Archive for October 6th, 2011

Manovra: lavoratori pubblici e della conoscenza in piazza l'8 ottobre con la Cgil. IO CI SARO'!!!

Manovra: lavoratori pubblici e della conoscenza in piazza l'8 ottobre
Si terrà a Roma la manifestazione nazionale promossa dalla FP e FLC CGIL contro i tagli all'intervento pubblico, all'istruzione e alla ricerca e contro la privatizzazione dei servizi, perchè 'pubblico è futuro' » Manifesto
» Pagina speciale: manifestiamo.cgil.it / SPOT / VIDEO
» Conferenza stampa: è stata oggi, 6 ottobre,  alle ore 12 Corso Italia 25

 

 

05/10/2011 Condividi su:  condividi su Facebook condividi su Twitter

'Pubblico è futuro', con questo imperativo i lavoratori del pubblico impiego e della conoscenza, scuola, università e ricerca, scenderanno in piazza a Roma l'8 ottobre, in occasione della manifestazione nazionale proclamata dalla FP CGIL e FLC CGIL. Appuntamento alle ore 14 a Piazza della Repubblica, arrivo del corteo a Piazza del Popolo, dove si terranno gli interventi conclusivi dei Segretari Generali FP CGIL e FLC CGIL, Rossana Dettori e Domenico Pantaleo e della leader del sindacato di Corso d'Italia, Susanna Camusso.

Una mobilitazione indetta per contrastare, come emerge dalla manovra, l'accanimento del Governo verso il lavoro pubblico, le pubbliche amministrazioni e il sistema della conoscenza e che per la CGIL rappresenterà un momento importante per l'avvio della campagna per le elezioni delle RSU, che si terranno il prossimo anno e che porteranno al voto oltre 3 milioni di lavoratori pubblici.

La manovra “iniqua e vessatoria”, definitivamente approvata dalla Camera il 14 settembre scorso, taglia le risorse destinate all'intervento pubblico e privatizza i servizi, riduce drasticamente le risorse destinate all'istruzione e alla ricerca pubblica, producendo così, avverte la FP CGIL e FLC CGIL, degli effetti drammatici sia sui cittadini che sui lavoratori pubblici. In particolare, come spiegano le due categorie della CGIL nel volantino della manifestazione, l'accanimento del Governo verso il lavoro pubblico si concretizza con il blocco, almeno per 4 anni, dei contratti nazionali e della contrattazione integrativa, con il blocco degli scatti nella scuola e nelle università, con l'ennesimo stop delle assunzioni, con il licenziamento dei giovani precari e con il peggioramento delle condizioni di lavoro. A danneggiare ulteriormente la condizione lavorativa del settore pubblico, affermano preoccupate la FP CGIL e la FLC CGIL, il taglio delle retribuzioni, la “rapina” del TFR, per il quale è previsto uno slittamento da 6 mesi a 2 anni e il prelievo economico “illeggittimo ed incostituzionale” solo sui redditi dei lavoratori pubblici e dei pensionati. Un particolare accanimento, inoltre, verso le donne del pubblico impiego e non solo, che vedranno l'innalzamento della loro età pensionalbile.

Una manovra che, secondo la CGIL, metterà a rischio la coesione sociale del Paese, indebolendo i diritti dei cittadini attraverso il taglio ai finanziamenti per la sanità e i servizi di welfare degli enti locali. L'aumento delle tasse, “per chi le paga – avverte la FP CGIL e la FLC CGIL – non coincederà con il miglioramento della qualità dei servizi”. Intanto nell'istruzione pubblica si continua a demolire il diritto allo studio.

Per queste ragioni i lavoratori pubblici e della conoscenza saranno in piazza a Roma, sabato 8 ottobre, per rivendicare un sistema pubblico di qualità che garatisca i diritti dei cittadini e lo sviluppo del Paese, affinchè vengano incentivati gli investimenti nella conoscenza e per esigere il rinnovo dei contratti nazionali e l'esercizio della democrazia attraverso il voto delle RSU nei posti di lavoro.

Materiali grafici: