Campo impraticabile a Scandale, ma solo per l'arbitro Esposito, salta Scandale – Roccabernarda
SCANDALE n.d.
ROCCABERNARDA
Scandale: Squillace, Sgarriglia, Bomparola, Claudio Scalise, Daniele, Marazzita II, Antonio Scalise, Carmine Franco, Castagnino, Marazzita I, Longo. A disposizione: Scaramuzzino, Massimiliano Franco, De Paola, Artese, Cozza.
Allenatore: Carmine Drammis.
Roccarnarda: Labernarda, Lopanto, Aprigliano, Ferreri, Bonofiglio, Pisani, Oliverio, Fonte, Marrazzo, Angotti, Ieriti.
Allenatore: Antonio Toscano.
Arbitro: Pino Esposito di Strongoli.
SCANDALE – Giovanni Daniele, forte difensore dello Scandale ci teneva tanto a giocare questa gara. Per esserci aveva litigato con fidanzata e famiglia.
Ma l’arbitro Pino Esposito di Strongoli è arrivato al “Luigi Demme” con il chiaro intento di rinviare la partita.
Così, senza nemmeno cambiarsi, ha perlustrato il campo e, nonostante la palla rimbalzasse in più punti, ha deciso di mandare le squadre via.
Ha effettuato il riconoscimento in jeans e alle 14,55, senza nemmeno attendere se il tempo migliorasse, aveva già lasciato lo stadio.
I più maligni hanno detto che, essendo San Valentino, forse aveva un appuntamento con la ragazza.
Fatto sta che anche Scandale – Roccabernarda, come tutte le altre gare del girone E di Terza categoria, non si e disputata e le partite sono state rinviate, con molto probabilità, all’inizio di marzo.
Lo Scandale attendeva con ansia questa gara per tentare un rilancio in classifica mentre il Roccabernarda, arrivato a Scandale con gli uomini contati, premeva per il rinvio della gara come poi è stato.
Pazienza!
Intanto la presidenza, la società e i calciatori dello Scandale fanno i migliori auguri al fantasista Valentino Castagnino che il 13 febbraio ha festeggiato il compleanno e i1 14 e 15 gli onomastici (considerato che di secondo nome fa Faustino) non facendo mancare nello spogliatoio, come già era successo sabato 13 con i bambini ed i ragazzi dello Polisportiva Giovanile Scandale di cui fa parte, un dolce e portando tutta la squadra al bar.
ROSARIO RIZZUTO