Archive for March 24th, 2012
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Dario Coriale di Scandale presenta il suo cd ‘Strade’ a Radio Città del Capo di Bologna
Stasera, sabato 24 Marzo 2012 al programma “Balangandà” (musiche e culture attraverso l’Atlantico) su Radio Città del Capo (96.250 e 94.700 Fm per la zona di Bologna, e in streaming su www.radiocittadelcapo.it) ci sarà la presentazione di “Strade”, album d’esordio dello scandalese Dario Coriale.
Il programma è condotto da Mauro Cicchetti, Andreina Sozzo e Mario Ventimiglia.
Oltre a Dario Coriale, voce e chitarre, ci saranno: Salvatore Davide Difrancesco al basso e Marco Emma al pianoforte.
Da paesani di Dario, chi può deve fare di tutto per seguire il programma e magari, se è possibile, intervenire.
Forza Dario!
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2012
Piazza Pulita: via i sepolcri imbiancati!
Sto seguendo la replica di Piazza Pulita, programma di La7: io vorrei fare piazza pulita dei sepolcri imbiancati, di chi davanti fa il bello ma dentro è pieno di merda!!!
Vorrei fare piazza pulita dei traditori di Scandale, di chi si è venduto per 30 denari!!!
Vorrei fare piazza pulita di chi fa il male sapendo di farlo, degli invidiosi, della gente cattiva, dei bastardi, dei mafiosi.
Vorrei tanto pulire la piazza e vivere in un paese migliore!!!
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2012
La Commissione Disciplinare Territoriale della Figc di Catanzaro delibera sulla gara Rocca di Neto – Cirò: cambia poco, confermata la versione dell’arbitro!
C’è poco da fare quello che scrive l’arbitro è Vangelo.
Se un arbitro di calcio, per esempio, affermasse che un Angelo o la Madonna sono intervenuti sul campo di calcio provocando la sospensione della gara e le società in gara facessero ricorso, la Commissione Disciplinare Territoriale, benchè composta da uomini laureati, da avvocati, darebbe ragione all’arbitro.
E’ TUTTO COSI’ ASSURDO. Impossibile lottare: hanno sempre ragione loro, una lobby fortissima ed imbattibile, che ha sempre ragione!
Ecco il responso della CDT sui fatti relativi alla gara Rocca di Neto – Cirò: alla fine ha avuto ragione sempre lui: l’arbitro!!!!
La Commissione Disciplinare Territoriale, riunitasi a Catanzaro il 19 marzo 2012, ha adottato le seguenti decisioni:
Collegio composto dai Sigg.ri:
- Avv. Fabio MIGLIACCIO PRESIDENTE;
- Avv. Paolo MORICA COMPONENTE;
- Avv. Anna PIANE COMPONENTE.
con l’assistenza alla segreteria del Dott. Domenico Antonio Crispino;
In rappresentanza dell’A.I.A.-CRA : sig. Lorenzo Costa.
RECLAMO n.112 della Società A.C. ROCCA DI NETO
avverso il deliberato del Giudice Sportivo Territoriale della Delegazione provinciale di Crotone di cui al Comunicato Ufficiale nr.30 del 23.2.2012 (punizione sportiva della perdita della gara A.C. Rocca di Neto – F.C. Ciro’ del 19.2.2012; UN punto di penalizzazione in classifica; squalifica del campo di gioco per DUE giornate; ammenda di € 300,00; squalifica calciatori AMARITI Rosario e APA Francesco fino al 23 AGOSTO 2013; squalifica calciatore LUMARE Giovanni, capitano, per QUATTRO giornate; inibizione dirigente CAPUTO Giuseppe fino al 23 FEBBRAIO 2016).
RECLAMO n.113 della Società F.C. CIRO’
avverso il deliberato del Giudice Sportivo Territoriale della Delegazione provinciale di Crotone di cui al Comunicato Ufficiale nr.30 del 23.2.2012 (punizione sportiva della perdita della gara A.C. Rocca di Neto – Ciro’ del 19.2.2012; UN punto di penalizzazione in classifica; squalifica calciatori LE ROSE Luigi, DE PASQUALE Nicodemo, AFFATATO Gianluigi, fino al
23 AGOSTO 2013; squalifica calciatore BLEFARI Francesco per QUATTRO giornate; inibizione dirigente SCULCO Mario fino al 23 MAGGIO 2012).
