandale. Clicca x ingrandire. Foto Rosario Rizzuto
Alle spalle delle due battistrada si fa sotto il Papanice, che recupera due punti, grazie alla vittoria sul San Leonardo di Cutro, e chiude il girone di andata ad un solo punto dalle capoliste.
Quarto posto per tre sorelle: Altilia, Roccabernarda e Scandale ma sarebbe un inutile perdita di tempo fare ricorso, al momento, alla classifica avulsa per stabilire chi tra le tre sarebbe fuori dai play off se il campionato fosse finito domenica scorsa, visto e considerato che c’è tutto il girone di ritorno ancora da giocare ed in ballo ci sono qualcosa come 36 punti per squadra potenzialmente conquistabili.
Rientrata in zona play off l’Altilia, fa un piccolo passa verso tale prospettiva anche il Marina di Strongoli a soli 4 punti dall’agognato traguardo.
Continuano a crederci anche il San Leonardo, nonostante la sonora sconfitta del “Luigi Demme” col Papanice ma soprattutto il ritrovato Real Cotronei in serie positiva da tre gare dopo i problemi successivi alla gara con il San Leonardo e alle squalifiche subite.
Ridotte al lumicino, ma ancora tutto è possibile, le possibilità per Nuova Siberene e Camellino (vittoriosa a Crotone contro lo Sporting) di centrare l’ingresso nei play off.
Lo Sporting Crotone invece, con un comunicato a firma dei calciatori, dal quale, però, si dissocia il presidente Faga, minaccia il ritiro dal campionato a causa, a loro dire, dei torti arbitrali subiti.
Chiuso il girone di andata a zero punti, per i volenterosi giocatori dello Sporting Crotone l’obiettivo primario del girone di ritorno è quello di riuscire a fare prima possibile il primo punto della stagione, per loro, crediamo a questo punto, sarebbe quasi come vincere il campionato!
ROSARIO RIZZUTO

Presentati due libri ad Arcavacata di Rende e Corigliano Calabro

 

Un momento della manifestazione

 

Giornata di dibattito nei giorni scorsi, all’Università della Calabria e al Castello ducale di Corigliano Calabro. L’istituto di ricerca Artes/Strumenti per l’innovazione e la Fondazione Rubbettino hanno presentato “E anche questo è America” di Oscar Bartoli (giornalista che lavora a Washington) e “Democrazia e sviluppo: tra liberismo sconfitto e statalismo, quali modelli di democrazia?” di Lucio Avagliano (ordinario di Storia economica americana presso l’Università di Salerno).

«Gli Stati Uniti sono un paese di una vitalità e di una forza incredibili, un paese che sa cambiare di volta in volta, e che attraversa periodi a volte oscuri e a volte straordinariamente luminosi», si legge nel libro di Oscar Bartoli “E anche questa è America”. Lilia Infelise è partita da qui e dal volume di Barack Obama, “L’audacia della speranza”, per far riflettere i presenti sui cambiamenti di cui ha bisogno la Calabria.

L’economista ha introdotto il dibattito e ha rilanciato: quali insegnamenti può dare l’America alla Calabria? «In questo mondo-villaggio ciò che accade in America ci appartiene – precisa – così come ciò che accade in Calabria connota l’intero nostro paese agli occhi degli osservatori internazionali, come mostrano i titoli di prima pagina di Liberation, Le Monde, The Guardian e altre importanti testate estere ben documentano». Secondo Lilia Infelise, la Calabria avrebbe bisogno dell’apertura dei processi decisionali della politica, per dare voce a tutti gli attori del mondo economico e culturale della nostra regione, per mettere in campo quell’intelligenza collettiva che sola può dare risposte concrete collocabili in una consapevole visione dei futuri scenari internazionali. Citando Max Weber, Lilia Infelise ha invitato un pubblico attento a ricercare e sostenere quei politici che posseggono i tre caratteri indispensabili per un buon politico, lungimiranza, passione e responsabilità.

