Archive for May 8th, 2010

AMIANTO IN CASA — COSA FARE di Marisa Vecchione

Questa, passo passo, la normativa e le cose da fare per rimuovere l'amianto. Sono semplici da fare quanto bere un bicchiere di stricnina.
Naturalmente qui ci sono le cose da fare per legge ma io vi volgio dire di più. Preparatevi ad accendere un mutuo voi ed i vostri figli. Dovete pagare voi.

In coda alle regole ci sono anche i prezzi più o meno generali. Nessuno vi manderà in galera se non rimuovete l'amianto ma, è bene che lo saèppiate che basta una e una sola, fibra di amianto e siete fottuti. Non vi dirò i nomi delle malattie respiratorie. Solo che accuserete problemi respiratori, mal di spalle e di petto (e voi pensate che sia una bronchite), farete gli antibiotici, e poi comincerà a cadervi il sangue dal naso… a quel punto comprate il loculo.

E' ora!.Non solo a voi che avete l'amianto sopra la testa ma anche a chi, passante occasionale, ha respirato una e una sola delle fibre… anche lui comincerà a perdere sangue dal naso. Ma vi diranno che fumate, che avete fumato! Che cattivi che siete.

Giusto per farvi riflettere su una cosa. Lo Stato spende miliardi per bonificare aree dismesse da industrie private. Lo Stato paga alla Commissione Europea miliardi per non aver applicato le normative ambientali. Le regioni dovrebbero pensare all'amianto, tramite, con specifiche funzioni, le Province ed i comuni. Ma non lo fanno. Non ci pensano proprio. Intanto il sangue che scende dal naso lo avete voi…

EVOLUZIONE NORMATIVA E TECNICA PER LA BONIFICA E SMALTIMENTO DEL CEMENTO-AMIANTO
di Luca D'Alessandris – Consulente problematiche ambientali – RIFIUTI -
aderente alla Lega Italiana Consulenti Ambientali (LICA)

REQUISITI DI PERICOLOSITA' DEI MATERIALI E RIFIUTI CONTENENTI AMIANTO E DEL CEMENTO- AMIANTO

La pericolosità dei materiali contenenti amianto, dipende dall'eventuale rilascio di fibre nell'ambiente, l'inalazione delle fibre stesse provoca malattie dell'apparato respiratorio (asbestosi, carcinoma polmonare e mesotelioma).

Il rischio aumenta con l'aumentare della friabilità del materiale contenente amianto, infatti i materiali friabili possono liberare le fibre spontaneamente, ad esempio a causa di infiltrazioni di acqua, correnti d'aria (forti venti), vibrazioni dei materiali che lo contengono.

I materiali ancora compatti o poco friabili possono liberare le fibre di amianto sole se danneggiati, resi pulverolenti facendo uso di attrezzi quali: trapani, smerigliatrici, lime ecc.

METODOLOGIA DI CAMPIONAMENTO

Per valutare la quantità di fibre aerodisperse si deve fare ricorso a:

* Preliminare valutazione visiva delle condizioni generali di friabilità dei materiali contenenti amianto
* Misurazione della concentrazione di fibre aerodisperse mediante idonei strumenti quale lo spettrofotometro (Perkin Elmer Paragon 500 ), capace di rilevare l'indice di rilascio (I.R.), posizionandolo per diverse ore del giorno in diversi punti dell'ambiente
* Rilievo fotografico a colori del materiali e dell'intera ubicazione
* Prelievo di campioni con diverse caratteristiche di friabilità o compattezza
* Riparazione del punto ove si è provveduto al prelievo dei campioni, con sigillanti o incapsulanti
* Compilazione della scheda tecnica di prelievo contenenti tutte le notizie utili per l'esatta valutazione.

Durante il prelievo dei campioni o il rilievo spettrofonometrico, è necessario dotarsi di tutti i dispositivi di sicurezza previsti per la rimozione: maschera tipo P3, guanti a polsino chiuso, tuta Tyvek usa e getta) ed attrezzatura – impiantistica (docce- spogliatoio).

LA RIMOZIONE DEI MATERIALI CONTENENTI AMIANTO (di seguito MCA)

La scelta del tipo di bonifica da effettuare è complessa ed è legata principalmente allo stato di conservazione dei materiali contenenti amianto (MCA).

