In vent’anni di applicazione dello scioglimento per infiltrazione mafiosa degli enti locali, mai il provvedimento ha toccato una Provincia. A rischiare ora è quella di Crotone, amministrata da una giunta di centrodestra, presidente Stano Zurlo del Pdl. In questi giorni, il prefetto di Crotone Vincenzo Panico ha inviato presso la Provincia una commissione di accesso per verificare la presenza dei clan nell’azione amministrativa.
Una decisione che nasce, quindi, con l’obiettivo di accertare eventuali ingerenze del crimine organizzato nella gestione politica dell’ente, visto che da un’inchiesta della magistratura sono emerse ombre sulla campagna elettorale e sulla vittoria del centrodestra. In particolare l’operazione, ribattezzata Hydra, coordinata dalla Procura di Catanzaro, pm Pierpaolo Bruni, che nel gennaio scorso portò in carcere 12 presunti affiliati alla cosca Vrenna-Ciampà-Bonaventura, la più potente di Crotone, ha ricostruito accordi pre-elettorali tra politica e cosche.
Tra gli indagati anche Gianluca Marino, per il reato di voto di scambio. Avrebbe ricevuto l’appoggio elettorale dagli uomini delle ‘ndrine durante le provinciali del 2009 in cambio di soldi. Marino, Pdl, non eletto, viene comunque chiamato a ricoprire il ruolo di assessore allo sport nella giunta Zurlo. Dopo l’indagine, si è dimesso dall’incarico. Il presidente Zurlo rivendica la correttezza del suo operato: “Sono certo che alla fine di questo periodo di accesso agli atti, l’immagine di questa amministrazione ne uscirà ancora più forte”.
Dall’inchiesta è anche emerso che la cosca Vrenna avrebbe messo in atto brogli elettorali per far votare due volte alcuni candidati, denunciando falsamente lo smarrimento di tessere elettorali. La commissione di accesso, partendo dalla documentazione acquisita dall’autorità giudiziaria, dovrà accertare eventuali pressioni delle ‘ndrine per la nomina di Marino ad assessore, sull’attività di giunta e se il presunto accordo pre-elettorale con le cosche abbia inciso su appalti e assunzioni.
Il Partito democratico aveva chiesto l’invio di una commissione di accesso già nel marzo 2010. Nell’interrogazione si menzionava una famosa cena in un ristorante di Crotone, svoltasi nell’aprile 2008, per festeggiare l’elezione del senatore Pdl Nicola Di Girolamo, poi inquisito per riciclaggio, con conseguenti dimissioni da Palazzo Madama (di recente ha patteggiato 5 anni di reclusione). Oltre a Di Girolamo, partecipano il presunto boss Franco Pugliese, Fabrizio Arena, figlio del boss Carmine (ucciso con un bazooka nel 2004), Gennaro Mokbel. Una cena “alla quale prendeva parte anche Gianluca Bruno (Pdl), attuale vicepresidente della provincia di Crotone, Maria Antonia Santa Maio, eletta nella lista Pdl, consigliera della provincia di Crotone (oggi Fli, ndr), Raffaele Martino (Pdl), attualmente vicepresidente del consiglio provinciale di Crotone”.
Fabrizio Arena è stato arrestato nel maggio 2010 dopo un anno di latitanza. La commissione di accesso avrà tre mesi per completare il lavoro di indagine, con la possibilità di una proroga per un massimo di sei mesi, prima di consegnare il dossier al prefetto che lo invierà al ministro dell’interno. Nel febbraio scorso, in un’altra operazione contro le stesse famiglie di ‘ndrangheta, emergeva il progetto degli uomini della cosca di ammazzare il pubblico ministero Bruni, della distrettuale antimafia di Catanzaro, un magistrato che, come altri, in terra di Calabria continua a rappresentare il volto migliore dello stato.
Non si può mortificare così la richiesta di giustizia dei crotonesi onesti.
E’vergognoso!!!! CROTONESI Non VOTATE più fino a quando lo Stato Italiano non ripristina la legalità e la giustizia sociale.
Ridateci il REGNO DELLE DUE SICILIE lestofanti politici.
questo articolo non mi sembra il massimo della comunicazione e vado a spiegare:
l’indagine è stata tolta( se non vado errato,ma il signor giornalista mi correggerà di sicuro) al Giudice che la stava conducendo, poco prima delle elezioni dal Procuratore Generale Dolcino Favi lo stesso che sottrasse l’inchiesta Why Not a De Magistris…che strane coincidenze……che dire o si dice tutto o se ne può tranquillamente fare a meno .
