Archive for the ‘Comunicati Stampa’ Category
May
2015
Apr
2015
Giornalisti d’Azione alza la testa ed invita le varie testate a “non tenere conto di ogni iniziativa di comunicazione che non sia curata da giornalisti”
Dalla Pagina Facebook del gruppo calabrese “Giornalisti” D’Azione”.
“NON TENETE CONTO DELLA COMUNICAZIONE CURATA DA NON GIORNALISTI”: PARTE LA PRIMA CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE, RIVOLTA AL MONDO DELL’INFORMAZIONE CALABRESE, PER (RI)DARE DIGNITA’ ALLA PROFESSIONE
La recente nomina di un non giornalista alla guida dell’Ufficio stampa e comunicazione istituzionale di “Calabria Verde”, l’azienda regionale per la forestazione e le politiche per la montagna, e quella di un assessore al Comune di Como con delega alla Comunicazione, esprimono la misura di quanto sia poco considerato il lavoro del giornalista in Calabria ma anche, evidentemente, nel resto d’Italia.
Nulla di personale contro i singoli interessati dalle nomine, verso cui non esprimiamo giudizi di merito, ma è impensabile che un ruolo destinato, per legge, ad un giornalista possa essere ricoperto da chi non è iscritto al nostro albo professionale. È con questi sistemi che viene minata la credibilità della professione giornalistica, oggi interessata da un difficilissima crisi occupazionale.
Ferme restanti le iniziative degli organi istituzionali di categoria, “Giornalisti d’Azione” promuove una campagna di sensibilizzazione, e si rivolge a tutti i colleghi, a tutte le testate giornalistiche invitando a non tenere conto di ogni iniziativa di comunicazione che non sia curata da giornalisti.
È questa un’iniziativa che il movimento aveva già in programma da tempo e che oggi, alla luce di tali nomine, diventa la prima campagna ufficiale di “Giornalisti d’Azione” per (ri)dare dignità ad una professione troppo spesso caratterizzata dall’esercizio abusivo. Questi accadimenti, oltre a ledere gli interessi della categoria dal punto di vista occupazionale, forniscono un’immagine errata del lavoro giornalistico, accreditando l’idea che chiunque, senza studi ed esperienze specifiche, possa svolgerlo.
DICHIARAZIONE VIDEO DEL PRESIDENTE DI GIORNALISTI D’AZIONE MARIO TURSI PRATO: https://youtu.be/PfPNo_NHerI .
Questo il mio commento a sangue caldo: QUESTO SIGNIFICA ANCHE CHE DA OGGI I SIGNORI SINDACI NON DOVREBBERO PIU’ FARSI DA SOLI I COMUNICATI STAMPA O, ADDIRITTURA, GLI ARTICOLI!!!
Diamo a Cesare quello che è di Cesare e che cavolo!!!
Dec
2014
La Spazio Danza del Prof. Rocco Calarco fa incetta di coppe al Quarto Trofeo Costa Jonica di Rossano
I maschietti a calcio, le femminucce a danza.
E’ quasi sempre questa la divisione per le attività ludico-sportive del pomeriggio dei ragazzi della nostra provincia. Ancor di più in quei comuni dove non esiste, soprattutto per le donne, alternativa sportiva al calcio (come per esempio pallavolo, nuoto, basket, pallamano) e quindi le ragazze si appassionano alla danza. Nei comuni di Scandale, Rocca di Neto, Santa Severina e San Mauro Marchesato opera da molti anni la scuola di danza del professor Rocco Calarco che ha da poco assunto la denominazione di Asd “Spazio Danza”.
Nei giorni scorsi, organizzata dalla Asd “Happy Dance Calabria” di Rossano Calabro, nel cosentino, con nullaosta Csen (Centro Sportivo Educativo Nazionale) si è svolta, presso il PalaEventi di Rossano, una gara di danza sportiva che ha interessato tutte le discipline artistiche della danza.
Alla manifestazione, denominata “Quarto Trofeo Costa Jonica”, ha partecipato in grande stile, con 7 gruppi e 1 assolo, la scuola di danza del marchesato crotonese “Spazio Danza”. Ben due pullman, con circa 70 atlete con al seguito molti familiari (alcuni spostatisi anche con mezzi privati), sono partiti dai paesi sopracitati in direzione Rossano, dove sono confluite scuole di danza da tutta la Calabria per un totale di circa 80 gruppi.
“Entusiasmante – ci confida il direttore Calarco – il coinvolgimento del pubblico grazie soprattutto alla passione che ha caratterizzato le rappresentazioni portate in scena dai singoli gruppi. Eventi di questo tipo agiscono certamente in modo proficuo sulla crescita sportiva ed artistica ed arricchiscono la persona nella sua più ampia globalità”.
Una trasferta proficua quella della scuola crotonese, infatti le allieve dell’Asd “Spazio Danza”, grazie al loro impegno sono riuscite a conquistare nelle varie specialità della danza classica, moderna e contemporanea ottime pozioni, ottenendo vari piazzamenti nei primi posti e la conquista di ben otto coppe.
“Ci tengo a ringraziare – conclude Rocco Calarco – le insegnati Magda e Caterina, le collaboratrici Anna ed Elisa, perché, ciascuna nel proprio ambito, lavora con entusiasmo e massima disponibilità; ringrazio, inoltre, le allieve che hanno partecipato e naturalmente tutti i genitori che non hanno badato ad orari, spostamenti vari affinchè tutto si realizzasse al meglio”.
Rosario Rizzuto
Dec
2014
Ai vincitori di Area Sanremo i premi dell’Orafo ufficiale del concorso, Michele Affidato
I complimenti per il Maestro Michele Affidato, Orafo in Crotone, si sprecano. Da anni al centro dell’attenzione nazionale per le sue opere, Michele è sempre più presente nelle maggiori manifestazioni nazionali.
Sarà uno dei primi appuntamenti del 2015 di Michele Affidato, ma è anche uno degli ultimi impegni con cui si conclude il 2014. Il Festival di Sanremo, prestigioso evento nazionale per il quale negli anni il maestro orafo crotonese ha realizzato importanti premi, è già iniziato per Affidato con “Area Sanremo”, il concorso ufficiale per la selezione di nuove proposte che si è concluso nei giorni scorsi con la proclamazione di 8 vincitori, tra i quali la commissione musicale del 65esimo Festival della Canzone Italiana ha scelto i 2 artisti che a febbraio concorreranno sul palco dell’Ariston nella sezione dedicata ai giovani.
Tra i partner ufficiali di “Area Sanremo”, insieme a Comune di Sanremo, Radio Italia, Casinò di Sanremo e Rai, c’era anche quest’anno il maestro Affidato, che ha realizzato i premi andati agli 8 vincitori selezionati dalla giuria presieduta da Roby Facchinetti e composta da Mogol, Giusy Ferreri e Dargen D’Amico.
Si tratta di Alessio Arena, Paolo Barillari, Clàmor, Mariangela De Santis (in arte Mariané), Dajana D’Ippolito (in arte Dajana), Tommaso Puleo (in arte Pool Jr.), Erika Mineo (in arte Amara) e Chantal Saroldi (in arte Chanty). Proprio le ultime due, Amara e Chanty, sono poi state selezionate dalla commissione musicale del festival presieduta da Carlo Conti e composta da Giovanni Allevi, Rocco Tanica, Carolina Di Domenico, Pinuccio Pirazzoli, Claudio Fasulo e Ivana Sabatini per partecipare alla 65esima edizione del Festival della Canzone Italiana di Sanremo.
Un rapporto quello tra Affidato ed il Festival di Sanremo che dura, ormai, da diversi anni ed è cominciato nel 2010, quando l’orafo crotonese ha realizzato i premi per il 60° Festival della Canzone Italiana. Le sue opere sono state consegnate a Nilla Pizzi, Antonella Clerici e alle maestranze Rai. Nel 2011 l’orafo crotonese è stato l’autore del premio realizzato in occasione del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia.
L’opera è stata presentata dai vertici Rai al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ed è arrivata sul palco dell’Ariston dopo aver girato tutte le trasmissioni più importanti ed i tg nazionali, per rimanere in esposizione, in mondovisione, per tutta la serata del festival. Una preziosa opera che ha premiato la canzone che il pubblico televisivo ha eletto la più amata della storia della musica italiana, ovvero il “Và pensiero” del “Nabucco” di Verdi, interpretata sul palco dell’Ariston da Al Bano Carrisi.
Nel 2012 l’arte di Affidato ha impreziosito la serata “Viva l’Italia nel Mondo”: con il suo globo in smalti, oro e diamanti è stata premiata, infatti, l’interpretazione di “Impressioni di settembre” dei Marlene Kuntz in duetto con Patti Smith. Nel 2013, Michele Affidato ha realizzato il premio per asa Sanremo consegnato al vincitore del Festival Marco Mengoni.
Nel 2014 ha realizzato il premio “Numeri Uno” consegnato a Pippo Baudo e il premio “Dietro le Quinte” assegnati all’autore Franco Migliacci, lo storico vicedirettore di “Sorrisi e Canzoni” Rosanna Mani, il maestro e arrangiatore Fio Zanotti ed il manager di cantanti Pasquale Mammaro. Sempre nel 2014, Affidato ha realizzato il premio per Casa Sanremo consegnato ad Arisa vincitrice del 64° festival.
“Vivere il festival in tutti i suoi aspetti è impegnativo ma nello stesso tempo gratificante – commenta Michele Affidato – Ho avuto il piacere di condividere artisticamente due festival con Gianni Morandi uno con la Clerici e poi i premi speciali che negli anni mi hanno dato la possibilità di premiare con le mie opere artisti come Patty Smith, i Marlene Kuntz, Albano, Arisa, Marco Mengoni , Nilla Pizzi, Antonella Clerici, Pippo Baudo e tanti altri. Sono onorato – prosegue l’orafo crotonese – di essere da 5 anni l’orafo ufficiale di Area Sanremo”.
“Si chiude un anno molto intenso per me – continua Affidato – ma inizio il nuovo con una grande carica visto i tanti impegni ed eventi a cui sono invitato. Mi fa piacere rappresentare la mia arte ed il mio territorio ad importanti eventi nazionali ed internazionali. Si inizia nel mese di gennaio con il “World of Fashion” di Roma per proseguire col prossimo Festival della Canzone Italiana di Sanremo”.
Nov
2014
Concluso a Camigliatello Silano il 24esimo Premio Sila. Tra i protagonisti il Maestro Orafo di Crotone, Michele Affidato
Si è conclusa nei giorni scorsi, a Camigliatello Silano, la ventiquattresima edizione del prestigioso Premio Sila, encomio promosso e organizzato da Giuseppe Pipicelli col supporto dell’UNCEM, del Parco Nazionale della Sila e dei comuni silani di Spezzano della Sila, San Giovanni in Fiore, Cotronei e Taverna.
Erano di Michele Affidato, anche quest’anno, i riconoscimenti che sono andati alle personalità che si sono distinte nei vari settori del premio. Quello per il settore artigianato, in particolare, è andato ad un collega di Affidato, il maestro orafo silano Giovanbattista Spadafora. E’ stato lo stesso Affidato a premiare il Maestro Spadafora.
“Il momento della premiazione ha rappresentato una chicca di questa edizione del Premio Sila perché i due prestigiosi orafi hanno regalato al pubblico un simpaticissimo siparietto, attraverso il quale, ha commentato Giuseppe Pipicelli, patron del Premio, è uscito fuori il profilo umano di due grandi uomini, semplici, generosi, umili, intelligenti e sensibili, caratteristiche rare che solo grandi geni posseggono”.
Durante la serata gli ospiti hanno potuto ammirare alcune creazioni dei maestri che si sono complimentati a vicenda per il loro operato, riconosciuto a livello internazionale. “Due grandi uomini – prosegue Pipicelli – che nella loro modestia di espressione hanno dato un messaggio di unione e condivisione. E’ questa la Calabria vera che vogliamo!”.
La serata è continuata con la consegna dei premi agli altri vincitori tra cui: il cardiochirurgo Giuseppe Nasso, a cui è andato il Premio Sila per il settore Sanità; la giornalista Rai Emanuela Gemelli, a cui è andata il premio nel settore Giornalismo; il gruppo Adn Italia, capitanato da Annibale Notaris, per la Comunicazione globale; l’allenatore del Crotone Calcio Massimo Drago per lo Sport; l’avvocato Cataldo Calabretta per il settore Comunicazione e sociale; il Parto delle Nuvole Pesanti per la Musica; l’attrice Larissa Volpentesta per il settore Cinema e televisione; Mario Grillo per il Turismo.
Molto apprezzate sono state le performances artistiche della ballerina Rossella Ammirati, del chitarrista Alessandro Santacaterina, vincitore del Music Tour Fest, e del duo vocale Pentagramma Silano, composto da Antonio Granato e Francesca Guzzo.
A condurre la cerimonia di premiazione Antonella Pezzetta figlia d’arte, che per l’occasione si è avvalsa della partecipazione della fotomodella Federica Lanzone.