La rimozione ha il vantaggio di eliminare ogni rischio futuro di contaminazione, sostituendo i MCA con materiali di nuova concezione non contenenti amianto;

Si corre però il rischio di contaminare l'ambiente di fibre aerodisperse, di sottoporre gli addetti alla rimozione al rischio di contaminazione se non vengono rispettate le norme di sicurezza.

Per rimuovere i MCA è necessario rispettare le disposizioni legislative e regolamentari che si sono susseguiti negli anni.

Gli adempimenti riguardano il produttore (in principal modo), il trasportatore, e lo smaltitore.

Il produttore deve effettuare:

* Rilievo spettrofotometrico
* certificato di analisi chimico-fisiche del MCA,
* compilazione del registro di carico e scarico,
* scelta della ditta specializzata alla rimozione, del trasportatore ed impianto autorizzato allo smaltimento,
* compilazione del piano di lavoro da presentare alla ASL per la preventiva autorizzazione (da rilasciare entro i 90 gg. dalla presentazione).

(La discarica rilascerà l'attestazione di avvenuto smaltimento, che il produttore consegnerà alla ASL che ha autorizzato la rimozione).

Per la rimozione dei MCA è necessario attenersi a quanto previsto dal piano di lavoro autorizzato dalla ASL, le tecniche (All. al DM 6/9/94) prevedono il rispetto alla salute degli addetti ai lavori dell'ambiente circostante:

* Deve essere realizzata una idonea recinzione per l'isolamento dell'area nella quale viene effettuata la bonifica
* La zona deve essere sgombrata di qualsiasi mobile, attrezzatura, impianto mobile, gli impianti che non possono essere spostati devono essere adeguatamente coperti con fogli di plastica
* Deve essere disattivato e protetto qualsiasi impianto di aspirazione, ventilazione, riscaldamento.
* La pavimentazione e le pareti dovranno essere coperti con più fogli di polietilene uniti tra di loro.
* Deve essere predisposta una uscita di sicurezza, realizzata in modo tale da non compromettere l'isolamento dell'area di rimozione.
* Deve essere realizzato un impianto di illuminazione (se necessario) di tipo stagno che successivamente verrà smaltito quale rifiuto contaminato da amianto.
* Deve essere realizzato un sistema di aspirazione nella zona di rimozione dei MCA, con filtri di contenimento delle fibre aerodisperse, inoltre deve mettere sotto pressione l'area stessa onde evitare che si verifichino flussi d'aria dall'esterno all'interno; tale impianto deve restare in funzione 24 ore su 24.
* Dovrà essere approntato un sistema di decontaminazione del personale composto da 4 zone: Locale di equipaggiamento, locale doccia, chiusa d'aria, spogliatoio incontaminato.
* Collaudo degli impianti sopra descritti.
* Informare il personale del lavoro da eseguire con tutti i rischi connessi, consegnando loro anche copia del piano di lavoro autorizzato dalla ASL.
* Dotare il personale addetto dell'equipaggiamento di protezione previsto (maschere, tute, guanti).
* Rispettare le procedure di movimentazione dei MCA previste dalle norme tecniche.
* Bagnare il MCA con acqua (a bassa pressione) o con sigillanti a spruzzo (l'acqua di risulta deve essere smaltita presso idoneo impianto di trattamento).
* Inizio della rimozione con attrezzi manuali che non compromettano la solidità delle superfici, evitando così di produrre fibre aerodisperse nell'ambiente di lavoro; si inizia con la rimozione grossolana dei MCA e successivamente con la rimozione dei materiali residui più friabili, applicando ulteriore materiale sigillante a spruzzo.
* Imballaggio dei MCA effettuato con accorgimenti atti alla riduzione di pericolo di rotture accidentali durante la movimentazione ed il trasporto; il materiale deve essere contenuto in doppio imballaggio, il primo deve essere un sacco di adeguato spessore, il secondo un contenitore rigido o altro sacco, ogni sacco non deve eccedere i 30 kg di peso, e non deve essere riempito oltre i 2/3.

L'aria in eccesso dovrebbe essere aspirata ed i sacchi sigillati con termosaldatura; i contenitori devono essere etichettati; il secondo sacco o altro contenitore non deve mai essere introdotto nell'area di rimozione ma solo nell'area incontaminata, onde evitare la contaminazione esterna delle pareti.

RIVESTIMENTI INCAPSULANTI PER M.C.A.

