
Nel comporre la squadra di governo regionale, Giuseppe Scopelliti ha fatto del suo meglio.
Ha messo dentro qualche riciclato; un picchiatore ex tutto (dalla fiamma all’udeur); l’avente causa di un condannato in appello per reati amministrativi a 7 anni di reclusione; un suo coimputato; un sottosegretario per il quale era già stato chiesto l’arresto tempo fa ed ancora oggi risulta indagato; più delle “faccine al plasmon” che molto presto ci sorprenderanno con le loro prodezze, vedrete.
Arriveremo anche ad occuparci delle performance della nuova dirigenza burocratica e della nuova pattuglia di giornalisti (dove non mancano i “figli d’arte”) che, partiti da Reggio, tenteranno di replicare un’oleata macchina di propaganda come – tutto sommato – è lecito aspettarsi.
Giuseppe Scopelliti ha mantenuto la promessa di allargare la squadra dell’esecutivo ad una donna, nell’unico consiglio regionale d’Italia senza donne elette, alla quale conferire la vice-presidenza dalla giunta.
E tra squilli di tromba e ovazioni è arrivata Antonella.
Antonella Stasi da Crotone. In molti ancora a chiedersi: ma chi è?
Graziosissima e giovanissima donna, una laurea in architettura, è quella che definiremmo un’imprenditrice di successo. L’ultimo incarico ricoperto, assunto nel 2007, è stato quello di Presidente di Confindustria Crotone. E’ succeduta nell’incarico, a quel Raffaele Vrenna condannato per concorso in associazione mafiosa e del quale – in queste pagine – si è parlato più volte.
La sua elezione fu considerato un segnale di discontinuità con il passato ed anche un modo per migliorare l’immagine degli industriali crotonesi.
Dal sito della Regione Calabria cerchiamo di sapere di più e leggiamo che, oltre ad essere madre di due figli, è stata dal 2006 Presidente del Parco Scientifico e Tecnologico di Crotone (“ente a maggioranza pubblica partecipato da provincia, 18 comuni e camera di commercio”) “che promuove attività di ricerca e trasferimento tecnologico nella Regione Calabria”.
Poi membro di Commissione nazionale Sanità in Confindustria; membro del consiglio direttivo di ANISAP Calabria (Ass. Naz. Strutture sanitarie private); membro della commissione Mezzogiorno di Confindustria.
Molti interessi, dunque in sanità. Tanti per essere un architetto.
Ma è sempre il sito della Regione Calabria che ci informa che “dirige insieme con suo marito Massimo Marrelli una holding di famiglia a cui fanno capo un gruppo di aziende ed oltre centosessanta collaboratori. “Dentalia” rappresenta la più grande struttura esistente in Italia tutta dedicata all’odontoiatria, con la realizzazione del Centro Ricerche e Campus per corsisti.”
Tutto molto bello e tutto molto all’avanguardia.
Il Centro odontoiatrico “Calabrodental“, nato del 1982, a cui è poi seguita la nascita di “Dentalia srl“, è una struttura che, ai tempi della sua realizzazione, siamo alle soglie del 2000, rappresentava qualcosa di straordinario dal punto di vista delle dotazioni tecnologiche.
Una vera e propria roccaforte dell’odontoiatria nel comprensorio di Isola Capo Rizzuto.
Palazzina a cinque piani, circa 20 “riuniti” (le poltrone da lavoro dei dentisti), e una sala conferenze dove spiccano le comodissime poltrone in pelle “Frau”.
Perché è importante sapere tutte queste cose?
Perché il centro odontoiatrico dei coniugi Marrelli è – per la sua conformità – strutturalmente sovrabbondante per un territorio che si caratterizza per una scarsa densità abitativa e per altrettanto scarsa ricchezza pro capite. E le cure odontoiatriche, si sa, costano.
Costano molto ed è giusto che, in qualche modo, vengano assicurate a tutti i cittadini. O tramite le assicurazioni o, per mezzo di interventi diretti: la cosidetta “odontoiatria sociale”.
