Ecco l’articolo che in tanti (uno solo…, uno solo…) aspettavano.
Ecco i nomi, pubblici ma allo stesso tempo misteriosi e nascosti, delle 15 donne di Scandale che sono state selezionate dalla Copross di Crotone per lavorare alcuni mesi al servizio degli anziani del paese.
Ora, anonimo di merda, che sai i nomi (ma li sapevi già prima dì la verità?) che farai?
Scriverai che sono state commesse delle ingiustizie?, che è stata selezionata questa donna invece di quell’altra?, che Maria Riolo non doveva essere selezionata perchè moglie di un consigliere? Era per questo che volevi i nomi, vero? Per denigrare ancora una volta questa amministrazione?
Ma non ho capito, il fatto di essere amministratore dovrebbe diventare uno svantaggio? Non dico essere un vantaggio, Dio ce ne liberi, ma addirittura diventare uno svantaggio non m sembra giusto.
Che ne sai tu, anonimo di merda,incapace di firmare una legittima richiesta, dei problemi della gente?
Eccoti i famosi nomi, ora TOCCA A TE!
La popolazione mondiale, dicono le statistiche, va invecchiando, non sfugge a questa regola la piccola comunità di Scandale (Crotone).
Anzi, nel paese collinare crotonese, a causa della sempre presente emigrazione e della partenza dei nuclei familiari giovani o di uomini, è più evidente questa situazione.
Sempre più anziani, sempre più disagianti e con poche persone nella possibilità di occuparsi di loro.
Anche per questo motivo il Comune di Scandale alcuni mesi fa ha presentato alla Regione Calabria un progetto di assistenza domiciliare agli anziani che è stato finanziato dall’ente regionale ed affidato dal Comune al Co.Pro.S.S. (Consorzio Provinciale per i Servizi Sociali).
L’obiettivo del progetto gestito dal Copross si prefigge un miglioramento della vita di quelle persone che fino a qualche anno fa erano il fulcro della società scandalese e che ora, raggiunta, la tarda età, non è giusto abbandonare.
La tutor del progetto è Francesca Sculco mentre il collegamento con l’amministrazione è garantito dall’assessore all’urbanistica Filippo Lettieri.
“Il servizio di assistenza domiciliare – ci spiega la tutor Francesca Sculco – prevede l’erogazione di borse lavoro a donne residenti nel Comune di Scandale appartenenti a categorie svantaggiate.
La tipologia delle prestazioni da realizzare riguarda la cura dell’igiene personale, l’aiuto nel governo dell’alloggio e nelle attività domestiche”.
Quindici le donne di Scandale e della frazione Corazzo selezionate dal Copross e chiamate ad aiutare le decine e decine (quasi 150) di anziani che hanno presentato la domanda per avere l’assistenza.
Si tratta di: Francesca Barberio, Antonietta Bevilacqua, Domenica Bomparola, Filomena Carvelli, Sonia Cirillo, Giuseppina Greco, Maria Giulia Lumare, Maria Teresa Monaco, Teresa Scalise, Laura Simbari, Teresa Simbari, Caterina Spinelli, Maria Teresa Squillace, Maria Riolo e Lucia Rullo.
Il progetto durerà alcuni mesi e prevede la possibilità di essere rinnovato.
La presenza di queste donne, che prestano un servizio di quattro ore giornaliere per un totale di 20 ore settimanali, che giornalmente si spostano in paese (e nella frazione Corazzo) non passa inosservato e ne viene apprezzata la disponibilità e la laboriosità.
Come in tutte le cose non sono mancate le polemiche circa le selezioni delle donne che prestano il servizio ma il sindaco Brescia si tira fuori da ogni polemica affermando che la selezione è stata fatta dal Copross e non dal Comune e che, secondo lui, alla luce dei fatti, considerate le caratteristiche del bando, non ci poteva essere selezione migliore.
[Rosario Rizzuto]