
Antonio De Miglio con la fascia di capitano nel Cosenza 1914.
Domenica 24 luglio 2005, arriviamo in via Pozzo a San Mauro Marchesato intorno alle 20. L’appuntamento con il Campione è per mezz’ora dopo. Lui infatti non è in casa, ci accolgono la mamma, la signora Piera e la sorella minore, Mimì. Antonio De Miglio, è diventato improvvisamente il Campione per antonomasia di San Mauro e non solo. Venerdì pomeriggio ha avuto la notizia di essere stato selezionato dal Cervia squadra che parteciperà al prossimo campionato di Interregionale. Ma soprattutto la squadra del reality show sul calcio di Italia 1. Incredulità da parte sua, come ci racconterà lui stesso, e un po’ di tutta la famiglia. Non perché non si credesse sulle potenzialità di Antonio (mancino naturale e una furia sulla fascia sinistra sia che giochi in difesa o a centrocampo) ma perché onestamente in due mondi, come il calcio e la tv, dove spesso conta anche la raccomandazione, Antonio si è presentato nella su limpidezza, senza essere “portato” da nessuno ed è entrato nei 30 (che parteciperanno al ritiro precampionato in Austria dal 2 agosto dopo aver superato le visite mediche in programma oggi, martedì 26 luglio, presso la sede del Cervia), venendo selezionato su 11.000 concorrenti a fronte di 140.000 domande di partecipazione ricevute dall’organizzazione. Di questi 30, ancora non è certo, ma pare che qualcuno sarà eliminato nella prima puntata di Campioni.
Lui è in spiaggia con amici quando suona il cellulare per dargli la notizia, non ci crede ancora ora e ha paura di svegliarsi da un sogno, possiamo solo immaginare la gioia e l’emozione di quel momento. Di quell’attimo che gli potrebbe cambiare la vita anzi che ce l’ha già cambiata.
Dicevamo Antonio non è in casa, dopo una mattinata a Cosenza per salutare i tanti amici presenti nella città Bruzia dove ha giocato per due anni, Antonio è rientrato a San Mauro nel pomeriggio inoltrato e prese le sue cose si è diretto con papà Alfonso sul campetto in erba di Steccato di Cutro. L’opportunità che sta avendo il giovane mancino sanmaurese, è troppa ghiotta, e lui vuole arrivare preparato e dare il massimo.
Antonio De Miglio nasce a Crotone il 24 settembre 1983, ultimo di cinque figli. Prima di lui, in ordine di età: Esterita, Adolfo, Laura e Mimì. La mamma, Piera Di Marino è maestra elementare a San Mauro il papà Alfonso è assistente amministrativo presso l’Istituto Comprensivo di Scandale. Diplomato all’Istituto Tecnico Commerciale (Ragioneria) di Crotone, è iscritto alla facoltà di Economia preso l’Università della Calabria a Cosenza
Inizia a tirare i primi calci in via Pozzo insieme agli amici del rione e alla sorellina Mimì (anche lei calciatrice che vanta una stagione con il Crotone femminile in serie C) man mano che cresce si sposta nel campo di calcio e di calcetto del rione Soccorso per partitelle e tornei con gli amici. Mentre sta frequentando la terza media avviene quella che potremmo definire la prima svolta nella percorso calcistico di Antonio, si iscrive alla scuola calcio Padre Pio di Rocca di Neto sotto la guida di Martino Salerno. Mesi di sacrificio per lui e papà Alfonso che non lo lascia un attimo. A Rocca di Neto viene notato dalla Reggina e si trasferisce nella città dello stretto dove gioca nelle giovanili. Passa quindi nella Primavera del Crotone ed esordisce in serie B sotto la guida di Materazzi nella stagione 2000/01 a soli 17 anni. Per lui uno scampolo di partita a Cosenza (dove poi sarà di casa) e poi tutta la gara allo Scida contro il Messina, più altre presenza in panchina. Passa poi al Casale Calcio (squadra di Casale Monferrato in Piemonte in provincia di Alessandra) per il suo primo campionato di Interregionale. A Casale svolge un ottimo campionato, 28 presenze, e diventa una pedina importante della squadra piemontese con la quale tiene anche degli incontri, con altri compagni, presso le scuole cittadine, per promuovere la squadra e sensibilizzare gli alunni verso lo sport. Passa poi al Cosenza Fc nella stagione 2003/04, squadra con cui gioca 24 partite e con la quale inizia anche la stagione successiva (1 sola presenza), quella dello scorso campionato. Ma in una partitella Antonio si infortuna (lussazione al gomito) e così, preteso da Marulla che lo ha sempre stimato e del quale diventerà il pupillo, passa al Cosenza 1914, dove disputerà 23 gare in alcune delle quali indosserà anche la fascia di capitano.
Sono circa le 21 quando Antonio rientra a casa dall’allenamento di Steccato di Cutro, non sembra stanco e ne approfittiamo, dopo gli auguri e i complimenti del caso, per iniziare l’intervista, interrotta più volte dalle continue telefonate che arrivano per complimentarsi con Antonio.

