Archive for September 2nd, 2011

Stasera si conclude Il Magna Grecia Teatro festival. In scena anche Giorgio Albertazzi

Si terrà stasera, Venerdì 2 settembre, nell’area spettacoli del Museo di Archeologico di Capo Colonna l’appuntamento conclusivo del Magna Graecia Teatro Festival 2011 dal titolo “Nox erat et in caelo fulgebat luna sereno” prodotto dall’Associazione Traiectoriae  di Reggio Calabria.

Giorgio Albertazzi. Foto dalla reteSi tratta di un evento straordinario in cui si esibiranno sullo stesso palco due fra i più grandi protagonisti italiani della scena musicale classica e contemporanea internazionale: Cristina Zavalloni  e Roberto Scandiuzzi. A far gli onori di casa in qualità di ospite fuori cast a titolo gratuito lo stesso Direttore Artistico del Festival: Giorgio Albertazzi.

Cristina Zavalloni, che nel concerto sarà accompagnata da Andrea Rebaudengo è una delle figure più interessanti del panorama musicale odierno, una delle poche voci italiane in grado di disorientare l'orecchio di un pubblico colto o anche solo appassionato. La sua versatilità (è mezzosoprano, ballerina, compositrice) l'ha portata a non avere vincoli di sorta e a riuscire ad abbattere le barriere dei generi che forse troppo spesso sono  al centro del dibattito musicale. Un’artista capace di spaziare, con eccellenza, dalla musica barocca a Cage passando per la canzone d’autore. Nel suo carnet di interprete si va da Claudio Monteverdi a Kurt Weill e ad autori contemporanei che scrivono per lei, da Michael Nyman a Sylvano Bussotti a  Louis Andriessen secondo una prassi già indicata da un’illustre collega che l’ha preceduta: Cathy Berberian ( e che, in qualche modo, è il modello di riferimento della cantante).

Alcuni fra i tanti teatri del mondo in cui si è esibita nel corso della sua carriera sono il  Lincoln Center di New York, la Carnegie Hall di New York, il Concertgebouw di Amsterdam, il Teatro alla Scala di Milano, il Palau de la Musica di Barcellona, il Barbican Center di Londra , il Teatro La Fenice diVenezia.

Roberto Scandiuzzi, che nel concerto sarà accompagnato da Cristina Presmanes,  è uno dei maggiori talenti della scena operistica  odierna. La critica lo ha spesso paragonato ad Ezio Pinza e Cesare Siepi, due dei più  importanti bassi del nostro secolo, dei  quali ha subito profondamente l'influenza.

Ha debuttato nel 1982 al Teatro alla Scala con Le nozze di Figaro dirette da Riccardo Muti. Ha ottenuto la fama  internazionale dopo il suo debutto al Covent Garden nel 1991 nel ruolo di Fiesco (Simon  Boccanegra) con la direzione di Georg Solti. 

Nel corso della sua carriera ha cantato  regolarmente nei teatri più prestigiosi del panorama internazionale, fra i quali, Metropolitan, Teatro alla Scala, Opéra National de Paris, Covent Garden, Wiener Staatsoper, Bayerische Staatsoper, e San Francisco Opera. Ha collaborato con le più importanti compagini orchestrali, fra le quali, Berliner Philharominker, Wiener Philharmonikerm, Münchener Philharmonker, Royal Philharmonic Orchestra, London Philharmonic, Orchestra Filarmonica della Scala, Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Orchestre National de Paris, Staatskapelle di Dresda, Orchestre National de France, Orchestra della Radio Bavarese e, negli USA, le orchestre sinfoniche di Chicago, San Francisco, Philadelphia, Boston e Los Angeles.

Ha avuto il privilegio di collaborare con alcuni fra i più importanti direttori d’orchestra del nostro tempo, fra i quali Claudio Abbado, Colin Davis, Daniele Gatti, Valeri Gergeev, Christoph Eshenbach, James Levine, Fabio Luisi, Lorin Maazel, Zubin Mehta, Riccardo Muti, Seiji Ozawa, Georges Prêtre, Wolfgang Sawallisch, Giuseppe Sinopoli, Marcello Viotti.

