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Primo Maggio, Tanti Auguri, ma auguri di cosa?

Il sole è già alto, ma tarda a svegliarsi la mia Scandale in questo Primo Maggio così, un po’ triste, un po’ strano…

Festa del Lavoro si trova scritto su alcuni calendari ma quest’anno, più di altri, è la festa per il lavoro che non c’è, la festa, si fa per dire, di chi si ammazza per il lavoro che sta perdendo.

Troppe le vittime, qualcuno ieri ha scritto di non festeggiare, di fermare le feste, in giro per l’Italia, di fermare la musica, il concertone dei sindacati Cgil Cisl e Uil: cosa festeggiamo, che cantiamo cosa se c’è gente che sta morendo?!

Gente malvagia, vecchi tromboni politici e giovani distratti, gente che sta rovinando l’Italia cerca di mettere in bocca a Beppe Grillo cose che lui non ha detto, cercano di fermare forse l’unico che potrebbe dare davvero una svolta all’Italia!

Il sole è già alto ma la gente dorme, stanca di una vita che non esalta più…

Primo Maggio, Tanti Auguri, ma auguri di cosa?!

Per me quest’oggi è anche un anniversario, un anniversario importante che ha un po’ cambiato la mia vita, il mio modo di vivere anche se non sempre mi dà gioia, anche se spesso mi dà una grande rabbia ma è lampante che sono io quello sbagliato…

 

 

NON PERMETTIAMO CHE SUCCEDA! VIA DA COGLIONI CHI HA ROVINATO L’ITALIA

Matrimonio elettorale

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  • A volte limmaginazione è meno …
  • Paolo borsellino contro i poli …
  • Gli stipendi dei politici ital …
  • 44 gatti

 

Rigor Montis minaccia le dimissioni per l’articolo 18. Dalla Cina con furore. Gli italiani sarebbero più che lieti di restituirlo alla Bocconi, ma i partiti vanno in panico. Temono leelezioni anticipate unite al tracollo economico più di ogni altra cosa. Quindi rassicurano subito la Governante di Varese sulla loro obbedienza cieca e assoluta alla BCE e accelerano per una nuova legge elettorale che garantisca l’attuale Governissimoformato da Pdl, Pdmenoelle e Udc.
Si riuniscono in una stanza il cui nome dice tutto, si chiama “Corea“, per gli italiani peggio di Caporetto e della ritirata di Russia messe insieme. Per decidere il futuro dell’Italia e soprattutto garantirsi le poltrone sono presenti statisti del calibro di Alfano, Casini, Bersani, Bocchino, Adornato, Quagliarello, Violante e La Russa. In poche ore partoriscono un sistema “tedesco bipolarizzato” con l’innalzamento della soglia di sbarramento, nessun ritorno reale alle preferenze, abolizione dell’obbligo di coalizione, rafforzamento dei poteri dell’esecutivo e del presidente del Consiglio e il diritto di tribuna. Traduzione: con la soglia di sbarramento eliminano il MoVimento 5 Stelle, i parlamentari continuano a sceglierli i segretari della Nuova Triplice, Pdl e Pdmenoelle si presenteranno divisi alle elezioni per fare il pieno di voti (se si presentassero insieme perderebbero milioni di voti) e formeranno subito dopo INSIEME un Governo di Emergenza Nazionale, la funzione del Parlamento verrà indebolita a favore del Governo e del presidente del Consiglio. Rimaneil diritto di tribuna per un gruppo di non eletti, un po’ meno del diritto di panchina in cui almeno si può sperare di entrare in campo. Dalla tribuna si può solo osservare la partita.
Napolitano ha lodato i leader per l’impegno. Il Lodo del Colle. Le dichiarazioni dei leader sono state all’insegna dell’ottimismo della volontà. Bersani “Per noi la legge elettorale è prioritaria e dirimente“, Casini “La politica sta dando buona prova di sè“, Alfano “Abbiamo fatto un buon lavoro“. Invece di scappare all’estero dopo aver rovinato il Paese si arrogano pure il diritto di determinare il futuro degli italiani. Questa gente deve andare fuori dai coglioni. Ci vediamo (comunque) in Parlamento. Dentro o fuori.

(Fonte: Beppegrillo.it)

Niente fiori a Berlusconi ma a Marco Travaglio, Emiliano Morrone, Serenetta Monti, Sonia Alfano e gli altri…

Sto seguendo l’interessante programma mattutino di Canale Italia trasmesso in analogico da TeleDiogene.
Tempo fa sono riusciuto anche ad intervenire in diretta.

