SCANDALE – Finisce, o almeno trova una tregua, intorno alle 16,50 del 12 maggio 2010, un incubo per la cittadina di Scandale ma soprattutto per la sua frazione Corazzo.

Il Consiglio Comunale della cittadina collinare crotonese, all’unanimità dei presenti, ha votato una delibera comune con un secco no alla discarica d’amianto di Santa Marina (come da proposta dei consiglieri di minoranza del Partito Democratico) e, su proposta del vice sindaco Tonino Coriale, ad ogni altro tipo di discarica ma soprattutto, come da proposta del Sindaco Fabio Brescia e della maggioranza ha deliberato: “di dare mandato al Sindaco di porre in essere ogni azione amministrativa utile, necessaria ed opportuna per sospendere gli effetti del decreto regionale di autorizzazione alla realizzazione della discarica di che trattasi con richiesta alla Regione Calabria – Dipartimento Ambiente – per un riesame dell’autorizzazione integrata ambientale rilasciata alla Ecolsystema Srl”. Ma andiamo con ordine.
Alle 15,10, quando la segretaria comunale, Stefania Tutino, chiama l’appello risultano assenti il consigliere di maggioranza Domenico Lucanto e quello di minoranza Vittorio Riolo.
Il Sindaco, nonché presidente del Consiglio, prende la parola e, per rispondere ad alcune critiche apparse sul blog dell’ex vice sindaco Iginio Pingitore e diffuse anche a mezzo stampa, spiega il motivo per cui il Consiglio si è fatto in questa giornata e cioè per problemi legati alla presenza della segretaria comunale, che svolge il suo ruolo anche nei comuni di Belvedere Spinello e Rocca di Neto, nei quali avrà impegni nei prossimi due giorni, e che poi sarà fuori sede fino a quasi fine mese.
“Se non lo avessi convocato mi avrebbero accusato di non volerlo fare, avendolo convocato per oggi (mercoledì 12 per chi legge n.d.a.) mi si accusa di averlo fatto il giorno prima di una manifestazione…”.
Il Sindaco cede la parola alla minoranza, al consigliere Vasovino che espone la proposta di delibera fatta alcuni giorni fa dal suo partito, mentre fa sensazione sentire il vice sindaco Coriale dare del lei al suo Sindaco, contraddirlo a più riprese, interromperlo più volte.
Poi è la volta del consigliere Chiaravalloti che fa un analogia tra una bella giara contenti serpenti velenosi e la discarica, entrambe belle fuori ma pericolose dentro: “Se la discarica di Santa Marina ha avuto tutte le autorizzazioni – dice - significa che sulla carta e è tutto perfetto, ma in natura non c’è nulla di perfetto e sicuro basti pensare al vulcano in Islanda o alla petroliera esplosa in America. Chi ce la fa fare a prenderci questa discarica visto che a Scandale ci sono quattro lastre di amianto?”.
Segue l’intervento di Coriale che legge alcuni appunti dai quali si ricavano alcune discordanze tra le varie carte (“Non tutte ma quelle che mi sono state date ed ho potuto visionare” dice) che hanno portato all’autorizzazione della discarica.