L'incapsulamento rispetto alla rimozione comporta un minor rischio per i lavoratori addetti e per l'inquinamento di fibre aerodisperse nell'ambiente, inoltre richiede tempi e costi più contenuti rispetto alla rimozione, i MCA non devono essere sostituiti ma vengono bonificati attraverso sostanze impregnanti, è questo l'unico svantaggio, ovvero, la permanenza dei MCA nell'edificio. Deve essere programmata una verifica dello strato di protezione (incapsulante) negli anni, e se necessario, a causa di alterazione o danneggiamento deve essere ripetuta l'applicazione del prodotto incapsulante.

Con il Decreto Ministeriale 20 Agosto 1999, vengono stabilite una serie di procedure da attuare per il rivestimento incapsulante dei MCA, vengono fissate delle procedure preliminari, i requisiti minimi dei rivestimenti incapsulanti, e gli adempimenti in conformità a quanto già fissato dal Decreto ministeriale 6 settembre 1994.

Come definito dal decreto in esame, i prodotti incapsulanti possono essere 1) penetranti – 2) ricoprenti; per ciclo incapsulante si intende la sequenza di operazioni finalizzate alla realizzazione di in rivestimento incapsulante.

E' necessario (nella fase preliminare) valutare lo stato di conservazione del manufatto contenente amianto, per meglio scegliere il prodotto da applicare, se sono presenti delle parti friabili è necessario applicare dei prodotti impregnati (penetrando lega le fibre di amianto tra di loro e con la matrice cementizia), se invece il manufatto si presenta solido o poco friabile è sufficiente applicare un prodotto ricoprente, che forma una spessa membrana sulla superficie del manufatto.

Durante la predisposizione del manufatto al rivestimento incapsulante, è necessario evitare (attraverso abrasioni, tagli ecc.) la dispersione delle fibre in amianto, devono essere utilizzate le attrezzature e gli accorgimenti di sicurezza previsti per la rimozione (tute, guanti, maschere con filtro tipo P3).

Le eventuali acque utilizzate per il lavaggio devono essere opportunamente trattate, mentre eventuali rifiuti contenenti amianto devono essere smaltiti nel rispetto della normativa vigente, (classificazione, e destinazione a soggetto autorizzato).

Sono vietate le operazioni preliminari di preparazione all'incapsulamento di manufatti in cemento-amianto in ambienti confinati.

Le caratteristiche prestazionali dei vari tipi di rivestimenti incapsulanti, si distinguono soprattutto per il maggiore o minore spessore, inoltre, 1) a vista all'esterno, 2) a vista all'interno, 3) non a vista (se utilizzato per interventi di confinamento), 4) ausiliario (se applicato per evitare la dispersione di fibre nell'ambiente in fase di interventi di rimozione o durante le operazioni di movimentazione del manufatto o confinamento).

Anche per il rivestimento incapsulante è necessario chiedere il nulla-osta per l'intervento alla ASL di competenza territoriale, allegando ad essa l'attestazione di conformità per il prodotto utilizzato per l'incapsulamento alle norme UNI 10686 e UNI 10687.

Gli strati di prodotto incapsulante, devono essere di diverso colore e di diverso strato, (in conformità a quanto previsto dalla Appendice 1 Dm 20.8.99) e descritti nella attestazione di esecuzione dei lavori rilasciata dalla ditta esecutrice della bonifica.

Le prove di laboratorio (attestazione di conformità) devono attestare: L'aderenza, l'impermeabilità, la resistenza al gelo-disgelo, la reazione al fuoco, resistenza all'invecchiamento accellerato, prova sole-pioggia, sulla base delle informazioni date dal produttore.

LA SOVRACOPERTURA DEI M.C.A.

Per sovracopertura si intende l'isolamento dei M.C.A. sia dagli agenti atmosferici esterni che dalla esposizione interna dell'edificio.

Questa è la tecnica più dispendiosa di tempo e denaro, inoltre ha il negativo aspetto di mantenere la presenza di MCA per diverso tempo, fino alla loro rimozione.
L'aspetto positivo è dato dal totale isolamento dei MCA sia dall'ambiente esterno che interno dell'edificio, non vi è contatto diretto con i MCA ed il pericolo di abrasioni, rotture e quindi dispersione di fibre-amianto, così come nelle operazioni di bonifica di rimozione o rivestimento incapsulante.

Devono essere comunque rispettate le norme di sicurezza per i lavoratori addetti (tute, guanti e maschere) a seconda dello stato di friabilità o compattezza dei MCA.

E' necessario il programma di intervento di manutenzione e controllo dello stato di conservazione delle coperture.