Non era mia intenzione farlo stamane ma poi una vecchietta (come la fiosioterapista di Bertolaso) ha telefonato dedicando fiori per Berlusconi e affermando che Antonio Di Pietro sta rovinando l’Italia e non c’è l’ho fatta più.

Ma sono da circa un’ora che telefono e, nonostante a volte mi dia il segnale di libero, nessuno si degna di rispondermi.

Così volevo postare qua l’intervento che avrei fatto: "FIORI ad Emiliano Morrone (Candidato indipendente nell’Italia dei Valori a Cosenza), ad  Antonino Monteleone (il giornalista di Reggio Calabria a cui hanno bruciato la macchina la scorsa settimana), a Serenetta Monti (candidata Idv a Roma), all’Eurodeputata Sonia Alfano (A CUI LA MAFIA HA UCCISO IL PAPA’ E AL CUI RICORDO  A GENNAIO C’ERA ANTONIO DI PIETRO E NON SILVIO BERLUSCONI), a Marco Travaglio e a  Beppe Grillo…

A loro i Fiori; a Silvio Berlusconi, Dell’Utri, Previti e Company anche oggi cenere e carbone…

Berlusconi ricoverato in pschiatria ma è un mero sogno!!! :-(

Roma, 23 Marzo 2010.
Come gran parte degli italiani aveva previsto, dopo le assurde e pazzesche esternazioni del presidente del Consiglio, è successo quello che doveva succedere.

Ieri, durante l’ennesimo discorso fuori di testa dell’ormai ex primo ministro, Silvio Berlusconi, sono interveuti gli infermieri del Centro Pschiatrico di Roma, allertati da alcuni deputati.
Guidati dagli inservienti sono arrivati nei pressi dello psciconano che è stato bloccato con una camicia di forza e allontanato dalla Camera dei Deputati.

Berlusconi in camicia di forza. Foto dalla rete.
Qualcuno racconta che mentre veniva portato via, pare abbia gridato: "Sono il re, sono il re, sono Dio, sono Dio: ce la farò anche solo contro tutti!!!".

A sirene spiegate l’ambulanza si è diretta nel centro pschiatrico per i provvedimenti di rito e tutti sanno che non ne uscirà più.

In questa fase così concitata e difficile per la Repubblica Italiana, la guida del paese è stata affidata al Presidente della Camera, Gianfranco Fini, uno dei pochi politici, dell’ormai ex coalizione di governo, con un po’ di sale in zucca che, come primo provvedimento, ha prevveduto ad allontanare da ogni carica quella testa vuota e qualunquistica di Maurizio Gasparri e nominare come suo unico collaboratore Beppe Grillo.

L’ITALIA E’ LIBERA.

Da oggi nessuno sentirà più parlare di Silvio Berlusconi.

La gente dimentica presto, come era già successo anni fa con il precursore di Silvio, Bettino Craxi.

Nessuno lo nomina più e, senza ormai nessuna protezione politica, la famiglia Berlusconi ha preferito vendere tutte le proprie proprietà mobili ed immobili e rifugiarsi in Russia insieme a Maurizio Belpietro e Vittorio Feltri.
Emilio Fede, no!

Lui è rimasto in Italia: è tornato subito Juventino e si è messo a fare il linguetta con Bersani!!!

Cazzo la sveglia televisiva, la tv si accende da sola su Rete 4: lui è sempre lì con la sua assurda prosopopea e le sue mega cazzate ed Emilio Fede che continua a leccarlo.

Mannaggia è stato solo un sogno, ma per alcuni minuti è stata una sensazione STUPENDA!!! ed ho goduto alla grande!!!

Ma mai disperare, a volte i sogni si realizzano, spesso più presto del previsto!!!

Tutti in Piazza Farnese a Roma con Beppe e gli altri per la giustizia

Non vedo l’ora di tornare dall’ufficio, accendere la tv e mettere su Rete 4, al Tg, alle 13,30.

Così potrò vedermi la manifestazione di stamane di Roma, dove, alla fine, non sono riusciuto ad andare.
(Qui l’appello di Antonino Monteleone ad esserci, per chi ancora può; che ne dite Wilma, Tania, Nuccia, tanto per fare tre nomi a caso?)

Sono certo che il Tg diretto da Emilio Fede darà ampio spazio alla manifestazione per la Giustizia in programma dalle 09,00 in piazza Farnese.

Emilio Fede – Berlusconi – Giustizia: tre parole che legano divinamente!

Per chi non lo avesse capito ho provato a fare l’ironico, perchè quel lecchino patentato di Emilio Fede e il suo Tg satirico non dedicheranno un secondo a tale evento (al quale partecipano tra gli altri Beppe Grillo, Marco Travaglio, Sonia Alfano, Salvatore Borsellino, Antonino Monteleone, Aldo Pecora, Antonio Di Pietro,).

