Posts Tagged ‘assurdo’
Sep
2012
Aug
2012
Chi pagherà per le mie lacrime?!
…a me basta di sapere
che mi pensi anche un minuto…
perché io so accontentarmi anche di un semplice saluto
ci vuole poco…
per sentirsi più vicini…
(‘Scrivimi’, Nino Buonocore)
Quante stronze si possono sopportare nella propria vita contemporaneamente?
Ci avete mai pensato?!
Ci riflettevo stamane mentre scendevo a Crotone, immerso nella mia dolce musica (Il Cile, I New Trolls, Nino Bonocore, Max Gazzè addirittura il Pulcino Pio…) e le lacrime scendevano sole (chi pagherà per le mie lacrime?!, come se non avessi già versate tante!!!)… QUANTE?!
Io, onestamente e con la sincerità che mi riconoscete, sono al limite: STRONZA quella che non mi ascolta (che, per i nuovi, è mia moglie), stronzissima una delle mie migliori amiche e poi, in una scalata che non conosce respiro, stronzi: mia mamma, le mie sorelle e parenti ed amici (che parola grossa!!!) vari…
Sono al limite, non ce la posso fare…
E così questa volta lo frego io il male oscuro, io che dovrei stare nella bambagia ed invece ormai da due anni (da quando decisi, o Qualcuno decise per me, di ritornare a vivere) sono sottoposto a continui stress ed input negativi, ed ho realizzato, ne sono sempre più convinto, che mi riririspegnerò ad ottobre.
Chi mi vuole bene sa che, storicamente, ottobre è il mio mese nero.
Iniziò tutto ad ottobre, tanti ma tanti anni fa, in prima scientifico, ed ancora non è finita anche se, io, lo continuo a sperare che lo sia!
Non ha senso continuare la mia vita circondato da uno strano personaggio cresciuta nelle vicinanza del Fiume Tacina che, ad ottobre 2010 serenamente affermava: “Basta che stai bene, puoi fare tutto quello che vuoi, se ti fa stare meglio MI PUOI ANCHE TRADIRE!!!” e che ora, che da due anni provo a stare bene (per giunta praticamente da solo e senza farmaci) lottando continuamente con incubi inenarrabili, fa liti per la minima sciocchezza e poi si fa inondare dal suo fottusissimo orgoglio del cazzo che la porterà sul 27esimo binario del Stazione Termini…
A nulla serve (perchè le canzoni spesso si cantano ma non si vivono, perchè tantissima gente sente ma non ascolta, guarda ma non vede!!!) che anche Vasco Rossi, il suo cantante preferito, canti: “
ma c’è qualcosa che ti frena si chiama orgoglio quello che ti frega corri e fottitene dell’orgoglio ne ha rovinati più lui che il petrolio ci fosse anche solo una probabilità giocala…giocala…giocala”.
No lei non si vuole giocare alcuna possibilità ed aspetta il mio primo passo…. Ohhhhiiiiii… sono stato settimane senza parlarla (e poi, stanca dei miei silenzi, si faceva sotto con il suo sorrrisino idiota!!!), tanto, anche quando c’è tutti sti discorsi poi…
Sulla mia amica stronzissima potrei scrivere un libro senza fine, il mondo, per fortuna, è bello perchè è vario, per fortuna non siamo tutti uguali, ma quando le cose le ripeti migliaia di volte ti immagini che siano recepite.
Invece mi sento circondato da DONNE sessofobiche, e lei la prima, convinte che un uomo posso avere interesse per una donna solo e soltanto per portarsela a letto, MALEDETTO LETTO!!!
A volte vorrei tagliarmelo il pisello, si riuscirebbe a ragionare meglio, a condividere di più con le donne, sapendo che non punti lì!!!
Ci sono persone convinte di essere buone e giuste, di essere brava gente solo perchè vanno a messa (anche Carlo ci va!!!) o in qualche pellegrinaggio, o magari perchè amano gli animali o fanno l’elemosina, anche Hitler amava gli animali, anche Hitler credeva di essere nel giusto… .
Persone che si fanno un proprio percorso mentale e puoi parlare, smontarglielo, capovolgerlo ma loro, cocciute, tornano sempre lì, d’altraparte: quando il saggio indica la luna l’imbecille guarda il dito…
C’è poco da fare…
Dove sei? Mi hai lasciato in un oceano di filo spinato.
Io ti ho dato prati di viole e tu cemento armato.
Dove sei? Mi hai lasciato in un oceano di filo spinato.
(‘Cemento Armato’ Il Cile)
Aug
2012
Al Pdl tremano per l’iniziativa di Sonia Alfano e Giuseppe Lumia di far parlare i boss
Siamo al paradosso, alla soglia della follia.
Quelli del Partito della Libertà se la stanno facendo addosso, e per questo, non vedo altre motivazioni, che se la sono presa tantissimo per l’iniziativa dell’Eurodeputata dell’Italia dei Valori, Sonia Alfano, che ho avuto il piacere di conoscere e sulla cui correttezza morale sarei disposto a giocarmi la mia parte intima, e del senatore del Pd Giuseppe Lumia, di incontrare i boss della mafia per convincerli a collaborare.
Se la fanno addosso e sono incazzati perchè i capi del Pdl sanno che se Provenzano o un altro boss qualsiasi parlassero davvero, per loro, che tutti sappiamo cosa hanno combinato in accordo con chi sta in carcere, sarebbero cazzi amari.
Assurdo contrastare un’iniziativa del genere (Sonia Alfano ha incontrato in carcere anche il mandante dell’omicidio del proprio padre Beppe) accampando scuse puerili e banali; siamo alla pazzia più assoluta.
D’altra parte in giro per il mondo ci ridono dietro da anni per il fatto di avere avuto un plurindagato come silvio berlusconi primo ministro per tantissimi anni.
Questa è l’Italia!!!
Aug
2012
Il Sindaco di Cutro Salvatore Migale interviene sulla distribuzione non equa dei fondi FAS. La cenerentola, come sempre, Crotone
La conferenza stampa per i fondi FAS promossa dal Presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti e dall’assessore al Bilancio Giacomo Mancini, ha riservato a fronte di un impegno finanziario di 311 milioni di euro solo 7 milioni, le briciole, per il dissesto idrogeologico del territorio provinciale di Crotone e in particolare per la viabilità provinciale.
Le strade interessate dagli interventi riguardano i comuni di Crotone, Cutro, Cirò, Strongoli, Casabona, Verzino e San Mauro.
Oltre alla viabilità, sono stati stanziati 3 milioni per l’erosione costiera e 3.700.000 per i SIN, siti di interesse nazionale di Crotone. Non riesco a capire la soddisfazione della vice presidente Stasi e quella del Presidente Zurlo per la ripartizione dei fondi che è stata veramente iniqua e offensiva per il territorio crotonese.
Una cosa grave anche il silenzio dei nostri rappresentanti istituzionali su questa delibera Cipe del 2 agosto che ha distribuito 311 milioni di euro alla Calabria lasciando alla provincia di Crotone il ruolo di cenerentola.
Sono stati stanziati 5 milioni di euro per lo stadio di Catanzaro e 10 milioni e 200 mila per il pala ghiaccio di Gambarie e niente per le frane e il dissesto dei tanti quartieri dei comuni dove vi sono tante famiglie che rischiano l’incolumità fisica.
Sono indignato per come sono stati distribuiti i fondi FAS da parte della Regione alle altre quatto provincie a cui sono andati 300 milioni di euro e a Crotone solo le briciole.
Sono rimasto esterrefatto quando ho sentito che per l’intera provincia Crotone sono stati stanziati quasi gli stessi fondi previsti per la costruzione del pala ghiaccio di Gambarie. Nel nostro territorio abbiamo subito devastazioni a causa del dissesto idrogeologico e tutte le strade provinciali sono inagibili e i 7 milioni stanziati non sono certo sufficienti a risolvere i problemi della viabilità.
Non a caso è venuto il sottosegretario alla protezione civile Torchia per visitare il nostro territorio all’indomani dell’ultima alluvione.
Il mio rammarico è che altre realtà hanno ottenuto ingenti fondi pur non avendo la stessa situazione critica come la nostra.
Purtroppo il nostro territorio è completamente assente ai tavoli di governo regionale e per questo ci dobbiamo accontentare delle briciole.
Cutro lì, 8 Agosto 2012.
Il Sindaco di Cutro
Avv. Salvatore Migale
Jul
2012
Domani, Venerdì 27 Luglio 2012, la sentenza per liberare la Banca di Scandale
Domani la sentenza sulla Banca di Credito Cooperativo di Scandale.
Scandalesi veri incrociate le dita (se ci fosse una giustizia giusta non ce ne sarebbe bisogno ma contro i massoni assetati di potere e denaro c’è da appigliarsi ad ogni cosa!!!) e speriamo di liberare la Banca dai conquistadores e dai loro lecchini…
Forza che ce la facciamo…
Jul
2012
Il consigliere comunale Fabrizio Meo interviene sulla protesta degli operai Akrea a Crotone
Ieri mattina al Comune di Crotone si è vissuta una situazione davvero drammatica con la protesta di 12 operai dell’Akrea a rischio licenziamento, tre di loro si sono buttati addosso benzina minacciando di bruciarsi vivi, uno è salito su una finestra. Se ne è parlato abbondantemente ieri sulle tv locali e se ne parla oggi sui giornali.