Viene associato ad esso un intervento incapsulante ausiliario ( in caso di MCA friabili) per evitare la dispersione delle fibre all'interno del confinamento o durante le operazioni di lavoro.

Tale tecnica di bonifica viene attuata specialmente in casi inaccessibilità nell'ambiente per rimuovere o incapsulare i materiali contenenti amianto.

la rimozione e lo smaltimento possono essere effettuate solamente da Imprese Specializzate ed Autorizzate e che lo smaltimento può essere effettuato solo prezzo discariche autorizzate.

< 100mq
Quantità di Materiale da smaltire: 1.500 Kg (circa 15,0 Kg/mq)
Costo di esecuzione della rimozione: 1.000€ (pari a circa 10,0€/mq)
Costo di smaltimento medio presso discariche autorizzate (dipende dalla singola discarica): 450,0€ (pari a circa 0,30€/Kg)
Costo di trasporto medio: 300€ (dipendente dall'eventuale noleggio di automezzi adatti)
Costo ASL (pratiche e oneri, dipendente dalle regioni/province/comuni): 300,0€
Incidenza 'chiavi in mano': 20,5€/mq
Costo totale stimato medio: 2.050€

~ 500mq
Quantità di Materiale da smaltire: 6.750 Kg (circa 15,0 Kg/mq)
Costo di esecuzione della rimozione: 3.500€ (pari a circa 7,0€/mq)
Costo di smaltimento medio presso discariche autorizzate (dipende dalla singola discarica): 1.820€ (pari a circa 0,27€/Kg)
Costo di trasporto medio: 1000€ (dipendente dall'eventuale noleggio di automezzi adatti)
Costo ASL (pratiche e oneri, dipendente dalle regioni/province/comuni): 380,0€
Incidenza 'chiavi in mano': 13,4€/mq
Costo totale stimato medio: 6.700€

> 1000mq
Quantità di Materiale da smaltire: 15.000 Kg (circa 15,0 Kg/mq)
Costo di esecuzione della rimozione: 5.500€ (pari a circa 5,5€/mq)
Costo di smaltimento medio presso discariche autorizzate (dipende dalla singola discarica): 3.300€ (pari a circa 0,22€/Kg)
Costo di trasporto medio: 1.600€ (dipendente dall'eventuale noleggio di automezzi adatti)
Costo ASL (pratiche e oneri, dipendente dalle regioni/province/comuni): 550,0€
Incidenza 'chiavi in mano': 10,95€/mq
Costo totale stimato medio: 10.950€

Ovviamente ci sono spese dipendenti direttamente dalla manodopera dell'Impresa e dal trasporto che possono variare a completa discrezione dell'Impresa esecutrice stessa facendo diminuire o aumentare il totale stimato.
In particolare NON sono comprese le spese di predisposizione di attrezzature edili aggiuntive come ponteggi e trabattelli, sistemi anticaduta, macchinari ed automezzi predisposti per il trasporto e stoccaggio in sicurezza. Tali spese devono essere concordate con l'Impresa stessa.
NB:Vi ricordiamo che questi sono prezzi puramente indicativi e non rappresentano un riferimento legislativo.

Ma quanto è finita San Leonardo – Roccabernarda dell'08.11.2009?

Succedono cose assurde in questo 2010.
L'08 Novembre 2009 a San Leonardo di Cutro si è giocata la gara tra San Leonardo di Cutro e Roccabernarda terminata sul campo per 2 a 1 per il Roccabernatrda come ci hanno confermato entrambe le società.

Sul comunicato ufficiale numero 20 della Figc di Crotone, però, venne riportato il risultato di 1 a 1 ma pare che la Figc avesse, all'epoca, rassicurato il Roccabernarda dicendo che si trattava di un errore.

Stranamente, prima della gara del Roccabernarda contro l'Altilia del 02 Maggio 2010, dopo che per 5 mesi sia la classifica di Crotonesport.com, sia quella del Crotonese che la mia avevano considerato la vittoria del Roccabernarda, a qualcuno è venuta in mente quella gara ed il comunicato della Figc e lo ha comunicato al sito Crotonesport che ha provveduto ad effettuare la correzione.

Se fosse come dice la Figc per 5 mesi abbiamo scritto cazzate, praticamente sono stati dati due punti in più al Roccabenrda a partire dalla terza giornata ossia per quasi tutto il campionato.

Ma, se anche la società del San Leonardo di Cutro conferma la propria sconfitta, possono l'arbitro o la Figc di Crotone cambiare anche i risultati acquisiti sul campo?