Forse qualcosa potrò vederla su Arcoris Tv, una tv libera, dove lo psiconano non ha messo mano e mai la metterà, ma non ho controllato.

Tutto il resto è noia: il Tg 1 forse dedicherà all’evento 15 secondi e così gli altri.

Ma non non abbiamo bisogno di loro: ormai c’è la rete, le notizie circolano lo stesso; nonostante non credo che la manifestazione sia stata promossa da qualcuno in tv, stamane in piazza Farnese ci saranno migliaia di persone.

Io non ci sarò fisicamente (porca puttana ma non c’è un aereo stamane da qualche parte?) ma sarò lì con la mia mente.

FORZA BEPPE, MARCO, ANTONINO, ALDO… RIPRENDIAMOCI L’ITALIA!!!

Dal Blog di Beppe Grillo

21 Gennaio 2009

Io so

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Io so.
Io so che la criminalità organizzata e la massoneria comandano in Calabria e anche a Roma.
Io so che Luigi De Magistris è stato rimosso dai suoi incarichi a Catanzaro ed espropriato delle sue inchieste per impedire che scoppiasse una nuova Tangentopoli.
Io so che nove miliardi di euro di fondi europei, di cui i cittadini non hanno alcun controllo, finanziano ogni anni le mafie, i partiti e sono all’origine del voto di scambio nel Sud.
Io so che i padri di questa Repubblica, la seconda Repubblica, sono i mandanti morali dell’omicidio di Paolo Borsellino.
Io so che in Parlamento siedono mafiosi, amici di mafiosi, servitori di mafiosi, protettori di mafiosi e lo sanno molte Procure d’Italia, molti giornalisti e anche molti italiani, ma non abbastanza.
Io so che la Procura di Salerno deve essere lasciata libera di indagare la Procura di Catanzaro.
Io so che il tribunale per il Riesame ha dichiarato corretto il comportamento tenuto dalla procura di Salerno e dal suo Procuratore Apicella.
Io so che non esiste alcuna guerra tra Procure, ma una Procura indagata, quella di Catanzaro, e una che ha indagato nel rispetto della legge e dei regolamenti, quella di Salerno.
Io so tutto questo, ma non ho le prove. Solo una montagna, una colossale montagna di indizi.
Io so che Alfano ha il compito di proteggere Berlusconi dalla Giustizia e non la Giustizia da Berlusconi.
Io so che quattro cariche dello Stato sono al di sopra della legge, come neppure i re e i principi del Medio Evo, per non essere soggette alla legge, per non farsi processare, per non finire in galera.
Io so che le cariche dello Stato al di sopra della legge e, quindi, fuorilegge si chiamano, in ordine alfabetico: Berlusconi, Fini, Napolitano e Schifani.
Io so che un giornalista del Corriere della Sera, Vulpio, è stato rimosso dal suo incarico dal direttore Mieli per aver riportato nei suoi articoli i nomi eccellenti delle persone coinvolte dalle indagini in corso a Catanzaro da parte della Procura di Salerno, e tra questi Nicola Mancino, vice presidente del CSM.
Io so che Paolo Borsellino incontrò a Roma Mancino, appena prima della sua morte, e uscì sconvolto dal colloquio.
Io so che Apicella non deve essere rimosso da Alfano, il maggiordomo di Ghedini, l’avvocato di Berlusconi che lo difende mentre percepisce i soldi da deputato della Repubblica.
Io so, e lo sanno in tanti, che la Seconda Repubblica è nata per salvare dalla galera, e forse dalla morte, molti politici contigui alla criminalità organizzata.
Io so che la Seconda Repubblica è nata sulle stragi del ’93 e su accordi occulti.
Io so che Luigi De Magistris va difeso, che Clementina Forleo va difesa, che Luigi Apicella va difeso.
Io so che Napolitano sa, nel suo ruolo di presidente del CSM, ma preferisce voltarsi, ogni volta, dall’altra parte. Dalla parte dei partiti e della tenuta del Sistema.
Io so che ci sono 18 condannati in via definitiva in Parlamento, e un centinaio tra inquisiti e condannati in primo o secondo grado.
Io so che le ultime elezioni sono state illegali e che i parlamentari sono stati scelti dai capi dei partiti a tavolino e che non rispondono agli elettori, ma agli interessi di partito o delle persone che controllano il partito.
Io so che Luigi Apicella non può essere lasciato solo, che non può essere sospeso da nessun politico.
Io so che Luigi De Magistris deve continuare le sue inchieste “Why Not”, “Poseidone” e “Toghe Lucane”.
Io so che Clementina Forleo deve rientrare in possesso dell’inchiesta sull’Unipol ed essere libera di poter interrogare chiunque, anche Massimo D’Alema.
Io so che se la magistratura sarà soggetta al potere politico, se perderà la sua indipendenza, quella che le rimane, per l’Italia non ci sarà nessun futuro e, forse, non ci sarà più neppure l’Italia.
Io so che, per queste ragioni, il 28 gennaio 2009 sarò a Roma alle ore 9, in piazza della Repubblica, insieme all’ Associazione dei familiari delle vittime di mafia.
Io so che, per queste ragioni, ogni cittadino italiano dovrebbe testimoniare a Roma con la sua presenza.

