Archive for August 8th, 2011

Mi sono accorto che…

Mi sono accorto che avevo la necessità di scrivere e mettendomi all’opera mi sono anche accorto che……

Mi sono accorto che non so se è meglio scrivere che vivere: so che scrivo perchè forse non so vivere.

Mi sono accorto che all’aurora mi alzo con una forza sovrumana.

Mi sono accorto che le lacrime sono compagne di solitari conforti.

Mi sono accorto che la virtù marcisce senza avversario.

Mi sono accorto che “Ma il cielo è sempre più blu” è la colonna sonora della mia vita.

Mi sono accorto che sono riuscito a fare un occhio nero con una matita blu.

Mi sono accorto che leggere Sant’Agostino o Feuerbach non mi ha comunque aiutato a capire se credo in Dio oppure no.

Mi sono accorto che non mi dispiace affatto di essere nato con i geni bisbetici.

Mi  sono accorto che leggere Rino Gaetano è una di quelle cose che mi emozionano.

Mi sono accorto che Giulio Cesare Giacobbe e “Come diventare Bella, Ricca e Stronza” sono serviti a riaccendermi la fantasia.

Mi sono accorto che non voglio più fornire prove di eccessiva docilità.

Mi sono accorto che in questo schifo di mondo niente vale un centesimo se non abbiamo qualcuno con cui condividerlo.

Mi sono accorto che non posso sapere sempre tutto: ciò che non so devo impararlo e godermelo strada facendo.

Mi sono accorto che tutti parlano sempre di un futuro migliore. Forse si riferiscono al Paradiso.

Mi sono accorto che quando c’è la classe, la velocità è secondaria.

Mi sono accorto che perfino le peggiori notizie sono un sollievo quando non fanno altro che confermare ciò che si sa già senza volerlo sapere.

Mi sono accorto che la gente che non ama e non si lascia amare mi fa drizzare i capelli in testa.

Mi sono accorto che è pazzesco come alcune persone sbaglino sempre i tempi senza nemmeno saperlo.

Mi sono accorto che, a volte, vivo nelle nuvole, ma che ci sono dei giorni in cui oltrepasso l’atmosfera.

Mi sono accorto che sono in grado di amare, e pure tanto.

Mi sono accorto che chi non sa dov’è diretto non arriva da nessuna parte.

Mi sono accorto che la verità non si trova, ma è lei che trova noi.

Mi sono accorto che non so ancora se è più facile amare che non amare.

Mi sono accorto che parlare con le mie Stelle Antonio ed Alessandro mi farà sempre sentire al sicuro.

Mi sono accorto che se non avessi perdonato mi sarei persa un sacco di cose.

Mi sono accorto che Piera mi ha insegnato ad essere più coraggioso.

Mi sono accorto che le mie Stelle Antonio ed Alessandro, e solo loro, crederanno sempre in me.

Mi sono accorto che ho bisogno di avere Te accanto.

Mi sono accorto che penso di non capire quando capisco di non pensare.

Mi sono accorto che le canzoni di Rino Gaetano mi metteranno sempre di buon umore.

Mi sono accorto che anche un cuore infranto può essere salvato se vi è qualcuno che possiede destrezza nel ricostruire puzzle.

Mi sono accorto che a volte è meglio agire subito, altre volte è meglio aspettare.

Mi sono accorto che sono una e plurima.

Mi sono accorto che innamorarsi è una droga, amare è una medicina.

Mi sono accorto che parlando con alcune persone mi mancano i vocaboli, perché spesso i miei sinonimi sono i loro contrari.

Mi sono accorto che nella mia vita c’è sempre un sottofondo musicale. Ogni momento della mia vita è legato ad una canzone e ogni volta che la sento parte il mio videoclip personale.

Mi sono accorto che ho vissuto storie in cui si è ridimensionato tutto: come un libro con una bella introduzione mentre il resto lo butteresti nel cesso.

Mi sono accorto che ho paura degli abbandoni.

Mi sono accorto che spesso ci si innamora più del gioco che del giocatore.

Mi sono accorto che i problemi sono come gli scarafaggi: se li porti alla luce si spaventano e scappano.

Mi sono accorto che basta anche un solo elemento per rovinare tutto il pittoresco.

Mi sono accorto che la modestia non è che indifferenza per l’opinione degli altri e qualche volta un modo indiretto per vantarsi.

Mi sono accorto che qualsiasi cosa simile all’astuzia e all’inganno è deplorevole.

Mi sono accorto che è difficile che alcune speranze vengano appagate.

Mi sono accorto che sono sempre pronto a farmi piacere tutti, non vedo difetti in nessuno e ai miei occhi è tutto buono e caro.

Mi sono accorto che sono, con tutto il mio buon senso, così candidamente cieco di fronte alla stupidità e alle follie degli altri.

Mi sono accorto che sono ingenuo senza ostentazioni e senza secondi fini.

Mi sono accorto che prendere gli aspetti positivi di ciascuno e renderli ancora migliori sorvolando su quelli negativi è prerogativa solo mia.

Mi sono accorto che a volte ho problemi di dislessia con il mondo e mi sento un marziano.

Mi sono accorto che se una rondine non fa primavera figuriamoci se uno stronzo fa categoria.

Mi sono accorto che colgo la sensazione del vivere nello stesso momento in cui la percepisco.

Mi sono accorto che ascoltare le ranocchie, quando sono  con le gambe accovacciate sul balcone della mia stanza, mi rilassa.

Mi sono accorto che la giustizia è una convenzione.

Mi sono accorto che non sempre la prima regola è: “Non cadere”.

Mi sono accorto che però i benefici del vero Amore o li ho letti, o li ho visti in altrui casi.

Mi sono accorto che l’amore spirituale così ben visto è solo un manto dell’amore fisico: anche l’amore spirituale, il più puro, ha come padre l’amore fisico. Togliete l’amore fisico e tutto cadrà.

Mi sono accorto che l’amore provoca graffi cruenti nel fondo del cuore.

Mi sono accorto che non ho ancora capito se è il mio cuore diabolico o se sono le frecce guaste.

Mi sono accorto che ho appena interrogato il mio pensiero e dialogato con esso.

Nonostante i miei “mi sono accorto che”,

Mi sono accorto che eppure vivo, eppure sento e peno, eppure, eppure nell'avversità sorrido.

(Visto, e poi modificato, sulla bacheca Facebook di Rosita Bitta Trivieri)