I due cantanti si esibiranno il 2 settembre per la prima volta su uno stesso palcoscenico: un’occasione resa possibile dalla produzione di Domenico Gatto e dell’Associazione Traiectoriae di Reggio Calabria che alla realizzazione dell’evento ha lavorato per lungo tempo. Solo la stima e la fiducia dei due interpreti nei confronti dell’Associazione reggina costituita da giovani operatori calabresi che da anni operano nel territorio regionale ha permesso che si realizzasse questo connubio così inconsueto .

Un evento straordinario, un concerto acustico in cui si potranno ascoltare dalle due magnifiche voci brani da Frescobaldi a Berio (Cristina Zavalloni) e da Bellini a Tchaikovsky (Roberto Scandiuzzi). Ad introdurre le due performances il Maestro Giorgio Albertazzi, direttore artistico del Festival reciterà alcuni brani poetici. TEATRO STABILE DI CALABRIA                                      

'Vado via da questo paese di merda' ha detto berlusconi. Non vediamo l'ora!!!

 

Titolo di apertura de Il Fatto Quotidiano di Venerdì 02 Settembre 2011.

Così parlò berlusconi: "Adinolfi non è nessuno… non so se mi spiego… io non sono amico di Adinolfi… (…) sono così trasparente… così pulito nelle mie cose… che non c'è nulla che mi possa dare fastidio… Capito?… io sono uno… che non fa niente che possa essere assunto come notizia di reato… quindi… io sono assolutamente tranquillo… a me possono dire che SCOPO… è l'unica cosa che possono dire di me… è chiaro?… quindi io… mi mettono le spie dove vogliono… controllano le telefonate… non me ne FOTTE niente… io… tra qualche mese me ne vado per i CAZZI miei… da un'altra parte e quindi… vado via da questo paese di MERDA… di cui sono NAUSEATO… punto e basta…".

'E' la mia città' di Edoardo Bennato diventa 'E' la mia metà' nel testo leggermente modificato da Rosario Rizzuto

Edoardo Bennato di certo mi perdonerà e così l'altro giorno mi sono divertito a trasformare la sua bella e super gettonata "E' la mia città" in "E' la mia metà".

La struttura della canzone rimane la stessa, così come molti dei tanti aggettivi usati dal cantante napoletano per descrivere la sua Napoli.

Ecco cosa ne è venuto fuori:

E’ LA MIA META’
(Rosario Rizzuto)

 
Orgogliosa, rassegnata, innocente, fissata
Forte, rilassata, tradita, condannata
Ma è la mia metà
Pulita, distratta, incivile, spensierata
Sempre indaffarata, pilota, ammutinata
Ma è la mia metà
E la nottata non passa mai
Bella, evanescente, invidiata, invadente
Solare, indecente, simpatica, splendente
Ma è la mia metà
Voce incosciente, insidiosa, insolente,
Stanca, ammaliante, rilassata, irriverente
Ma è la mia metà
Ma domani chi lo sa
Vedrai che cambierà
Magari sarà vero
Ma non cambierà mai niente
Non ci credo manco io
Sola, abbandonata, insensibile, spiata
Fiera, disprezzata, feroce, incontrollata
Ma è la mia metà
Ignorante, raffinata, aggredita, infamata
Muta, scanzonata, superstiziosa, spregiudicata
Ma è la mia metà
Ma domani chi lo sa
Vedrai che cambierà
Magari sarà vero
Ma non cambierà mai niente
Non ci credo manco io
Ma domani chi lo sa
Vedrai che cambierà
Magari sarà vero
Ma non cambierà mai niente
Non ci credo manco io
Antica, sfacciata, misteriosa, sconosciuta
Fragile, spietata, assediata, stronza
Ma è la mia metà
è la verità!