Sulla vicenda interviene anche il consigliere comunale Fabrizio Meo: “Oggi (ieri per chi legge n.d.b.) è stata una giornata tragica per Crotone ... abbiamo assistito alla confessione di un fallimento economico ma soprattutto morale da parte di un’amministrazione e di un’intera classe dirigente.
In realtà quanto sta oggi avvenendo nella nostra città non ha niente di sorprendente, non vi è nulla di sorprendente nel dire che il Comune di Crotone versa in uno stato di dissesto economico, contrariamente a quanto parrebbe invece dalla lettura del bilancio di questi ultimi due anni. Il sottoscritto lo ha detto, lo ha scritto in tempi non sospetti e nessuno lo ha contestato o l’ha querelato, quindi se ne desume che la favola della amministrazione sonnecchiante ma virtuosa che ci è stata contrabbandata in campagna elettorale, era una fandonia, una miserevole propaganda.
Lo dimostra il fatto che vi è un’amministrazione comunale che pretenderebbe di non pagare la propria partecipata al 100%, l’Akrea, che ha già effettuato l’attività di manutenzione del verde pubblico, un’Amministrazione che vorrebbe scaricare la propria incompetenza sulle spalle di dodici lavoratori, padri di famiglia.
Non vi è nulla di straordinario nel dire che le risorse economiche che dovevano essere risparmiate ed utilizzate per pagare i dipendenti dell’Akrea che si voleva licenziare, sono state invece dilapidate per pagare privati, assoldati senza nessun bando, senza nessuna gara, tramite l’oramai famigerato “cottimo fiduciario”, incaricati di fare la stessa identica manutenzione straordinaria del verde che era stata affidata con convenzione appunto all’Akrea.
Lo stesso servizio di cura del verde pubblico, i cittadini lo hanno pagato tre o quattro volte, una volta all’Akrea che ha un contratto di manutenzione con il Comune di Crotone, il resto a soggetti privati. Duemila euro al mese a un privato per innaffiare e concimare qualche “grasta” posta sulle strade cittadine, il tutto senza neppure esperire una gara, determina n° 2062/2011 a firma nientedimeno che del Capo Gabinetto del Sindaco, ulteriori centinaia di migliaia di Euro dispersi e sperperati in mille similari rivoli.
Quando poi invece si è trattato di gestire vere emergenze come la piaga del punteruolo rosso che ha distrutto e continua a distruggere il patrimonio paesaggistico ed ambientale costituito dalle nostre palme, allora si è stati incapaci di assumere qualunque tipo di determinazione efficace, altro che innaffiatura dei vasi di Via Raimondi, magari per una problematica così seria sarebbe stato persino auspicabile il coinvolgimento di ditte specializzate, anche presenti in loco, da selezionarsi tramite procedure trasparenti.
Di fronte ad un tale disastro amministrativo, abbia almeno il Sindaco il decoro di attribuire a se stesso la delega al verde pubblico e di assumersi direttamente la responsabilità di questo sfacelo, piuttosto che continuare a puntare il dito contro chi
vi scrive accusandolo di svolgere “politica da sottoscala” e persino di disfattismo.
Voglio ribadire che ogni qualvolta è stata espressa una motivata critica alle scelte di questa catastrofica amministrazione nello stesso tempo è stata fatta una proposta alternativa, risulta dagli atti.
Non è più possibile tacere, ognuno si assuma le proprie responsabilità e se non è in grado si dimetta, lasci la gestione della cosa pubblica a chi possiede migliori qualità etiche e competenze amministrative“.
Consigliere Comunale
Fabrizio Meo
Jul
2012
Lettera del figlio a Paolo Borsellino del quale oggi ricorre il ventennale dalla tragica morte terrena…
Le lacrime scendono sole e non è bello piangere qui. Non è giusto morire… figurarsi per mano di altri uomini, figurarsi quando si è una persona buona e giusta.
Trovate 10 minuti del vostro prezioso tempo per leggere questa lettera scritta dal figlio di Paolo Borsellino al Papà, un Papà con la P maiuscola, un grande uomo che avrebbe cambiato l’Italia. Sono passati 20 anni, è arrivato berlusconi (se fossero rimasti in vita Falcone e Borsellino, berlusconi non sarebbe mai arrivato!!! loro non avrebbero permesso che un tale soggetto governasse l’Italia!!) e l’Italia è ancora quel paesacchio di merda che Falcone e Borsellino avrebbero a quest’ora cambiato nonostante tutto e tutti.
Potrei scrivere mesi, ma non servirebbe, per un’emozione vera e da brividi, leggete cosa scrive al Papà il figlio di Paolo Borsellino…
Il primo pomeriggio di quel 23 maggio studiavo a casa dei miei genitori, preparavo l’esame di diritto commerciale, ero esattamente allo “zenit” del mio percorso universitario. Mio padre era andato, da solo e a piedi, eludendo come solo lui sapeva fare i ragazzi della scorta, dal barbiere Paolo Biondo, nella via Zandonai, dove nel bel mezzo del “taglio” fu raggiunto dalla telefonata di un collega che gli comunicava dell’attentato a Giovanni Falcone lungo l’autostrada Palermo-Punta Raisi.
Ricordo bene che mio padre, ancora con tracce di schiuma da barba sul viso, avendo dimenticato le chiavi di casa bussò alla porta mentre io ero già pietrificato innanzi la televisione che in diretta trasmetteva le prime notizie sull’accaduto. Aprii la porta ad un uomo sconvolto, non ebbi il coraggio di chiedergli nulla né lui proferì parola.
Si cambiò e raccomandandomi di non allontanarmi da casa si precipitò, non ricordo se accompagnato da qualcuno o guidando lui stesso la macchina di servizio, nell’ospedale dove prima Giovanni Falcone, poi Francesca Morvillo, gli sarebbero spirati tra le braccia. Quel giorno per me e per tutta la mia famiglia segnò un momento di non ritorno. Era l’inizio della fine di nostro padre che poco a poco, giorno dopo giorno, fino a quel tragico 19 luglio, salvo rari momenti, non sarebbe stato più lo stesso, quell’uomo dissacrante e sempre pronto a non prendersi sul serio che tutti conoscevamo.
Ho iniziato a piangere la morte di mio padre con lui accanto mentre vegliavamo la salma di Falcone nella camera ardente allestita all’interno del Palazzo di Giustizia. Non potrò mai dimenticare che quel giorno piangevo la scomparsa di un collega ed amico fraterno di mio padre ma in realtà è come se con largo anticipo stessi già piangendo la sua.Dal 23 maggio al 19 luglio divennero assai ricorrenti i sogni di attentati e scene di guerra nella mia città ma la mattina rimuovevo tutto, come se questi incubi non mi riguardassero e soprattutto non riguardassero mio padre, che invece nel mio subconscio era la vittima. Dopo la strage di Capaci, eccetto che nei giorni immediatamente successivi, proseguii i miei studi, sostenendo gli esami di diritto commerciale, scienze delle finanze, diritto tributario e diritto privato dell’economia. In mio padre avvertivo un graduale distacco, lo stesso che avrebbero percepito le mie sorelle, ma lo attribuivo (e giustificavo) al carico di lavoro e di preoccupazioni che lo assalivano in quei giorni. Solo dopo la sua morte seppi da padre Cesare Rattoballi che era un distacco voluto, calcolato, perché gradualmente, e quindi senza particolari traumi, noi figli ci abituassimo alla sua assenza e ci trovassimo un giorno in qualche modo “preparati” qualora a lui fosse toccato lo stesso destino dell’amico e collega Giovanni.
La mattina del 19 luglio, complice il fatto che si trattava di una domenica ed ero oramai libero da impegni universitari, mi alzai abbastanza tardi, perlomeno rispetto all’orario in cui solitamente si alzava mio padre che amava dire che si alzava ogni giorno (compresa la domenica) alle 5 del mattino per “fottere” il mondo con due ore di anticipo. In quei giorni di luglio erano nostri ospiti, come d’altra parte ogni estate, dei nostri zii con la loro unica figlia, Silvia, ed era proprio con lei che mio padre di buon mattino ci aveva anticipati nel recarsi a Villagrazia di Carini dove si trova la residenza estiva dei miei nonni materni e dove, nella villa accanto alla nostra, ci aveva invitati a pranzo il professore “Pippo” Tricoli, titolare della cattedra di Storia contemporanea dell’Università di Palermo e storico esponente dell’Msi siciliano, un uomo di grande spessore culturale ed umano con la cui famiglia condividevamo ogni anno spensierate stagioni estive.
Mio padre, in verità, tentò di scuotermi dalla mia “loffia” domenicale tradendo un certo desiderio di “fare strada” insieme, ma non ci riuscì. L’avremmo raggiunto successivamente insieme agli zii ed a mia madre. Mia sorella Lucia sarebbe stata impegnata tutto il giorno a ripassare una materia universitaria di cui avrebbe dovuto sostenere il relativo esame il giorno successivo (cosa che fece!) a casa di una sua collega, mentre Fiammetta, come è noto, era in Thailandia con amici di famiglia e sarebbe rientrata in Italia solo tre giorni dopo la morte di suo padre.Non era la prima estate che, per ragioni di sicurezza, rinunciavamo alle vacanze al mare; ve ne erano state altre come quella dell’85, quando dopo gli assassini di Montana e Cassarà eravamo stati “deportati” all’Asinara, o quella dell’anno precedente, nel corso della quale mio padre era stato destinatario di pesanti minacce di morte da parte di talune famiglie mafiose del trapanese. Ma quella era un’estate particolare, rispetto alle precedenti mio padre ci disse che non era più nelle condizioni di sottrarsi all’apparato di sicurezza cui, soprattutto dolo la morte di Falcone, lo avevano sottoposto, e di riflesso non avrebbe potuto garantire a noi figli ed a mia madre quella libertà di movimento che negli anni precedenti era riuscito ad assicurarci.