E cosa c’è di meglio di una struttura grande, attrezzata come nessun’altra, con-ven-zio-na-ta e pronta a lavorare tanto tanto tanto?
La risposta è troppo facile.
Come è facile essere magligni leggendo che lo scorso 15 maggio, a Catanzaro, si è svolto un convegno nazionale proprio sull’odontoiatria pubblica.
Dall’ANSA.
Un’odontoiatria pubblica di qualita’, in grado di dare prestazioni importanti ed essenziali a pazienti costretti altrimenti a rinunciare alle cure perchè non in grado di sostenerne i costi. E’ il messaggio che arriva dalla Società Odontoiatria di Comunita’ Italiana (Soci), presieduto da Pietro Di Michele, che ha tenuto a Catanzaro un
convegno nazionale. L’evento sul tema ”La salute orale nella ricerca dell’eccellenza” e’ stato organizzato e coordinato da Valerio D’Andrea, responsabile del Servizio di odontoiatria sociale dell’Azienda ospedaliera Pugliese Ciaccio.
Il luogo scelto per l’iniziativa non e’ casuale: seguendo l’esempio di Regioni come l’Emilia-Romagna e la Toscana, da molti anni impegnate sul tema, la Regione Calabria ha approvato recentemente un programma che prevede una serie di interventi che vanno dalla prevenzione in eta’ scolare all’odontoiatria sociale per le fasce di popolazione piu’ deboli, con un particolare impegno per la riorganizzazione, la riqualificazione delle strutture e la formazione degli operatori.
Al convegno, al quale hanno partecipato professionisti provenienti da ogni parte d’Italia, sono intervenute numerose autorita’. Tra le altre la vicepresidente della giunta regionale della Regione Calabria Antonella Stasi, il direttore generale del Dipartimento della salute della Regione, Andrea Guerzoni, il sindaco di Catanzaro Rosario Olivo e l’on. Mario Tassone che è anche consigliere comunale di Catanzaro.
E da qui in poi bisogna capire qualcosa di più di cosa vuol dire essere vicepresidente della Giunta Regionale ed essere proprietario di una mega clinica odontoiatrica che, proprio con la Regione Calabria, può vantare l’accreditamento per “6 posti letto di chirurigia maxillo-facciale” e – come è possibile riscontrare guardando il decreto emanato dal “Dipartimento tutela della salute” della Regione Calabria n. 8321 del 30 giugno 2008 – per “l’erogazione di prestazioni in regime di specialistica ambulatoriale per la branca di Odontoiatria“.
Un piccolo, grande, conflitto di interessi che la neo vice governatrice pare abbia risolto con la semplice cessazione dalla carica di Presidente del Consiglio di Amministrazione della Calabrodental srl annotata il 27 aprile 2010 – dopo, quindi, la nomina politica.
Dando un’occhiata alle visure camerali è lecito pensare anche che, in qualche misura, Antonella Stasi si aspettava la nomina “a sopresa” se il 15 marzo 2010 ha anche lasciato l’incarico di ammnistratore unico della società “Dentalia”.
Il conflitto di interessi non si ferma solo alla presenza di una convenzione con la Regione per una “clinica” di famiglia. Ne abbiamo visti tanti di personaggi simili.
Ma riguarda anche la presenza di contenziosi davanti al TAR della Calabria ed al Consiglio di Stato tra l’azienda di famiglia e la Regione Calabria.
Senza trascurare, tra l’altro che “l’holding di famiglia” è beneficiaria di contributi pubblici regionali per almeno 498.000 euro erogaticon il decreto n. 17201 del 28 settembre 2009 avente ad oggetto “Bando Pubblico “PIA – Pacchetti integrati di agevolazione” approvato con D.D.G. n. 8452 del 30/06/2008. Decreto di concessione provvisoria alla ditta Dentalia srl”.
Peraltro Antonella Stasi, che lascia la guida di Dentalia e Calabrodental, visure alla mano rimane saldamente alla guida di alcune società.