LA COMMISSIONE DISCIPLINARE TERRITORIALE
letti gli atti ufficiali ed il reclamo;
sentite le reclamanti e l’arbitro a chiarimenti;
in via preliminare, per evidenti ragioni di connessione oggettiva, dispone la riunione dei due reclami.
RILEVA
le sanzioni riportate in epigrafe sono state irrogate in primo grado per sanzionare i fatti avvenuti nel corso dell’incontro Rocca di Neto – Cirò del 19 febbraio u.s..
La citata gara, dopo una prima aggressione all’arbitro portata dai calciatori del Rocca di Neto, è stata proseguita pro-forma venendo, poi, sospesa per decisione dell’arbitro vittima di una seconda aggressione fisica perpetrata a suo danno ad opera dei tesserati della squadra ospite del Cirò.
Le reclamanti si dolgono della decisione del giudice di prime cure adducendo, sostanzialmente, che la narrazione dei fatti effettuata dall’arbitro nel suo rapporto di gara non risponde a verità e che, nello specifico, nessun atto di violenza a suo danno è stato compiuto dai calciatori e tesserati che si sono limitati al più a comportamenti di vibrata protesta per contestare decisioni tecniche non
condivisibili.
Nel corso dell’odierna seduta l’arbitro ha confermato il contenuto del suo rapporto ed ha inteso in particolare ribadire ed illustrare come abbia messo in atto tutti i provvedimenti necessari a condurre a termine la gara, non trovando, tuttavia, alcuna assistenza né da parte della dirigenza delle due squadre né dai capitani, che, interpellati in occasione di entrambe le aggressioni, non hanno offerto alcun contributo. Il capitano del Cirò, Le Rose Luigi, ha anzi partecipato, come parte attiva, esso stesso all’aggressione. Nessun dubbio solleva il resoconto che il Direttore di gara ha fatto degli eventi avvenuti nel corso della gara che occupa.
Gli episodi di violenza, seppur non di gravita tale da cagionare conseguenze lesive all’arbitro, sono stati tali da imporre le decisioni prese dallo stesso.
La prosecuzione della gara pro-forma prima e la sospensione della stessa in via definitiva quindi, hanno rappresentato le sole opzioni percorribili, atteso che entrambe le squadre si sono rese responsabili di gravi episodi di violenza, tra l’altro in contesti temporali diversi.
Non rileva il fatto che il comportamento dei tesserati del Rocca di Neto abbia causato la decisione di continuare la gara pro-forma e quello dei tesserati del Cirò ne abbia sancito la definitiva sospensione, in quanto un giudizio complessivo degli accadimenti non può che legittimare le decisioni dell’arbitro, che non poteva che “chiudere” definitivamente l’incontro dopo ben due tentativi non andati a buon fine.
Consequenziale è il giudizio di responsabilità da attribuire ad entrambe la società.
In merito all’ulteriore giudizio di congruità delle sanzioni si rappresenta quanto segue.
In particolare: ineccepibile la sanzione della punizione sportiva della perdita della gara e del punto di penalizzazione comminate alle società per evidenti ragioni di responsabilità oggettiva riconducibili ad entrambe.
Parimenti inattaccabile, in quanto congrua, appare la sanzione della squalifica del campo di gioco del Rocca di Neto, squadra ospitante, per due giornate atteso che, in aggiunta alle responsabilità già evidenziate, rileva il grave comportamento del dirigente accompagnatore Caputo che, oltre ad aggredire e minacciare l’arbitro, ha permesso l’entrata sul terreno di gioco di sostenitori che hanno anch’essi colpito l’arbitro. In via consequenziale va affermata l’adeguatezza dell’inibizione inflitta al Caputo.
Vanno al contrario rimodulate le sanzioni inflitte ai calciatori Amariti, Apa, Le Rose, De Pasquale e Affatato, che hanno colpito l’arbitro, riducendole a tutto il 15 febbraio 2013.
P.Q.M.
riduce le squalifiche inflitte ai calciatori AMARITI Rosario, APA Francesco della società Rocca di Neto e LE ROSE Luigi, De PASQUALE Nicodemo, AFFATATO Gianluigi della società Cirò fino al 15 FEBBRAIO 2013;
rigetta i reclami nel resto e dispone accreditarsi le rispettive tasse reclamo sul conto delle società reclamanti.