Allontanandoci dal commento della notizia in sè, mi piacerebbe che i riflettori si aprissero in toto su cosa significhi vivere in una realtà come Crotone. L’illegalità alberga in ogni angolo di strada. D’estate poi diventa tutto complicato,per via di una improvvisazione che vede locali d’ogni tipo occupare suolo pubblico e sparare musica ad alto volume ad ogni angolo di strada. Sui viali della città in uno spazio a ridosso delle case è da dieci anni che un chiosco bar spara musica a tutto volume fino a tarda ora. Nonostante proteste e ricorso alle forze dell’ordine e nonostante un’ordinanza emessa dal sindaco, stanotte l’allegro gestore è andato oltre l’orario consentito. Così come un ristorante in legno posizionato sotto le finestre di camere da letto ha visto avventori schiamazzare e ridere fino alle due di notte. Ci si chiede chi tutela i cittadini se in questa zona i sindaci che sono i gestori dei menzionati locali possono fare un po’ come gli pare. Per non parlare di emissioni di fumi in vicoli così stretti da sembrare camere a gas. Qui ognuno fa un po’ quel che gli pare e come gli pare e se parli una coltellata in pancia non te la toglie nessuno.
C’è un’indagine in corso dovuta alla commissione antimafia, alla Provincia di Crotone. Se le carte saranno spulciate a dovere ci si accorgerà che quest’ente chiuderà i battenti per via della bancarotta, determinata anche dalla gestione allegra dell’ex presidente provinciale grazie agli swapp attivati.Inoltre emergerà come i soldi razziati siano stati distribuiti alla cerchia degli adepti politici e degli amici. Un costume questo mai stoppato. Molte saranno le cose da chiarire. Come ad esempio ricorrere a personale esterno non utilizzando le figure che l’ente ha a disposizione e di come ad esempio vengono nominati dirigenti e consigliere di pari opportunità.La cosa che ultimamente ha scandalizzato e non poco è capire come mai addetti al servizio fotocopie prendano stipendi pari a dipendenti con tanto di laurea, tenuti in stand by per via delle solite beghe messe in atto. Credo che la mafia sia un conto. Ma ci sono altresì atteggiamenti illogici, come lo sperpero di finanziamenti europei alla quale la provincia ha aderito, mandando in gita assessori e consiglieri dell’ente in città europee per un progetto chiamato Mouving e che se fosse ben visionato, porterebbe più di qualcuno a stracciarsi le vesti….
Vedere questi commenti fatti ,verrebbe logico rispondere ma considerato il tipo di testata tutto si spiega.
Continuate a demonizzare Berlusconi miseri e ingenui boccaloni.
Per una volta se vi riesce, cercate di ragionare con la vs.testa non con quella atrui.
Il vice direttore di questo giornale e tutti della redazione nei e post comunisti lo fanno perchè oggi e trendy scaricare fango sulle persone che in alcuni casi portano pure soldi perchè fanno vendere i giornali.
La verità è un’altra cosa.
In Italia se qualcuno arriva dove stà Berlusconi é UNICAMENTE perchè con i soldi in Italia puoi comprare TUTTI compreso quelli che osannate come PSEUDO EROI.
Di Eroi ne ho sentito e visto ,come Falcone e Borsellino, per i quali ho pianto per la loro barbara morte ma costoro sono una cosa diversa.
Non date ad altri, meriti o demeriti a seconda della collocazione politica perchè in Italia è la MORALE politica e pubblica che è vergognosa e di misere vedute .
Se tale è, come si può facilmente notare è perchè L’Italia è un paese dove i corrotti (politici ed imprenditori) sono fratelli di sangue con Magistrati giornalisti e funzionari Pubblici anche di alto rango.
Chi non si vende per 1 milione si vende per 10 oppure 20
Solo in pochi sono interessati alla VERITAAAAAAAAAAA!!!!!
Un’altro pezzo importante della PDL indagato a Crotone sono marci fino al midollo ,per questo che siamo alla frutta ,Fate una retata della PDL e metteteli al fresco ma tutti …………
Finchè avremo a capo del Governo Italiano un uomo (definito così solamente perchè è della specie Homo Sapiens, non per il significato letterale del termine) che non spiega da dove sono venuti i soldi che gli hanno fatto costruire Milano 2 e 3, mettere su un impero finanziario off e in shore con risultati imprenditoriali sotto gli occhi di tutti, cosa possiamo aspettarci dai suoi accoliti?
Ma perchè nessuno si è mai chiesto come avesse fatto questo fantoccio della mala italia ad arrivare dove è ora realmente?
Tutti accecati da tette e ****!
La ‘ndrangheta non guarda il colore politico delle persone che utilizza nelle amministrazioni pubbliche,ma punta sempre su quello che sarà il cavallo vincente.
A differenza dei partiti la ‘ndrangheta raramente perde le elezioni.
E il capomandamento siede a capo del governo…
Onore a questi magistrati che con pochi mezzi, tanta dedizione e soprattutto coraggio rischiano ogni giorno loro malgrado di diventare degli eroi
(Grazie a Piero Drammis per avermi segnalato su Facebook l'articolo).