Ecotec srl, società che si occupa di edilizia e nella quale rimane socia del fratello Roberto Stasi.
Consorzio Enocal, del quale rimane Presidente del Consiglio di amministrazione.
PST-KR Parco Scientifico Tecnologico Multisettoriale, consigliere d’ammnistrazione.
Technair, società cooperativa, ammnistratore unico.
In.Mar. Srl, amministratore unico.
Di interessi, talvolta anche in conflitto, ce ne sono in quantità.
Il quadro ci aiuta a capire qualcosa in più sul perché la scelta di Scopelliti è ricaduta su una donna e perché proprio sulla nostra Antonella Stasi.
A non voler credere a tutto quello che è davanti ai nostri occhi, possiamo confermare che si tratta di una scelta importante di Scopelliti. Sincera e disinteressata.
Quindi vanno usate, per un augurio di buon lavoro, le parole di una donna che di pari opportunità se ne intende.
“Apprezzo l’impegno del presidente Scopelliti a scegliere donne autorevoli e in ruoli chiave nel nuovo assetto della Giunta Regionale e della classe dirigenziale. L’appello lanciato subito dopo le elezioni del Consiglio regionale non è stato vano. “Porgo i miei migliori auguri alla vice presidente Antonella Stasi che le sue competenze e la sua voglia di fare le permettano di lavorare per la crescita della Calabria e di tutte le donne e gli uomini calabresi“.
Parola di Maria Stella Ciarletta. Consigliera regionale di parità che non ha saputo contenere l’entusiasmo per la nomina della neo-vicepeppe.
Bisogna essere ottimisti. Ma è da un quadro che tutti riconoscono come “il migliore possibile” che è lecito aspettarsi il “peggio peggiore”.
antonino monteleone
Secondo me l’ha nominata perchè non guadagnava abbastanza e non ce la faceva ad arrivare a fine mese. Ora con lo stipendio della regione arrotonda e può cacciarsi qualche sfizio.
hehehehehehehe … Capisci bene … Questa ha 20 riuniti convenzionati ed un dentista normale per convenzionarne solo uno deve fare i salti mortali e, molto spesso, non ci riesce …
Per non parlare dei contributi che ha avuto per poter costruire suddetta struttura … Una persona normale come fa ad averli ? Un semplice cittadino che paga regolarmente le tasse come può permettersi di accedere ad un bando pubblico fatto apposta per lei ? Ho sentito dire, che con la presidenza Chiaravalloti, sono stati fatti alcuni bandi per convenzionare e per poter accedere a determinati fondi, ai quali solo lei in Italia poteva partecipare, date le caratteristiche della struttura. (aimè non so dirti di più) Mi ricorda tanto quei bellissimi concorsi che organizzano ogni tanto anche all’azienda ospedaliera dove ad esempio, si assumono persone che siano nate ad tra marzo ed aprile del 1986, alte non più di xxx e che si chiamino XXX di cognome … Ma vi prego … Veramente non c’è limite al peggio. Mi dispiace un pò per Scopelliti che secondo me, se si fosse circondato di veri collaboratori, e non di persone alle quali DOVEVA dare la carica, sicuramente avrebbe potuto fare meglio. Ma ancora è presto, come hai ben detto tu, vedremo … E sicuramente ne vedremo delle belle …
Era quindi in affari con la Regione già dallo scorso settembre quindi è un percorso di mantenimento in cui il suo conflitto di interesse viene allo scoperto.
Ma se i cordoni della borsa sanitaria li terrà Scopelliti, e dovrebbero essere ben stretti, avremo il responsabile politico.
Il fatto che certi collegamenti siano palesi è già un buon punto di partenza.(Anche Crea era proprietario di clinica convenzionata….e grandi proprietari convenzionati della locride erano grandi elettori prima di Loiero, adesso di Peppe).
In assoluto, il migliore articolo che Tu abbia mai scritto. BRAVO!