Nonostante tutto… la domenica di Rosario Rizzuto scorre
E' bastata una pennichella sul divano, lei che mi sveglia per avvisarmi di aspettare io i bambini, a ritemprarmi.
Ritorno tra i vivi, in tv avevo lasciato Striscia la Domenica ora c'è Barbara D'Urso.
La bella presentatrice napoletana ha un vestito scuro con la lampo che sembra ti dica "tirami giù", il seno è da primato e, cazzo, mi sono perso più o meno un'ora di programma ma per fortuna Francesco Nuti (che torna in pubblico dopo mesi di depressione) ancora non c'è stato infatti, una scritta che passa in basso allo schermo, mi rcorda che ci sarà tra 55 minuti.
Dalla finestra, in lontananza, tra i due palazzi Rizzuto, vedo l'insegna del Bar del Corso: chissà se Scandale vive oppure i candidati sono già in giro a cercar voti.
L'incontro di stasera della "Destra" è andato quasi deserto: non credo si arrivi all'unità: quelli che si opporranno a Barberio (alla fine è sempre lui, ed il suo pacchetto di voti, l'avversario qualsiasi nome sarà scritto sulla scheda) saranno divisi ma, nonostante dall'altra sponda congolano, non credo che il Partito Democratico vincerà le elezioni: ci sarà da divertirsi sperando che tutto si compi con lealtà ed onestà.
Dalla D'Urso si parla di Unità d'Italia, dei 150 anni dell'Italia ed io, nonostante la Messa di stamane, la partita dello Scandale (a proposito ha paregggiato 1 a 1 a Rocca di Neto), lo stare insieme con lei, la mezza riunione di quelli che devono sfidare Barberio, la pizza con quella che non mi ascolta che oggi mi ha detto sempre sì, continuo a pensare di aver vissuto una domenica inutile.