Nov
2014
Sblocco turn over nella sanità: intervento del consigliere regionale Orsomarso: “Da solo lo sblocco del turn over non basta”.
E’ di queste ore la notizia dello sblocco del turn over nel reparto sanità.
Sulla questione interviene il consigliere regionale Fausto Orsomarso: “Per l’annuncio dello sblocco del turn over – afferma Fausto Orsomarso - si deve essere grati prima di ogni cosa ai sacrifici che hanno dovuto sopportare il calabresi, per il peso di tasse e tributi imposto dal piano di rientro regionale resosi necessario per i debiti pregressi.
Sono stati, infatti, ancora una volta i cittadini che hanno pagato le conseguenze di una gestione ventennale della sanità calabrese, gestione che ha portato all’utenza una mancanza o una limitata offerta di servizi e, a tutti i calabresi, un aumento massimo del cuneo fiscale, oltre ad una massiccia emigrazione sanitaria”.
“Da solo – prosegue Orsomarso - lo sblocco del turn over non basta a garantire una maggiore efficienza sanitaria. Il contributo delle strutture private potrebbe snellire nell’immediatezza le liste d’attesa e la mobilità passiva, la cui spesa in Calabria supera i 250 milioni di euro. Aprire alle aziende private sane, sbloccando le tanto attese autorizzazioni al funzionamento, che tra le altre cose non rappresenta un aggravio per le casse regionali, si rende necessario sia per mantenere ed attrarre le eccellenze sia per ridurre l’estenuante emigrazione.
“In un sistema sanitario regionale adeguato a dare risposte appropriate al sempre maggiore fabbisogno di salute, la rete di strutture sanitarie dei privati - conclude Fausto Orsomarso – deve necessariamente supportare la rete di quelle pubbliche”.
Sep
2014
A Cosenza corsi per migliorare l’uso della voce
Da Venerdì 12 settembre, presso l’università della Calabria, si svolgeranno per la prima volta a Cosenza entrambi i corsi completi Estill VoiceCraft EVT. La voce è uno strumento delicato, da conoscere e curare non solo nella sua dimensione estetica ma anche in quella fisica.
Il metodo Estill VoiceCraft EVT, frutto di venticinque anni di studi condotti dalla ricercatrice, cantante e insegnante americana Jo Estill, punta a promuovere la conoscenza della fisiologia per giungere ad un controllo cosciente del lavoro muscolare connesso all’emissione sonora, sviluppando così una padronanza dell’apparato fonatorio e delle qualità vocali.
Tecnica che ha rivoluzionato lo studio del canto a livello mondiale e che si presta ad essere applicata a qualsiasi genere musicale, dall’Opera al Rock. Il corso si struttura in due livelli: il I livello avrà luogo il 12, 13 e 14 settembre presso l’università della Calabria con il maestro Alejandro Saorin Martinez (vicepresidente dell’Associazione Centro Studi Estill).
Il II livello sarà tenuto da Elisa Turlà (presidente Associazione Centro Studi Estill) l’8 e 9 novembre sempre presso l’Unical. Il metodo EVT suddivide l’approccio allo studio dell’emissione sonora in tre livelli: controllo indipendente delle parti fondamentali del meccanismo vocale; qualità fondamentali della voce: problemi, soluzioni, vantaggi e rischi di ciascuna; gestione indipendente di ciascuna struttura: tutte le loro possibili combinazioni, individuazione delle molteplici qualità vocali, loro gestione e riproduzione.
Al termine degli incontri i partecipanti avranno acquisito un supporto qualificato nell’ambito dello studio del metodo, un’esauriente preparazione per l’esame di conseguimento della certificazione del metodo EVT (CFP) e un attestato di frequenza.
I Corsi Ufficiali Estill Voicecraft EVT sono indirizzati a tutti coloro che usano la voce nel campo professionale o artistico: insegnanti, attori, cantanti di ogni genere, speakers, logopedisti, animatori, doppiatori.
Sono ancora aperte le iscrizioni.
I corsi sono organizzati a Cosenza dalla 33Giri Music Academy e dall’associazione musicale Voice & Soul.
Per ulteriori informazioni Visitare il Sito o seguire l’Evento Facebook .
Aug
2014
Miss Moda e Spettacolo a Scandale. Davanti al Padron Tonino Galli vince Rosanna Buscema di Crotone
E’ Rosanna Buscema, 18 anni di Crotone, la vincitrice della selezione provinciale del concorso Ragazza Moda e Spettacolo tenutasi l’altra sera in un locale di Scandale.
Rosanna ha battuto la concorrenza di altre nove ragazze, tutte molto carine e si è qualificata direttamente (con la fascia di Centro Acquisto Oro di Catanzaro) per la finale nazionale che si svolgerà dal 9 al 14 settembre 2014 tra Guardavalle e Soverato, sulla splendida costa jonica calabrese.
Una serata, quella di Scandale, seguita da tantissima gente che ha fatto il tifo per le 10 miss e si è divertita con le sfilate fuori concorso di una miriade di bambini, anche loro usciti tre volte come le ragazze, sulla passerella naturale del giardino del bar, in abito casual, elegante ed in costume.
A presentare il tutto la splendida e sempre più brava Paola Emanuele, crotonese doc.
“A volte si cercano presentatori e presentatrici fuori regione quando anche qui da noi ci sono delle professionalità eccellenti” ha detto di lei il padron del concorso, Tonino Galli, eccezionalmente presente a Scandale.
Una serata di non solo sfilate considerato che ci sono stati anche degli intermezzi canori curati da Viviana Condello e Francesco Mercurio, molto applauditi per la loro bravura e le loro doti canore.
A giudicare le 10 miss, undici giurati che hanno compiuto con garbo il loro dovere: Elena Cosentini, Michela Galasso (che ha partecipato ad Amici di Maria de Filippi), Eva Giovinazzi, Irma Giovinazzi (presidente Avis di Scandale), Filippo Lettieri (rappresentante della Banca di Credito Cooperativo di Scandale), Maria Paparo, Maurizio Riolo, Salvatore Rota (consigliere comunale di Scandale), Elvira Salerno, Marisa Sgarriglia (Estetista della serata) e Pino Sgarriglia (parrucchiere della serata).
Paola Emanuele ad inizio serata ci ha tenuto a ringraziare oltre gli sponsor che hanno consentito lo svolgersi della manifestazione, la signora Anna titolare del locale dove si è svolta la serata, i due fratelli Sgarriglia, Marisa e Pino, che si sono occupati di curare i capelli e il trucco delle ragazze e della presentatrice, e l’addetto stampa del concorso Rosario Rizzuto che tanto si è speso per questa selezione anche a livello organizzativo e soprattutto fotografico.
Oltre a Rosanna Buscema sono state premiate altre ragazze: seconda classificata (fascia Banca di Credito Cooperativo di Scandale): Sara Barberio, 17 anni di Scandale, terza classificata (fascia Hotel Casarossa Beach Sporting Club di Crotone): Elisa Lucà, 17 anni di Scandale, quarta classificata (fascia Edil Rocca di San Mauro Marchesato): Simona Cavallo, 16 anni di Scandale e quinta classificata (fascia Frank’s Style parrucchiere di Scandale): Miriana De Luca, 20 anni di Crotone.
Inoltre altre due fasce sono state consegnate per un concorso partner (Una Ragazza per il Cinema) e così Clementina De Biase, 18 anni di Scandale e Rossella Livadoti, 19 anni di Crotone, si qualificano per una selezione provinciale di questo concorso.
Hanno inoltre partecipato alla selezione: Morena Nocita, 22 anni di Santa Severina, Alessia De Miglio, 14 anni di Papanice e Noemi Giardino, 15 anni di Papanice.
Altre foto della manifestazione di Scandale cliccando qui.
Oct
2012
Crisi al Comune di Scandale. Gino Pingitore chiede la convocazione del Consiglio Comunale
Gruppo Consiliare Scandale nel Cuore
Al sig. Sindaco Dott. Carmine Vasovino Comune di Scandale
Al Segretario Dott.ssa Stefania Tutino Comune di Scandale
Oggetto: convocazione immediata del Consiglio Comunale.
Il sottoscritto Iginio Pingitore nella sua qualità di capogruppo consiliare Scandale nel cuore PREMESSO:
- che da tempo l’ente è in evidente immobilismo politico – amministrativo;
- che il consesso civico è convocato di rado, l’ ultimo del quale risale a quattro mesi fa;
- che nella maggioranza continua a crescere una preoccupante crisi politica e di coesione con le conseguenti dimissioni del vicesindaco e di un assessore.
Alla luce di quanto sta accadendo chiede ai sensi dell’art.9 dello statuto dell’ente, la convocazione urgente del Consiglio comunale al fine di avere delucidazioni sui predetti argomenti.
Distinti Saluti.
Scandale li 16.10.2012
Iginio Pingitore
Capogruppo consiliare
Scandale nel cuore
Aug
2012
Vittorio Rocca e la maleducazione dell’assessore Franco Stabile. Si dimetterà l’assessore?
AI MIEI CONCITTADINI!!!!!!!
Mi sembra doveroso portare a conoscenza quanto accaduto oggi 26 Agosto 2012 alla fine del bellissimo spettacolo di miss Crotone tenutosi alla villa Comunale, dove ero stato invitato dalla ProLoco di Crotone per esibirmi con 2 brani del mio ultimo lavoro discografico Chist’E’Cutroni.
A tale manifestazione erano presenti in Giuria il Vice Sindaco Teresa Cortese, l’Assessore allo Sport, Claudio Perri, e l’Assessore allo spettacolo Franco Stabile.
La presentatrice Maria Grazia Grande mi chiamava sul palco facendomi i complimenti per le numerose serate che avevo fatto durante l’estate, e ribadivo che tutte queste serate erano per mio autofinanziamento e con sponsor privati, lamentandomi pubblicamente, visto i bravissimi artisti che Crotone possiede in tutti i campi, che non ritenevo giusto che alla stagione estiva venivano da fuori i soliti nomi o gli stessi artisti, prendendo quelle poche risorse che l’amministrazione aveva messo a disposizione allo spettacolo, dando ad artisti crotonesi solo il patrocinio (autorizzazione senza soldi al massimo il palco).
Finita la serata alle ore 02.10 venivo fermato fuori dal molta gente che mi faceva i complimenti per le mie canzoni su Crotone e regalavo, come il mio solito, dei miei cd.
Notavo l’arrivo dell’ Assessore allo spettacolo Franco Stabile, e con massimo rispetto ed educazione che mi contraddistinguono, offrivo al medesimo in omaggio un mio cd di canzoni in dialetto Crotonese.
L’Assessore Stabile, infastidito e con modo arrogante ad alta voce davanti a tanta gente, che aspettavano di avere un mio cd, si rivolgeva verso di me riferendo le seguenti parole: “IO NON VOGLIO NIENTE DA LEI… MA LEI CHI E???? PRIMA DI PARLARE IN PUBBLICO SI DEVE INFORMARE DI COSA HO FATTO IO, NON LO VOGLIO IL SUO CD NON SO CHE FARMENE”…
Cercavo di portare alla calma l’assessore riferendo che il suo gesto non gli faceva onore in quanto uomo pubblico e assessore della mia Città, doveva prima di tutto non urlare ad alta voce poi avrei preferito che lo avesse accettato e magari buttato nel primo bidone, ma non denigrarmi davanti a chi me li chiedeva apprezzando il mio operato.
Ma lo stesso continuava col suo atteggiamento provocatorio proseguendo ad urlarmi in faccia tanto e vero che vi era una pattuglia di servizio della Polizia di Stato in villa che sentendo urlare si avvicinava chiedendo spiegazioni.
Dopo di che l’assessore si allontanava e potevo dare ai tanti spettatori del brutto spettacolo che ha dato questo nostro assessore i mie cd in regalo, tanto che erano graditi mi venivano chiesti anche dai poliziotti ai quali chiedevo scusa per averli disturbati e davo con piacere un mio cd.
Mi chiedo se questo è un comportamento che chi ha un mansione pubblica debba avere con i suoi concittadini????
All’accaduto oltre alla Polizia di Stato vi erano tanti testimoni che indignati mi davano la loro solidarietà.
Con affetto Vittorio Rocca.
Beh, credo che ogni mio commento sia inutile e penso che l’assessore Franco Stabile per rimediare a quanto fatto POSSA SOLO DIMETTERSI E SUBITO!!!
Aug
2012
Peppino Vallone, sindaco di Crotone, come previsto, ritira le dimissioni ma nulla è cambiato!
Consiglio comunale odierno avvilente, forse negli annali storici sarà difficile trovarne di più mediocri.
Il sindaco Vallone apre con il proprio intervento in maniera generica, parlando di difficoltà straordinarie e complessive che riguardano tutti i comuni d’Italia, ed informando i cittadini che negli ultimi 20 giorni, ha discusso ampiamente con tutti i partiti di centrosinistra esortandoli ad un impegno rinnovato straordinario per affrontare le emergenze che entro poche settimane il comune di Crotone si troverà ad affrontare, conclude invitando i partiti della propria maggioranza ad intervenire in aula riservandosi di trarre alla fine le conclusioni e decidere se ritirare le dimissioni o eventualmente mantenerle.