Nella sala consigliare ci sono tanti cittadini, circa 80 persone, molti provenienti da Corazzo, alcuni anche da altri paesi.
La gente spesso interviene, interrompendo chi sta parlando, lanciando accuse spesso fuori luogo e frutto, spesso, di ignoranza. La sensazione è che in molti non sappiano nemmeno di cosa si stia parlando ma siano contrari a prescindere o perché hanno degli interessi da difendere.
Arriva il momento del sindaco che, dopo aver ascoltato gli altri chiede di poter parlare senza essere interrotto (ma la sua richiesta sarà inattesa più volte) anche perché, dice, “le miei conclusioni saranno migliori di quanto, forse, possiate immaginare” e sono già applausi!
Il Brescia spiega innanzitutto che l’iter procedurale che ha portato all’autorizzazione della discarica è perfetto e se qualcuno ha un motivo per impugnarlo che lo faccia, si toglie anche qualche sassolino dalle scarpe come quando dimostra, con carte in mano, di come il parere dato dal Comune di Scandale, in sede di conferenza dei servizi, non fosse vincolante.
Il Sindaco spiega inoltre che non poteva restare insensibile al grido fortemente contrario della maggior parte della cittadinanza e di come a toccarlo siano stati il problema della preoccupazione dei cittadini per la loro salute e quello dei proprietari terrieri vicini alla discarica e che a lui non gli interessano le iniziative di chi su questo problema ci sta facendo campagna elettorale né quelle dei comitati.
Il consigliere Scaramuzzino fa notare le carenze politiche, così le definisce lui, sia da parte della Regione Calabria che del Comune di Scandale che non si sono dotate di un piano per la bonifica dell’amianto.
Il produttore di miele, proprietario di un’azienda a Santa Marina, Luigi Albo, presente tra il pubblico, ricorda le parole del neo governatore della Calabria, Giuseppe Scopelliti, che qualche settimana fa dichiarò che lo sviluppo della nostra Provincia doveva passare dall’agricoltura e dal turismo e spiega perché, secondo lui, viene scelta sempre la Provincia di Crotone per fare discariche ossia perché i potere forti decidono di fare le discariche dove c’è poca gente che si può opporre e dove c’è più bisogno, più povertà.

Interessante anche l’intervento del farmacista di Belvedere Spinello originario di Scandale, Scaramuzzino, che fa notare come nel territorio di Belvedere, molto vicino a Corazzo, esiste il problema della miniera, ora ferma, di salgemma (dove sono stati depositati anche alcuni rifiuti industriali) ed espone le sue preoccupazioni tra questa e la possibile futura discarica.
Tra le proposte del Sindaco Brescia, molto apprezzata dai presenti, c’è anche quella di dar vita, da subito, ad un tavolo di lavoro (composto da un componente per ognuna dell’organizzazioni e associazioni interessate) al quale il Sindaco demanda i poteri di scelta: “Non decido più io – ha detto – ma sarete voi a decidere”.
Più volte il vice sindaco Coriale grida in aula che tutto quello che sta dicendo in Sindaco è fumo negli occhi ed è tutto fatto perché si calmino le acque e intanto tutto va avanti.
I lavori si bloccano un po’ quando si deve decidere come e cosa votare, quante votazioni fare.
Brescia perde più volte la pazienza con il suo vice affermando che si sta facendo politica e che lui politica non ne vuole fare.
Dal pubblico una signora dice al Sindaco che lui deve fare gli interessi dei cittadini e stare vicino a chi l’ha votato mentre un’altra chiede se porterà a qualcosa questa iniziativa o se è solo una presa in giro.
Coriale sicuro di sé grida: “E’ una presa in giro”.
A calmare un po’ le acque ci pensa il consigliere provinciale Antonio Barberio che dà alcune delucidazioni in merito alle procedure da attuare, lodando l’iniziativa del sindaco di dare la parola anche ai cittadini nonostante il Consiglio Comunale non fosse pubblico.

Dopo alcuni minuti di discussione, e mentre più volte si è rischiato di votare le tre proposte indipendentemente cosa che avrebbe dato l’idea di un Consiglio Comunale non unito di fronte ad un problema che interessa la collettività, si arriva alla soluzione di votare la delibera predisposta dalla maggioranza alla quale vengono inserite, come già detto, le richieste del Pd e di Coriale.
La gente lascia l’aula consigliare più serena.
Pochi minuti dopo il Consiglio, mentre un auto annuncia il bando per la manifestazione contro la discarica organizzata dall’Associazione Scandale nel Cuore in programma giovedì 13 maggio alle 18,00, nei bar del paese già si sparge la voce che il Sindaco ha bloccato tutto.
Scandale, gli scandalesi, si sentono più sicuri mentre il sole continua a sbattere su tutto l’eternit presenti sui tetti della cittadina e la gente continua a mangiare frutta e verdura prodotta in terreni dove, gente senza regole, ha buttato lastre d’amianto.
Non sappiamo, a questo punto, se la discarica si farà o meno, di certo sappiamo che il problema amianto rimane, ed è quello il mostro che andrebbe combattuto!
[Rosario Rizzuto]