Archive for April 22nd, 2012

Ho imparato…

La vita è maestra…

Ho imparato che la gente è cattiva, se può ti fa del male in modo gratuito senza farsi tanti problemi.

Ed io, invece, che tanti me ne faccio, che cerco di fare attenzione a quello che dico per non urtare la suscettibilità di chicchessia!

“Rosà – mi ha raccontato un mio amico – con le eravamo molto amici, scherzavamo molto su tutto, ogni tanto la prendevo in giro ma poi è diventata, per me, più che un’amica. Non è sposata e così l’altro giorno scherzando, ma non tanto, le ho detto se poteva succedere qualcosa di più tra di noi! Rosà lo sai come mi ha risposto? ‘Tu mi fai schifo da quel punto di vista, con te non ci verrei manco fossi l’ultimo uomo sulla terra!’. Ma ti sembra giusto Rosà, non sono poi proprio un cesso?!”

Non mi sembra giusto affatto caro amico, questa è cattiveria pura, perchè le cose si possono dire in tanti modi e di certo, vista l’amicizia che c’era tra voi, poteva usare altre parole… altri modi!

Ho imparato che la gente è invidiosa: con voi gioiscono per i vostri successi ma in privato sbuffano dalla rabbia se sanno che le cose vi vanno bene e tra i più cattivi, tra i più invidiosi, spesso, ci sono i parenti; che brutta razza i parenti e non sono di certo il primo a dirlo visto che ci sono pure i detti.

Ho imparato che l’amicizia, quella vera, è molto rara. Che molti si dichiarano e si comportano da amici ma poi sono pronti a rinnegarti alla prima occasione, che non muoverebbero un dito per te. A me è successo tante volte, visto il caratterino che ho e quello che faccio: non sono certo uno anonimo come tante di quelle persone che raramente si vedono in giro, come ieri quella coppia in macchina, ed io: ma chi sono questi?, quando mai si sono visti?, che cosa hanno mai fatto per il loro paese?, pensano solo al loro focolare?!

Prendete, nel mio caso, l’episodio della Banca, a gennaio quando sono stato portato via dai carabinieri, nessuno ha mosso un dito; è successo che intere cittadine si sono ribellate per l’arresto di un delinquente, di uno spacciatore ma in quell’occasione NESSUN scandalese ha ritenuto opportuno muovere un dito per Rosario Rizzuto e far rinsavire i carabinieri “assoldati” dal commissario Gallicchio mentre invano aspetto da mesi che mi richiami la segretaria del prefetto Vincenzo Panìco per quell’incontro promessomi allora.

O, per esempio, quando due anni fa sono stato al Festival di Sanremo: io litigavo per l’accesso in sala stampa e nessun collega ha mosso un dito per me; passi per quelle centinaia che non mi conoscevano, un dito non l’hanno mosso nemmeno quel belloccio di Francesco Latella di Radio Studio 97 e altri di Crotone che mi conoscevano ed erano là a godersi l’avventura mentre Rosario Rizzuto soffriva per quella situazione. Ognuno a difendere i propri interessi, ognuno a leccare il culo più utile ad andare avanti, a fare carriera. Io di certo, a parti invertite, mi sarei comportato diversamente.

Ho imparato che non bisogna fidarsi delle mogli e nemmeno dei genitori e dei familiari e che, fondamentale, nella vita SIAMO SOLI.
Che da questa solitudine si salva solo chi ha la fortuna di incontrare un VERO AMICO, ma questi sono rari come le pecore nere o le colombe albine.

Fate attenzione, non fidatevi di chi si spaccia per vostro amico, dosate le parole che gli/le dite, i segreti che gli raccontate perchè potrebbero ben presto ritorcersi contro di voi stessi.

Tante cose ho imparato e per raccontarle tutte non basterebbero tutti i libri della terra, ma io do solo degli spunti poi sta a voi seguirli o meno, ascoltarli o pensare solo che sono un po’, o tanto, fuori di testa.

Questo lo dirà il tempo, io, intanto, sono qui che scrivo, voi (e coloro ai quali è diretta lo capiranno) nel vostro lettuccio a morire cucinati dalla vostra rabbia e dalla vostra invidia!!!