Martha e Marco…
Distesa sulla spiaggia, Martha cerca di rilassarsi e dà un occhio al proprio bimbo Lino.
Il birbante, davvero un'impresa tenerlo fermo, gioca con un amichetto sulla battigia: si lanciano sabbia, si buttano in mare…
Martha è sola coi suoi pensieri e così, per distrarsi, chiama Marco.
Dai tutti facciamo così: quando ci sentiamo soli, quando abbiamo bisogno di una parola di conferto chiamiamo gli amici oppure quando vogliamo dir loro di un nostro trionfo o abbiamo qualcosa da chieder loro!
In ogni telefonata c'è un peccato di egoismo, (quasi) mai di altruismo…
"Buongiornooooo… che fai?"
"Ciao Tesoro mio, sono in spiaggia solo come un cane, come sempre, Tu?"
"Al mare con Lino".
La conversazione si potrae per almeno 30 minuti: Martha ha disteso i nervi favoleggiando su i suoi amori, Marco, invece, è più solo di prima, confuso tra i suoi pensieri per un'amica che è solo amica quando lui vorrebbe diventasse qualcosa di più.
Prende il pallone da beach volley, che è sempre con lui, e lo scaglia con forza verso il mare, si infila la maschera e, piangendo, si butta in mare per andare a riprenderselo…
"Non c'è alcuno in questa caletta, basterebbe poco, lasciarmi andare, togliermi la maschera e non pensarci più!!! E' sempre la stessa storia, quando per un motivo quando per un altro. Non ce la faccio più…".
Marco chiude gli occhi e pensa, non toglie la maschera (ma davvero si può arrivare a pensare che valga la pena di farla finita per una stronza di donna???!!!), si tuffa verso il fondo, afferra un pugno di sabbia e la lascia cadere nell'acqua guardandola tornare verso il fondo. Sembra una cascata di lapilli. Marco ci passa di sotto, gli viene da sorridere. Si gira e rigira in acqua, sembra un delfino, quando torna in sè si accorge che il suo pallone ormai è andato, la corrente lo ha portato troppo lontano per le sue capacità nuotatorie; lo saluta con una mano col pensiero che possa andare a finire tra le mani di un futuro piccolo campiocino.
Magari tra le mani di Lino, al quale lui vuole un mondo di bene, il giorno dopo…
Chissà che reazione avrebbe il bimbo, nel leggervi sopra: "Martha Ti amo, sei la cosa più preziosa della mia vita"…
Chissà che reazione avrebbe Martha quando Lino le mostrerebbe il pallone…
Ma una cosa del genere non succede nemmeno nei film, figurarsi in questo angolo remoto della Calabria che sta cominciando a popolarsi di un turismo mordi e fuggi, di gente che arriva, ci osserva quasi come fossimo alieni e se ne ritorna a casa pensando come si faccia a parlare male di posti così belli, per poi ricominciare a parlare male della Calabria in giorno dopo in ufficio! "Noi ce l'abbiamo duro! Roma ladrona, due ministeri a Milano e via dicendo…".
Martha è di nuovo al telefono ma non con Marco, che intanto, tra un tuffo ed un altro, ogni tanto dà uno sguardo al suo ex pallone diventato ormai un puntino nella distesa azzurra e limpida di questo specchio di Mar Jonio… e non si è accorto che sulla "sua" spiaggia è arrivata una ragazza…
(… continua…)