SCANDALE – Nonostante non fosse prevista, nei punti all’ordine del giorno, del Consiglio Comunale, che si è tenuto a Scandale il 29 aprile, alcuna discussione sulla discarica di rifiuti contenenti amianto di Santa Marina di Scandale, una trentina di cittadini, tra cui alcuni di Corazzo che hanno i terreni nella zona suddetta, si sono presentati nella sala consigliare del comune di Scandale.
Che sarebbe stato un Consiglio Comunale diverso dagli altri si è cominciato a capire qualche minuto prima delle 15,00, quando un afflusso anomalo di gente (di solito i Consigli Comunali di Scandale si svolgono senza pubblico per mancanza di interesse tra i cittadini) si è radunata nell’ingresso del Municipio.
Alle 15,18 la segretaria comunale ha chiamato l’appello al quale sono risultati assenti i consiglieri Bennici e Lucanto per la maggioranza e Vittorio Riolo per la minoranza: 14 presenti e 3 assenti, adunanza valida ed inizio dei lavori aperti.
C’è da dire che il consiglio del 29 passerà alla storia anche per il ritorno tra i banchi del consigliere di minoranza nonché capogruppo del Pd, Giuseppe Riolo, che finora, in 4 anni, avrà partecipato, sì e no, a due Consigli Comunali tradendo il mandato affidatogli dalla gente; una presenza peraltro fittizia in quanto, come spiegheremo più avanti, ha poi abbandonato il Consiglio non partecipando, di fatto, ai lavori.
Il Sindaco di Scandale Brescia, che è anche presidente del Consiglio Comunale, non poteva far finta di niente e prima di iniziare a discutere i punti all’ordine del giorno, ha affermato che, nonostante non si potesse arrivare al alcuna delibera non essendoci il punto all’ordine del giorno, avrebbe dato alcune spiegazioni in vista di un Consiglio Comunale ad hoc sulla discarica di amianto da tenersi nei prossimi giorni.
Vista la delicatezza della situazione erano presenti in aula anche i Carabinieri di Scandale guidati dal maresciallo Mauro Fiorita che sono dovuti intervenire un paio di volte per allontanare i più esagitati.
Il Sindaco ha iniziato ha raccontare come si fosse arrivato al parere favorevole del Comune durante le conferenze di servizio che hanno portato all’autorizzazione della discarica di Santa Marina, ma i cittadini hanno cominciato a prendere la parola togliendola al primo cittadino.
Non era facile tenere in pugno la situazione, non era facile evitare che la situazione degenerasse, ma per fortuna tutto si è svolto con relativa tranquillità anche se non sono mancate le parole grosse e qualche gridata.
Tra le più arrabbiate due sorelle Bomparola, che hanno dei terreni nelle vicinanze della discarica.
Era presente in aula anche il signor Albi, che in località Santa Marina ha un allevamento di api.
Che il suddetto fosse tra i più preparati del pubblico si è capito subito e, ad una domanda diretta rivoltagli dal Sindaco Brescia, ha ammesso, senza remore, che la discarica di amianto di Santa Marina non è pericolosa ma ha aggiunto che lui ha paura dell’uomo, di come si possa comportare e di cosa possa fare l’uomo una volta aperta tale discarica.
A fomentare un po’ il pubblico ci pensava anche il vicesindaco Patrizio Coriale, diventato tutto ad un tratto il primo oppositore di Brescia, che, durante il Consiglio, ha anche dichiarato di star valutando la possibilità di querelare il suo sindaco per alcune affermazioni date alla stampa.
Il Coriale, però, è sembrato più interessato a che i consiglieri esprimessero il loro parere, favorevole o contrario, sulla discarica che alla discarica stessa.
I toni si sono accesi più volte, il consigliere Filippo Lettieri, andando contro il vicesindaco, ha dichiarato che per lui il Coriale non è più il vicesindaco del paese.