Ps. Aderisci su Facebook alla Manifestazione a sostegno del Procuratore di Salerno Luigi Apicella

Il non sapere

La Dandini sta dicendo su Rai 3 più o meno le stesse cose che ha detto mercoledì Beppe Grillo a Crotone e cioè che sappiamo tutto del processo di Olindo e Rosa e non sappiamo nulla dell’Ilva di Taranto o di tante altre industrie che inquinano ed uccidono… E non sappiamo tante altre cose…

Beppe Grillo a Crotone: the day after By Antonino Monteleone

Beppe Grillo a Crotone: the day after







Secondo i giornali e le agenzie di stampa lo Spettacolo di Beppe Grillo a Crotone è stato caratterizzato da un “attacco all’imprenditore Raffaele Vrenna ed all’ex Procuratore Franco Tricoli“.



In realtà sono stati 150 minuti intensi durante i quali Beppe ha insegnato qualcosa. Sul risparmio energetico, sulla possibilità di realizzare città ecosostenibili. Ci ha ricordato che il tempo sta viaggiando più velocemente di una volta. Lo sfruttamento delle risorse, lo scioglimento dei ghiacciai, la crisi dell’economia globale, le metastasi della politica, la fine dell’informazione tradizionale.



Ai MeetUp della Calabria, molti sanno che sono organizer di quello di Reggio Calabria, è stata offerta la possibilità di dare prova dell’impegno di ciascuno.



Abbiamo presentato un filmato nel quale abbiamo ricordato lo scandalo di una Città costruita su una montagna di merda fatta di cadmio, zinco, arsenico, mercurio, piombo. Sotto la Questura è stata trovata perfino fosforite proveniente dall’ex Montedison. Un minerale che contiene uranio 238.



E come non ricordare che Crotone è anche la Città dove il Procuratore Capo, Franco Tricoli, va in pensione e si mette in affari con l’affarista dei rifiuti, Raffaele Vrenna, fresco di condanna in primo grado per concorso esterno in associazione mafiosa. Nessun reato, ma un fatto che compromette seriamente la credibilità delle istituzioni.



Un Palamilone in parte indignato, in parte impaurito, in parte complice.



Crotone deve darsi una mossa e deve farlo in fretta. Ma ogni suo abitante deve capire che essere onesti e farsi gli affari propri è dimostrare una “pigrizia morale” di cui – in questo momento – non c’è assolutamente bisogno.



In una città del nord Europa ci sarebbe la gente con le fiaccole e le forche fuori dalle case dei responsabili dell’avvelenamento. Li prenderebbero a calci in culo fino alla stazione ferroviaria o all’aeroporto. Esiliandoli.



Invece anche nello stesso Meetup Crotonese ci sono “dissociati” last minute. Grillini quando è il momento di farsi vedere vicino a Beppe. Vrennini quando si fanno le denunce al motto di “tengo famiglia”.



La pioggia ha impedito all’Italia dei Valori di installare il banchetto per la raccolta di firme con il Lodo Alfano. Il promoter Ruggero Pegna – berlusconiano favorevole alla porcata Alfano-Berlusconi – si è inventato una mezza stronzata per vietare l’accesso al Palamilone.



Questa è la nota negativa di una serata memorabile. Per Crotone e per la Calabria.



Antonino Monteleone

Beppe Grillo infiamma Crotone

Beppe Grillo con gli organizer Irene Magistro, Massimiliano Capalbo (a sx) e Antonino Monteleone. Foto Rosario Rizzuto
Fenomenale, fantastico. Non ci sono aggettivi per definire la performace di Beppe Grillo di mercoledì 10 dicembre al Palamilone di Crotone.

Beppe si presenta sul palco dimagrito di almeno 15 kg per come lo ricordavamo noi: in forma, come sempre, spigliato.