Sotto gli occhi dei presenti On. DE MASI dell’IDV, On. OLIVERIO del PD, On. SULLA del PD il presidente del consiglio Pantisano invita i consiglieri di maggioranza ad intervenire… ed ecco interminabili minuti di silenzio imbarazzante, nessuno dei consiglieri di maggioranza proferisce parola, anzi con espressioni tese e corrucciate traccheggiano in attesa che qualcosa accada, il presidente dell’assemblea Pantisano cerca di trarre d’impaccio la propria maggioranza ed inizia un proprio intervento di pochi minuti, esortando i gruppi di maggioranza a ritrovare l’unità d’intenti intorno ad un nuovo programma amministrativo, e ridà la parola all’assemblea… ma per la seconda volta nessuno dei consiglieri di maggioranza prende la parola, ancora minuti di forte imbarazzo, fino a quando” obtorto collo” è costretto ad intervenite il consigliere Mario Megna capogruppo del IDV, il quale parla per un paio di minuti, ma sinceramente senza che si comprenda cosa volesse dire, tanto ermetico e criptico e privo di costrutto è stato il suo eloquio.
Interviene poi il consigliere Filippo Esposito del PD esprimendo un generale forte richiamo al senso di responsabilità di tutto il centro sinistra, interviene il consigliere Meo di Manifesto per Crotone che sottolinea come la propagandata virtuosità dell’amministrazione Vallone sia solo sulla carta, e come la Corte dei Conti sia stringente nel rilevare le crescenti irregolarità amministrative poste in essere dall’ente comune di Crotone.
Ancora interviene il consigliere contarino, capogruppo del PD, esortando il sindaco a ritirare le dimissioni ed ad andare avanti, segue l’intervento di Iritale capogruppo del Sel, il quale rivendica il proprio diritto di critica all’operato della maggioranza, e fa intendere che la crisi non è ancora risolta, ma che saranno necessari atti concreti ed azioni straordinarie per uscire dalla attuale crisi amministrativa che vive il comune di Crotone.
Parla Giusy Regalino di Manifesto per Crotone, richiamando il sindaco Vallone e la giunta alle proprie responsabilità, e nel contempo affermando che l’arrivo del commissario prefettizio sarebbe una iattura, pertanto chiede al sindaco di continuare ad amministrare la città di Crotone come male minore per la collettività.
Ancora interviene il consigliere Camposano, capogruppo PDL, che invita il sindaco a riflettere sulla attuale situazione!
Ritorna a parlare il sindaco Vallone verbalizzando la propria volontà di ritirare le dimissioni presentate il 2-08-2012!!
La crisi è oggi, più nera, al comune di Crotone, che 20 giorni fa… nulla è stato risolto!
Ore ed ore interminabili di discussioni e confronto politico, non hanno prodotto nemmeno uno straccio di documento politico programmatico comune delle forze del centrosinistra, Vallone forse tra pochi giorni otterrà il voto di approvazione, da parte della propria maggioranza sul bilancio di previsione 2012, ma la partita è completamente aperta, la crisi profonda, rapporti personali irrimediabilmente compromessi, con potenziali sviluppi imprevedibili, in danno dei cittadini crotonesi, tutti da scoprire!
Una cosa è certa questa sera, nell’assemblea che rappresenta i cittadini si è toccato il fondo, erano presenti individualismi perniciosi, interessi inconfessabili, ricatti pesanti, maschere moraliste, tutti nefasti indicatori del degrado sociale, economico e politico in cui versa, oggi, la città di Crotone!
C’è poco da ridere per l’amministrazione Vallone poichè siamo certi che vedremo un terzo atto ai primi di settembre, e crediamo che difficilmente il Sindaco Vallone mangerà il panettone a natale 2012 !
(Fonte: Facebook Saverio Marafioti)
Aug
2012
E’ Pino Aprile, col volume Terroni, il vincitore della prima edizione del Premio Caccuri di saggistica. Grandi cose a Caccuri e tanti nomi famosi
Pino Aprile, col volume ‘Terroni’, ed. Piemme, ha vinto la prima edizione del Premio Caccuri di saggistica; al secondo posto si è classificato Piergiorgio Odifreddi con ‘Una via di Fuga’, mentre Piegiorgio Morosini, con ‘Attentato alla giustizia’, è arrivato terzo.
I tre autori sono stati premiati alla fine di una serata molto bella e interessante seguita, ancora una volta, da centinaia e centinaia di persone assiepate su viale Convento e sulla adiacente via G. Dardani. Interessanti, come sempre, gli interventi degli Autori, con un Odifreddi particolarmente ispirato, un Aprile sempre più appassionato alla questione meridionale e un Morosini sempre efficace sui temi della giustizia e dei diritti dei cittadini, ma molto interessanti anche i dibattiti e le interviste che si sono succeduti nel corso della serata.
Si è assistito ad un’intervista di Davide Giacalone al banchiere Alessandro Profumo nella quale Giacalone criticava la classe politica elogiando la società civile e il banchiere Profumo invitava a non esaltare troppo i meriti della società civile che a volte non è meglio dei politici.
Profumo ha poi definito lo spread “uno zaino troppo pesante per gli imprenditori italiani non troppo giustificato” e ha “impartito” ad un pubblico molto attento una interessante lezione sul debito pubblico e sulle sue cause, mettendolo a confronto con quello degli Stati Uniti e del Giappone, entrambi più alti di quello dei paesi europei, ma interamente nelle mani degli stessi giapponesi e americani.
Molto interessanti anche le interviste di Annarosa Macrì allo scrittore calabrese Mimmo Gangemi, mentre Giordano Bruno Guerri, Presidente di giuria, è stato “intervistato” da un giornalista davvero speciale: l’assessore regionale alla cultura Mario Caligiuri. Interessante il ricordo di alcuni episodi legati ad una loro precedente esperienza politica, quando uno era sindaco e l’altro assessore alla cultura di Soveria Mannelli.
La serata è stata caratterizzata anche da alcune performance di Albano Carrisi che ha presentato il suo libro, ‘Io ci credo’. Interessante e gradevole il racconto della sua difficile vita a Milano, prima della notorietà. Particolarmente gustoso l’aneddoto delle scatolette di ananas mai viste prima e scambiate per carne. Alla fine della serata ha regalato al pubblico alcuni gioielli della sua produzione come “Nel sole”, “Mattinata di Leoncavallo”, “E’ la mia vita” e qualche nota di Calabrisella.
I vincitori hanno ricevuto, fra l’altro, anche un’opera del famoso orafo sangiovannese Spadafora, famoso per le creazioni prodotte per Giovanni Paolo II e tre serigrafie del maestro caccurese Enzo Loria.
Il profilo di Pino Aprile dal sito http://www.premiocaccuri.it: Pino Aprile, giornalista e scrittore pugliese, residente ai Castelli Romani, ha lavorato per anni a Milano. È stato vicedirettore di Oggi e direttore di Gente. Per la televisione ha lavorato con Sergio Zavoli all’inchiesta a puntate “Viaggio nel Sud” e al settimanale di approfondimento del Tg1, Tv7. Il suo libro ‘Terroni’, è stato il volume di saggistica più venduto del 2010.
‘Terroni’ verrà pubblicato anche in America e diffuso nelle università americane. Per Piemme ha scritto anche ‘Il trionfo dell’Apparenza’, sui falsi miti di questo inizio di secolo, ‘Elogio dell’imbecille’ ed ‘Elogio dell’errore’, accolti con successo e tradotti in molti paesi. ‘Giù al sud, perché i terroni salveranno l’Italia’ è il suo ultimo lavoro.
Aug
2012
Il Sindaco di Cutro Salvatore Migale interviene sulla distribuzione non equa dei fondi FAS. La cenerentola, come sempre, Crotone
La conferenza stampa per i fondi FAS promossa dal Presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti e dall’assessore al Bilancio Giacomo Mancini, ha riservato a fronte di un impegno finanziario di 311 milioni di euro solo 7 milioni, le briciole, per il dissesto idrogeologico del territorio provinciale di Crotone e in particolare per la viabilità provinciale.
Le strade interessate dagli interventi riguardano i comuni di Crotone, Cutro, Cirò, Strongoli, Casabona, Verzino e San Mauro.
Oltre alla viabilità, sono stati stanziati 3 milioni per l’erosione costiera e 3.700.000 per i SIN, siti di interesse nazionale di Crotone. Non riesco a capire la soddisfazione della vice presidente Stasi e quella del Presidente Zurlo per la ripartizione dei fondi che è stata veramente iniqua e offensiva per il territorio crotonese.
Una cosa grave anche il silenzio dei nostri rappresentanti istituzionali su questa delibera Cipe del 2 agosto che ha distribuito 311 milioni di euro alla Calabria lasciando alla provincia di Crotone il ruolo di cenerentola.
Sono stati stanziati 5 milioni di euro per lo stadio di Catanzaro e 10 milioni e 200 mila per il pala ghiaccio di Gambarie e niente per le frane e il dissesto dei tanti quartieri dei comuni dove vi sono tante famiglie che rischiano l’incolumità fisica.
Sono indignato per come sono stati distribuiti i fondi FAS da parte della Regione alle altre quatto provincie a cui sono andati 300 milioni di euro e a Crotone solo le briciole.
Sono rimasto esterrefatto quando ho sentito che per l’intera provincia Crotone sono stati stanziati quasi gli stessi fondi previsti per la costruzione del pala ghiaccio di Gambarie. Nel nostro territorio abbiamo subito devastazioni a causa del dissesto idrogeologico e tutte le strade provinciali sono inagibili e i 7 milioni stanziati non sono certo sufficienti a risolvere i problemi della viabilità.
Non a caso è venuto il sottosegretario alla protezione civile Torchia per visitare il nostro territorio all’indomani dell’ultima alluvione.
Il mio rammarico è che altre realtà hanno ottenuto ingenti fondi pur non avendo la stessa situazione critica come la nostra.
Purtroppo il nostro territorio è completamente assente ai tavoli di governo regionale e per questo ci dobbiamo accontentare delle briciole.
Cutro lì, 8 Agosto 2012.
Il Sindaco di Cutro
Avv. Salvatore Migale
Jul
2012
A Pentone interessante iniziativa di integrazione di carcerati
PENTONE (CZ) – Lodevole iniziativa del Direttore della Casa Circondariale di Catanzaro, Angela Paravati, che ha deciso di aderire ad una richiesta di collaborazione da parte del Rettore del Santuario “ Madonna di Termine” di Pentone, Don Gaetano Rocca.
Giunta nel penitenziario la notizia di voler effettuare dei lavori di manutenzione straordinaria nell’area esterna al Santuario impiegando dei detenuti come volontari, il Direttore della Casa Circondariale ha provveduto a predisporre dei programmi di trattamento individualizzati.
Ad essere coinvolti tre detenuti del circuito media sicurezza che sono stati impegnati in quest’attività di ripulitura dei giardini che circondano il Santuario, liberando il percorso della Via Crucis ostruito dagli incendi e dal maltempo. L’ammissione al lavoro dei suddetti detenuti è stata resa possibile grazie anche all’approvazione dei programmi da parte del magistrato di sorveglianza Antonella Magnavita.
Tali attività sono, anzitutto, finalizzate a rendere il tempo della detenzione “utile” ovvero un tempo produttivo in cui le abilità manuali e cognitive dei detenuti possano essere impiegate per la crescita personale e per permettere così agli interessati di elaborare un nuovo progetto di vita, ritrovando la dignità di vivere un’esistenza proiettata verso la legalità.
Tale esperienza si lega inoltre ai preparativi per la Festa della Madonna di Termine in programma la seconda settimana di settembre.
Come ogni anno infatti si parte con le pulizie e prima ancora con la pianificazione delle iniziative a cura del Comitato Festa che nel tempo si è preoccupato di fissare scadenze e dinamiche in modo da essere sempre in anticipo rispetto ai tempi. Prima quindi delle celebrazioni i preparativi e la collaborazione con la Casa Circondariale è un ottimo auspicio.
Jul
2012
No ai manicomi… Firmate la petizione…
La controriforma “Ciccioli”, lo spettro della riapertura dei manicomi, un attentato alle libertà civili
La cd. legge Basaglia, nota anche come “Legge 180″, risale al 1978 e riguardava gli “Accertamenti e trattamenti sanitari volontari e obbligatori“: la normativa prevedeva la chiusura dei manicomi, regolamentava il TSO – Trattamento Sanitario Obbligatorio ed istituiva i “Servizi di igiene mentale” pubblici.
E’ indubbio che tale legge quadro (la cui concreta applicazione era dunque lasciata alle Regioni) presentasse lacune e che non sia stata applicata in maniera “ottimale”, ma attualmente alla Camera, in commissione Affari Sociali, è stata approvata una norma che, qualora l’iter legislativo terminasse positivamente, potrebbe permettere la riapertura dei manicomi, poiché prevede che “non serve il consenso del paziente per trattamenti extraospedalieri prolungati”: ciò riapre la porta all’istituzione dei manicomi, qualunque nome si voglia dare a strutture (ospedaliere ed extraospedaliere) nelle quali possano essere rinchiuse persone per mesi, fino ad un anno.