Sono più volte intervenuti anche i consiglieri di minoranza Scaramuzzino, Chiaravalloti e Vasovino. Scaramuzzino, che è medico, ha spiegato i problemi che porta l’amianto ma ha anche detto che l’amianto è più sicuro se messo in sicurezza è quindi non se rimane friabile sui tetti; il consigliere Chiaravalloti, preso forse dalla foga di essere contro la discarica a tutti i costi (come tutti quelli che non hanno studiato le carte e non hanno capito la realtà del problema), è apparso alquanto impreparato sull’argomento dando l’idea del qualunquista.
La discussione sulla discarica è andata avanti per oltre un’ora, fino alle 16,27 quando il pubblico presente, dopo le spiegazioni del Sindaco Brescia e la promessa, messa a verbale, di convocare un nuovo Consiglio Comunale a breve, ha abbandonato l’aula.
Lo stesso hanno fatto i consiglieri di minoranza Vasovino e Giuseppe Riolo giustificandosi con il mancato inserimento all’ordine del giorno del punto sulla discarica come da loro chiesto.
Finiva qui, quindi prima di iniziare, il consiglio comunale del ritorno del consigliere Giuseppe Riolo.
Infatti il resto dei consiglieri iniziavano i lavori sull’ordine del giorno.
Il verbale della seduta precedente veniva approvato all’unanimità con l’astensione di Chiaravalloti assente al precedente Consiglio.
Il Sindaco Brescia spiegava il secondo punto ossia l’istanza di Rosa Scarà per acquistare un tratto di strada comunale in località Corazzo sul quale sorge la sua casa. In realtà spiegava il sindaco come la strada reale sia diversa dalla strada catastale e proponeva una delibera in cui si sdemanializza la strada in questione e si demanda all’ufficio tecnico di valutare il resto. Il Consiglio approvava all’unanimità e con immediata esecutibilità.
A questo punto abbandonava l’aula anche il consigliere di maggioranza Coriale ma con 11 presenti l’adunanza rimaneva ancora valida e si andava avanti.
Si passava al terzo punto: rettifica deliberazione numero 31 del 2007 ossia, come spiegava il Sindaco, di un accordo con la Chiesa per restaurare un locale adiacente la Chiesa del Condoleo in cambio di alcuni terreni avuti dal Comune. Siccome per restaurare questo locale la parrocchia di Scandale ha avuto un altro finanziamento è stato deciso che, in cambio dei terreni già avuti, sarà acquisito dal Comune e sistemato un vecchio forno nelle vicinanze della Chiesa dell’Addolorata che poi sarà ceduto alla parrocchia. Con l’occasione il forno sarà ridotto nel tratto vicino la chiesa per consentire l’allargamento della strada, al momento molto stretta, dalla quale si gira dietro la chiesa.
Anche questo passava all’unanimità e con immediata esecutibilità.
Il quarto punto, ossia l’adesione alla società Asmenet Calabria veniva introdotto dalla segretaria Tutino che spiegava come questa società realizzerà un sito internet al servizio dell’amministrazione comunale e dei cittadini al costo di un centesimo per abitanti e, quindi, per Scandale al costo di 331,00 euro una tantum. Tutti i consiglieri approvavano.
Il sindaco quindi passava ad enunciare i numeri del rendiconto finanziario 2009, anno nel quale il Comune di Scandale ha movimentato sia in entrata che in uscita poco più di 4 milioni e 150 mila euro e che, considerando il fondo di cassa presente al 1 gennaio 2010 (circa 82 mila euro) e la differenza tra residui attivi e passivi (meno circa 29 mila euro), rimane un avanzo di amministrazione di fondi non vincolati di circa 51 mila euro.
Chiaravalloti e Scaramuzizno si astenevano ed il punto, e l’immediata esecutibilità, passava con i voti dei consiglieri di maggioranza.
Il Consiglio veniva sciolto alle 16,36.
ROSARIO RIZZUTO