Le straordinarie qualità di un uomo… Don Renato Cosentini visto da Elena Pavone
Quel che c'è da dire va detto, con ogni mezzo, con i libri, sui giornali o anche semplicemente parlando di lui. Don Renato Cosentini era un comunicatore perfetto, capace di coinvolgere chiunque.
Lo era stato con il popolo di Scandale nei suoi primi anni di sacerdozio e con i suoi bambini, quelli della Casa della Carità, da lui stesso fondata.
Colpiva la sua comunicabilità innata, la carica umana che sapeva trasmettere. Gentile, aperto, disposto a capire tutto, paterno senza essere paternalista; ma fermo, esigente, anche insistente, sicuro nei princìpi cristiani e sicuro che non serva imporli quanto proporli: questo tipo di direttore spirituale era don Renato Cosentini.
Uno che non agguantava la "preda", che non la trattava altezzosamente, ma che al contrario si avvicinava con delicatezza, non si stancava mai di spiegare e incoraggiare; uno che confortava, che esaltava i successi e relativizzava le sconfitte di quelli che si rivolgevano a lui.
Don Renato sapeva essere scrittore avvincente, con uno stile graffiante, genuino e scorrevole, efficace e coinvolgente, maestro di vita crudo e dolce insieme.
Uomo di grande cultura, l’ho adulato per questo!!
E comunicatore straordinario lo era nell'organizzare iniziative per sensibilizzare l'opinione pubblica di Scandale, per quanto il più delle volte non sia stato capito.
Si servì della sua autorevole parola, oltre che dei giornali, per tutte le manifestazioni scaturite dalla sua mente fantasiosa e vulcanica.
Credo che in Calabria fossero in pochi a non conoscere Don Renato.
Don Renato fu perfino uno "scandaloso" comunicatore, quando sul letto di morte decise di desiderare che la “sua Casa” continuasse a vivere, nonostante la gente lo vedesse finito e incapace di poter ancora decidere.
Volle essere così per donare se stesso ai propri ragazzi, fin oltre la morte, e perché così nessuno avrebbe potuto negare che Don Renato avesse sconfitto quella morte che tanto temeva, negli occhi di tutti quei bambini che ha aiutato.
Troppi ragazzi, troppe persone bisognose hanno avuto grazie a lui la possibilità di vivere e costruirsi un futuro, va ringraziato anche solo per questo, per la speranza che ha elargito. Questo era don Renato Cosentini.
Beh Don Renato, se è vero che le anime possono sentire ciò che i vivi vanno predicando e dicendo, allora è anche vero che udirai di tanto in tanto un sibilo, un vento leggero che ti porta il mio pensiero…
Avrei i miei dubbi
oltre al tuo, sentirà di sicuro il sibilo di tutti i suoi prescelti tutti quelle POVERE PERSONE che solo grazie a LUI hanno potuto caricare punteggi su punteggi e mo sempre solo grazie a lui su belli sistemati cu n'anca sutta e naatra subba e sa tiranu ca mancu li cani . speriamo ca u li venanu a ra ricchia inveci i gridati i tutti chiri CRISTIANI ca a cundoliu u cionu pututu nemmenu annascari!
2 ti stimo!!!!!
ma di quale persona si sta parlando……..se dovremmo elencare tutto il male che ha fatto …….ma per favore……
antonio da reggio emilia
Non era certamente un santo. Vero?
commento 5 non bestemmiare santo lui . … ma per favore..
….si infatti ,per non parlare di quando faceva le confessioni …..
io ricordo che a me "RAGAZZINA" di 11 anni, chiedeva sempre se "fornicassi" con qualcuno,quando io a quella età non sapevo neanche il significato del termine FORNICARE…….
per sua fortuna dopo la morte nn c'è il nulla …..altrimenti…….