Beppe ne ha per tutti: per Topo Gigio – Veltroni per lo psiconano e testa d’asfalto – Berlusconi, per l’I-Pod nano – Brunetta; dice che ce l’hanno tutti con lui, che tutti i giornali sono contro di lui: “Mi hanno tolto persino dalla Settimana Enigmistica, 12 verticale… solo le iniziali” e il pubblico ride.

Sul palco, dove Grillo salirà pochissimo preferendo, come ormai sua abitudine fare il suo spettacolo camminando tra la gente, una lavatrice, una bara coperta, un barile di petrolio e alcuni sacchi di cereali: mais,grano, soia.

Sotto il placo una distributrice di latte fresco.

Prima dello spettacolo il Meetup di Beppe Grillo di Crotone “I Grilli Crotonesi” capeggiata dall’organizer Irene Magistro, affiancati dai Meetup di Reggio Calabria (guidati da Antoninio Monteleone), Catanzaro (con Massimiliano Capalbo), Vibo Valentia, Cosenza, hanno potuto incontrare Beppe Grillo nel suo camerino discutendo con lui dei problemi della Calabria.

Durante lo spettacolo il Meetup Calabria è intervenuto presentandosi con Irene Magistro al pubblico crotonese.

E’ stato presentato anche un video, realizzato magnificamente da Antonino Monteleone, sullo scandalo, che qualche settimana fa colpì Crotone e la sua provincia, delle 350 tonnellate di rifiuti tossici usati per bitumare strade, scuole e chissà cosa.

Video in cui sono stati fatti i nomi di Raffaele Vrenna, dell’ex giudice Franco Tricoli, tutore delle società di Vrenna e capo, quando era in Procura, della moglie dello stesso ex presidente del Fc Crotone

Il Monteleone è stato lodato da Grillo per il suo coraggio dicendogli più volte che gli sarebbe servita la scorta.

Ma ci vuole altro per spaventare il piccolo Travaglio calabrese.
Beppe Grillo a Crotone. Foto Rosario Rizzuto
Grillo parla di cose serie e fa ridere, la speranza è che, passate le risate, alle circa 2.000 persone presenti al Palamilone di Crotone, rimangono i concetti forti.

Grillo parla di inquinamento (presenta la Biowashball, una palla miracolosa che permetterebbe di lavare i panni sporchi in lavatrice senza detersivi, secondo Beppe funziona e sporca dei panni e li mette in lavatrice, anche se però, almeno a Crotone dimenticherà di far vedere il risultato ma nello spettacolo distribuito per Dvd, registrato a Novembre a Mantova, i panni sono risultati puliti ma in rete è forte il dibattito sulla cosa), di energia: che bisogno c’è di costruire nuove centrali se poi solo nelle nostre case sprechiamo una quantità enorme di energia.

Iniziamo a costruire, ha detto Grillo, case più adeguiate e che producano e non consumano energia!

Beppe parla e continua a fare nomi, parla contro i banchieri, gli industriali, contro la Fiat, contro Moratti, contro la famiglia Marcegaglia e la Benetton (“che guadagna con le nostre autostrade per poi comprarci la lana per fare queste cazzo di magliette” ed è così preso dalla cosa che Beppe toglie letteralmente un moglione ad un ragazzo vicino a lui e lo sbatte a terra) ma non è qualunquismo, Grillo dà dati, mostra interviste a specialisti, documenti, fa vedere tabelle.

Sapete a chi è stata affidata la vice presidenza della principale banca italiana, Mediobanca? L’ex Banca di Cuccia.

Alla figlia di Berlusconi, Marina, mentre come amministratore delegato è stato messo Tronchetti Provera. Assurdo! Credete sia possibile una cosa simile in qualsiasi altro paese d’Europa?
Nicolino De Biase e Rossella Rizzuto, due dei pochi scandalesi visti al Palamilone. Foto Rosario Rizzuto
n godibilissimo spettacolo, due ore filate lisce come l’olio iniziate facendo vedere delle slide su un discorso di Kennedy e terminato in una bara: Grillo sale sul palco ed entra nella bara dalla quale parla con il pubblico crotonese… quando ne esce saluta, fa alzare il pubblico e, mentre sui 3 schermi giganti scorrono i volti di noti personaggi della politica, invita il pubblico a mandarli tutti a fanculo.

Segue l’applauso finale di un pubblico divertito e commosso che però, domani tornerà a votare Veltrusconi!!!

[Rosario Rizzuto]

 

Le foto, oltre che su Picasa, le trovate anche su Area Locale.

[12.12.08]

Fenomenale Beppe Grillo!!!

Mamma che vi siete persi ieri sera.
Al PalaMilone il nostro Beppe Grillo ha fatto uno spettacolo fenomenale.