Così quell’estate la villa dei nonni materni, nella quale avevamo trascorso sin dalla nostra nascita forse i momenti più belli e spensierati, era rimasta chiusa. Troppo “esposta” per la sua adiacenza all’autostrada per rendere possibile un’adeguata protezione di chi vi dimorava. Ricordo una bellissima giornata, quando arrivai mio padre si era appena allontanato con la barchetta di un suo amico per quello che sarebbe stato l’ultimo bagno nel “suo” mare e non posso dimenticare i ragazzi della sua scorta, gli stessi di via D’Amelio, sulla spiaggia a seguire mio padre con lo sguardo e a godersi quel sole e quel mare.Anche il pranzo in casa Tricoli fu un momento piacevole per tutti, era un tipico pranzo palermitano a base di panelle, crocché, arancine e quanto di più pesante la cucina siciliana possa contemplare, insomma per stomaci forti. Ricordo che in Tv vi erano le immagini del Tour de France ma mio padre, sebbene fosse un grande appassionato di ciclismo, dopo il pranzo, nel corso del quale non si era risparmiato nel “tenere comizio” come suo solito, decise di appisolarsi in una camera della nostra villa. In realtà non dormì nemmeno un minuto, trovammo sul portacenere accanto al letto un cumulo di cicche di sigarette che lasciava poco spazio all’immaginazione.
Dopo quello che fu tutto fuorché un riposo pomeridiano mio padre raccolse i suoi effetti, compreso il costume da bagno (restituitoci ancora bagnato dopo l’eccidio) e l’agenda rossa della quale tanto si sarebbe parlato negli anni successivi, e dopo avere salutato tutti si diresse verso la sua macchina parcheggiata sul piazzale limitrofo le ville insieme a quelle della scorta. Mia madre lo salutò sull’uscio della villa del professore Tricoli, io l’accompagnai portandogli la borsa sino alla macchina, sapevo che aveva l’appuntamento con mia nonna per portarla dal cardiologo per cui non ebbi bisogno di chiedergli nulla. Mi sorrise, gli sorrisi, sicuri entrambi che di lì a poche ore ci saremmo ritrovati a casa a Palermo con gli zii.Ho realizzato che mio padre non c’era più mentre quel pomeriggio giocavo a ping pong e vidi passarmi accanto il volto funereo di mia cugina Silvia, aveva appena appreso dell’attentato dalla radio. Non so perché ma prima di decidere il da farsi io e mia madre ci preoccupammo di chiudere la villa. Quindi, mentre affidavo mia madre ai miei zii ed ai Tricoli, sono salito sulla moto di un amico d’infanzia che villeggia lì vicino ed a grande velocità ci recammo in via D’Amelio.
Non vidi mio padre, o meglio i suoi “resti”, perché quando giunsi in via D’Amelio fui riconosciuto dall’allora presidente della Corte d’Appello, il dottor Carmelo Conti, che volle condurmi presso il centro di Medicina legale dove poco dopo fui raggiunto da mia madre e dalla mia nonna paterna. Seppi successivamente che mia sorella Lucia non solo volle vedere ciò che era rimasto di mio padre, ma lo volle anche ricomporre e vestire all’interno della camera mortuaria. Mia sorella Lucia, la stessa che poche ore dopo la morte del padre avrebbe sostenuto un esame universitario lasciando incredula la commissione, ci riferì che nostro padre è morto sorridendo, sotto i suoi baffi affumicati dalla fuliggine dell’esplosione ha intravisto il suo solito ghigno, il suo sorriso di sempre; a differenza di quello che si può pensare mia sorella ha tratto una grande forza da quell’ultima immagine del padre, è come se si fossero voluti salutare un’ultima volta.
La mia vita, come d’altra parte quella delle mie sorelle e di mia madre, è certamente cambiata dopo quel 19 luglio, siamo cresciuti tutti molto in fretta ed abbiamo capito, da subito, che dovevamo sottrarci senza “se” e senza “ma” a qualsivoglia sollecitazione ci pervenisse dal mondo esterno e da quello mediatico in particolare. Sapevamo che mio padre non avrebbe gradito che noi ci trasformassimo in “familiari superstiti di una vittima della mafia”, che noi vivessimo come figli o moglie di …..desiderava che noi proseguissimo i nostri studi, ci realizzassimo nel lavoro e nella vita, e gli dessimo quei nipoti che lui tanto desiderava. A me in particolare mi chiedeva “Paolino” sin da quando avevo le prime fidanzate, non oso immaginare la sua gioia se fosse stato con noi il 20 dicembre 2007, quando è nato Paolo Borsellino, il suo primo e, per il momento, unico nipote maschio.
Oggi vorrei dire a mio padre che la nostra vita è sì cambiata dopo che ci ha lasciati ma non nel senso che lui temeva: siamo rimasti gli stessi che eravamo e che lui ben conosceva, abbiamo percorso le nostre strade senza “farci largo” con il nostro cognome, divenuto “pesante” in tutti i sensi, abbiamo costruito le nostre famiglie cui sono rivolte la maggior parte delle nostre attenzioni come lui ci ha insegnato, non ci siamo “montati la testa”, rischio purtroppo ricorrente quando si ha la fortuna e l’onore di avere un padre come lui, insomma siamo rimasti con i piedi per terra. E vorrei anche dirgli che la mamma dopo essere stata il suo principale sostegno è stata in questi lunghi anni la nostra forza, senza di lei tutto sarebbe stato più difficile e molto probabilmente nessuno di noi tre ce l’avrebbe fatta.
Mi piace pensare che oggi sono quello che sono, ossia un dirigente di polizia appassionato del suo lavoro che nel suo piccolo serve lo Stato ed i propri concittadini come, in una dimensione ben più grande ed importante, faceva suo padre, indipendentemente dall’evento drammatico che mi sono trovato a vivere.D’altra parte è certo quello che non sarei mai voluto diventare dopo la morte di mio padre, una persona che in un modo o nell’altro avrebbe “sfruttato” questo rapporto di sangue, avrebbe “cavalcato” l’evento traendone vantaggi personali non dovuti, avrebbe ricoperto cariche o assunto incarichi in quanto figlio di …. o perché di cognome fa Borsellino. A tal proposito ho ben presente l’insegnamento di mio padre, per il quale nulla si doveva chiedere che non fosse già dovuto o che non si potesse ottenere con le sole proprie forze. Diceva mio padre che chiedere un favore o una raccomandazione significa mettersi nelle condizioni di dovere essere debitore nei riguardi di chi elargisce il favore o la raccomandazione, quindi non essere più liberi ma condizionati, sotto il ricatto, fino a quando non si restituisce il favore o la raccomandazione ricevuta.
Ai miei figli, ancora troppo piccoli perché possa iniziare a parlargli del nonno, vorrei farglielo conoscere proprio tramite i suoi insegnamenti, raccontandogli piccoli ma significativi episodi tramite i quali trasmettergli i valori portanti della sua vita.
Caro papà, ogni sera prima di addormentarci ti ringraziamo per il dono più grande, il modo in cui ci hai insegnato a vivere…
Jul
2012
Solo un incubo…
Ho sbattuto la fotocamera ad un muro, strappato la tessera di giornalista, buttato dal terzo piano il pc, bruciato le mie video camere… poi ho acceso Canale 5 ed ho iniziato a guardare Uomini e Donne e Beutiful, sono uscito ed ho iniziato a fare su e giù su via Nazionale, su e giù all’infinito, senza meta…
Me ne sono andato al mare e ho fatto la spola tra l’acqua e la sdraio, sole e mare e niente più.
Ogni tanto lanciavo l’occhio alla ventenne vicina di ombrellone e lei ricambiava con un sorriso.
Mi ha anche chiesto l’amicizia su Facebook ed ora amoreggiamo follemente tra telefono e rete. Intanto lei aspetta, contenta la fessa… .
Da quando non faccio un cazzo, sono diventato più interessante, ci sono tante donne che amano gli uomini banali, gli uomini inutili, gli uomini che non hanno mai fatto nulla di utile ed importante nella vita.
E così eccomi su Badoo a cercare di queste donne ed a trovarne a decine, ognuna pensa di esser la prima!
Sono diventato anche bugiardo, dico una caterva di fesserie e la cosa mi eccita da morire. Certo qualcuna ogni tanto viene scoperta ma dopo le mie donne mi amano ancora di più. Il motivo non l’ho capito ma sembra funzioni così!!!
Anche mia moglie mi ama di più, un marito che non fa un cazzo è un tesoro da tenersi stretto e non gli importa più di tanto delle mie conquiste, lei dice che sono un uomo ed è giusto che ogni tanto mi diverta un po’. Mah le donne!!!