Chi non ricorda come fossero i manicomi, si prenda un bel libro, possibilmente con tante foto…o si faccia un giro in rete: l’entusiasmo e la nostalgia per certe strutture scomparirà d’incanto…
Non che i problemi non ci siano: chiunque abbia avuto a che fare con i vari Centri/Servizi di Igiene Mentale (i cd. CIM o SIM), adesso Dipartimenti di Salute Mentale (i DSM), e sia mai stato in un reparto psichiatrico, in qualsiasi veste e per qualsiasi ragione, conosce o ha potuto anche solo “respirare” la difficoltà di gestione delle persone che presentano un disturbo mentale. E i problemi per tante famiglie.
Ma c’è anche il rovescio della medaglia e soprattutto c’è il rischio di lasciare la porta socchiusa per l’abuso, col pericolo di ledere gravemente diritti umani, ancor prima che civili.
Basta conoscere un po’ di storia (si pensi ai nazisti, ma non solo loro purtroppo), o essersi interessati a come nel tempo si siano evoluti fino ad oggi alcuni metodi “di controllo” dell’avversario politico, religioso o anche semplicemente scomodo, per provare autentici brividi di terrore: tanto per dire, ex multis, non sono troppo lontani i tempi in cui l’ex amante (o consorte) di un uomo in vista diveniva improvvisamente pazza e quindi inattendibile in tutto e per tutto.
Ma anche a non voler “scomodare” aspetti che potrebbero essere tacciati di paranoia, basti semplicemente pensare al fatto che ancora oggi, nel 2012, nessuno pare in grado di stabilire con oggettiva certezza cosa sia la malattia mentale, nemmeno il famoso manuale diagnostico DSM, classe 1952, che l’anno prossimo arriverà alla V edizione (con ancora più disturbi da poter diagnosticare).
Il DSM, infatti, più che un manuale è un calderone ed alla fine della fiera, basta davvero poco per essere etichettati con una patologia psichiatrica, più o meno preoccupante, spesso in base ad una diagnosi differenziale (termine medico per indicare il famoso metodo del “Se non è zuppa, sarà pan bagnato…”, ovvero l’andare per esclusione…).
Immaginate di essere rinchiusi in un luogo con le sbarre alle finestre e le porte bloccate, in base ad una diagnosi differenziale o solo perchè i vostri parenti sono andati a riferire al medico che siete strani e magari avevate avuto problemi di depressione o simili…
Si fa presto a dire “malato mentale”, con tutto il carico di pregiudizi che questo comporta, ma in realtà molti studiosi e medici addirittura dubitano che esista una malattia mentale in senso proprio (tra tanti, Thomas Szasz, psichiatra, che con il suo testo “Il mito della malattia mentale” ha scardinato parte della psichiatria moderna, ispirando tra l’altro la riforma Basaglia), mentre altri sospettano che dietro al dilagare di tante diagnosi psichiatriche, ci sia il caro vecchio soldo, traino delle industrie farmaceutiche (cfr. “Storia segreta del male oscuro” di Gary Greenberg).
E qualcuno si domanda il perché del numero crescente di bambini improvvisamente affetti da ADHD (ovvero “Reazione ipercinetica dell’infanzia” o “Sindrome da iperattività infantile”), a cui vengono somministrati psicofarmaci: quando e come, è stato deciso che essere bambini, e non comportarsi come bambole, è divenuta una malattia?
Ma si sa, basta etichettare come “complottistiche” o paranoiche certe correnti di pensiero, e tutti son sereni, nessuno si sente minacciato da questo status quo, finché non ci si ferma a pensare: e se lo facessero a me?
E se improvvisamente non mi potessi più sentire libero di esprimere un’opinione, fare o affermare qualcosa, per paura che mi arrivi un TSO tra capo e collo, come una spada di Damocle pendente, perchè il mio psichiatra mi ritiene su di giri (in mania, in termine medico) o altro?
Legalmente ci sono strumenti di tutela contro il TSO, ma nella pratica non sono efficaci: nel tempo in cui possono venire azionati, il TSO è già stato applicato, ed inoltre non è ben chiaro quali tutele restino nella nuova legge…
E ora, viene votata la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari (dove ci sono persone giudicate socialmente pericolose, nell’ambito di un processo giudiziario e non con qualche visita ambulatoriale, ndr), perchè ritenute (a ragione) strutture lesive dei diritti dei malati, mentre si vuole cambiare nome al TSO, che attualmente può durare sette giorni (prorogabili!) – e sette giorni di ricovero contro la propria volontà, obbligati a prendere farmaci, sono eterni, credo – e permetterne l’applicazione per un anno?
In poche parole, un anno di TSO e presso strutture extraospedaliere (magari private, con relativi risvolti economici)?
Questa è una forma di detenzione, di reclusione.
Già adesso, con la normativa attuale, si registrano casi di abuso: basti pensare a quanto denunciato sull‘ospedale Niguarda di Milano1 dove la Asl è sotto accusa per maltrattamenti e decessi di malati psichiatrici, per comprendere quanto sia delicata questa materia e quanto sia concreto il rischio di trattamenti disumani, abusi, violazioni di diritti, ecc.
Non dobbiamo permetterlo.
Che le famiglie e chi sta male non debbano essere abbandonati, che la legge Basaglia non sia stata applicata come si doveva, è vero, ma non si possono calpestare i diritti umani e civili delle persone, non si può ricorrere alla coercizione, se non per extrema ratio.
Ci vogliono cautele e garanzie, non ricoveri prolungati senza consenso: oggi è toccato al vicino di casa un po’ “toccato”, ma potrebbe accadere a ciascuno di noi o ai nostri figli.
Non dobbiamo permetterlo.
Potete fare qualcosa anche voi nel vostro piccolo, firmando la petizione on line sul sito http://manicomionograzie.it/ dove potrete trovare anche il testo integrale della proposta di legge in materia di assistenza psichiatrica.
Bastano pochi secondi.
mf
http://milano.repubblica.it/cronaca/2010/11/23/news/milano_la_denuncia_di_telefono_viola_morti_e_abusi_nei_reparti_di_psichiatria-9422309/
Fonte: http://laspetezza.wordpress.com/
Jul
2012
Lettera del figlio a Paolo Borsellino del quale oggi ricorre il ventennale dalla tragica morte terrena…
Le lacrime scendono sole e non è bello piangere qui. Non è giusto morire… figurarsi per mano di altri uomini, figurarsi quando si è una persona buona e giusta.
Trovate 10 minuti del vostro prezioso tempo per leggere questa lettera scritta dal figlio di Paolo Borsellino al Papà, un Papà con la P maiuscola, un grande uomo che avrebbe cambiato l’Italia. Sono passati 20 anni, è arrivato berlusconi (se fossero rimasti in vita Falcone e Borsellino, berlusconi non sarebbe mai arrivato!!! loro non avrebbero permesso che un tale soggetto governasse l’Italia!!) e l’Italia è ancora quel paesacchio di merda che Falcone e Borsellino avrebbero a quest’ora cambiato nonostante tutto e tutti.
Potrei scrivere mesi, ma non servirebbe, per un’emozione vera e da brividi, leggete cosa scrive al Papà il figlio di Paolo Borsellino…
Il primo pomeriggio di quel 23 maggio studiavo a casa dei miei genitori, preparavo l’esame di diritto commerciale, ero esattamente allo “zenit” del mio percorso universitario. Mio padre era andato, da solo e a piedi, eludendo come solo lui sapeva fare i ragazzi della scorta, dal barbiere Paolo Biondo, nella via Zandonai, dove nel bel mezzo del “taglio” fu raggiunto dalla telefonata di un collega che gli comunicava dell’attentato a Giovanni Falcone lungo l’autostrada Palermo-Punta Raisi.
Ricordo bene che mio padre, ancora con tracce di schiuma da barba sul viso, avendo dimenticato le chiavi di casa bussò alla porta mentre io ero già pietrificato innanzi la televisione che in diretta trasmetteva le prime notizie sull’accaduto. Aprii la porta ad un uomo sconvolto, non ebbi il coraggio di chiedergli nulla né lui proferì parola.
Si cambiò e raccomandandomi di non allontanarmi da casa si precipitò, non ricordo se accompagnato da qualcuno o guidando lui stesso la macchina di servizio, nell’ospedale dove prima Giovanni Falcone, poi Francesca Morvillo, gli sarebbero spirati tra le braccia. Quel giorno per me e per tutta la mia famiglia segnò un momento di non ritorno. Era l’inizio della fine di nostro padre che poco a poco, giorno dopo giorno, fino a quel tragico 19 luglio, salvo rari momenti, non sarebbe stato più lo stesso, quell’uomo dissacrante e sempre pronto a non prendersi sul serio che tutti conoscevamo.
Ho iniziato a piangere la morte di mio padre con lui accanto mentre vegliavamo la salma di Falcone nella camera ardente allestita all’interno del Palazzo di Giustizia. Non potrò mai dimenticare che quel giorno piangevo la scomparsa di un collega ed amico fraterno di mio padre ma in realtà è come se con largo anticipo stessi già piangendo la sua.Dal 23 maggio al 19 luglio divennero assai ricorrenti i sogni di attentati e scene di guerra nella mia città ma la mattina rimuovevo tutto, come se questi incubi non mi riguardassero e soprattutto non riguardassero mio padre, che invece nel mio subconscio era la vittima. Dopo la strage di Capaci, eccetto che nei giorni immediatamente successivi, proseguii i miei studi, sostenendo gli esami di diritto commerciale, scienze delle finanze, diritto tributario e diritto privato dell’economia. In mio padre avvertivo un graduale distacco, lo stesso che avrebbero percepito le mie sorelle, ma lo attribuivo (e giustificavo) al carico di lavoro e di preoccupazioni che lo assalivano in quei giorni. Solo dopo la sua morte seppi da padre Cesare Rattoballi che era un distacco voluto, calcolato, perché gradualmente, e quindi senza particolari traumi, noi figli ci abituassimo alla sua assenza e ci trovassimo un giorno in qualche modo “preparati” qualora a lui fosse toccato lo stesso destino dell’amico e collega Giovanni.
La mattina del 19 luglio, complice il fatto che si trattava di una domenica ed ero oramai libero da impegni universitari, mi alzai abbastanza tardi, perlomeno rispetto all’orario in cui solitamente si alzava mio padre che amava dire che si alzava ogni giorno (compresa la domenica) alle 5 del mattino per “fottere” il mondo con due ore di anticipo. In quei giorni di luglio erano nostri ospiti, come d’altra parte ogni estate, dei nostri zii con la loro unica figlia, Silvia, ed era proprio con lei che mio padre di buon mattino ci aveva anticipati nel recarsi a Villagrazia di Carini dove si trova la residenza estiva dei miei nonni materni e dove, nella villa accanto alla nostra, ci aveva invitati a pranzo il professore “Pippo” Tricoli, titolare della cattedra di Storia contemporanea dell’Università di Palermo e storico esponente dell’Msi siciliano, un uomo di grande spessore culturale ed umano con la cui famiglia condividevamo ogni anno spensierate stagioni estive.
Mio padre, in verità, tentò di scuotermi dalla mia “loffia” domenicale tradendo un certo desiderio di “fare strada” insieme, ma non ci riuscì. L’avremmo raggiunto successivamente insieme agli zii ed a mia madre. Mia sorella Lucia sarebbe stata impegnata tutto il giorno a ripassare una materia universitaria di cui avrebbe dovuto sostenere il relativo esame il giorno successivo (cosa che fece!) a casa di una sua collega, mentre Fiammetta, come è noto, era in Thailandia con amici di famiglia e sarebbe rientrata in Italia solo tre giorni dopo la morte di suo padre.Non era la prima estate che, per ragioni di sicurezza, rinunciavamo alle vacanze al mare; ve ne erano state altre come quella dell’85, quando dopo gli assassini di Montana e Cassarà eravamo stati “deportati” all’Asinara, o quella dell’anno precedente, nel corso della quale mio padre era stato destinatario di pesanti minacce di morte da parte di talune famiglie mafiose del trapanese. Ma quella era un’estate particolare, rispetto alle precedenti mio padre ci disse che non era più nelle condizioni di sottrarsi all’apparato di sicurezza cui, soprattutto dolo la morte di Falcone, lo avevano sottoposto, e di riflesso non avrebbe potuto garantire a noi figli ed a mia madre quella libertà di movimento che negli anni precedenti era riuscito ad assicurarci.