SIAMO ALL'ASSURDO!!!

E se le cose stanno così c'è da preoccuparsi e cominciare ad alzare le antenne in vista degli imminenti play off.

Terza Categoria. Ultima giornata, a Scandale arriva il Casabona ed orecchie tese a San Leonardo di Cutro…

Dopo oltre sei mesi di sfide, domenica 9 maggio, con la 26^ giornata, arriva a conclusione anche il Girone E del campionato di Terza Categoria calabrese.
Un campionato tra i più avvincenti degli ultimi anni che ancora non ha espresso una vincente anche se il Papanice appare, alla luce dei fatti, la squadra che domenica sera festeggerà la promozione diretta.
Una promozione in definitiva meritata quella dei ragazzi di Claudio Regalino, che, ricordiamolo, sono una matricola del girone e che hanno condotto un campionato sempre nei primi posti (non sono mai usciti dalla zona play off) e per ben 11 giornate sono stati al primo posto (statistiche rilevate da
www.crotonesport.com), il tutto senza un proprio campo e quindi giocando per tutta la stagione lontano dalla frazione crotonese.

25^ Giornata Giornata Classifica III Categoria Risultati e Prossimo turno. Clicca x ingrandire. Elaborazione manuale Rosario Rizzuto

Ma, durante le 25 giornate finora disputate, in vetta al girone ci sono state anche altre squadre, a partire dalla matricola Marina di Strongoli, che aveva illuso un po’ tutti nelle prime giornate e che poi, man mano è uscita dai giochi anche per i play off, ma poi anche Roccabernarda (che ad inizio gennaio comandava il girone e che sono rimasti anche loro fuori da ogni possibilità di promozione), Cirò, Casabona.
Ma perché la festa sia reale per Romano e compagni serve un’altra vittoria, quella di domenica a San Leonardo di Cutro che, checché se ne dica in giro, non hanno nessuna intenzione di lasciare via libera al Papanice ma giocheranno la loro onesta partita, tanto che, nonostante non abbiamo più nulla da chiedere al campionato, un dirigente della società ci ha detto che la squadra si sta allenando regolarmente in vista della gara della capolista, per onorare al meglio la partita.
Super interessati al risultato che arriverà dalla frazione cutrese, a pochi chilometri di distanza, ci saranno Scandale e Casabona, che si sfideranno, al “Luigi Demme”, in questo ultimo big match della stagione.
Chi vince potrebbe festeggiare un’inaspettata promozione (in caso di sconfitta del Papanice, lo Scandale anche col pareggio dell’attuale capolista) oppure conquistare il secondo posto (e tutti i vantaggi che tale posizione dà nei play off) e quindi beccare il Cirò (già matematicamente quinto) nel primo turno degli spareggi.

Grafico andamento Us Scandale dopo 25 giornate. Fonte: www.crotonesport.com

In tale prospettiva, la perdente della gara tra Scandale e Casabona, nei play off, si troverà di fronte l’Altilia.
Un pareggio a Scandale, proietterebbe al secondo posto l’Altilia (in vantaggio negli scontri diretti contro lo Scandale) sempre che i ragazzi di Durante riescano a vincere a Santa Severina contro la Nuova Siberene.
Gara quasi d’allenamento in vista dei play off, invece, per il Cirò che al “Punta Alice” ospita il Marina di Strongoli.
Campionato già finito per il Roccabernarda che osserverà il proprio turno di riposo mentre saluteranno la stagione le altre quattro squadre nelle gare Camellino – Sporting Crotone e Real Cotronei – Sporting Rocca, ultima possibilità, per i ragazzi della seconda squadra di Roccabernarda di Terza Categoria, per non chiudere la stagione a zero punti!
Due le squalifiche dirette, ossia in seguito ad espulsione, decretate dal giudice sportivo, resteranno fermi per tre giornate: Antonio Vetere del Marina di Strongoli “per atto di violenza contro un giocatore della propria squadra” e Cesare Carvelli del Papanice “per atto di violenza contro un giocatore avversario”.
Salteranno l’ultima giornata di campionato per somma di ammonizioni: Vincenzo Mancuso (Casabona), Gianluigi Affatato (Cirò) e Luigi Mannolo (San Leonardo di Cutro).
Infine entrano in diffida: Luca Mancuso ed Umberto Ombrella (Papanice), Claudio Scalise (Scandale) e Francesco Fonte (Sporting Rocca).
ROSARIO RIZZUTO