Per fortuna si accende la tv impostata come sveglia su RaiNews 24, le mie notizie mattutine, la fotocamera sul comodino, il pc ancora acceso sull’articolo da completare. Era solo un incubo, una vita non mia per fortuna.
Sono sempre Rosario Rizzuto e ne vado fiero…
Già pubblicata su Facebook il 10 Luglio 2010.
Jun
2012
La ditta Autolinee Romano di Crotone sbaglia e manda un pullman decente a Scandale!!!
Ci deve esser stato sicuramente uno sbaglio, si vede che stamane la ditta Autolinee Romano di Crotone si è confusa e a Scandale alle 06,30 ha mandato un pullman che solitamente va a Strongoli!!! NON C’E’ ALTRA SPIEGAZIONE!!!
Pulito, e non come quello dell’altra volta che per più di 10 giorni ha avuto sui sedili posteriori sporcizie varie e resti di fonzies, cioè dico manco a togliere le sporcizie evidenti e poi senza aria condizionata, senza poggiamano, senza niente di niente, invece quello di stamane bello fresco, un vero spettacolo.
Sia chiaro niente di fantascientifico, un pullman normale ma abituati ai pullman-cessi che la ditta Autollinee Romano dei fratelli Romano di Strongoli ci manda solitamente a Scandale quello di stamane mi è sembrato una navicella spaziale super tecnologica!!!
E poi, lo ripeto ancora: ma perchè se io devo andare a Crotone e la ditta Romano vuole fare la linea per Corazzo, io devo pagare di più della linea normale Scandale – Crotone? Mica io voglio andare da Corazzo; e alle 06,30 non c’è un pullma diretto per Crotone perchè evo pagare io di più?
Chissà quando lo capiranno tutti i commendatori della ditta Romano!!!
Leggi anche questo mio precedente articolo.
May
2012
Pena di morte per gli assassini di Melissa Bassi…
Melissa Bassi è stata uccisa stamane a Brindisi da un’esplosione fuori dalla sua scuola.
E’ un qualcosa di assurdo!!!
Melissa, se la mia Valentina non fosse morta alla nascita, sarebbe sua coetanea, la cosa mi fa stare ancora più male e non riesco ad immaginare il dolore dei genitori di questa dolcissima ragazza, dal sorriso felice come appare nelle foto sul suo profilo Facebook.
Le indagini sono partite, si parla di mafia, di troppe coincidenze, la scuola intitolata a Morvillo-Falcone, la manifestazione di Libera di Don Ciotti in programma a Brindisi ecc…, ma non vi è nulla di certo.
Ma una cosa la voglio dire, qualunque sia la natura dalla quale è partito questo atto criminale, pretendo che per questi generi di reati sia ripristina la pena di morte.
Sono sempre stato contrario a tale pratica perchè nessuno può uccidere un’altra persone per fare giustizia, ma non riesco a non pensar a questa condanna per questi delinquenti bastardi.
Riposa in pace Melissa e abbraccia la mia Valentina…
Apr
2012
Parcheggio alla crotonese, nemmeno la macchina che fotografa le infrazioni sta riuscendo ad educare i discendenti di Pitagora
Parcheggio alla crotonese! E se da lì doveva passare una persone disabile? Possibile che non si riesca a fare due passi in più?! Possibile che contravvengono alle regole anche i dipendenti di una società provinciale? Nessuno prenderà provvedimenti?! La foto è stata scattata Lunedì 23 Aprile intorno alle 11,00 in Via XXV Aprile, 11.
Apr
2012
Nuovo atto intimidatorio all’assessore Carletto Squillace di Cutro. Intervento del sindaco Salvatore Migale
L’ennesimo atto intimidatorio perpetrato ai danni dell’assessore Carletto Squillace ha destato, ancora una volta, preoccupazione nella sua famiglia e in particolare nella madre che vive ormai in uno stato d’ansia per il figlio che continuamente subisce aggressioni e intimidazioni.
La stessa preoccupazione è stata espressa dall’’Amministrazione Comunale che ha condannato fermamente questo vile atto di ritorsione, in contrasto con ogni regola del vivere civile. Nello stesso tempo il sindaco, facendosi interprete anche della volontà del Consiglio Comunale, ha espresso all’assessore Squillace e alla sua famiglia la più sincera solidarietà e la propria vicinanza e il sostegno alla sua instancabile attività amministrativa e all’impegno profuso per la soluzione dei problemi inerenti il settore di propria competenza.
E’ stato manifestato infine l’impegno dell’Amministrazione Comunale a proseguire nella propria azione di cambiamento sociale e culturale in difesa della legalità e del progresso della nostra comunità.
Cutro, 16 aprile 2012
Il Sindaco Avv. Salvatore Migale
Cerco su internet, tramite Google, ma non trovo la notizia dell’atto intimidatorio, forse non c’è, forse, vista l’ora, sono poco bravo io. Ci sono notizie simili perchè il bravo assessore all’ambiente Carletto Squillace non è la prima volta che subisce atti vigliacchi volti a fiaccarlo, a farlo desistere dai suoi impegni.
Ma perchè succedono queste cose?
Perchè un uomo non può essere libero di impegnarsi per il proprio paese?
Perchè non si interviene democraticamente con dei discorsi, un comunicato stampa, magari glielo si dice in faccia se c’è qualcosa che non piace, se ha fatto qualcosa non giusta (ma non credo sia questo il motivo), perchè spaventarlo?
A chi giova questo?
Da parte mia ennesima solidarietà a Carletto con la speranza che non desisti e continui il suo impegno politico-giornalistico per la comunità di Cutro che ha bisogno di gente come lui! Non mollare, non mollare mai…
Apr
2012
Il Casabona ed i suoi tifosi (tutti!!!?) rispondono a ByRos…
Nella mia vita sono stato promotore o causa di molte cose ma che qualcuno o qualcosa potesse tornare a scrivere su un un blog chiuso per rispondere ad un mio post non me lo sarei mai aspettato! Io mi sono tediato subito a leggere l’ultimo post (che palle, citazioni colte e via dicendo!!!) ma se voi doveste leggerlo fatemi sapere che dicono…
SCANDALE – ROCCABERNARDA, LA RISPOSTA DELLA S.S. CASABONA CALCIO
Considerato quanto accaduto nei giorni scorsi in seguito alla gara tra Scandale e Roccabernarda, riteniamo opporttuno aprire un piccolo spazio per consentire alla Società Casabona Calcio di esprimere le proprie considerazioni in merito alle pesanti accuse circolate in rete.
Risposta alle illazioni apparse sul Blog By.Ros in data 26 marzo 2012
“Lo scrivere è un ozio affaccendato”. Con questo aforisma di Goethe ci è facile affermare che il bello del blog è che non devi rendere conto a nessuno delle cose che si scrivono …
Ognuno esprime il proprio pensiero come meglio gli aggrada, senza prendere il permesso da nessuno, c’è chi si straccia le vesti, c’è invece chi è realista e non un sognatore giovane o anziano che sia. C’è anche chi sa che c’è un tempo per vincere e gioire e c’è pure un tempo per perdere e soffrire e, per quel che ci riguarda, noi l’affrontiamo con pari dignità e consapevolezza. La passione per il calcio talvolta fa brutti scherzi e buca la rete, quella telematica! Siamo quasi abituati a tutti i livelli, alla presenza di tanta gente che scrive sui blog da angolature diverse, spesso anche condizionate da latenti frustrazioni.
Ecco noi non stimiamo quest’altra faccia del calcio che usa il vilipendio, l’oltraggio, l’insulto, con il facile rischio di alimentare il seme della violenza contro la mission che spinge tante persone, ogni domenica e durante la settimana con molti sacrifici e tanta passione, a supportare il calcio dilettantistico di periferia. Riconosciamo allo Scandale il merito di aver disputato sin qui un buon campionato, ma prendiamo le distanze da chi, probabilmente, non ha dato nessun contributo al ruolino di marcia di questa squadra ed ora inneggia logorato, in preda forse a frustrazioni, a presunti complotti orditi con la complicità del Casabona, dimenticando che proprio il Casabona Calcio solo pochi mesi fa, in quel di Soverato, disputava la finale regionale per l’accesso al campionato di 1^ categoria sfumato per le assenze pesanti di giocatori importanti e per qualche squalifica di troppo (conseguenza della finale provinciale con il Rocca di Neto Calcio, vinta nonostante … palesi errori arbitrali,sic!).
Con riferimento all’attuale campionato, senza voler rievocare trascorsi più o meno lontani, ne tantomeno polemizzare con alcuno, vi assicuriamo che torti e/o sviste arbitrali ne abbiamo subiti molti (non riteniamo in questo contesto citare alcune palesi situazioni e episodi a nostro sfavore). Consentiteci, comunque una notazione per l’estensore dell’articolo in oggetto, poiché evidentemente ha la memoria corta (o perlomeno gli fa comodo così) o è in malafede dal momento che non riferisce in merito alla manifesta disattenzione dell’arbitro oggettivamente accusabile di non aver visto (la valutiamo come una svista), durante la partita Casabona-Roccabernarda (sul risultato di 0-0), il difensore, ultimo uomo, che pur di fermare Giuseppe TURANO – chiunque ne conosce le doti di velocista – lanciato a rete, non ha trovato di meglio che aggrapparsi alla sua maglia, situazione di gioco questa sanzionabile a norma regolamentare con la punizione a favore del Casabona e l’espulsione del difensore (farsi riferire in merito da quelli di Scandale intellettualmente onesti e presenti in quel di Roccabernarda). Non ce ne vogliano a male gli amici del Roccabernarda per la citazione. Riteniamo siano persone intelligenti. Ciò nondimeno siamo convinti che sviste e/o errori alla fine tutto sommato si compensano, né crediamo alla malafede degli arbitri, attori questi grazie ai quali con la loro passione continuano a far esistere il calcio. Dovremmo tutti riflettere riguardo a quanti insulti e quant’altro ricevono ogni domenica sui campi di calcio soprattutto in quelli di periferia.
