Archive for November 20th, 2011

Basta agli onorevoli stipendi. Prezzo politico per i politici!!!

Stasera su Rai 3 Report… da non perdere

Gentili telespettatori,

Vi comunichiamo che domenica 20 novembre alle 21.30 su RAI TRE andrà in onda la nuova puntata di Report.

La puntata si intitola "LA CLASSE DIRIGENTE"

Di Paolo Mondani

Segue Sinossi:

In Italia la corruzione è un vento che soffia giorno e notte, scrive il professor Michele Ainis. Nella puntata di Report in onda il 20 novembre si affronterà il caso Penati e il caso Milanese, non solo entrando nel merito di due indagini giudiziarie, ma cercando di capire l'humus nel quale nascono i fatti su cui si indaga.
Dalla nascita del sistema Sesto alla Serravalle. Poi l'ascesa di Milanese da ufficiale della Guardia di Finanza a braccio destro di Tremonti, fino ad avere un ruolo nella nomina di dirigenti pubblici.
Le due storie trovano un punto di incontro: quando si transita per Finmeccanica.
Per quale ragione la corruzione è ancora così diffusa? Perché dopo Tangentopoli coloro che erano gli attori principali della politica italiana sono stati sostituiti con le seconde file dei vecchi potenti?
Ogni qualvolta torna a soffiare il vento del cambiamento alla fine vincono sempre gattopardi e camaleonti. Intervista esclusiva ad imputati chiave e al Presidente di Finmeccanica Guarguaglini.

E inoltre "SPAZZATOUR"

Di Emilio Casalini
Per smaltire e riciclare i materiali plastici i produttori pagano un contributo all'origine, che ricade di fatto su tutti i cittadini. Ma i rifiuti prima di essere lavorati spariscono dal nostro Paese, prendono altre vie – soprattutto quelle della Cina – e ritornano sotto forma di giocattoli e altro che compriamo a basso prezzo. A volte però vengono sequestrati perché sono contaminati da sostanze tossiche, cosa accade? Ce lo racconta l'inchiesta di Emilio Casalini.

Per la rubrica C'E' CHI DICE NO: "SERGIO LIVIGNI"

Di Giuliano Marrucci
Il San Giovanni Bosco di Torino è un ospedale di frontiera. Eppure è qui che il professor Sergio Livigni ha dato vita ad uno dei reparti di terapia intensiva più efficienti della penisola. Dopo dieci anni di lavoro il reparto ha cominciato a funzionare con più armonia, e così ha deciso contro il parere di gran parte dei suoi collaboratori, di aprire le porte del reparto più blindato che c'è. E così oggi in questa terapia intensiva i familiari hanno libero accesso 24 ore su 24. Una rivoluzione, che alla fine s'è rivelata di gran beneficio non solo per i familiari, ma anche per i pazienti e addirittura per gli operatori, che nei parenti hanno trovato un nuovo alleato invece che un ostacolo al regolare svolgimento delle loro mansioni.

Il video e la trascrizione integrale del testo della nuova inchiesta sarà on line sul nostro sito www.report.rai.it al termine della messa in onda.

 

 

Buona Visione! La Redazione.  

L'associazione Fare Insieme sulla situazione delle ferrovie nel crotonese

Che si chiamino ferrovie della padania e non più ferrovie dello Stato, perché qui da noi ormai lo Stato non c’è più. Le ferrovie hanno deciso di tagliare l’Italia in due penalizzando, come sempre, e non poteva essere altrimenti, il sud.

È sempre la solita stessa storiella, un po’ il cane che si morde la coda, vengono tagliati i treni del meridione perché viaggiano vuoti, ma se ci fosse un’offerta diversa probabilmente viaggerebbero con molti più passeggeri. L’alta velocità di fatto si ferma a Napoli e pochissimi treni continuano verso sud. I biglietti sono cari, il servizio non dei migliori con carrozze vecchie e sporche e tempi di percorrenza dilatati.

Perché i cittadini dovrebbero preferire il treno? Il viaggio è più lungo e più costoso, forse un po’ più comodo, ma in tempi di crisi come questa la gente preferisce risparmiare privilegiando il trasporto su gomma. E poi c’è la nostra cara nostalgica e romanticissima linea ionica, rimasta praticamente uguale al 1875 anno in cui è stata ultima la costruzione. Da allora tanto traffico, poi da quando sono state dismesse le fabbriche una lenta agonia fino ad arrivare ai giorni nostri periodo in cui la stazione di Crotone non è più neanche di passaggio.
Logo Associazione Fare Insieme.Ormai i pochi treni che da sud risalgono la ionica arrivati a Catanzaro Lido si fermano o cambiano versante, lo stesso succede a Sibari con i treni che da nord arrivano al sud. Il disegno è chiaro, penalizzare sempre di più Crotone ed il suo territorio, la linea ionica ed il mezzogiorno. Per troppo tempo abbiamo ascoltato e creduto a chi ha promesso elettrificazione o raddoppio del binario. Affermazioni che appaiono ormai ai cittadini come utopie. Si è parlato di un raddoppio a macchia di leopardo nei punti cruciali, ma anche di questa proposta niente di concreto.

