Archive for June 14th, 2011

A Papanice in piazza per la festa di fine anno. Sugli scudi la Ds Padovano ed il Prof. Gigliarano

Le cose importanti si fanno in piazza e poi che c’è di più bello che coinvolgere i cittadini in qualcosa di bello?! Deve aver pensato anche questo la Dirigente Scolastica dell’Istituto Comprensivo di Papanice, Giuseppina Tonia Padovano, quando ha deciso di tenere la manifestazione di fine anno, della scuola in cui lei è reggente, non nel piazzale della scuola media ma nella piazza principale della frazione crotonese.
 La Dirigente Giuseppina Padovano con il presidente del Consiglio d'Istituto, Enrico Pedace. Foto Rosario RizzutoGente ce n’è tanta ed una serata di festa praticamente gratis per la cittadinanza fa piacere a chiunque; per di più c’è la possibilità di vedere all’opera tanti bimbi del luogo ed alcune mamme.
Lo spettacolo in parte ricalca quanto lo stesso gruppo ha messo in scena, alcuni giorni prima, presso la scuola “Ernesto Codignola” di Crotone, ma è di più ampio respiro e con più iniziative.
Si tratta sempre dello stesso progetto Pon e la serata comincia con una bella tarantella messa in scena dai dolcissimi bambini della scuola dell'infanzia. Prima era stata la dirigente Padovano a salire sul palco insieme con il presidente del Consiglio d’Istituto, Ernico Pedace, per presentare l’iniziativa e mostrare la prima copia della prima edizione del libro (annuario) che dopo la Codignola, la dirigente Padovano ha introdotto anche all’Istituto Comprensivo di Papanice che oltre alle scuole di Papanice comprende anche la scuola media di Margherita; per la dirigente anche un fascio di fiori consegnatole da una bimba.
 I bambini della Scuola dell'Infanzia impegnati nella loro tarantella. Foto Rosario RizzutoE’, quindi, la volta del bel sociodramma scritto dal maestro Ernesto Maffei e, quasi in modo professionale, messo in scena dai bambini della scuola primaria.
A loro viene quindi consegnata una copia dell’attestato, personalizzata, ricevuto dalla scuola al festival di teatro scuola di Altomonte, in provincia di Cosenza, dove la loro rappresentazione è arrivata terza vincendo anche 150 euro.
E’ stata quindi la volta di una bella recita in dialetto messa in scena dalle mamme dei bambini della scuola primaria. La gente segue con attenzione e gli appalusi non si risparmiano. Tutte brave le mamme, Rosaria Corrado ha circa 30 anni, ma con le treccine, nel suo ruolo di figlia, è troppo carina e sembra un po’ Pippi Calzelunghe.
Finita la recita sullo schermo gigante, predisposto in piazza, viene proposto il primo di alcuni video che saranno visti in serata: si tratta di alcune foto relative al presepe vivente di Papanice, sempre organizzato dalla scuola e dalla dirigente Padovano a dicembre, con annesso record del tardillo più lungo: rivedere quelle immagine è motivo di emozione per molti. Durante la serata tante altre emozioni per i video sulla manifestazione dei 150 anni dall’Unità d’Italia e quello sui nonni.
 Una parfte della gente presente in piazza. Foto Rosario RizzutoMa le emozioni diventano così spesse da poterle tagliare a fette quando sul palco, insieme con la dirigente Padovano ed Enrico Pedace, sale lui e sullo schermo parte un video con le foto ricordo di un amore durata 28 anni e, per motivi burocratici, giunto alla fine. Il professore per antonomasia di Papanice, colui che ha visto crescere e formato (insegna educazione fisica) decine di bambini, molti dei quali ora adulti, il professore Antonio Gigliarano dal primo settembre andrà in pensione. Per lui grida di esultanza, lacrime, parole di elogio della dirigente Padovano e dal presdiente del Consiglio d’Istituto Enrico Pedace. Un professore difficilmente sostituibile, che dal palco racconta come al suo primo giorno di lavoro a Papanice avesse pensato e detto: “Questo è il mio primo ed ultimo giorno di lavoro: qua non ci vengo più!”. Per poi starci, praticamente senza soluzione di continuità, 28 anni, senza mai presentare domanda di trasferimento per Crotone dove lui vive e diventando un papanicese di adozione. Infatti lui non si defila, non abbondonerà i suoi ragazzi per i quali chiede il campo di calcio per ripartire con la squadra di calcio senza dover elemosinare un campo in giro per la provincia!
Per lui vere ovazioni e richieste di foto come si fa con i vip!
 Le mamme durante la loro recita. Foto Rosario RizzutoAdriana Facente, che di Gigliarano, se non andiamo errati, è stata alunna ed ora è lei una docente di educazione fisica, chiama a raccolta le “sue” mamme ed i “suoi” bambini (lei è stata una delle esperte nel progetto Pon) che si esibiscono sul palco in un ballo con tanti esercizi fisici.
Quindi è la volta del canto con il maestro Campagna: ancora una volta insieme, per un quadro che più bello non si può, mamme e figli; tante le canzoni proposte come Volare, Se Telefonando ed altre, una delle quali cantata, accompagnata da una bravissima bambina in abito da danza e che ha fatto svolazzare benissimo il nastro della danza ritmica, da Raissa. Questa dolce bimba papanicese, alcuni minuti prima era stata anche la destinataria di un bel momento. Infatti, come ha spiegato la dirigente Padovano, legata alla manifestazione teatrale di Altomonte c’era anche una riffa con circa 300 biglietti venduti anche a Papanice, ebbene il personal computer è stato vinto proprio da Raissa che era salita sul palco molto emozionata non riuscendo a trattanere le lacrime per un’apparecchiatura elettronica che di certo le sarà utile nel preseguio dei suoi studi.
La scena aveva emozionato anche la dirigente Padovano e molti dei presenti!
 Raissa (di spalle) canta diretta dal maestro Luca Campagna ed accompgnata da una bimba col nastro. Foto Rosario RizzutoI momenti si susseguono fino alla sfilata ormai diventa famosa, e già celebrata dal nostro giornale delle mamme (non ci meraviglieremo se le stesse fossero chiamate in qualche manifestazione o concorso per esibirsi coi loro abiti), con gli abiti in stile anni 60-70.
Isabella Aracri, Mariella Benvenuto, Elisa Cardace, Alessandra Cau, Linda Comità, Rosaria Corrado, Adelina Elia, Flavia Elia, Luisella Elia, Daniela Laratta, Giuseppina Lerose, Novella Lerose, Teresa Lerose, Patrizia Megna, Rosa Giovanna Pace, Mary Spina, Rosy Stricagnoli, Francesca Turco e Maria Turco sono fantastiche e meravigliose e se alla Codignola, in palestra era stata più facile la cosa, sfilare anche in vestaglia nella piazza principale del proprio paese non deve essere stato facile anche se non abbiamo notato sbavature da emozione.
Sui titoli di coda, le mamme non si accontantato e vogliono mettere in scena anche il loro socio dramma che era precedentemente saltato per una questione di tempi.
Mentre sul maxi schermo va in onda l’emozionante video sui nonni, le mamme si cambiano e poi entrano scena con le loro magliettine verdi e bianchi e, come avevano fatto prima i loro bimbi, emozionano con la loro rappresentazione fatta più di gesti che di parole, per loro tanti applausi e consensi in una serata che volge al termine dopo circa tre ore di manifestazione.
Che dire di più?!
Gallery 1
Gallery 2
Gallery 3.