Chi ama il calcio non può amare chi lo rovina deturpandolo, infischiandosene dei principi di lealtà sportiva, di quel tacito patto tra galantuomini che hanno fatto del calcio un fenomeno di aggregazione basato sul principio del rispetto dell’avversario.
L’insegnamento di chi vuole “fottere” non ci interessa. Per questo motivo noi NON STIMIAMO GLI ANTISPORTIVI.
Da ultimo, senza l’ostentazione di volersi elevare a loro paladini, non possiamo esimerci dal manifestare il nostro sostegno a Giuseppe Talarico, Saverio Oliverio e Sergio Contarino, che sono stati, inopportunamente, tirati in ballo. Il segretario della delegazione Provinciale della Lega Nazionale Dilettanti (Saverio OLIVERIO), è pur vero che è nativo di Casabona (anche se vive stabilmente a Crotone ormai da moltissimi anni; è anche cittadino Crotonese!), chi lo conosce sa però che è persona perbene al pari, non v’è dubbio, del Presidente TALARICO, delegato provinciale della FIGC – LND – e del Presidente della Sezione AIA di Crotone, CONTARINO.
Questo finale di stagione, tra i molti infortuni e vicissitudini varie che hanno condizionato non poco il nostro campionato, aveva tolto al Casabona le emozioni, le velleità agonistiche e quasi tutti i sentimenti. Dopo aver casualmente letto questo Blog… è tornata anche un filo di speranza!!!
“Il calcio è straordinario proprio perché non è fatto di sole pedate. Chi ne delira va compreso.” Così scriveva il mitico Gianni Brera.
Il Casabona Calcio e i suoi tifosi indignati.
P.S.: l’articolato ed efferato complotto architettato ai danni dello Scandale, caro “tapino”, ha prodotto, come conseguenza, la ripetizione della gara SCANDALE-ROCCABERNARDA, decisione che di certo non può far piacere al Roccabernarda.
Un nota di biasimo a quei personaggi dello Scandale (speriamo non siano molti) che sostengono la convinzione, assolutamente falsa, dell’autore dell’articolo in esame e che non perdono occasione per infangare il Casabona
Mar
2012
NON PERMETTIAMO CHE SUCCEDA! VIA DA COGLIONI CHI HA ROVINATO L’ITALIA
Matrimonio elettorale
Rigor Montis minaccia le dimissioni per l’articolo 18. Dalla Cina con furore. Gli italiani sarebbero più che lieti di restituirlo alla Bocconi, ma i partiti vanno in panico. Temono leelezioni anticipate unite al tracollo economico più di ogni altra cosa. Quindi rassicurano subito la Governante di Varese sulla loro obbedienza cieca e assoluta alla BCE e accelerano per una nuova legge elettorale che garantisca l’attuale Governissimoformato da Pdl, Pdmenoelle e Udc.
Si riuniscono in una stanza il cui nome dice tutto, si chiama “Corea“, per gli italiani peggio di Caporetto e della ritirata di Russia messe insieme. Per decidere il futuro dell’Italia e soprattutto garantirsi le poltrone sono presenti statisti del calibro di Alfano, Casini, Bersani, Bocchino, Adornato, Quagliarello, Violante e La Russa. In poche ore partoriscono un sistema “tedesco bipolarizzato” con l’innalzamento della soglia di sbarramento, nessun ritorno reale alle preferenze, abolizione dell’obbligo di coalizione, rafforzamento dei poteri dell’esecutivo e del presidente del Consiglio e il diritto di tribuna. Traduzione: con la soglia di sbarramento eliminano il MoVimento 5 Stelle, i parlamentari continuano a sceglierli i segretari della Nuova Triplice, Pdl e Pdmenoelle si presenteranno divisi alle elezioni per fare il pieno di voti (se si presentassero insieme perderebbero milioni di voti) e formeranno subito dopo INSIEME un Governo di Emergenza Nazionale, la funzione del Parlamento verrà indebolita a favore del Governo e del presidente del Consiglio. Rimaneil diritto di tribuna per un gruppo di non eletti, un po’ meno del diritto di panchina in cui almeno si può sperare di entrare in campo. Dalla tribuna si può solo osservare la partita.
Napolitano ha lodato i leader per l’impegno. Il Lodo del Colle. Le dichiarazioni dei leader sono state all’insegna dell’ottimismo della volontà. Bersani “Per noi la legge elettorale è prioritaria e dirimente“, Casini “La politica sta dando buona prova di sè“, Alfano “Abbiamo fatto un buon lavoro“. Invece di scappare all’estero dopo aver rovinato il Paese si arrogano pure il diritto di determinare il futuro degli italiani. Questa gente deve andare fuori dai coglioni. Ci vediamo (comunque) in Parlamento. Dentro o fuori.
(Fonte: Beppegrillo.it)
Mar
2012
La Commissione Disciplinare Territoriale della Figc di Catanzaro delibera sulla gara Rocca di Neto – Cirò: cambia poco, confermata la versione dell’arbitro!
C’è poco da fare quello che scrive l’arbitro è Vangelo.
Se un arbitro di calcio, per esempio, affermasse che un Angelo o la Madonna sono intervenuti sul campo di calcio provocando la sospensione della gara e le società in gara facessero ricorso, la Commissione Disciplinare Territoriale, benchè composta da uomini laureati, da avvocati, darebbe ragione all’arbitro.
E’ TUTTO COSI’ ASSURDO. Impossibile lottare: hanno sempre ragione loro, una lobby fortissima ed imbattibile, che ha sempre ragione!
Ecco il responso della CDT sui fatti relativi alla gara Rocca di Neto – Cirò: alla fine ha avuto ragione sempre lui: l’arbitro!!!!
La Commissione Disciplinare Territoriale, riunitasi a Catanzaro il 19 marzo 2012, ha adottato le seguenti decisioni:
Collegio composto dai Sigg.ri:
- Avv. Fabio MIGLIACCIO PRESIDENTE;
- Avv. Paolo MORICA COMPONENTE;
- Avv. Anna PIANE COMPONENTE.
con l’assistenza alla segreteria del Dott. Domenico Antonio Crispino;
In rappresentanza dell’A.I.A.-CRA : sig. Lorenzo Costa.
RECLAMO n.112 della Società A.C. ROCCA DI NETO
avverso il deliberato del Giudice Sportivo Territoriale della Delegazione provinciale di Crotone di cui al Comunicato Ufficiale nr.30 del 23.2.2012 (punizione sportiva della perdita della gara A.C. Rocca di Neto – F.C. Ciro’ del 19.2.2012; UN punto di penalizzazione in classifica; squalifica del campo di gioco per DUE giornate; ammenda di € 300,00; squalifica calciatori AMARITI Rosario e APA Francesco fino al 23 AGOSTO 2013; squalifica calciatore LUMARE Giovanni, capitano, per QUATTRO giornate; inibizione dirigente CAPUTO Giuseppe fino al 23 FEBBRAIO 2016).
RECLAMO n.113 della Società F.C. CIRO’
avverso il deliberato del Giudice Sportivo Territoriale della Delegazione provinciale di Crotone di cui al Comunicato Ufficiale nr.30 del 23.2.2012 (punizione sportiva della perdita della gara A.C. Rocca di Neto – Ciro’ del 19.2.2012; UN punto di penalizzazione in classifica; squalifica calciatori LE ROSE Luigi, DE PASQUALE Nicodemo, AFFATATO Gianluigi, fino al
23 AGOSTO 2013; squalifica calciatore BLEFARI Francesco per QUATTRO giornate; inibizione dirigente SCULCO Mario fino al 23 MAGGIO 2012).
LA COMMISSIONE DISCIPLINARE TERRITORIALE
letti gli atti ufficiali ed il reclamo;
sentite le reclamanti e l’arbitro a chiarimenti;
in via preliminare, per evidenti ragioni di connessione oggettiva, dispone la riunione dei due reclami.
RILEVA
le sanzioni riportate in epigrafe sono state irrogate in primo grado per sanzionare i fatti avvenuti nel corso dell’incontro Rocca di Neto – Cirò del 19 febbraio u.s..
La citata gara, dopo una prima aggressione all’arbitro portata dai calciatori del Rocca di Neto, è stata proseguita pro-forma venendo, poi, sospesa per decisione dell’arbitro vittima di una seconda aggressione fisica perpetrata a suo danno ad opera dei tesserati della squadra ospite del Cirò.
Le reclamanti si dolgono della decisione del giudice di prime cure adducendo, sostanzialmente, che la narrazione dei fatti effettuata dall’arbitro nel suo rapporto di gara non risponde a verità e che, nello specifico, nessun atto di violenza a suo danno è stato compiuto dai calciatori e tesserati che si sono limitati al più a comportamenti di vibrata protesta per contestare decisioni tecniche non
condivisibili.