Così quell’estate la villa dei nonni materni, nella quale avevamo trascorso sin dalla nostra nascita forse i momenti più belli e spensierati, era rimasta chiusa. Troppo “esposta” per la sua adiacenza all’autostrada per rendere possibile un’adeguata protezione di chi vi dimorava. Ricordo una bellissima giornata, quando arrivai mio padre si era appena allontanato con la barchetta di un suo amico per quello che sarebbe stato l’ultimo bagno nel “suo” mare e non posso dimenticare i ragazzi della sua scorta, gli stessi di via D’Amelio, sulla spiaggia a seguire mio padre con lo sguardo e a godersi quel sole e quel mare.Anche il pranzo in casa Tricoli fu un momento piacevole per tutti, era un tipico pranzo palermitano a base di panelle, crocché, arancine e quanto di più pesante la cucina siciliana possa contemplare, insomma per stomaci forti. Ricordo che in Tv vi erano le immagini del Tour de France ma mio padre, sebbene fosse un grande appassionato di ciclismo, dopo il pranzo, nel corso del quale non si era risparmiato nel “tenere comizio” come suo solito, decise di appisolarsi in una camera della nostra villa. In realtà non dormì nemmeno un minuto, trovammo sul portacenere accanto al letto un cumulo di cicche di sigarette che lasciava poco spazio all’immaginazione.
Dopo quello che fu tutto fuorché un riposo pomeridiano mio padre raccolse i suoi effetti, compreso il costume da bagno (restituitoci ancora bagnato dopo l’eccidio) e l’agenda rossa della quale tanto si sarebbe parlato negli anni successivi, e dopo avere salutato tutti si diresse verso la sua macchina parcheggiata sul piazzale limitrofo le ville insieme a quelle della scorta. Mia madre lo salutò sull’uscio della villa del professore Tricoli, io l’accompagnai portandogli la borsa sino alla macchina, sapevo che aveva l’appuntamento con mia nonna per portarla dal cardiologo per cui non ebbi bisogno di chiedergli nulla. Mi sorrise, gli sorrisi, sicuri entrambi che di lì a poche ore ci saremmo ritrovati a casa a Palermo con gli zii.Ho realizzato che mio padre non c’era più mentre quel pomeriggio giocavo a ping pong e vidi passarmi accanto il volto funereo di mia cugina Silvia, aveva appena appreso dell’attentato dalla radio. Non so perché ma prima di decidere il da farsi io e mia madre ci preoccupammo di chiudere la villa. Quindi, mentre affidavo mia madre ai miei zii ed ai Tricoli, sono salito sulla moto di un amico d’infanzia che villeggia lì vicino ed a grande velocità ci recammo in via D’Amelio.
Non vidi mio padre, o meglio i suoi “resti”, perché quando giunsi in via D’Amelio fui riconosciuto dall’allora presidente della Corte d’Appello, il dottor Carmelo Conti, che volle condurmi presso il centro di Medicina legale dove poco dopo fui raggiunto da mia madre e dalla mia nonna paterna. Seppi successivamente che mia sorella Lucia non solo volle vedere ciò che era rimasto di mio padre, ma lo volle anche ricomporre e vestire all’interno della camera mortuaria. Mia sorella Lucia, la stessa che poche ore dopo la morte del padre avrebbe sostenuto un esame universitario lasciando incredula la commissione, ci riferì che nostro padre è morto sorridendo, sotto i suoi baffi affumicati dalla fuliggine dell’esplosione ha intravisto il suo solito ghigno, il suo sorriso di sempre; a differenza di quello che si può pensare mia sorella ha tratto una grande forza da quell’ultima immagine del padre, è come se si fossero voluti salutare un’ultima volta.
La mia vita, come d’altra parte quella delle mie sorelle e di mia madre, è certamente cambiata dopo quel 19 luglio, siamo cresciuti tutti molto in fretta ed abbiamo capito, da subito, che dovevamo sottrarci senza “se” e senza “ma” a qualsivoglia sollecitazione ci pervenisse dal mondo esterno e da quello mediatico in particolare. Sapevamo che mio padre non avrebbe gradito che noi ci trasformassimo in “familiari superstiti di una vittima della mafia”, che noi vivessimo come figli o moglie di …..desiderava che noi proseguissimo i nostri studi, ci realizzassimo nel lavoro e nella vita, e gli dessimo quei nipoti che lui tanto desiderava. A me in particolare mi chiedeva “Paolino” sin da quando avevo le prime fidanzate, non oso immaginare la sua gioia se fosse stato con noi il 20 dicembre 2007, quando è nato Paolo Borsellino, il suo primo e, per il momento, unico nipote maschio.
Oggi vorrei dire a mio padre che la nostra vita è sì cambiata dopo che ci ha lasciati ma non nel senso che lui temeva: siamo rimasti gli stessi che eravamo e che lui ben conosceva, abbiamo percorso le nostre strade senza “farci largo” con il nostro cognome, divenuto “pesante” in tutti i sensi, abbiamo costruito le nostre famiglie cui sono rivolte la maggior parte delle nostre attenzioni come lui ci ha insegnato, non ci siamo “montati la testa”, rischio purtroppo ricorrente quando si ha la fortuna e l’onore di avere un padre come lui, insomma siamo rimasti con i piedi per terra. E vorrei anche dirgli che la mamma dopo essere stata il suo principale sostegno è stata in questi lunghi anni la nostra forza, senza di lei tutto sarebbe stato più difficile e molto probabilmente nessuno di noi tre ce l’avrebbe fatta.
Mi piace pensare che oggi sono quello che sono, ossia un dirigente di polizia appassionato del suo lavoro che nel suo piccolo serve lo Stato ed i propri concittadini come, in una dimensione ben più grande ed importante, faceva suo padre, indipendentemente dall’evento drammatico che mi sono trovato a vivere.D’altra parte è certo quello che non sarei mai voluto diventare dopo la morte di mio padre, una persona che in un modo o nell’altro avrebbe “sfruttato” questo rapporto di sangue, avrebbe “cavalcato” l’evento traendone vantaggi personali non dovuti, avrebbe ricoperto cariche o assunto incarichi in quanto figlio di …. o perché di cognome fa Borsellino. A tal proposito ho ben presente l’insegnamento di mio padre, per il quale nulla si doveva chiedere che non fosse già dovuto o che non si potesse ottenere con le sole proprie forze. Diceva mio padre che chiedere un favore o una raccomandazione significa mettersi nelle condizioni di dovere essere debitore nei riguardi di chi elargisce il favore o la raccomandazione, quindi non essere più liberi ma condizionati, sotto il ricatto, fino a quando non si restituisce il favore o la raccomandazione ricevuta.
Ai miei figli, ancora troppo piccoli perché possa iniziare a parlargli del nonno, vorrei farglielo conoscere proprio tramite i suoi insegnamenti, raccontandogli piccoli ma significativi episodi tramite i quali trasmettergli i valori portanti della sua vita.
Caro papà, ogni sera prima di addormentarci ti ringraziamo per il dono più grande, il modo in cui ci hai insegnato a vivere…
Jun
2012
Iginio Pingitore propone al comune di Scandale l’acquisto del palazzo baronale Drammis
E’ quasi ufficiale la notizia che gli eredi dei baroni Drammis di Scandale vogliono vendere il palazzo di Piazza San Francesco, fra gli interlocutori principali, la famiglia, desidererebbe che fosse il comune ad acquistare lo storico palazzo che fa da cornice all’intera piazza. L’antica struttura fu realizzata intorno alla fine del 700, quando la famiglia Drammis si stabilì’ in Italia al tempo della calata degli spagnoli, acquistando terre e baronia. L’immobile rappresenta oggi il simbolo culturale del piccolo paese, pertanto deve essere ripristinato e utilizzato a sostegno di manifestazioni culturali e di luogo di ricerca.
Il palazzo è in buone condizioni strutturali, tuttavia necessita di un consolidamento e di un’opera di restauro delle tele affrescate e del tetto che, dopo circa due secoli, si presenta ancora nelle sue condizioni originali. Importante sarebbe il recupero del pianterreno, adibito in passato a granaio e a cantina. Vi era presente, in una delle stanze, anche il famoso refettorio che un tempo gestiva il sig. Nicola i Santu, che, con le sue famose pietanze, invogliava i nobili di un tempo a restare felicemente a pranzo nell’abitazione dei Drammis. Il pianterreno comprende un ingresso con il maestoso androne sormontato da un portale in legno ed una serie di diverse stanze oggi adibite a magazzino. Un’ampia scala conduce al primo piano dove si può ammirare la sala da pranzo, ben decorata come da stile settecentesco, il terrazzo che si affaccia direttamente sulla piazza, la cucina, la dispensa, il bagno, e la camera da letto. Bisogna inoltre ricordare che il palazzo divenne luogo principale nelle riprese del film “Il Brigante” di Renato Castellani, subendo tra l’altro numerosi danni, primo fra tutti l’ incendio della biblioteca in cui andarono al vento pagine di libri dall’immenso valore artistico e culturale.
Scandale nel cuore vuole essere promotore di questa iniziativa di ripristino e vuole sottoporla quanto prima in consiglio comunale, anzi si augura che al più presto venga inserito nel piano delle opere pubbliche da realizzare. Il sindaco quanto prima dovrà avviare la discussione al consesso civico, in modo di dare inizio aprire nell’ immediato a un’opera di sensibilizzazione pubblica. Secondo un mio punto di vista, lo storico palazzo dovrà restare nelle mani del comune di Scandale. D’altra parte come si potrebbe pensare il contrario? Basta osservare il palazzo e la storia del paese si raccontata da sola. Sono le pietre a parlare e il portone a rievocare un glorioso passato. Quelle mura hanno accolto persino Giuseppe Garibaldi e Umberto II di Savoia, quando all’epoca passò per il piccolo paesello collinare, su cui la fama degli illustri baroni si estendeva a pieno, oltrepassando anche i suoi limitati confini. Io ci vedrei al piano terra del palazzo un’ampia sala convegni, di cui il nostro comune non dispone affatto. Le sale circostanti potrebbero essere portate a nuovo e adibite a museo archeologico, meta ambita e desiderata da anni. Il piano superiore potrebbe essere utilizzato a mo’ di biblioteca, cosa necessaria per mantenere vivo il fervore culturale.
Nel palazzo, precisamente nella la parte inferiore che si allarga ai piedi del pianterreno, si scorge una specie di seminterrato anticamente impiegato come scuderia, con annesso podere pari a circa 3.000 mq, contenente un frutteto di un rigoglioso tappeto di ulivi. In questa zona ci vedrei un vero e proprio centro enogastronomico che possa mantenere intatte e vive le nostre tradizioni culinarie da una parte e rendere fiorente dall’altra il turismo, attraverso degustazioni dei prodotti locali: l’olio d’oliva, i derivati del maiale, dei bovini e degli equini, il tanto famoso fico d’india con il suo ottimo liquore. Le iniziative sono molteplici; basterebbe soltanto molta determinazione e tanta forza di volontà nella speranza di voler restituire un nuovo volto al nostro beneamato paese.
Il valore del complesso dell’immobile non so a quanto potrebbe aggirarsi, tuttavia occorre nell’immediato avere i contatti con la famiglia. Se l’amministrazione vuole ed ha le intenzioni ma che, a causa delle ristrettezze dei fondi in cassa, fatica a recuperare. Ci si può comunque affidare alla regione Calabria e alla Soprintendenza dei beni culturali, tuttavia il comune potrà solo vedere come reperire i fondi, basta solo l’impegno, bisogna coinvolgere i succitati enti. Naturalmente il nostro ente potrà vedere se è nella possibilità di avere ancora i fondi dell’ ultima trance delle royalties della turbogas in modo da utilizzarli per un’opera a cui il comune di Scandale non potrà certamente sottrarsi.
IGINIO PINGITORE Capogruppo consigliare Scandale nel cuore
Jun
2012
Finale Regionale Under 13 Femminile di Pallavolo, Martedì 19 giugno 2012, ore 16,00 PalaKro
Martedì 19 Giugno 2012 dalle ore 16,00 in poi al PalaKro di Crotone si disputerà la finale regionale under 13 femminile, a prendere parte alla kermesse giovanile saranno ben 12 squadre tra cui la Pallavolo Crotone.
Il Comitato Regionale Calabria ha voluto dare un ulteriore segnale alla Provincia di Crotone che ha mostrato in questa stagione tanti fattori positivi sia in termini di prime squadre ma soprattutto a livello giovanile oltre che organizzativo, infatti la Pallavolo Crotone dovrà strutturare ben 3 campi all’interno del PalaKro e dividere i campi in modo da far svolgere in contemporanea ben 12 partite a cominciare dalle ore 16,00.
Le squadre che si contenderanno il titolo saranno inserite sul campo 1 e saranno: Castrovillari, Girifalco, Bova Marina e Vibo Valentia, mentre le altre si sistemeranno a loro volta sui campi 2 e 3 e saranno Rossano, Cosenza, Sozzi RC, Vibo Marina Paola, Crotone, Futura RC, Vibo V., l’idea di allargare e di affiancare la finale regionale ad una vera e propria festa dell’under 13 è risultata vincente perché permetterà ad un centinaio di atlete giovanissime di continuare la loro attività fino a metà giugno e di qualificarla attraverso una finale regionale.
Mister Asteriti che da pochi giorni aveva trasferito il lavoro dalla palestra alla spiaggia ha subito diramato le convocazioni per cercare di arrivare nelle migliori condizioni possibile a questa festa della pallavolo giovanile.