[Rosario Rizzuto]

REFERENDUM ACQUA: ANCHE A CROTONE SCHIACCIANTE VITTORIA DEI SI!!!

Anche i crotonesi si sono espressi con convinzione e chiarezza a favore dell’acqua bene comune, quale diritto universale e risorsa che deve essere gestita dal pubblico con la partecipazione dei cittadini.
Il risultato referendario odierno attesta che anche a Crotone inizia a spirare il vento della partecipazione!

Nonostante il boicottaggio sistematico da parte dei grandi mass media, nonostante i tentativi trasversali di trasformare la campagna referendaria nell'ennesimo scontro politicista tutto interno al Palazzo, le donne e gli uomini di questo Paese hanno risposto con una straordinaria partecipazione al voto e con un'inondazione di SI.
SI, la gestione dell'acqua dev'essere sottratta al mercato; SI, sull'acqua non si possono fare profitti.

Questo ha detto l'intero popolo italiano vincendo una grande battaglia di civiltà.
E' stata una campagna straordinaria che ha attraversato ogni angolo del Paese, compresa Crotone e tutti i paesi della provincia, per tutti con allegria e determinazione: e il popolo italiano ha risposto, dimostrando come un'intera società sia in movimento per la riappropriazione sociale dell'acqua e dei beni comuni e per riconquistare la democrazia.
Da oggi niente sarà più come prima.

Con questo straordinario voto, per la prima volta dopo due decenni, il popolo italiano ha sonoramente sconfitto le politiche liberiste e l'idea che l'intera vita delle persone debba essere assoggettata al mercato.
Le donne e gli uomini di questo Paese hanno detto con meravigliosa chiarezza che un altro mondo è possibile, che la gestione dell'acqua dev'essere ripubblicizzata, che i beni comuni devono essere difesi, che un'altra democrazia è necessaria.
Questo limpido voto dice anche quali dovranno essere i prossimi passi.

L'abrogazione del famigerato decreto Ronchi richiede una nuova normativa. Dal 2007 è depositata in parlamento una legge d'iniziativa popolare,promossa dal Forum italiano dei movimenti per l'acqua con oltre 400.000 firme: dev'essere immediata portata alla discussione ampia e partecipativa delle istituzioni e della società.
L'abrogazione dei profitti dall'acqua richiede l'immediata riduzione delle tariffe pagate dai cittadini, nonché la convocazione, ATO per ATO, di assemblee territoriali che definiscano tempi e modi della ripubblicizzazione del servizio idrico in ogni territorio.

E' stata una straordinaria traversata per l'acqua e la democrazia che ha visto il comitato provinciale di Crotone, costituito da cittadini, impegnarsi in prima persona fin dalla fase di raccolta firme oltre un anno fa così come nella campagna referendaria, facendo parte del popolo dell’acqua che ha colorato ed impreziosito il nostro Paese.

Ora è il tempo della festa. In tutte le piazze, anche a Crotone e provincia. Con tutte le donne e gli uomini che ci hanno creduto.
Ora possiamo guardare al futuro con nuova fiducia, anche per la nostra provincia.

Comitato referendario provinciale “2 Sì per l’acqua Bene comune” – Crotone
Vogliamo togliere l’acqua dal mercato e i profitti dall’acqua.
Vogliamo restituire questo bene comune alla gestione condivisa dei territori.
Per garantirne l’accesso a tutte e tutti. Per tutelarlo come bene collettivo.
Per conservarlo per le future generazioni.
 
Crotone 13 giugno 2011