Corti a Cutro. Riflessione dell'artista cutrese Dorotea Li Causi
Martedì sera c'è stata una manifestazione a cui ci tenevo ad essere: a Cutro venivano proiettati dei corti da non perdere.
Ma poi l'incontro con gli amici buddisti, impossibile da mollare per quanto era interessante, si è prolungato un po' più del previsto e sommato alla stanchezza mia serale ormai cronica, ho rinunciato ad andare a Cutro.
Ho chiesto ed ho ricevuto una riflessione sulla serata da Dorotea Li Causi, artista cutrese a tutto tondo che ha avuto dei ruoli anche in questi mini film.
Ecco cosa ha scritto la bella Dorotea: "Il Cortometraggio è un mezzo di espressione molto affascinante. Ieri sera nella Sala Polivalente, in Corso Umberto I a Cutro (Kr), dei validi registi hanno proiettato i loro straordinari lavori.
Guardando ogni scena pensavo al grande lavoro che c'è stato. E' certo che i registi hanno avuto le idee ben chiare e con le loro buone conoscenze tecniche di riprese e montaggio hanno avuto la capacità di proiettarci nel loro mondo.
I registi sono riusciti a tirar fuori l’immaginazione creatrice delle loro Opere d'Arte che non rifugge dalla realtà anzi la penetra, ne coglie l'aspetto che l'identifica col modo di sentire dell'artista-regista e quindi rivela ciò che della realtà si sottrae alla conoscenza della ragione. Il regista è l'artista, la sua immaginazione lavora in un mondo storicamente concreto.
Con la Presentazione di VELENO (progetto documentario di Mario Romanazzi e Gaetano Crivaro, girato tra Crotone e Taranto),
l'Intervento di Gaetano Crivaro (regista) e Domenico Colosimo (Comitato mi ri…fiuto),
la Proiezione del promo VELENO,
la Proiezione del Documentario I Love Benidorm (di Gaetano Crivaro e Mario Romanazzi),
la Proiezione di Postelevision 2.0 (di Gaetano Crivaro)
l'Intervento di Giuseppe Gallella e Francesco Barozzi,
la Proiezione di MiniShort a cura di Francesco Barozzi,
la Proiezione di IL MURO (di Antonio Bevilacqua),
la Proiezione Kyterion (di Gaetano Crivaro), abbiamo assistito ad una visione attuale della realtà.
Il regista Gaetano Crivaro con i suoi cortometraggi ha messo in luce i relitti del consumismo e l'uomo merce privato dai sentimenti, una denuncia sociale che serve a scacciare gli spettri di questo mondo nuovo.
Il regista Antonio Bevilaqua con il cortometraggio “Il Muro” ha voluto raccontare, in brevi attimi intensi, la fine di una storia d'amore. Il gelido addio di una donna, lo sguardo impietrito dell'uomo.
L'icomunicabilità di coppia che non si supera e con piccoli e decisi passi abbandona la storia.
Ringrazio il regista Gaetano Crivaro per avermi scelta ad interpretare dei personaggi per la preparazione del cortometraggio Postelevision. All'inizio dubitavo sulle mie capacità espressive di calarmi nei panni del personaggio così come Gaetano lo immaginava. Poi è andata bene.
Grazie al regista Antonio Bevilacqua che mi ha scelta come protagonista del suo cortometraggio "Il Muro". E' stata un'esperienza che abbiamo vissuto alle prime luci dell'alba.
Grazie al regista Francesco Barozzi con le sue originali riprese.
Voglio concludere scrivendo una frase pronunciata dal Critico letterario Arnaldo Colasanti: 'l’Arte è Amore e l’amore ci porta a capire che la vita è qualcuno, non è qualcosa. Che la vita è fatta di figure, di creature, e le creature si chiamano così non perché sono state create ma perché creano il sogno, proprio quel sogno che ognuno di noi possiamo costruire'.
Dorotea Li Causi"