Ecco le considerazioni di Giovanni Capocasale presidente della Pallavolo Crotone: “Sono felice che la scelta sia caduta su Crotone, così dopo la Coppa Calabria, ed i play-off che hanno richiamato il pubblico delle grandi occasioni, ora tocca alle ragazzine dare sfoggio della loro bravura, sono sicuro che il mio staff dirigenziale e tecnico non sfigurerà nell’organizzare un evento di tale portata per ora sperimentale“.
Jun
2012
Manifestazione di fine anno scolastico per le scuole di Scandale
Alunni, genitori, docenti e operatori tutti, in occasione dell’imminente conclusione dell’anno scolastico, si sono incontrati nel salone delle scuole elementari di Via Fratelli Bandiera a Scandale, manifestazione che doveva tenersi fuori, nel piazzale antistante il plesso, ma a causa del leggero freddo sopravvenuto sì è preferito trasferire il tutto nel salone dei locali scolastici.
Occasione per salutare tutti, per condividere insieme ciò che i ragazzi hanno preparato, frutto d’impegno prestato al fine di vedere raggiunte le mete e gli obbiettivi prefissati.
L’ incontro nella scuola di Scandale è un appuntamento consolidato da tempo ed il saggio di fine anno non è solo una prova, ma un’esibizione delle proprie capacità, è soprattutto una festa, una festa per dire grazie all’ istituto, agli insegnanti, ai collaboratori che per tutto l’anno scolastico hanno accompagnato il percorso di crescita dei ragazzi. Un momento per stare insieme e segnare l’avvicinamento della lunga pausa estiva, nell’attesa di ricominciare un nuovo anno con le future generazioni e con altri nuovi professori.
Il progetto dell’istituto comprensivo di Scandale ha mirato alla crescita musicale degli alunni, infatti, durante l’anno scolastico, nei pomeriggi, alcuni docenti si sono alternati impartendo lezioni di musica: Antonella Ferraioli per lo studio del violino, Gianluca Abate per il clarinetto, Mariella Manica per il pianoforte, Simone Emiliano Pasculli, già conosciuto a Scandale per essere il vice maestro del locale Complesso bandistico Gaudiosi di Maria i cui allievi sono reduci di una competizione interregionale a Lamezia Terme, dove hanno ottenuto il secondo posto.
Pasculli a scuola sì è occupato degli strumenti a fiato in particolare quelli in ottone. Il maestro Ernesto Chiaravalloti si è invece occupato della parte canora. Chiaravalloti ha una lunga esperienza in quest’ambito, essendo stato ideatore e promotore d’alcuni eventi musicali che hanno assunto importanza a carattere locale e provinciale.
L’intento dei docenti è, quindi, quello di far entrare nella struttura scolastica una realtà che spesso manca nei programmi, pertanto appare sempre più opportuno la collaborazione di tutte le istituzioni. A Maria Luisa Artese che ha incarnito bene la cosa, è toccata l’apertura della manifestazione, durante la quale nel prendere la parola, come docente ed in veste di consigliere comunale di Scandale, ha ringraziato tutto l’istituto comprensivo ed il personale per aver pienamente collaborato alla realizzazione del progetto denominato Musica insieme.
Non è mancato l’appello di Maria Luisa nel voler promuovere l’attività didattica attraverso l’incoraggiamento dei rappresentanti istituzionali, in modo da poter avviare da subito nuovi progetti di valenza socio – culturale, perciò rivestendo una carica amministrativa non si è sottratta ad invitare l’assessore regionale alla Pubblica Istruzione, Caligiuri, che sarebbe stato presente se non fosse stato impegnato a Reggio Calabria per l’arrivo del Ministro Profumo, tuttavia ha partecipato il consigliere regionale Alfonso Dattolo, il quale, in un suo intervento dopo aver ringraziato tutti ha garantito impegno per i progetti di competenza regionale che la scuola di Scandale vorrà in ogni modo avviare. Dattolo ha apprezzato il momento culturale affermando che in questa giornata ha partecipato gioioso in una piccola città canora.
Nell’auditorium della scuola elementare di Scandale lo spettacolo è iniziato alle 18: 30 ed i primi ad esibirsi sono stati i ragazzi che hanno iniziato il percorso musicale con lo strumento, un concertino che ha dato il via con le note dell’Inno di Mameli diretto dal maestro Simone Emiliano Pascullo, in seguito è stata la volta della performance canora diretta dal maestro Chiaravalloti.
In sala sono stati presenti anche la Coordinatrice per l’Articolazione Territoriale Provinciale di Crotone Angela Mazzeo ed il funzionario dello stesso ufficio, Precone.
A chiusura della serata è intervenuto il dirigente scolastico Totò Tallarico, il quale è stato solo per quest’ultimo anno a prestare servizio sul Colle Gaudioso. Il dirigente a Scandale, quindi, finisce la sua carriera lavorativa ritornano alla pensione (dalla quale era stato sottratto per fare il Dirigente per alcuni anni), nel ringraziare tutti quelli che hanno collaborato ha affermato che questo finale di carriera l’ha vissuto veramente con armonia e piena tranquillità.
Va via un altro anno nella speranza per un futuro scolastico ricco di soddisfazioni e d’importanti traguardi da raggiungere, nella consapevolezza che la nuova esperienza scolastica sarà ancor di più impegnativa in modo da creare presupposti e stimoli per la crescita socio –culturale di questo paese.
Jun
2012
Enzo Iacchetti ed il papa a Milano
Milano e’ bloccata, e’ arrivato il Papa.
L’Emilia Romagna e’ bloccata, e’ arrivato il terremoto!
Il Papa e’ andato alla Scala e stasera gli hanno suonato la Nona di Beehtoven, era seduto nel corridoio circondato dallo sfarzo di Cardinali, Vescovi e signori e signore tra i più’ ricchi della città e non solo.
Gesù non l’avrebbero nemmeno fatto avvicinare vestito come sarebbe stato.
Gesu’, sulle loro croci luccicanti, contro la sua volontà.
In Emilia le Scale sono crollate e sotto c’e rimasta la povera gente, quella che ci rimette sempre, quella che la croce ce l’hanno sulle spalle da quando sono nati.
Il Papa sta a Milano e blocca tutto per 3 giorni, ancora nessuno riesce ad immaginare quanti soldi costano questi tre giorni alla città!!
In Emilia i Pompieri, I Vigili del fuoco, i Volontari, hanno la faccia sporca e non dormono da una settimana e scavano per ridare la vita.
La Nona di Beethoven e’ finita!
Il Papa batte le mani, e tutti battono le mani al Papa.
Che tristezza di paese!!
E. IACCHETTI
(Pubblicata da Elisa 83 Milano sul Guestbook di Radio Delta 2000)
May
2012
I piccoli della Banda Gaudiosi di Maria di Scandale secondi a Lamezia Terme
Il 20 maggio 2012, a Lamezia Terme, presso il teatro Politeama, per la prima volta gli allievi della banda Gaudiosi di Maria di Scandale hanno partecipato al CONCORSO NAZIONALE DI MUSICA A.M.A. CALABRIA, giunto ormai alla diciannovesima edizione con l’obiettivo di promuovere la cultura di questo genere musicale, riservato a complessi bandistici e/o orchestre di fiati, senza limiti di numero dei musicisti che li compongono e senza impedimento di età, con l’eccezione di quelli iscritti nella Categoria giovanile.
Il Concorso infatti è articolato in cinque categorie con un programma che prevede per ciascuna di esse l’esecuzione di una marcia e di un brano a libera scelta, più l’interpretazione di una composizione selezionata fra tre proposte dalla direzione artistica. La commissione giudicatrice è presieduta da esponenti di alto livello, molte delle più importanti personalità musicali operanti in Italia e all’estero .
Alla manifestazione hanno preso parte bande provenienti dalla Calabria e due provenienti dalla Sicilia. I giovanissimi della banda musicale Gaudiosi di Maria Scandale, si sono esibiti, vista la giovane età, nella seconda categoria, ottenendo il punteggio di 80/100, giungendo al secondo posto. Un risultato eccellente ed inaspettato, considerato il fatto che gran parte dei componenti frequentano la scuola di musica da poco tempo; bambini di età non superiore ad undici anni che per la prima volta sono saliti su un palcoscenico: Giuseppe Simbari, Giulia Demme, Letizia Pingitore, Antonella Donato, Alessandro Morrone, Anthony Sgarriglia, Raffaele Trivieri, Andrea Pantusa, Maria e Arianna Pignataro, Francesco Marino, Carlo Caligiuri, Claudio Costanzo, Matteo Scalise , Giacomo Lonetto e altri con qualche anno i più, quale Maria Raimondo, hanno eccelso nelle loro perfomance, con i seguenti brani: Suite Forband di Nunzio Ortolani, Menhir di Filippo Ledda, Montefeltro di Michele Mangani.
La gioia dei componenti tutti della banda e dei genitori presenti, dei maestri Franco Pignataro e Simone Pasculli, i quali entrambi in questi due anni si sono prodigati per raggiungere molti degli auspicabili obiettivi, applicandosi con serietà e duro lavoro, hanno contribuito a rendere emozionante un risultato in cui tutti credevano. In questi lunghi mesi di prove hanno offerto tanto del loro prezioso tempo per incentivare l’attività musicale del nostro piccolo paese. L’intera esibizione è stata diretta dal maestro Franco Pignataro, direttore dell’intero gruppo bandistico, all’interno del quale collabora il giovane maestro Simone Pasculli che impartisce lezioni ai più piccoli, agli allievi della Gaudiosi di Maria.
Pasculli, con l’aiuto del maestro Pignataro, sta dando vita al nuovo complesso bandistico di Cerenzia che tra l’altro, partecipando alla categoria adulti dello stesso concorso, ha ottenuto il secondo posto. Praticamente il duo Pignataro-Pasculli ha portato in luce le uniche due bande provenienti dalla provincia di Crotone. “ Una provincia che purtroppo in anni d’attività, dopo numerose promesse d’aiuto e sostegno, ci ha lasciati col fumo in bocca, nel più totale abbandono. Chissà perché la cultura, come del resto altro, è messa da parte solo in questa provincia! “. Con questa triste riflessione il presidente Iginio Pingitore rammenta che l’organizzazione in ambiti internazionali ha portato alto il nome della Calabria e del crotonese, come quell’avvenuta in Spagna, dove ha conquistato il terzo posto in una competizione europea. Pertanto è importante un occhio di riguardo per l’organizzazione musicale di Scandale e merita essere incentivato cio che per i nostri giovani è formazione altamente istruttiva e educativa.
Con la gioia dei componenti e dei genitori si è conclusa un’esperienza fantastica. Plauso e ringraziamenti di vero cuore vanno al Maestri Francesco Pignataro e Simone Pasculli per il notevole impegno e la rispettiva determinazione.
May
2012
Finale Play Off della Pallavolo Crotone: la cronaca della gara della vittoria sulla Cuore Reggio Calabria. Ed ora, sabato 26, si va a Gallico per la gara 1 della finalissima
PALLAVOLO CROTONE 3
CUORE REGGIO CALABRIA 1
Progressione set: 19-25; 25-22; 25-16; 25-14.
Pallavolo Crotone: Catalano, De Franco, Liviera, Pesce, Pioli, Previtera, Reale M., Reale S., Scida, Sposato, Zappone, Stasi libero 1, Pacecca libero 2. Allenatore: Piero Asteriti.
Cuore Reggio Calabria: Borghetto, Catalano, Cuzzola, Gilroy, Giordano, Modafferi, Wirt, Woodward, Pietropaolo libero. Allenatore: Jordan Kroumov.
Arbitri: Giovanni Rizzica e Maurizio Nicolazzo di Lamezia Terme.
Trionfo in gara 3, il Crotone davanti al proprio pubblico guadagna il pass per la finalissima dei play off; a cadere sotto i colpi di Pioli e compagne sono state per la quarta volta stagionale le reggine di mister Krouomov alle quali vanno i complimenti di tutti gli addetti ai lavori per la qualità del proprio organico e del gioco sicuramente di categoria superiore e che erano state capace di portare allo spareggio la semifinale play off con la grande prestazione di Reggio Calabria.
Al Crotone restano negli occhi le prestazioni di questi play off con punte altissime di gioco che danno molta sicurezza in vista della difficilissima gara a Gallico di sabato 26 maggio.
La partita prevista alle ore 19,00 inizia prima sulle tribune tra le due fazioni del pubblico, quello reggino armato di vuvuzzela, e quello del Crotone invece con trombe da stadio, alle 18,30 sale la febbre del tifo ed il PalaKro diventa una bolgia. Le due tifoserie, a contatto di gomito, si scambiano cori e sfottò fino alle ore 19,00 quando prende il sopravvento il campo con le due squadre che cominciano a darsele di santa ragione.