Nel corso dell’odierna seduta l’arbitro ha confermato il contenuto del suo rapporto ed ha inteso in particolare ribadire ed illustrare come abbia messo in atto tutti i provvedimenti necessari a condurre a termine la gara, non trovando, tuttavia, alcuna assistenza né da parte della dirigenza delle due squadre né dai capitani, che, interpellati in occasione di entrambe le aggressioni, non hanno offerto alcun contributo. Il capitano del Cirò, Le Rose Luigi, ha anzi partecipato, come parte attiva, esso stesso all’aggressione. Nessun dubbio solleva il resoconto che il Direttore di gara ha fatto degli eventi avvenuti nel corso della gara che occupa.
Gli episodi di violenza, seppur non di gravita tale da cagionare conseguenze lesive all’arbitro, sono stati tali da imporre le decisioni prese dallo stesso.
La prosecuzione della gara pro-forma prima e la sospensione della stessa in via definitiva quindi, hanno rappresentato le sole opzioni percorribili, atteso che entrambe le squadre si sono rese responsabili di gravi episodi di violenza, tra l’altro in contesti temporali diversi.
Non rileva il fatto che il comportamento dei tesserati del Rocca di Neto abbia causato la decisione di continuare la gara pro-forma e quello dei tesserati del Cirò ne abbia sancito la definitiva sospensione, in quanto un giudizio complessivo degli accadimenti non può che legittimare le decisioni dell’arbitro, che non poteva che “chiudere” definitivamente l’incontro dopo ben due tentativi non andati a buon fine.
Consequenziale è il giudizio di responsabilità da attribuire ad entrambe la società.
In merito all’ulteriore giudizio di congruità delle sanzioni si rappresenta quanto segue.
In particolare: ineccepibile la sanzione della punizione sportiva della perdita della gara e del punto di penalizzazione comminate alle società per evidenti ragioni di responsabilità oggettiva riconducibili ad entrambe.
Parimenti inattaccabile, in quanto congrua, appare la sanzione della squalifica del campo di gioco del Rocca di Neto, squadra ospitante, per due giornate atteso che, in aggiunta alle responsabilità già evidenziate, rileva il grave comportamento del dirigente accompagnatore Caputo che, oltre ad aggredire e minacciare l’arbitro, ha permesso l’entrata sul terreno di gioco di sostenitori che hanno anch’essi colpito l’arbitro. In via consequenziale va affermata l’adeguatezza dell’inibizione inflitta al Caputo.
Vanno al contrario rimodulate le sanzioni inflitte ai calciatori Amariti, Apa, Le Rose, De Pasquale e Affatato, che hanno colpito l’arbitro, riducendole a tutto il 15 febbraio 2013.
P.Q.M.
riduce le squalifiche inflitte ai calciatori AMARITI Rosario, APA Francesco della società Rocca di Neto e LE ROSE Luigi, De PASQUALE Nicodemo, AFFATATO Gianluigi della società Cirò fino al 15 FEBBRAIO 2013;
rigetta i reclami nel resto e dispone accreditarsi le rispettive tasse reclamo sul conto delle società reclamanti.
Mar
2012
Bugie… a Scandale
Bugie.
Ci sono vari tipi di bugie ma non è solo questo il problema.
Una bugia raccontata in piazza magari può far ridere, spiazzare ma, poi, è molto probabile che si fermi lì al massimo arriva alla moglie di chi l’ha ascoltata.
Una bugia raccontata a me, magari da persone a cui credi (ed io sono portato, per natura, a credere a tutti) può espandersi a macchia d’0lio.
Magari dopo pochi minuti che me l’hanno raccontata (e non vedo perchè dovrei verificare una cosa dettami da una persona onesta) la posto su Facebook ed in poco tempo ha un bacino di utenza di oltre 3.000 persone che diventano molte di più poi se ne faccio un post sul mio Blog per non parlare poi se la scrivo sul Crotonese o Area Locale (ma in questo caso dovrei verificarla).
Ebbene ieri è stata la giornata delle bugie: in mattinata mi hanno detto che era stato montato il cantiere nei pressi della frana sulla strada comunale Scandale – Crotone interrotta da novembre 2011.
Nel tardo pomeriggio ci sono andato con mio figlio Alex e, come potete vedere nel video, fatto con una piccola webcam di emergenza, di cantiere nessuna traccia.
Un po’ prima di andare a fare quattro passaggi con il mio Alex, invece, tornando da scuola di Alex a piedi avendo lasciato la macchina a al Comune, mi fermavo nei pressi del secondo negozio di parrucchiere di Scandale di Pino Coiffeur, gestito dal dipendente Gianluca Greco (tali informazioni mi sono state date da lui, cioè Gianluca), dove da qualche giorno erano state sistemate alcune belle fioriere e dove ieri mattina sono stati messi a dimora alcune piantine verdi o fiorite.
Mentre fotografavo le piantine, Gianluca, uscendo dal suo negozio, affermava tutto sorridente e felice che il tutto era stato fatto da lui e per un nano secondo gli ho pure creduto ed ho pensato: “Meno male che non ho scritto stamane che il comune….”, per fortuna che era presente nel salone un dipendte comunale che smentiva d’istinto la balla del nostro parrucchiere.
Alchè io, con mio figlio Alex che se la scialava dalle risate vicino, stavo un po’ al gioco.
Gianluca ridimensionava un po’ il suo intervento a favore della cittadinanza di Scandale affermando che solo la fioriera più vicina al suo negozio era sua e che poteva farne quello che voleva, glielo lasciavo credere…
Ma non è tutto perchè, forse stimolati da caffè a 50 centesimi del bar di Anna Sellaro, Gianluca mi chiedeva se a breve farò un articolo quando l’azienda per la quale lui lavora abbasserà i prezzi del taglio di capelli vista la crisi che attanaglia Scandale e non solo Scandale.
Pare addirittura che i disoccupati potranno tagliarsi i capelli gratis.
Logicamente anche questa sarà probabilmente la solita balla di Gianluca ma mio figlio ci ha quasi creduto: “Pà ma così tutti gratis se li fanno i capelli… dicono che sono disoccupati!!!”.
Mar
2012
Pensando alla separazione… quella vera questa volta!!!
Vi sto trascurando, lo so!
Ma non ho molta voglia di scrivere serio e per le cazzate ci sono Facebook e Twitter (se vi va seguitemi anche presso questi due intriganti social network), supererò anche questa (ne ho superate tante nella mia vita) ma dopo aver atteso invano (e per l’ennesima volta!!!) 7 giorni e 7 notti credo che sia il caso che cominci a pensare seriamente alla mia separazione?!
Non è più possibile convivere con tale personaggio ed io ho bisogno del contatto, di amore, di affetto, di comprensione, di collaborazione, di sesso e lei non è in grado di darmene una sola di queste!!!
L’ho già scritto: di badanti se ne trovano a iosa a 5 euro l’ora a 10 euro a notte, l’essere moglie significa altro.
I miei figli capiranno, anzi HANNO GIA’ CAPITO!!!
Mi fermo qui, rischio di diventare cattivo.
Se non mi vedete su By.Ros ora ne sapete i motivi ma non è detto: lo scrivere è una grande valvola si sfogo e, come capirete, io ho tanto bisogno di sfogarmi.
D’altra parte se ieri persino Katia Bitonti ha dato prima di me su facebook la notiza che lo Scandale ha vinto 4 a 0 sul San Leonardo di Cutro, si vede, e per fortuna, che non c’è bisogno più di Rosario Rizzuto per avere informazioni su Scandale ed io ne sono strafelice!!!
Feb
2012
Scandale frana ma pare bastino due alberelli per evitare il peggio…
SCANDALE – Vincenzo ci incontra sabato mattina prestissimo, ci ferma e ci racconta della frana dietro casa sua che le recenti piogge hanno aggravato e resa ancora più pericolosa.
“Stanotte non ho dormito, ogni minimo rumore morivamo di paura con la mia compagna, non può continuare così” ci dice.
Lui è Vincenzo Orsino ed abita a Scandale in una traversa di fronte il bivio per antonomasia del centro collinare crotonese.
Ci diamo appuntamento al pomeriggio quando andiamo a vedere la situazione e facciamo qualche foto.
Una frana c’è già stata tempo fa e le faglie presenti, che fanno pensare al peggio, distano nemmeno due metri da casa sua ed arrivano fino alla casa di un cugino.
Più sotto, nella valle, qualche anno fa, c’è stata uno smottamento davvero spaventoso che, per fortuna, ha interessato solo zone di campagne.
Nei giorni scorsi Vincenzo ha interessato il sindaco, Carmine Vasovino, che ha mandato sul posto la guardia municipale, Domenico Greco, ed il geometra Domenico Noce.
Questi è stato rassicurante perché ha detto al padrone di casa che nel magazzino, che confina con l’evento franoso, non c’è nemmeno una lesione (viva iddio!!!) ma lo ha rassicurato anche per altri versi.
Infatti, per il geometra del comune, la cosa deve essere di poco conto, infatti ha suggerito al proprietario della casa, al nostro Vincenzo che ci ha raccontato la cosa, di piantare qualche piantina nel burrone!