Oscar Bartoli e Lucio Avagliano hanno affiancato Lilia Infelise e hanno rafforzato le sue tesi raccontando le diverse facce dell’America che, soprattutto nei momenti di crisi, è divisa tra il libero mercato e l’intervento dello Stato, tra le opportunità di realizzazione personale e il rischio di perdere tutto da un momento all’altro.

Nella mattinata studenti, docenti e cittadini hanno avuto la possibilità di incontrare l’autore grazie al momento promosso da Artes / Strumenti per l’innovazione e Fondazione Rubbettino Cosenza.  Non una presentazione tradizionale, ma l’occasione per fare il punto su Italia, America ed Europa, riflettere criticamente sui vizi di casa nostra e soffermarsi sull’importanza di valorizzare il talento e il merito. Oltre a Oscar Bartoli, sono intervenuti Lilia Infelise (Presidente Artes) e Giacinto Marra (segretario generale Rubbettino).    

 

Giacinto Marra ha salutato i presenti e il rettore dell’Università della Calabria. Il segretario generale di Rubbettino ha ricordato che la Fondazione è nata tredici anni fa dall’impegno congiunto della casa editrice e dell’Amministrazione provinciale di Cosenza per promuovere il libro e la cultura attraverso eventi come quello di oggi.

 

Una fase della manifestazione

« Ancora una volta Artes promuove un’iniziativa per parlare in modo alto ma non astratto dei problemi che ci riguardano  e che riguardano, in modo particolare, i giovani- ha esordito Lilia Infelise – in questo modo perseguiamo una linea che vuole fare di Cosenza un centro europeo dell’apprendimento lungo tutta una vita». L’economista calabrese ha ripercorso il volume di Bartoli che, a sua detta, si legge con scorrevolezza e induce a soffermarsi sulle storie raccontate, a farle proprie per trarne spunti di riflessione: « Dalle storie raccontate nella prima parte del libro emerge che, in Italia, i giovani, se non appartengono alle aree forti, trovano mille ostacoli. L’America, invece, è un ambiente scevro di prevaricazioni in cui il soggetto percepisce che, per guadagnarsi il rispetto, non è necessario appartenere a qualcosa o qualcuno. Grazie al mio lavoro, ho incontrato parecchi giovani italiani: studiano, sono in gamba, ma non conoscono le lingue e non hanno fatto esperienze all’estero. In America si incontra quella che uno dei personaggi del libro chiama la realtà della pratica». Lilia Infelise condivide con i presenti alcune delle domande suscitate dalla lettura del libro: è possibile cambiare rotta nel nostro Paese? L’Europa può  offrire un’opportunità in più? Riusciamo a dare un maggiore sostegno alla creazione di imprese giovani e innovatrici?

 

L’intervento di Oscar Bartoli si muove tra Italia e America. Se nello Stivale è normale copiare, mentire e trovare scorciatoie per arrivare in alto, negli States, contano il merito e la competizione e chi scopre qualcuno barare è autorizzato a denunciarlo. Il giornalista che vive e lavora a Washington inanella storie e aneddoti collegati da un filo conduttore: la possibilità, data dall’America, di far conoscere le proprie idee e realizzare i propri progetti anche se non si hanno i mezzi economici. L’America è il migliore dei mondi possibili? Niente affatto: è un mondo con molte ombre che, però, dà la possibilità di diventare cittadini di serie A.

 La sala gremita

Il volume di Bartoli si compone di tre parti. Nella prima vengono raccontate le storie di due giovani che sono riusciti a superare gli ostacoli e a realizzarsi in America. La seconda raccoglie le interviste fatte a personaggi italiani e americani che si sono affermati nel loro campo professionale. Nella terza vengono proposti gli interventi fatti da Bartoli sui canali di Radio Rai a partire dal 1999.