Ho troppe cose da dirvi e poco tempo.

Per ora godetevi queste foto (Avete notato come è dimagrito Beppe Grillo?! vi giuro: da oggi mi metto a dieta anche io!):

Beppe Grillo a Crotone e Meetup Calabria

Stasera Beppe Grillo al PalaMilone di Crotone

Beppe Grillo. Foto dalla retePer chi ancora non lo sapesse, stasera alle 21,15 al PalaMilone di Crotone c’è lo spettacolo di Beppe Grillo.

Io sarò presente col Meetup di Crotone e gli altri Meetup della Regione e dovremmo intervenire durante lo spettacolo
Delirio Tour. Foto da: www.arealocale.com
Forse è ancora possibile trovare qualche biglietto presso la Top Teen di Crotone o negli altri punti vendita della Regione che trovate nell’articolo di Area Locale sulinkato.

E’ assurdo non esserci!!!

Domenica sera…

Tra Beppe Grillo (di cui sto vedendo il Dvd "Delirio" che avevo ritirato e ho trovato a casa come regalo di ben tornato!) e il commento di Maria (Ciao Rosario ti invidio tantissimo!! piacerebbe tanto anche a me trascorrere qualche giorno in Germania, soprattutto questo periodo di festa. le foto sono bellissime! comunque voglio farti i complimenti perchè nonostante sei andato lì per lavorare hai fatto di tutto per tenerci informati! SEI UN GRANDE!!!!! Maria….) nonostante la sconfitta dello Scandale, chiudo proprio una bella giornata.

Anche se stamane nella neve di St. Georgen avevo caldo e ora ho freddo in questa sola cucina!

Notte a tutti.

Marco Travaglio parla di Berlusconi

Vicini vicini: By.Ros e Beppe Grillo!!!

Oggi ho provato a cercare il mio Blog su Liquida e siccome ho supposto (giustamente) che fossero elencati in ordine alfabetico di titolo sono andato alla lettera "I" (Il Blog di By.Ros).

Infatti l’ho trovato ma la mia sorpresa è stata grande quando mi sono accorto di essere proprio subito dopo Il Blog di Beppe Grillo: è solo un discorso alfabetico ma fa senso vedere il titolo del mio blog vicino a quello del grande Beppe!!!
Ecco la prova! Il Blog di By.Ros vicino a quello di Beppe Grillo

Una canzone su Berlusconi

Secondo video registrato al raduno dei responsabili dei Meetup di Beppe Grillo.

Silvio Ianni gliele canta a Berlusconi…

Antonino Monteleone a ruota libera

Ieri mattina i responsabili dei Meetup di Beppe Grillo della Calabria si sono incontrati a Lamezia Terme, presso l’agriturismo Trigna, per discutere sul da farsi in vista dell’arrivo di Beppe Grilo che mercoledì 10 Dicembre si esibirà al PalaMilone di Crotone.

Tra i presenti un piccolo Travaglio calabrese, Antonino Monteleone, con il quale ho registrato il segunte video:


Dal sito di Beppe Grillo

2 Novembre 2008

La nuova P2 e le vecchie BR

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Licio Gelli: "Solo Berlusconi può andare avanti…"

Licio Gelli: ”Se tornassero le Brigate Rosse ci sarebbero ancora piu’ stragi: il terreno e’ molto fertile perche’ le BR potrebbero trovare molti fiancheggiatori a causa della poverta’ che c’e’ nel Paese”. E’ un avviso ai naviganti? A P2, PDL, PDmenoelle e criminalità organizzata?
Gelli ha ragione, il terreno è MOLTO fertile. Le cause sono due: l’economia che farà a pezzi il nostro Paese nel 2009 con milioni di nuovi disoccupati. L’impossibilità di controllare l’informazione rispetto agli anni di piombo. Allora si uccideva Pecorelli e si stava tranquilli per un decennio. Oggi si dovrebbe mettere la mordacchia alla Rete. Ci proveranno, ma forse è troppo tardi, forse è troppo difficile.
Tanta gente, un fiume di giovani, sa tutto di Dell’Utri e di Andreotti, il condannato e il prescritto, senatori della Repubblica (una volta un titolo d’onore, oggi fa ribrezzo). La coppia ospite della trasmissione "Venerabile Italia" condotta da Gelli su Odeon TV. I ragazzi sanno chi è Gelli, sanno delle infiltrazioni dei servizi segreti nelle stragi di Stato. Sanno del depistaggio operato da Gelli nella strage di Bologna, 85 morti e 200 feriti, sentenza definitiva della Cassazione.
La pagliacciata del camion bianco di Piazza Navona e le parole di Cossiga sono i segnali di una nuova strategia della tensione. Nuova perchè non ci sono più partiti contro partiti. Ma cittadini contro politici. Basteranno gli stadi? Si dovrà interrompere il campionato per rinchiudere i manifestanti. Le BR non torneranno, i cittadini incazzati e senza futuro invece sono pronti. Quando si accorgeranno di non avere più niente da perdere, chi potrà fermarli? Gelli lo sa. I suoi migliori allievi, dallo psiconano a Cicchitto, sono al Governo. E’ come se ci fosse lui. Infatti ha chiesto il copyright sul Piano di Rinascita Democratica. Gli altri si prendono i meriti mentre lui sta rinchiuso a Villa Wanda con il grembiulino liso.
Prevenire è meglio che curare. L’esercito nelle strade sta diventando un’abitudine, come in Colombia. L’Italia del resto è la portaerei mondiale della cocaina. Il cittadino informato è un cittadino incazzato. Il cittadino informato e disoccupato può diventare un terrorista della libertà. Disinformare e occupare allo stesso tempo è un’equazione difficile da risolvere. La P2 al governo ci sta lavorando giorno e notte. Il tempo fugge e forse, tra poco, anche i piduisti. Loro non molleranno mai, noi neppure.