Vincenzo, forse per non contrarialo, lo ha pure fatto ma, in attesa che le piantine crescano e fortifichino il terreno con le loro radici, è come voler fermare un treno con uno spillo e quindi, onestamente, non sappiamo se piangere o ridere.
Le faglie presenti insistono su un terreno di Vincenzo e più sotto ce n’è un altro sempre privato, il tutto poi si affaccia su una strada comunale che porta in alcune campagne nella cosiddetta Località Destro.
Se il terreno franasse, crediamo che la stradina comunale sarebbe invasa dai detriti con tutte le conseguenze e le spese del caso.
Vincenzo, al di là delle piantine ci dice che, secondo lui, la cosa si potrebbe risolvere realizzando alcuni gradoni in cemento o in pietra proprio come quelli realizzati, in passato, di fronte casa sua (sempre in una proprietà privata) in un altro terreno scosceso ma, ad occhio, meno pericoloso di quello di Vincenzo.
“Perché lì sì e da me no?!” ci chiede.
Dovremmo fare dietrologia per rispondergli ma cerchiamo di capire meglio il problema e Vincenzo, al quale si sono aggiunti altri familiari, ci fa vedere un muretto basso realizzato, attaccato al muro di casa sua che dà sulla frana, dal comune di Scandale e sotto il quale passa un tubo per la raccolta delle acque, un lavoro per lui poco utile e, di certo, insufficiente.
“Questo me lo potevo fare anche da solo, ci vogliono i gradoni, ci vogliono i gradoni, altro che piantine ed io sono disoccupato e non ho i soldi per poterli realizzare. Devo aspettare che frani tutto e mi si danneggi o crolli la mia casa?!”.
Noi speriamo di no!
Se ci fossero le elezioni Vincenzo avrebbe il muro realizzato in 20 giorni: perché non cominciare a cambiare le cose ed intervenire, anche in un periodo non elettorale, per aiutare questo cittadino di Scandale?!
Noi crediamo che, se una cosa si vuole fare e c’è la volontà di farla, essa si fa, nonostante il periodo di ristrettezze economiche e di crisi.
Non aspettiamo, anche questa volta, che le tragedie prima succedano e dopo si interviene!
Anche perché, questa volta, non si potrà poi dire: io non lo sapevo!
ROSARIO RIZZUTO
Feb
2012
… e l’ospedale San Giovanni di Dio di Crotone finisce all’Arena di Giletti
L’Ospedale di Crotone all’Arena di Giletti (Clicca per seguire la puntata dell’Arena di Massimo Giletti del 26 Febbario 2012; quasi all’inizio il servizio su Crotone con telecamera nascosta!)
Feb
2012
E la vice presidente della Regione Calabria, Antonella Stasi, si dà alla tv! Tra 3 giorni debutta Esperia Tv
Non gli bastano mai, i soldi intendo: così, dopo aver conquistato (per ora), con un prestanome, la Banca di Credito Cooperativo di Scandale, il gruppo Marrelli-Stasi (Calabrodental e vice presidente della Regione Calabria), novelli emuli di Silvio Berlusconi, tentano l’ingresso anche nei media e tra due giorni e 19 ore e qualche minuto (aggiornato alle 04,20 del 03.02.2012) debutteranno, sul digitale terrestre, con il loro canale televisivo regionale Esperia Tv affidato a Domenico Gareri già visto a Rete Azzurra di Cutro…
Ecco chi c’è dietro a Canale 87 non solo un numero… Ora chiudete gli occhi e fate un po’ voi…
http://www.esperia.tv/
Altre informazioni qui.
Feb
2012
Splinder è morto! Riposa in pace!
Poco prima di mezzogiorno è stata staccata, logicamente non da me, la spina a Splinder.
www.byros.splinder.com non esiste più.
Nella speranza che, all’ultimo momento, quelli di Splinder potessero cambiare idea non ho provveduto a fare il redirect quindi chi andrà sul vecchio indirizzo non sarà reindirizzato in automatico su questo nuovo blog ma si troverà su una pagina anonima di un aggregatore di blog.
Perciò, cari amici lettori, vi chiedo, se potete, di informare, chi avete conoscenza che mi leggeva ed ancora non lo sa, che Il Blog di By.Ros adesso si legge all’indirizzo www.byros.daonews.com.
Grazie per la collaborazione!
Jan
2012
L’Avis di Scandale ‘censura’ la lista La Nostra Banca
Uno:
- L’Avis di Scandale censura la lista La Nostra Banca
Due:
Tre:
- L’Avis di Scandale ‘censura’ la lista La Nostra Banca
Quattro:
Basterebbero le foto per spiegare quanto successo, ma ho trovato di cattivo gusto, con tanto spazio a disposizione in paese per attaccare l’informativa Avis, la caccia al manifesto di ringraziamento predisposto dalla lista La Nostra Banca, da parte degli attacchini dell’Avis per coprire quello che i soci scandalesi della Bcc di Scandale volevano far sapere alla popolazione.
Mancanza di tatto e di buona fede e poco senso civico e democratico; d’altra parte non ci vuole mica uno scienziato per capire perchè è stato fatto ciò!!!
Comunque il manifesto pulito della lista La Nostra Banca è questo:
Il manifesto di ringraziamento della lista La Nostra Banca.
Jan
2012
E’ Tommaso Graziani il neo presidente ‘a termine’ della Bcc di Scandale

Tommaso Graziani, neo presidente 'a termine' della Bcc di Scandale. Foto Rosario Rizzuto
Si chiama Tommaso Graziani e, tanto per dirne una, è stato il meno votato dei 9 consiglieri eletti!!!
Jan
2012
Ecco i fatti! Rosario Rizzuto arrestato xchè svolgeva il suo lavoro di giornalista. Oggi racconterò la mia storia a Telespazio
Ma i carabinieri sono al servizio dei cittadini o dei bancari?
Dopo circa 4 ore sono stato rilasciato con un semplice verbale di perquisizione NEGATIVO.
Ma dalla scheda di memoria della mia macchina fotografica è stato cancellato un video registrato all'aperto e che documentava le fasi finali di una lite (un uomo a terra e le minacce rivolte al sottoscrito dal direttore generale della banca, Carlo Brescia, che il commissario Gallicchio ha tenuto al suo posto nonostante la multa di parecchie migliaia di euro inflitta a tale soggetto dalla Banca d''Italia, unico caso al mondo!).
Vi aspetto, intervenite alla trasmissione [con telefonate e messaggi sulle pagine Facebook di Lino Polimeni (1, 2 e 3)], che potete seguire in streaming in tutto il mondo cliccando qui.
Jan
2012
Domenica 22 le elezione per il Consiglio di Amministrazione della Banca di Credito Cooperativo di Scandale
SCANDALE – “Vi piace vincere facile?” recitava fino a qualche tempo fa una pubblicità televisiva, che in una delle versioni vedeva scendere in campo una squadra composta da infiniti calciatori contro una squadra regolamentare.
Ed è quello che in molti devono aver pensato a Scandale di una delle due liste in campo per le elezioni del Consiglio di Amministrazione della Banca di Credito Cooperativo quando, l’altro giorno, si è diffusa la notizia che all’altra lista erano stati esclusi, per due motivi, ben otto componenti su dodici.
Sei sono stati esclusi perché il commissario straordinario Angelo Pio Gallicchio (che voci di popolo danno vicino, se non addirittura parte integrante dell’altra lista) ha escluso dalla competizione due terzine (ogni lista viene presentata a serie di terzine ognuna delle quali deve essere “garantita” dalla firma di almeno 40 soci) di candidati perché, pare, che alcuni soci avvessero convalidato entrambe le terzine e quindi, secondo lui, non sussisteva più il numero di 40 firme necessarie.
Altri due soci, sempre della stessa lista, sono stati, invece, esclusi dal Fondo di Garanzia (che doveva avallare la candidatura di tutti i candidati), la motivazione non è stata data ma da un indagine veloce si è intuito che i due esclusi hanno rapporti di parentela con due ex componenti del vecchio Consiglio di Amministrazione, i cui componenti sono stati fatti decadere e poi multati dalla Banca d’Italia per una serie di irregolarità, cosa che ha portato la banca ad essere commissariata il 10 ottobre 2010.
Insomma uno ammazza una persona e ci va sotto il fratello o la sorella!!! Assurdo!!!
Anche perché, di contro, c’è stato chi, super multato, ha continuato a “dirigere” la Banca come ha anche evidenziato qualche settimana fa sul Crotonese, in un suo articolo sulla questione, l’esperto Fulvio Mazza.
Insomma pagano i fratelli e non i diretti interessati!
Ma la lista dimezzata non si scoraggia, ha presentato un ricorso per far riammettere almeno una delle due terzine, per andare alle elezioni con sette candidati ed è sicura di ottenere il reintegro.
Insomma a Scandale c’è una vera guerra per queste elezioni (con tratti più feroci di un’elezione comunale già tanto sentita nel centro collinare crotonese) tra chi proprio non vuole mollare il potere e sta facendo di tutto per mantenerlo e chi, a suo dire, è sceso in campo per salvare la Banca degli scandalesi da intromissioni che ne porterebbero fuori dal paese il controllo, basta guardare l’altra lista e farsi due conti.