Il Crotone con Arianna Pesce infila 3 turni al servizio, il 3-0 sembra dare al Crotone la spinta necessaria, ma puntuale arriva la reazione delle reggine che pareggiano in un lampo e riportano il set sui binari dell’equilibrio, la regia di Reale che sposta il gioco al centro con De Franco e Zappone spiazzando il muro reggino frutta qualche punto al Crotone che allunga 11-8, time out di Mister Kroumov che vede rientrare le sue ragazze con la rabbia giusta quella che mette in crisi il Crotone che dal 14-10 subisce una rimonta lenta ma inesorabile del Cuore che poggia tutto il suo potenziale offensivo su Gilroy che salta il muro a 3 del Crotone e la difesa schierata; 19-18 per il Cuore Reggio Calabria, tutti si attendono un finale di set come le ultime partite, fatto di equilibrio e nervosismo invece con l’americana Woodward in battuta la squadra di mister Kroumov infila una serie di azioni positive che lascia il Crotone al palo, 25-19 il parziale.
Al cambio campo mister Asteriti fa capire alle ragazze che nelle file del Reggio Calabria c’è tanta qualità in attacco per cui la tattica principale risiede nel servizio che le pitagoriche devono affrontare meglio, Kroumov non può fare altro che confermare il sestetto che ha vinto il primo set e si inizia a giocare.
Pioli e Pesce chiamate sovente dalla regia di Reale molto positiva, cominciano a trovare dimestichezza con il muro di Reggio Calabria, fino a metà set 12-12 le due squadre non riescono a scollarsi, inizia la 2° rotazione con mister Asteriti che effettua un doppio cambio inserendo Sposato e Silvia Reale al posto di Zappone e Liviera, il risultato c’è e si vede: il Crotone allunga di un break 21-19 proprio con Silvia Reale che mette a terra un pallone decisivo, chiuso il cambio il Crotone sfrutta la battuta prima di Pioli e poi di Zappone per mettere in crisi la ricezione delle reggine che devono rimandare la palla rigiocata alla grande da Pesce che spacca il muro e piega la difesa del Reggio Calabria, 25-22 il risultato finale che pareggia i conti.
Nelle due panchine di assiste alle tattiche impartite dai tecnici, il Crotone ha un arma in più l’esperienza di Romina Pioli che controlla che il piano tattico venga rispettato in campo; tutti si aspettano un grande e spettacolare set, consapevoli che potrebbe valere l’intera partita, invece entra in campo il Crotone dei giorni migliori ed alza il suo livello di gioco a livelli altissimi, fino al 10-6 sembra ancora possa esserci partita, ma da quando Pioli dopo l’ennesima bomba in attacco va a a battere infila ben 7 turni al servizio e Pesce mette a terra di tutto si capisce che la gara sta per terminare, i time out reggini tengono a galla la barca, a completare l’opera ci pensa Silvia Reale che a sorpresa difende benissimo e chiude defintivamente il set 25-16 e 2 a 1.
L’occasione di chiudere i conti si ripresenta dopo aver sprecato quella di Reggio sul 23-23 del 4° set poi perso, il Crotone capita l’idea di gioco che deve mantenere cerca di ripetere il set precedente, cambiano gli attori ma non il copione, invece di Pioli in battuta va Pesce che mette a nudo la pecca principale della squadra reggina, la ricezione, scavato il solco basta mantenere il vantaggio fino alla fine, mister Kroumov chiede time out prima sul 4-0 poi sul 11-4. Quando Gilroy subisce un muro di De Franco al centro parte l’urlo liberatori di tutta la squadra perché capisce che anche l’ultimo baluardo reggino è stato conquistato, la squadra si gasa a mille, il libero Stasi acquisisce il dono dell’ubiquitià sembra essere presente in più zone del campo simultaneamente, tanto da far impazzire gli attaccanti di Reggio che alzano bandiera bianca.
Ormai è un monologo rossoblù, sul 20-13 in battuta va De Franco piazza il primo ace, 21-13, la seconda battuta sta per terminare fuori e colpisce rocambolesamente i piedi di Giordano, 22-13 la partita è finita, il pubblico di Reggio ammutolisce, di contro quello crotonese mostra gli striscioni, di sfottò preparati prima ma conservati per scaramanzia, in uno “Buone Vacanze” nell’altro “Game Over” fanno bella vista nelle mani degli spettatori che festeggiano l’ultimo punto di Romina Pioli che piazza l’ennesimo muro fuori per il 25-14.
Mister Piero Asteriti a fine gara: “Abbiamo battuto la squadra dal potenziale offensivo più forte del campionato, credo che un centrale come Gilroy non si vede neanche sui campi di B1 per cui è stato veramente difficile venire a capo di questa semifinale dove abbiamo potuto sfruttare sicuramente il fattore campo; un altro elogio lo devo fare al mio libero Raffaella Stasi classe ’92 sicuramente il più forte in circolazione non solo nella nostra Regione; per ora festeggiamo da martedì penseremo al Gallico sicuramente la squadra più forte del campionato”.
Il mio post su questa gara con i link alle mei foto ed ai miei due video sulla gara, lo trovate cliccando qui.
May
2012
Rischio amianto arsenico zinco ed altri patogeni nelle scuole di Crotone. Se ne parla Sabato 5 Maggio a Crotone
Le mamme denunciano il rischio dell’amianto, dell’arsenico, dello zinco, e di altri agenti patogeni nelle scuole di Crotone.
Chiedono attraverso l’Osservatorio Nazionale Amianto l’immediata bonifica.
L’Osservatorio Nazionale Amianto si è costituito anche nella città di Crotone, ed opera anche il Comitato Settoriale “Genitori degli scolari esposti all’amianto e altri patogeni nelle scuole pubbliche” che ha determinato l’intervento del Ministro della Istruzione, il quale dai microfoni del TG1 ha preannunciato la bonifica dei siti in tutta Italia.
Si chiede che anche per Crotone il Ministero voglia predisporre l’immediata bonifica dei siti anche alla luce della consulenza tecnica nel procedimento penale n. 1727/00 R.G. GIP nella quale si fa riferimento alla presenza di tonnellate di rifiuti tossici con zinco, germanio, indio, cadmio, arsenico ed altri agenti patogeni, nel sottosuolo di diverse scuole ed edifici pubblici (meglio specificati nella relazione del CTU del Tribunale Penale di Crotone, Ing. Luigi Boeri, nominato dal Giudice delle Indagini preliminari, Dott.ssa Gloria Gori – intanto domani 03.05.2012 ci sarà la prossima udienza di quel procedimento detto Black Mountain, mentre l’altro procedimento quello in materia di amianto nel quale l’Osservatorio Nazionale Amianto è già costituita si terrà il prossimo 23.05.2012).
“L’Osservatorio Nazionale Amianto – dichiara il suo presidente Avv. Ezio Bonanni – preannuncia azione legale per l’adempimento specifico e risarcimento danni per le vittime, che promuoverà nei confronti del Ministero della Istruzione e della Salute ove non si desse corso alla immediata decontaminazione dei siti. In occasione del convegno manifestazione del prossimo 5 maggio in Crotone, verranno presentate tutte le iniziative dell’Osservatorio Nazionale Amianto, che per altro è già costituito parte civile nel procedimento penale a carico dei responsabili ENI per la morte di molti lavoratori e cittadini per patologie asbesto correlate”.
L’Avv. Ezio Bonanni sarà presente alla manifestazione del prossimo 05.05.2012, e illustrerà le ulteriori iniziative che saranno assunte in difesa dell’ambiente e della salute pubblica.
Roma, 02.05.2012
Avv. Ezio Bonanni Presidente Osservatorio Nazionale Amianto
OSSERVATORIO NAZIONALE SULL’AMIANTO
Presidenza Nazionale
Via Crescenzio, n. 2, 00193 – Roma
tel. 06 68890174 – cell. 335/8304686
E-mail: osservatorioamianto@gmail.com
Apr
2012
Sta per entrare nel vivo la Festa del SS Crocifisso di Cutro
In data 24 febbraio 2012, a Cutro (Kr), si è costituito il nuovo Comitato Permanente per i Festeggiamenti del SS. Crocifisso, che si svolgeranno dal 30 aprile al 3 maggio prossimi. Festeggiamenti molto attesi dalla comunità cutrese, che nel venerare la Statua lignea del SS. Crocifisso vivono giorni di fede, unione, partecipazione e solidarietà sociale. L’organizzazione dei Festeggiamenti Civili, è sempre stata svolta dal Comitato Festa, composto da persone generose, volontarie e che con spirito di sacrificio hanno dedicato e dedicano giornate intere al solo fine di far riuscire al meglio la festa, assumendosene le responsabilità e che premurosamente si autofinanziano chiedendo offerte libere alla cittadinanza.
Quest’anno, con la venuta a Cutro della Santa Spina, che sarà venerata per l’intera durata della festa, all’interno del convento del SS. Crocifisso, abbiamo voluto estendere e condividere con l’intera popolazione della provincia di Crotone questo importante momento di fede. Il nostro obiettivo è quello di creare un percorso religioso tra le tre comunità, accomunate da segni forti della Passione di Cristo. “Il SS. Crocifisso, la Santa Spina e il SS. Hecce Homo”, Invitiamo tutti a questo importante momento religioso, che inizierà giorno 30 aprile alle ore 16.00 in Piazzale Reggio Emilia, attendendo l’arrivo della Santa Spina, per poi procedere in processione verso il convento dei frati minori, dove è venerata la statua Lignea del SS. Crocifisso. Sicuri di un riscontro positivo al nostro invito, porgiamo distinti saluti.
Cutro 19.04.2012 IL PRESIDENTE Gaetano Squillace
Apr
2012
Sabato 21 si inaugura a Cutro, presso la Bottega d’Arte Dorolì, la terza mostra collettiva ‘Il Filo dell’Arte’
Sarà inaugurata domani pomeriggio, sabato 21 Aprile 2012, nel Laboratorio d’Arte di Dorotea Li Causi a Cutro, la terza mostra collettiva “Il Filo dell’Arte”.
“Il Filo dell’Arte – spiega la brava e bella artista sulla pagina Facebook dedicata all’evento – è il titolo di questa nuova mostra collettiva. Ho voluto ispirarmi al racconto mitologico de “Il filo d’Arianna”.
“Filo d’Arianna”: così si definisce un indizio, un elemento chiave che consente di trovare la soluzione di un problema intricato: come il filo che Arianna, figlia del re di Creta, Minosse, diede all’eroe Teseo per aiutarlo a uscire dal Labirinto dopo aver ucciso il mostruoso Minotauro, divoratore di fanciulli e fanciulle ateniesi.
Il labirinto nell’antichità simboleggiava il caos primordiale. Il suo disegno spiraliforme ricorda un serpente arrotolato, le viscere, ma anche i meandri del cervello. Allo stesso tempo il labirinto è stato associato al pericolo dello smarrimento, del disorientamento; chi vi entra rischia di rimanerci intrappolato. Ma Teseo, riavvolgendo il filo di Arianna, riuscì ad uscire dal labirinto.
E’ il filo che ininterrottamente tiene insieme, che crea legami. “Il Filo di Arianna”… secondo il significato “archetipo “, indica la strada che conduce verso l’ uscita, quindi la libertà.
Il filo in questo caso è l’Arte, il nostro mezzo che ci permette di orientarci positivamente nel labirinto di condizionamenti cui siamo selvaggiamente sottoposti ogni giorno. L’intento della mostra “Il Filo dell’Arte” è quello di fornire al pubblico e al territorio un’istantanea dello stato dell’arte e della creatività giovanile a tutto tondo. Differenti stili, tecniche, linguaggi espressivi andranno a comporre un mosaico che dia il segno di quanto si muove all’interno della scena artistica giovanile locale”.
L’allestimento espositivo sfrutta gli spazi della Bottega d’Arte Dorolì, sede ideale dove far convergere le energie giovani e dare conto del movimento artistico giovanile.
Fine ultimo del progetto, infatti, non è solo di mettere in mostra le opere dei giovani talenti, bensì investire su una maggiore consapevolezza collettiva e sulla condivisione di una cornice di riferimento comune.
La Mostra di pittura seguirà un percorso che parte dalla Bottega e proseguirà fino l’interno del Bar dell’arte “Il Puttino” gestito da Giuseppe Vasapollo.
All’inaugurazione del giorno 21 verrà proiettato, all’esterno della Bottega Dorolì, il film del pittore Afroamericano degli anni 80 Jean Michel Basquiat.
Animerà la serata il Musicista Federico Vaccaro di Cotronei.
La mostra si svolgerà da sabato 21 Aprile (che comprende l’inaugurazione alle ore 18:00) fino a lunedì 21 Maggio.
Da sabato 21 Aprile a lunedì 21 Maggio 2012 nella Bottega d’Arte Dorolì la mostra sarà aperta al pubblico, con ingresso gratuito e con i seguenti orari: la mattina dalle 9:00 alle 12:00; il pomeriggio dalle 16:00 alle 20:30.