Al telefono più volte durante l’intervista: tutti i parenti vogliono congratularsi.
Come è iniziata questa avventura?
“Ho fatto il provino a Cervia il 16 luglio insieme al mio compagno nel Cosenza 1914 Scarnato che poi ha lasciato in quanto ha trovato l’accordo con il Rende in C2. Sono stati visionati circa 11.000 ragazzi ed io ho partecipato l’ultimo giorno utile facendo una selezione basata sulla tecnica individuale (palleggio, slalom, tiri in porta, possesso palla) e poi una prova televisiva: un intervista da parte di alcuni autori Mediaset tra cui il regista Roberto Cengi (che è il marito della ballerina Rossella Brescia). Siamo rimasti in 1.000, facendo un’altra selezione basata su partitelle e interviste di gruppo, quindi ne sono stati scelti 120 e dopo un ennesima selezione 70. Solo dopo tra questi sono stati convocati i 30 che prenderanno parte al ritiro austriaco dal 2 agosto, dopo le visite mediche del 26 luglio, sotto la guida di Ciccio Graziani”.
La comunicazione che sei entrato nei 30 ti è arrivata per telefono?
“Ero al mare a Steccato di Cutro con alcuni amici quando è squillato il telefonino, è uno dei responsabile che si è presentato come Stefanod i Campioni, mi ha comunicato: ’Da oggi lei fa parte del Cervia’ “.
Cosa hai provato?
“Incredulità, subito l’ho comunicato ai miei famigliari per condividere questa emozione con loro”
Una grande gioia dopo alcuni anni di sacrifici…
“Sì, dopo tre anni di Interregionale ho voluto giocarmi questa opportunità sapendo che era molto difficile visto l’elevato numero di partecipanti. Fortunatamente ci sono riuscito e ora sta a me mettermi in mostra perché è una vetrina molto importante perché si è seguiti ogni giorno in tutti Italia sui canali Mediaste e non solo”.
Hai rischiato questa selezione rinunciando a un ingaggio quasi certo in C2?
“Mi volevano la Viterbese di mister Modica, allenatore che avevo avuto al Cosenza Fc e anche la Sanremese di mister Musella. Ho rischiato e per fortuna è andata bene!”.
Il reality Campioni mischia calcio e tv, spettacolo, come pensi di trovarti in questa nuova dimensioni. Dal passare dalle radiocronache di Radio Sound Cosenza ha una pressione costante delle telecamere?
“Per me il discorso televisivo è solo un mezzo per farmi vedere dagli allenatori e direttori sportivi di tutta Italia perché io ho partecipato a Campioni per avere un trampolino di lancio per arrivare in una squadra di categoria superiore”.
Quindi nessuna attrazione per il mondo dello spettacolo, il tuo amore rimane per il calcio?
“Sì, è normale. Anche perché sono ancora giovane e spero per tanti anni di continuare a fare questo mestiere. Poi si vedrà”.
Dai primi calci in via Pozzo a San Mauro alle partite in diretta su Italia 1…
“E’ proprio perché mi sembra così irreale tutta la situazione che sto vivendo questa avventura come un sogno. Comunque io sono sempre quello dei primi calci in via Pozzo e rimarrò sempre tale: umile, estroverso e solare”.

Antonio De Miglo al cross.
In questo tuo percorso calcistico, hai incontrato gente che ti ha ostacolato ma soprattutto tante persone che ti hanno aiutato.
“Lasciando stare i primi, una persona che mi è stata sempre vicino, anche nei momenti di difficoltà, e che mi segue da quando ero piccolo, con costanza in quasi tutte le mie partite, credendo nelle mie potenzialità, è mia sorella Mimì che ci tengo a ringraziare per il continuo incitamento che mi dà. Da un punto di vista più calcistico vorrei ringraziare, il mio primo allenatore, Martino Salerno della scuola calcio Padre Pio di Rocca di Neto e il direttore sportivo Pasqualino Arena, uno che ha sempre creduto in me anche nei momenti difficili. Spero di condividere con lui i futuri successi. Inoltre uno dei motivi principali che mi ha spinto a provare l’avventura Cervia-Campioni, è stato quello che, se ci fossi riuscito, la mia nipotina Piera, mi avrebbe potuto seguire in tv: a lei voglio dedicare questo mio primo traguardo in questa avventura, sperando di dare a lei e ai miei famigliari tante altre soddisfazioni in questo anno già speciale”.
Tu sei anche un bel ragazzo, di sicuro non ci dirai nemmeno sotto tortura se sei fidanzato, ma sei consapevole che dalla prima puntata di Campioni se non prima, diventerai molto ambito dalle ragazze?
“Credo che la bellezza sia soggettiva, ma spero di riuscire a conquistare tanti fans, soprattutto per la mia bravura sul campo, considerato che a Campioni ha un peso determinante il televoto per arrivare lontano”.
Quindi se tutto va bene l’anno prossimo di questi tempi, staremo parlando del tuo ritiro con la Juventus?
“Questo è un traguardo difficilissimo ma è quello che uno si prefigge all’inizio; infatti è la possibilità di arrivare nei primi tre e poter così fare la preparazione l’anno dopo con Juventus, Inter e Milan, l’obiettivo che ha spinto oltre 140.000 ragazzi a fare la domanda per partecipare a Campioni. Speriamo bene”.
A questo punto una doccia rinfrescante attende il nostro Campione e non ce la sentiamo di trattenerlo oltre, ci saranno tante altre occasioni, in questa lunga avventura per incontrarlo. Auguri Antonio, auguri Campione.

Antonio De Miglio in azione…
ROSARIO RIZZUTO