(Fonte: Beppegrillo.it)

Il comico Beppe Grillo candidato al Senato in Calabria: si tratta di un ominino ma ci casca anche il Tg 3 della Calabria!!!

C’è cascato anche il Tg 3 regionale della Calabria: il comico Beppe Grillo candidato capolista al Senato in Calabria (ma anche nel resto d’Italia) con la lista "No Euro" così ha appena finito di enunciare Gregorio Corigliano.

Ma il brezzolato giornalista calabrese forse non sa usare internet perchè basta scrivere Grillo candidato su Google per capire che c’è sì un Beppe Grillo candidato capolista al Senato un po’ in tutta Italia, ma non si tratta del comico genovese ma di un omonimo imprenditore del Sud.

Leggete l’articolo della Stampa.it per saperne di più non prima di aver fatto insieme a me i COMPLIMENTI ALL’ATTENTO TG 3 REGIONALE E A TUTTA LA REDAZIONE CALABRESE:

"Beppe Grillo candidato al Senato? La notizia arriva dal palazzo di Giustizia di Bologna dove i cronisti dell’Ansa hanno iniziato a scorrere le liste dei candidati alle Politiche. Tra i simboli presentati c’è anche quello «Lista del Grillo-No Euro» e il capolista al Senato è il comico genovese. Candidato premier Renzo Rabellino. Possibile? Possibile: nome e cognome coincidono. I primi ad essere sorpresi sono proprio i grillini di Bologna, la città che ha tenuto a battesimo il Vaffa-day: «Non ci credo. Non può aver detto di non votare e poi presentarsi alle elezioni. Sarebbe incoerente con i principi del V-Day», commenta Lorenzo Alberghini, uno degli organizzatori.

E in effetti Alberghini ha ragione. Grillo, raggiunto telefonicamente, cade dalle nuvole e spiega di non saperne niente, e di non essere lui il candidato. Il comico sa solo che sono state presentate liste che richiamano il suo cognome. Chi le ha presentate? Se si seguono le tracce lasciate sul web dalla formazione No Euro si arriva a Torino, in via san Donato, uno dei quartieri più popolari e multietnici della città. E’ lì che da anni lavora quel Renzo Rabellino, ex consigliere della Lega Nord nei primi Anni Novanta, e adesso candidato premier di una composita alleanza di cui fanno parte i pensionati e invalidi, la Lega Padana al Nord e la lista Forza Roma nel Lazio. E ancora: i Moderati, No privilegi politici, la lista dell’Automobilista. E’ lui il regista dell’operazione «Alias». Già, perché il signor Beppe Grillo esiste, di professione non fa il comico ma l’imprenditore, non è nato a Genova ma in una città del Sud e ha una sessantina d’anni.