I pittori che esporranno i loro dipinti sono 19: Gaspare Brescia (Crotone), Francesco Giordano (Crotone), Linor ( Crotone), Teresa Grotteria (Crotone), Caterina Caccia (Cutro), Giuseppe De Filippo (Girifalco), Sabrina Barbuto (Isola Capo Rizzuto), Rossella Lucà (Crotone), Rocco Stranieri (Girifalco), Antonio Lamotta (Crucoli Torretta ), Giacinto Bomparola (Scandale), Nino Audia (Crotone), Valentina Siniscalchi (Crotone), Angela Carbone (Crotone), Antonio Giampà (Crotone), Marcello Corigliano (Crotone), Giovanna Errigo (Crotone), Franca Vrenna (Crotone) e la padrona di casa Dorotea Li Causi (Cutro).
Apr
2012
Quasi tutto pronto per il 18° Torneo Internazionale di Scacchi organizzato dal Comune di Cutro
Fervono i preparativi per l’organizzazione del 18° Torneo Internazionale di Scacchi, organizzato dal Comune di Cutro, che si terrà dal 23 aprile al 1° maggio 2012, intitolato ad uno dei suoi più illustri concittadini – vissuto nel XVI° secolo – e vanto della scuola scacchistica italiana, in quanto “Primo Campione del mondo di scacchi”, “LEONARDO DI BONA detto il PUTTINO” (referenze bibliografiche si trovano su tutti i testi di storia degli scacchi nazionali ed internazionali). Lo stesso in una memorabile partita, alla presenza del Re di Spagna FILIPPO II°, sconfisse il campione dell’epoca Mons. RUJ LOPEZ.
Dell’episodio ne testimonia un celebre dipinto di Luigi Mussini, attualmente di proprietà della sede centrale del Monte dei Paschi di Siena. L’iniziativa, organizzata in contemporanea con i festeggiamenti del SS. CROCIFISSO, ha ottenuto l’autorizzazione ed il patrocinio del CONI, della F.S.I. (Federazione Scacchistica Italiana), della F.I.D.E. (Federation Internationale Des Echecs), della Regione Calabria e della Provincia di Crotone, inserendo la Città di Cutro in un circuito turistico culturale nazionale, che fa della nostra cittadina “la Città degli scacchi”.
L’Amministrazione, forte dell’esperienza dei tornei precedenti, intende dare sempre più un maggiore risalto con un torneo Magistrale Open A riservato a scacchisti di fama mondiale e con la pubblicazione del torneo sul sito internet del comune di Cutro http://www.comune.cutro.kr.it/ nel quale esiste un collegamento con un vero e proprio sito internet nel quale, oltre alle notizie ufficiali del torneo in corso, è stata ricostruita tutta la storia dei precedenti tornei http://www.scacchicutro.it.
Nel sito si possono seguire in diretta tutte le fasi, mossa per mossa, delle prime 4 scacchiere, inoltre, con telecamera digitale collegata in rete sarà possibile vedere le riprese dirette di tutta la sala.
Quest’anno saranno presenti grandi giocatori, provenienti da ogni parte d’Europa e del Mondo, tra gli altri, Vladimir Okthonik, in rappresentanza della Francia, campione del mondo seniores 2011 e Draskovic Luka, in rappresentanza della Macedonia, giovane promessa degli scacchi di diciassette anni.
La manifestazione è arricchita da un torneo Open B, riservato ai giocatori di categoria Nazionale ed inclassificati e da un torneo Under 16 che inizierà il 25 aprile e da una simultanea che si terrà giorno 25 aprile alle ore 10.00, nel piazzale di fronte la sala polivalente, dove un Grande Maestro sfiderà 30 giocatori contemporaneamente.
Infine, dalla media dei punteggi Elo, il torneo internazione di scacchi di Cutro è il primo d’Italia e tra i primi tre più importanti d’Europa.
Cutro, 17 aprile 2012
Il Sindaco Avv. Salvatore Migale
Mar
2012
La maggioranza al profumo di minoranza: Tonino Coriale sul Consiglio Comunale di Scandale del 27 Marzo 2012
Vari colpi di scena, di tensioni e fibrillazioni al Consiglio Comunale tenutosi Martedì 27 marzo scorso nella casa comunale di Scandale: che non si respirasse aria di normalità lo si intuiva già da tempo in quanto ben quattro consiglieri di maggioranza con tanto di lettera protocollata ed inviata al sindaco decidevano di staccarsi dal gruppo unico (PD) per far nascere un nuovo gruppo misto all’interno della stessa maggioranza.
Alcuni giorni dopo due di essi decisero di fare un passo indietro per motivi di ripensamenti (a detta di loro) per cui il gruppo è nato comunque ma formato dai consiglieri Artese e Salerno mentre i consiglieri Rota e De Biase sono rimasti a far parte del gruppo PD.
Nel corso della seduta sono stati vari i punti discussi tra cui il punto riguardante il riconoscimento di debiti fuori bilancio: tengo a fare alcune precisazioni in merito al punto sopracitato in quanto penso e credo (e ne sono convinto) che una maggioranza debba assumersi oneri e responsabilità in merito al regolare andamento di una amministrazione ed è del tutto ipocrita e fuori luogo pensare, o lasciar intendere, che debba essere la minoranza a garantire il numero legale ai consigli comunali e/o ancor di più ad approvare punti riguardanti la sola competenza della maggioranza.
Infatti, nonostante tutto, se non fosse stato per il sottoscritto e per gli altri consiglieri di minoranza, nonostante la giusta astensione al voto, non solo non sarebbe passato il punto sopracitato, addirittura non si sarebbero potuti svolgere regolarmente i lavori del consiglio comunale in quanto ben 3 consiglieri facenti parte del gruppo PD risultavano assenti (Riolo, Franco e Barberio) e di conseguenza l’adunanza sarebbe andata deserta e sappiamo tutti che significa mandare deserta un’adunanza del genere. Quindi vi è stato un gran gesto di responsabilità da parte della minoranza tutta, in altre parole se i consiglieri del PD assenti avessero preso parte alla seduta e si fossero giustamente assunti le loro responsabilità non si sarebbe corso alcun rischio in merito all’approvazione del punto riguardante il riconoscimento dei debiti fuori bilancio.
Le ditte hanno regolarmente effettuato lavori/servizi ed è del tutto giusto e onesto che gli venga retribuito e riconosciuto il loro compenso.
Detto ciò mi viene spontaneo fare alcune precisazioni alla maggioranza tutta e maggiormente ai consiglieri risultati esseri assenti: ogni amministratore/politico dovrebbe e deve assumersi tutte le responsabilità inerenti e attinenti le varie problematiche di una amministrazione, quando si decide di candidarsi al servizio dei cittadini si devono mettere in conto tutti i problemi, gli impegni e le difficoltà derivatevi.
Le candidature certamente non ce le prescrive il medico, per cui sarebbe troppo facile godere del solo prestigio e della nomea attribuendo e scaricando responsabilità solo ed esclusivamente ad alcuni consiglieri sia di maggioranza sia di minoranza o al solo Sindaco.
Un primo cittadino, che come altri, ha deciso di mettersi al servizio di un partito e di una popolazione andando incontro ai vari rischi e alle forti responsabilità che si corrono non merita certamente d’essere oggetto di giochi, giochini e giochetti di partito o di singoli amministratori che tralasciano i loro doveri, impegni e responsabilità al solo fine di garantirsi o assicurarsi una poltrona e/o altro.
Anche perché così facendo non si realizzerebbe nulla di positivo per la cittadinanza, si finirebbe e ci farebbero finire solo ed esclusivamente nel buio profondo di un tempo non molto lontano che gli Scandalesi ben ricordano purtroppo.
Questi anni passerebbero solo ed esclusivamente a sbrogliare solo matasse e diatribe interne che non giovano a nessuno se non a chi è abituato a prendersi gioco della gente e a pensare e guardare al futuro, ovviamente non a quello degli altri.
Concludo questo mio intervento sollecitando e invitando “i giocolieri di partito” a prendere serie posizioni e ad rimboccarsi le maniche per evitare di vedere il nostro amato paese degenerare sempre più su vari fronti.
La gente vi ha votato, avete vinto le elezioni per cui è giusto, opportuno e doveroso che amministriate nel migliore dei modi evitando di farci assistere assiduamente a questi e ad altri analoghi teatrini. La gente merita e si aspetta risposte propositive per la crescita della collettività.
Tonino Coriale
Mar
2012
Raccolta abiti usati. A Cutro ne sono stati raccolti ben 42 tonnellate!
Raccolti oltre 42.000 Kg tra abiti, indumenti, accessorie e giocattoli usati, in solo 12 mesi di attività.
L’iniziativa, promossa lo scorso anno dalla ditta che gestisce la raccolta dei rifiuti a Cutro, la De.Ri.Co. New Geo S.r.l., con la collaborazione della Cooperativa Città Pulita di Rizziconi, è stata condivisa dall’Amministrazione comunale di Cutro, che grazie all’impegno dell’Assessore all’Ambiente Gaetano Squillace è riuscita ad ottenere ottimi risultati e tanta sensibilità nella popolazione cutrese.
Iniziativa a costo zero per l’amministrazione comunale, che allo stesso tempo ha diminuito la presenza di indumenti usati nei cassonetti per la raccolta degli RSU.
Gli indumenti usati, così come i giocattoli e gli accessori, una volta raccolti, vengono in parte recuperati interamente, mentre la restante parte non più riutilizzabile, viene riciclata con appositi trattamenti. Il tutto viene fatto per sostenere l’ A.N.P.V.I. Associazione Nazionale Privi della vista ed Ipovedenti presieduta in Calabria da Egidio Riccielli.
L’assessore Squillace, nell’apprendere il quantitativo raccolto, oltre42.000 Kg nel territorio cutrese, ha espresso molta soddisfazione, ribadendo l’importanza socio-culturale dell’iniziativa, riconoscendo la generosità della popolazione di Cutro, che è sempre sensibile nell’aiutare il prossimo. L’Assessore all’Ambiente Squillace, ci tiene a sottolineare, che Cutro è stato uno dei primi paesi della provincia di Crotone a instaurare il servizio della raccolta degli indumenti usati, e diversi paesi del crotonese, vedendo la positività e la riuscita dell’iniziativa, si sono rivolti alla amministrazione comunale di Cutro per avere i contatti con la cooperativa che gestisce il servizio, aderendo anche loro alla raccolta degli abiti usati.
Voglio elogiare, conclude, l’assessore Gaetano Squillace, la professionalità con la quale viene svolto il servizio da parte degli operatori della cooperativa Città Pulita, i quali almeno una volta a settimana, vengono a Cutro a raccogliere gli abiti usati e provvedono alla pulizia e al mantenimento decoroso dei contenitori.
Cutro, 30.03.2012
Alberto Olivo
Mar
2012
NON PERMETTIAMO CHE SUCCEDA! VIA DA COGLIONI CHI HA ROVINATO L’ITALIA
Matrimonio elettorale
Rigor Montis minaccia le dimissioni per l’articolo 18. Dalla Cina con furore. Gli italiani sarebbero più che lieti di restituirlo alla Bocconi, ma i partiti vanno in panico. Temono leelezioni anticipate unite al tracollo economico più di ogni altra cosa. Quindi rassicurano subito la Governante di Varese sulla loro obbedienza cieca e assoluta alla BCE e accelerano per una nuova legge elettorale che garantisca l’attuale Governissimoformato da Pdl, Pdmenoelle e Udc.
Si riuniscono in una stanza il cui nome dice tutto, si chiama “Corea“, per gli italiani peggio di Caporetto e della ritirata di Russia messe insieme. Per decidere il futuro dell’Italia e soprattutto garantirsi le poltrone sono presenti statisti del calibro di Alfano, Casini, Bersani, Bocchino, Adornato, Quagliarello, Violante e La Russa. In poche ore partoriscono un sistema “tedesco bipolarizzato” con l’innalzamento della soglia di sbarramento, nessun ritorno reale alle preferenze, abolizione dell’obbligo di coalizione, rafforzamento dei poteri dell’esecutivo e del presidente del Consiglio e il diritto di tribuna. Traduzione: con la soglia di sbarramento eliminano il MoVimento 5 Stelle, i parlamentari continuano a sceglierli i segretari della Nuova Triplice, Pdl e Pdmenoelle si presenteranno divisi alle elezioni per fare il pieno di voti (se si presentassero insieme perderebbero milioni di voti) e formeranno subito dopo INSIEME un Governo di Emergenza Nazionale, la funzione del Parlamento verrà indebolita a favore del Governo e del presidente del Consiglio. Rimaneil diritto di tribuna per un gruppo di non eletti, un po’ meno del diritto di panchina in cui almeno si può sperare di entrare in campo. Dalla tribuna si può solo osservare la partita.
Napolitano ha lodato i leader per l’impegno. Il Lodo del Colle. Le dichiarazioni dei leader sono state all’insegna dell’ottimismo della volontà. Bersani “Per noi la legge elettorale è prioritaria e dirimente“, Casini “La politica sta dando buona prova di sè“, Alfano “Abbiamo fatto un buon lavoro“. Invece di scappare all’estero dopo aver rovinato il Paese si arrogano pure il diritto di determinare il futuro degli italiani. Questa gente deve andare fuori dai coglioni. Ci vediamo (comunque) in Parlamento. Dentro o fuori.
(Fonte: Beppegrillo.it)