L’appello alle Istituzioni locali è chiaro e forte, riprendere il progetto della metropolitana di superficie per collegare Sibari da nord e Catanzaro Lido da sud all’aeroporto di Sant’Anna. L’amministrazione provinciale guardi bene nei propri cassetti perché dovrebbe avere qualcosa. Si contattino i vertici della Ntv (nuovo trasporto viaggiatori) e fare in modo da allungare le percorrenze dei propri treni e farli arrivare fino in Calabria. Oppure dare mandato a loro di organizzare questa metropolitana di superficie. Per questo tipo di iniziative non deve esserci crisi realizzare opere infrastrutturali è indubbiamente un volano per l’economia. Si deve creare un modello di trasporto integrato senza escludere nessuna componente, è chiaro come il sole che meglio funziona e più aumenta il numero dei passeggeri.

Il periodo nel quale scrivere della lenta agonia della linea ionica e della stazione ferroviaria di Crotone non è stato scelto a caso. Pochi giorni fa è stato l’anniversario della sciagura dei treni. Un giorno triste per Crotone. Ventidue anni fa dodici persone persero la vita per un impatto fra due treni dovuto ad errori umani ed un guasto alla linea. Tutto questo va ricordato, a quei morti senza nessuna colpa, se non di essere utenti di un servizio inefficiente deve andare il nostro pensiero. Dodici vite stroncate, dodici famiglie distrutte, una fatalità certo che però non deve essere dimenticata.

Come non deve essere dimenticata la solidarietà degli operai delle vicine fabbriche che incuranti delle conseguenze hanno lasciato gli stabilimenti, si sono lanciati fra le lamiere contorte per aiutare i soccorritori. Se il bilancio non è stato più tragico è grazie a loro.
 
 
Domenico Piro
Presidente Associazione
Fare Insieme

LETTERA DELLA SCRITTRICE CRISTINA OBBER A SILVIO BERLUSCONI…

Gentile ex-presidente del consiglio, ho ascoltato questa sera il suo discorso alla nazione.
Complimenti a chi lo ha scritto, forse l'editor che ha curato quel famoso libro, come si chiama…Ah si!…il libro "Cuore".
 
Mi sono commossa nel percepire il frammento di un magone, il fremito della difficoltà, che umanamente non lascia indifferenti.
Ma gentile ex-presidente (sulla sua gentilezza non si discute), mi consenta qualche rimostranza.
Ha detto che per lei è stato triste assistere alla reazione della piazza alle sue dimissioni.
 
Mi scusi, ma mi salgono in gola,e non scendono nonostante l'ovvietà,alcuni modi di dire come "Chi la fa l'aspetti" o "Chi è senza peccato scagli la prima pietra".
Che cosa si aspettava? Un composto aplomb, dopo che proprio lei ci ha abituato a ben altro?
Sapesse quante volte noi italiani e noi donne ci siamo sentiti e sentite tristi,quante volte abbiamo pensato "questo è troppo!"
 
Dopo che ci ha chiamati coglioni (dichiarazione del 2006), dopo che ci ha imposto ministri e ministre dal discutibile curriculum,dopo che ci ha confidato di credere che Ruby Rubacuori fosse la nipote di un capo di stato, dopo che ci ha screditato agli occhi della politica internazionale con le sue corna, le sue barzellette e i suoi commenti sul lato b della Merkel. Dopo che all'estero aprono ristoranti italiani che si chiamano "bunga bunga".
Dopo che ha detto che noi di sinistra ci laviamo poco (dichiarazione del maggio 2008).
 
Dopo che le sue televisioni ci hanno educato a rutti,parolacce e scopate-live sotto le coperte della casa del grande fratello, dopo che ha demolito la credibilità istituzionale della magistratura che un tempo addirittura ci intimoriva. Dopo che ha consigliato alle nostre figlie di cercarsi un buon partito per campare.
Dopo che ha detto che contro la violenza sessuale siamo impotenti perché ci sono troppe belle ragazze in questo paese.
Paese che ha definito un paese di merda e che nel suo discorso di stasera invece dichiara di amare e di aver amato tanto.
 
Come avremmo potuto reagire alle sue dimissioni se non con un orgasmo collettivo e liberatorio?
Personalmente non ho stappato bottiglie ieri sera, mi sono guardata un film.
Non ho brindato perché nonostante il sollievo che mi da' la consapevolezza che lei non rappresenti più il mio paese in Europa e nel mondo, in questo momento prevale l'amarezza.
Sarà che ho quasi cinquant'anni,ma mi rattrista enormemente constatare come siamo caduti e cambiati, politicamente, economicamente e culturalmente.
Mi rattrista anche sapere che non tutti siamo consapevoli e pronti ai sacrifici che ci aspettano.
 
