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Domani, Venerdì 27 Luglio 2012, la sentenza per liberare la Banca di Scandale

Domani la sentenza sulla Banca di Credito Cooperativo di Scandale.

Scandalesi veri incrociate le dita (se ci fosse una giustizia giusta non ce ne sarebbe bisogno ma contro i massoni assetati di potere e denaro c’è da appigliarsi ad ogni cosa!!!) e speriamo di liberare la Banca dai conquistadores e dai loro lecchini…

Forza che ce la facciamo…

Il consigliere comunale Fabrizio Meo interviene sulla protesta degli operai Akrea a Crotone

Ieri mattina al Comune di Crotone si è vissuta una situazione davvero drammatica con la protesta di 12 operai dell’Akrea a rischio licenziamento, tre di loro si sono buttati addosso benzina minacciando di bruciarsi vivi, uno è salito su una finestra. Se ne è parlato abbondantemente ieri sulle tv locali e se ne parla oggi sui giornali.

Sulla vicenda interviene anche il consigliere comunale Fabrizio Meo: “Oggi (ieri per chi legge n.d.b.) è stata una giornata tragica per Crotone ..abbiamo assistito alla confessione di un fallimento economico ma soprattutto morale da parte di un’amministrazione e di un’intera classe dirigente.

Fabrizio Meo, consigliere comunale di Crotone (Foto dalla rete).In realtà quanto sta oggi avvenendo nella nostra città non ha niente di sorprendente, non vi è nulla di sorprendente nel dire che il Comune di Crotone versa in uno stato di dissesto economico, contrariamente a quanto parrebbe invece dalla lettura del bilancio di questi ultimi due anni. Il sottoscritto lo ha detto, lo ha scritto in tempi non sospetti e nessuno lo ha contestato o l’ha querelato, quindi se ne desume che la favola della amministrazione sonnecchiante ma virtuosa che ci è stata contrabbandata in campagna elettorale, era una fandonia, una miserevole propaganda.

Lo dimostra il fatto che vi è un’amministrazione comunale che pretenderebbe di non pagare la propria partecipata al 100%, l’Akrea, che ha già effettuato l’attività di manutenzione del verde pubblico, un’Amministrazione che vorrebbe scaricare la propria incompetenza sulle spalle di dodici lavoratori, padri di famiglia.

Non vi è nulla di straordinario nel dire che le risorse economiche che dovevano essere risparmiate ed utilizzate per pagare i dipendenti dell’Akrea che si voleva licenziare, sono state invece dilapidate per pagare privati, assoldati senza nessun bando, senza nessuna gara, tramite l’oramai famigerato “cottimo fiduciario”, incaricati di fare la stessa identica manutenzione straordinaria del verde che era stata affidata con convenzione appunto all’Akrea.

 Lo stesso servizio di cura del verde pubblico, i cittadini lo hanno  pagato tre o quattro volte, una volta all’Akrea che ha un contratto di manutenzione con il Comune di Crotone, il resto a soggetti privati. Duemila euro al mese a un privato per innaffiare e concimare qualche “grasta” posta sulle strade cittadine, il tutto senza neppure esperire una gara, determina n° 2062/2011 a firma nientedimeno che del  Capo Gabinetto del Sindaco, ulteriori centinaia di migliaia di Euro dispersi e sperperati in mille similari rivoli.

Quando poi invece si è trattato di gestire vere emergenze come la piaga del punteruolo rosso che ha distrutto e continua a distruggere il patrimonio paesaggistico ed ambientale costituito dalle nostre palme, allora si è stati incapaci di assumere qualunque tipo di determinazione efficace, altro che innaffiatura dei vasi di Via Raimondi, magari per una problematica così seria sarebbe stato persino auspicabile il coinvolgimento di ditte specializzate, anche presenti in loco, da selezionarsi tramite procedure trasparenti.

Di fronte ad un tale disastro amministrativo, abbia almeno il Sindaco il decoro di attribuire a se stesso la delega al verde pubblico e di assumersi direttamente la responsabilità di questo sfacelo, piuttosto che continuare a puntare il dito contro chi

vi scrive accusandolo di svolgere “politica da sottoscala” e persino di disfattismo.

Voglio ribadire che ogni qualvolta è stata espressa una motivata critica alle scelte di questa catastrofica amministrazione nello stesso tempo è stata fatta una proposta alternativa, risulta dagli atti.

Non è più possibile tacere, ognuno si assuma le proprie responsabilità e se non è in grado si dimetta, lasci la gestione della cosa pubblica a chi possiede migliori qualità etiche e competenze amministrative.

 Consigliere Comunale

Fabrizio Meo

BASTAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!

Ancora un giovane ucciso … Fino a quando ancora sangue nelle nostre strade?

L’uccisione di Francesco Maria Inzitari, il diciottenne incensurato, ucciso quasi certamente per una vendetta trasversale nei confronti del padre, è certamente un episodio di una gravità inaudita sia per le modalità con cui è stato commesso ( vero e proprio agguato mafioso), sia per la giovane età della vittima e per la sua condizione di “ragazzo normale” e pieno di vita.
La ndrangheta ormai non guarda in faccia nessuno e vuole ad ogni costo anteporre i propri interessi ed i propri loschi affari a qualunque possibilità di vita civile e serena nel nostro territorio.
Francesco Maria aveva 18 anni ed è morto. Il suo nome si aggiunge a tanti altri nomi di tanti altri giovani anch’essi immolati come bestie da macello e di cui nessuno si accorge ormai della loro assenza.
Ma fino a quando è possibile continuare a rimanere distratti dinnanzi a così orrendi misfatti?
Non vorremo che, celebrati i funerali di Francesco Maria, con lui vada via definitivamente la speranza.
Ed è per questo che mi rivolgo ai giovani del nostro territorio, più che ad altri.
Il tempo è ormai scaduto. O adesso o mai più è necessario risalire da questo tunnel di tristezza e di desolazione.
E’ necessario che voi giovani scendiate nelle piazze e nelle strade per creare momenti di confronto e sognare e costruire città vivibili e soprattutto condizioni di maggiore giustizia per questa nostra terra martoriata.
Poche ore prima dell’uccisione di Francesco Maria,a Palermo tanti giovani come voi, con sirene , canti ed esultanze da stadio hanno festeggiato, insieme agli agenti, la cattura del boss Gianni Nicchi.
Riuscirete anche voi, giovani della Piana, a dare a noi adulti distratti di questo territorio, testimonianze altrettanto belle e concrete?
O saranno ancora loro, i mafiosi ed i loro referenti politici ed economici, e a quel punto lo saranno per sempre, i padroni incontrollati delle nostre piazze e delle vostre vite?

Polistena 06 dicembre 2009

Don Pino Demasi
Vicario Generale Diocesi di Oppido- Palmi e Referente territoriale di LIBERA

INOLTRATE IL MESSAGGIO!!!…
E’ tempo di svegliarci!…Non facciamoci privare del nostro presente e del nostro futuro!!!
"NOI SIAMO CIO’ CHE FACCIAMO"