Discussioni e parole cesseranno domenica 22 gennaio, giorno in cui, alle ore 15,00, è stata fissata dai commissari straordinari Angelo Pio Gallicchio e Nicola Marotta, l’assemblea ordinaria dei soci (la prima convocazione del 21 gennaio alle ore 09,00 presso la sede della banca, è, per prassi consolidata, solo fittizia) presso il centro congressi “Pitagora” sito al Km 251 della Nuova Statale 106 a Crotone, con questo ordine del giorno: politiche di remunerazione – informative all’assemblea, determinazione dei compensi per i componenti il Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale e delle modalità di determinazione dei rimborsi di spese sostenute per l’espletamento del mandato, determinazione dei limiti previsti dall’art. 30 dello statuto, elezione dei componenti il Consiglio di Amministrazione previa determinazione del numero dei componenti il Consiglio di Amministrazione medesimo, elezione del presidente e degli altri componenti il Collegio Sindacale.
In campo, come già detto due liste: “La Banca è di Scandale” (dove però la maggioranza dei componeti sono di fuori paese e che oltre ad essere sponsorizzata dal commissario straordinario – che dovrebbe essere super partes – è legata, secondo quanto si dice in giro, anche al duo Brescia-Carvelli, super multati della precedente gestione dove hanno ricoperto il ruolo di presidente e direttore, infatti in paese tale lista viene anche chiamata “la lista del commissario” o “la lista di Brescia e Carvelli” ed anche “la lista dei crotonesi”) con questi contendenti: Pietro Cerrelli, Tommaso Graziani, Antonio Grisi, Vincenzo Ioppoli, Mario Napolitano, Pantaleone Paparo, Riccardo Proto, Mario Saporito e Antonello Spiccia ai quali si aggiungono quelli candidati al Collegio Sindacale: Ada Filiberto, Donatella Nocita, Luigi Pignataro, Salvatore Suppa e Ottavio Trocino e la lista: “La Nostra Banca” che aveva candidato i seguenti soci (tra parentesi il motivo dell’esclusione): Luigi Cizza, Guglielmo Drammis, Filippo Lettieri, Bruno Paparo, Giuseppe Barbuto (escluso per sottoscrizione doppia), Francesco Chiaravalloti (escluso dal Fondo di Garanzia), Carmine Drammis (escluso per sottoscrizione doppia), Giovanni Ferrarelli (escluso per sottoscrizione doppia), Maria Luigia Giovinazzi (esclusa dal Fondo di Garanzia), Antonio Girimonti (escluso per sottoscrizione doppia), Gaetano Nicolazzi (escluso per sottoscrizione doppia), Giuseppe Trivieri (escluso per sottoscrizione doppia).
Una vera decimazione, dunque, di cui qualcuno dovrà dar conto alla propria coscienza, sempre che ad alcune persone sia rimasta una coscienza!
Vedremo cosa succederà domenica, intanto in paese la guerra va avanti anche a colpi di manifesti affissi nei locali e sui muri del paese e citazioni colte: su uno la lista rimasta al completo cita Philip Dormer Stanhope Chesterfied che, in “Lettere al figlio”, scriveva: “Il dir menzogne è l’unica arte della bassa capacità, e il solo rifugio dei vili”, la lista, per ora dimezzata, in un comunicato risponde con una frase di Friedrich Wilhelm Nietzsche: “Si paga caro l’acqusto della potenza; la potenza instupidisce”.
Gli scandalesi, dunque, si consolino: comunque vada la Banca di Credito Cooperativo di Scandale avrà un Consiglio di Amministrazione colto!!!
ROSARIO RIZZUTO
Dec
2011
Minacce da uno sconosciuto dopo le mie denunce contro pizzo ed usura a Radio Delta 2000
Devono aver dato fastidio ieri a qualcuno le mie parole contro il pizzo e l'usura a Radio Delta 2000 durante il mio programma "ByRos… sando 2011".
Infatti subito dopo ho cominciato a ricevere telefonate in anonimo (almeno 5) ma non sono riusciuto mai a beccarle quando non ero in onda.
Solo mentre andava la sigla di chiusura sono riusciuto a parlare con questa persona che per due volte (ha richiamato per assicurarsi che avessi capito cosa aveva detto) mi fa: "Biros? Mentre tu parli io mi scopo tua moglie!".
Due volte: stesso testo e poi click!!!
A parte la baggianata (mia moglie era venuta con me) la cosa mi ha turbato, ho passato una brutta notte e oggi presenterò querela per sapere il numero di questo genio e assicurarlo alla giustizia.
Gente così non è degna di vivere e spero sia già morto!!!
Nov
2011
Festa degli alberi a Scandale: nessuno mi ha avvisato!
Scopro ora su Rti che a Scandale ieri è stata fatta la festa degli alberi. Certo spararsi la posa ad Rti è cosa buona e giusta ma vorrei ricordare al sindaco Vasovino e agli assessori vari che esistono altri media, addirittura a Scandale, per chi non lo sapesse.
Per coincidenza ieri mattina ero anche a Scandale!!!
Ma tanto loro gli articoli se li fanno da soli così sono meno rischiosi!!!
Certo che è preoccupante la cosa: se non mi avvisano per la festa dell'alberto figurarsi per altre cose!!!
Nov
2011
Incredibile, ho chiamato il nuovo Ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca, Francesco Profumo e mi ha risposto!!!
Non ci crederete mai: ho chiamato sul cellulare il nuovo Ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca, Francesco Profumo, mi ha risposto ed è stato anche un paio di minuti a parlare con me! Incredibile!!!
Che sia l'inzio di una nuova era?! Il Principio della svolta per una Scuola come si deve…
Grazie Ministro!!! Mi è già simpatico…
Dalla profonda e sprofondata Crotone le arrivi una grande augurio con la speranza che possa riportare la scuola italiana sul giusto binario!!!
Nov
2011
Acquisti…
Stamane ho comprato un pacco di sigarette davvero speciale, dentro ci sono: Il Quotidiano della Calabria, Italia Oggi, il Corriere della Sera con l'inserto "La Lettura" ed il supplemento "Sette" e Il Fatto Quotidiano + un bel cornetto bigusto, totale 4,90 euro, praticamente quanto, chi so io, spende per un pacchetto di Merit bianca!!!!
Dec
2011
Attenti scandalesi, non fatevi infinocchiare sulla questione Banca. Aprite gli occhi e votate secondo coscienza!!!
Era un po' che non leggevo il box messaggi con attenzione.
Ma quanta gente assurda e patetica che c'è in giro: padri di famiglia che pensano di sgreditare la gente con un messaggio sul mio box.
Ma quando scrivete un messaggio, lo azionate il cervello?
Quando state per scrivere cazzate, la vostra coscienza non vi dice alcunchè?
Riuscite a dormire la notte dopo aver infangato persone oneste?!
Saranno i soci a decidere chi amministrerà la Banca nei prossimi anni e non chi non c'entra nulla con Scandale!
SCANDALESI aprire gli occhi e non fatevi infinocchiare; SCANDALESI domenica 18 dicembre all'assemblea dei soci attenti a non fare il gioco dei poteri forti: non fate passare modifiche che tendono a favorire chi vuole continuare ad avere un potere gestito in modo familiare e clientelare per decenni facendosi i porci comodi propri, facendo assumere figli, nipoti, amici E FACENDOSI FORTE, gestendo il tutto in modo clientelare, CON I SOLDI DI TUTTO IL PAESE.
Ridiamo dignità alla nostra Banca!!! Via dal Consiglio di amministrazione anche solo l'ombra del male!!!
Anche solo l'ombra dei sepolcri imbiancati che minacciano il nostro paese e la nostra società!!!
BASTAAAAAAAAAA!!! Avete fatto il vostro tempo: è ora di ritirarvi e godervi la vostra immeritata pensione!!!
Tanto i vostri figli ormai li avete sistemati, chi ha fatto in tempo!!!
Quando penso alla Banca di Scandale mi vengono in mente tre scene: quando andavo con mio nonno con il salvadanaio pieno di monetine, quando mi mandavano dal compianto Nicola Girimonti per non farmi pagare spese sulle cambiali e poi un'infuocata assemblea dei soci nella sala alta di Villa Condoleo.
Ero piccolo, non ricordo nemmeno perchè mi trovassi lì, ma ricordo uno scatenato ed amereggiato Giovanni Trivieri, marito della mia professoressa di lettere delle medie, Marisa Giovinazzi.
Anche in quel periodo la banca era in crisi e si rischiava che chiudesse (corsi e ricorsi storici) e alzandosi Giovanni si scagliò con i comandanti di allora, forse gli stessi di oggi, gridando che lui non aveva mai chiesto posti per le proprie figlie e che quello che diceva lo diceva per il bene della banca, che lui voleva solo questo!!!
Ho ancora i brividi nel ricordare quel giorno benchè fossi piccolo e non capissi molto di quelle cose!!!
Già il bene della Banca: quanti di quelli scesi in campo vogliono il bene della nostra Banca?
Quanti, invece, hanno già in tasca l'elenco delle persone da assumere nella nuova filiale di Crotone?!
Magari in cambio di voti o deleghe?!
ATTENTI SCANDALESI C'E' IN BALLO IL FUTURO DELLA VOSTRA BANCA, IL FUTURO DEL NOSTRO PAESE!!!
NON FATEVI INFINOCCHIARE!!!
Tags: assurdo, banca, box messaggi, commenti, scandale, scandalesi e dintorni, sfoghi
Posted in Senza categoria