Non ho brindato perché il fallimento del suo governo è un fallimento che ci riguarda tutti, e ci costringerà a un percorso doloroso,che ci troverà spesso impreparati.
La sua tristezza non è che un boomerang, gentile ex-presidente, e il suo rammarico per il giubilo della piazza mi ricorda altre bottiglie stappate,accompagnate da abbuffate di mortadella, che riguardano i senatori della nostra repubblica alla caduta del governo Prodi (2008, Camera del Senato).
Questa sua tristezza mi riporta a un altro detto, ahimè, che dice "Ognuno raccoglie quel che semina".
 
Lo tenga a mente prima di piangere altre lacrime di coccodrillo,e la consoli sapere che comunque è un detto che vale per tutti.
Per tutti noi italiani confusi e travolti da un delirio di consumi al quale faremo fatica a rinunciare.
Per tutti noi che accendiamo la televisione ancora prima di darci un bacio, quando ci ritroviamo nelle nostre case, la sera.
 
Che questa crisi sia un monito ma anche uno stimolo,un'occasione di autocritica e di passi indietro e passi avanti per un'Italia che io amo e soffro fino in fondo,e più di lei, mi creda, perché il futuro dei miei figli è molto più incerto di quello dei suoi.
Che sia monito e stimolo anche per lei,gentile ex-presidente del consiglio. Perché non è mai troppo tardi per essere migliori.

Cristina Obber

Di certo c'è un problema Banca a Scandale: ecco alcuni commenti dal Box Messaggi!!!

19 nov 11, 19:58

MIMMO: SCANDALESI UNIAMOCI CONTRO LE LOBBI DI POTERE CHE HANNO TENUTO SOTTO IL LORO DOMINIO SCANDALE PER OLTRE 30 ANNI E ORA VOGLIONO CONSEGNARLA AI CROTONESI . FACCIAMO MOLTA ATTENZIONE

19 nov 11, 13:47

anonimo: Chi ha portato la banca sul l'orlo del collasso ora vogliono ancora gestire , affidando tutti nelle meni dei crotonesi. Vergogna….Chi ha portato la banca in queste condizione se ne deve andare a cas

19 nov 11, 11:17

Pino B.: E' vero che il nuovo consiglio gestirà la nascita della nuova filiale di Crotone e quindi nuove assunzioni?E' vero che hanno già fatto 200 nuovi soci quasi tutti di Crotone? Chi sono?A chi rispondono?

17 nov 11, 23:02

Franco: Gatta ci cova…. è come al comune? O forse meglio?

17 nov 11, 23:01

Franco: come mai tutti vogliono fare gli amministratori?

17 nov 11, 23:00

Franco: Oggi ho letto l'articolo di Iginio Carvelli , ma allora è proprio guerra per le elezioni del nuovo consiglio. Mi chiedo ma se la banca d'italia mette tutte queste multe agli amministratori incapaci

17 nov 11, 20:10

antonio: facci sapere notizie della banca….i signorotti corrotti gireranno in maschera per il paese…e il minimo che possono fare…

Ultimo avviso… poi faccio i nomi!!!

Due anni, sono passati due anni da quando, come segretario dell'Us Scandale, mi sono impegnato per cercare contributi e sponsor.
Non i quattro sponsor che ci sono quest'anno! Quell'anno, stagione 2009/10, il manifesto dell'Us Scandale aveva oltre 60 sponsor, molti dei quali hanno dato regolarmente il loro contributo.
Poi, però, ci sono stati imprenditori, politici, aziende che hanno fatto la loro promessa di offerta ricevendo in cambio uno spazio pubblicitario o la presenza del loro nome sul manifesto che ogni settimana annunciava le gare dell'Us Scandale, e poi non si sono più visti.

E così a distanza di due anni ci sono ancora persone che non hanno poi formalizzato, dando il contributo, la loro promessa; gente impensabile, anche uomini che incassano anche migliaia di euro al mese che non riescono a saldare un modesto contributo che non supera i 100 euro.

E' VERGOGNOSO!!!
In alcuni casi ho anticipato io e poi speso per l'Us Scandale, a suo tempo, il contributo in questione e loro nulla: NON PAGANO!!!

Che vergogna!!! 

Certo tra queste aziende ci sono casi e casi: ad alcuni il contributo l'ho chiesto una sola volta e poi ho aspettato che si facessero vivi loro, ad altri l'ho chiesto una, due, tre, quattro, ed anche 5 volte ma niente da fare.
C'è gente che scialacqua tutto il giorno soldi (certo sono i propri ci mancherebbe) ma non riesce a mettere da parte 50, 100 euro per pagare un debito che ora ha due anni!!!

Ora mi sono proprio scocciato, io sta cosa non me la tengo più e così, se non ci dovessero essere novità nei prossimi giorni, condividerò, con chi mi segue, i nomi di questi geni della finanza che hanno soldi per tutto tranne che per pagare il proprio debito con l'Us Scandale 2009/10 e di conseguenza con me E SOLO CON ME!!!

Chiunque volesse regolarizzare la propria posizione sa dove trovarmi!!!