«L’abbiamo conosciuto – racconta Rabellino – durante uno dei nostri banchetti dove spieghiamo ai cittadini la grande truffa dell’euro. Si è fermato a parlare con noi e poi si è presentato. Piacere: Beppe Grillo». Nella mente di Rabellino e dei suoi è scattato qualcosa: «E’ più di un anno che ci ragioniamo anche perché noi condividiamo il 99% delle posizioni del comico». Nelle scorse settimane l’operazione entra nel vivo e si formalizza la proposta di candidatura: «Ha reagito con grande entusiasmo. E così siamo partiti», racconta Rabellino. L’operazione «Alias» è stata pianificata nei minimi dettagli. I militanti della lista No Euro sono partiti da Torino e per quindici giorni hanno bivaccato davanti al Viminale per essere i primi alle 8 del mattino del 29 febbraio a consegnare un simbolo che si richiama al grillo parlante di Collodi ma che punta a presentarsi come «la voce critica ma veritiera degli italiani e del malcontento che attraversa l’Italia». Il regista spiega: «E’ dal 2003 che noi denunciamo, inascoltati, gli effetti distruttivi dell’euro che ha solo fatto arricchire i banchieri e scavato voragini sociali». Poi è arrivato Grillo e «noi condividiamo buona parte delle sue critiche».

Non è la prima volta che Rabellino si cimenta nella caccia all’Alias. Aprile 2001, elezioni comunali di Torino. Il candidato del centrodestra si chiama Roberto Rosso, è un vercellese, parlamentare e coordinatore regionale di Forza Italia. Il centrosinistra, dopo la scomparsa di Domenico Carpanini, schiera Sergio Chiamparino. I sondaggi parlano di un testa a testa. A sorpresa spunta un altro aspirante primo cittadino e una lista con la scritta Rosso sindaco. Il signore in questione arriva da Milano, il nome di battesimo è Gianfranco e di professione fa il giornalista. Lo sostiene il comitato Torino Libera? Chi c’è dietro? Naturalmente Rabellino. Come finì? A carte bollate – l’azzurro Rosso si rivolse alla procura – e con la vittoria di Chiamparino.

Adesso la storia si ripete. Rabellino non è pentito e a chi gli domanda se non si sente un truffatore o uno che prende per i fondelli gli italiani risponde così: «E’ il sistema che racconta balle e che truffa gli italiani. Se io non avessi trovato un omonimo di Grillo quando mai lei mi avrebbe cercato per parlare del programma politico di No Euro?». E aggiunge: «Siamo contro la casta della politica e contro la casta dei giornalisti. In un sistema scorretto non abbiamo fatto niente di male. Cerchiamo solo di dare visibilità alle nostre idee».".  

Acquistate il Dvd sul V-Day dell'8 settembre per aiutare a preparare quello del 25 aprile

E’ facile esprimere solidarietà a parole, manifestare la propria vicinanza a Beppe Grillo caricando i suoi banner sul proprio blog, ricopiando qualche suo post.

E’ facile, molto facile e non costa nulla.

Certo è un bene ma nulla di più.

Il 25 aprile 2008, però, ci sarà il secondo V-Day, dopo quello dell’8 settembre 2007, questa volta per la Libera Informazione.

Organizzare una manifestazione simile ha dei costi e per finanziare il tutto Beppe Grillo ha realizzato un Dvd sul primo V-Day tenutosi a Bologna: "Parlamento Pulito", che viene messo a disposizione sul sito di Grillo.

Per questo Dvd il prezzo lo decide ognuno di noi (anche gratis pagando solo 4,05 Euro per le spese di spedizione se acquistato con carta di credito altrimenti c’è da pagare anche il balzello del contrassegno ma sono soldi che non vanno a Grillo sia chiaro), un Dvd ad offerta libera insomma.

Il mio è arrivato Mercoledì 5 Marzo ed ho offerto alla causa 10 euro più le spese di spedizione (grazie alla carta di credito di mia sorella Maria ho risparmiato il contrassegno).

Se volete anche voi contribuire alla causa, diventare parte attiva per cercare di cambiare le cose, potete acquistare il Dvd cliccando qui.

Per di più il Dvd è anche interessante e molto bello, con interventi oltre che di Grillo anche di Marco Travaglio, Sabina Guzzanti, Massimo Fini, Maurizio Pallante, i ragazzi di Ammazzatecitutti con Aldo Pecora, Luciano Ligabue, Alessandro Bergonzoni, il commovente intervento di Lino e Patrizia Aldrovandi (cliccate sui loro nomi per aprire il blog dedicato al loro figlio che non c’è più e per conoscere la vera storia di un omicidio di Stato o meglio realizzato da animali di Stato), genitori di Federico il ragazzo ucciso da quattro poliziotti di MERDA!!! (quelli non tutti) e tanti altri.

Contribuiamo tutti assieme perchè solo insieme ce la possiamo fare!

Quoto e condivido tutto pienamente

24 Febbraio 2008

Napoli, scusa.

Greenpeace_Napoli.jpg

Clicca il video

Ieri sera a Napoli ho chiesto scusa a tutti i Campani.

"Scusa. Sono qui per chiedervi scusa a nome di tutti gli italiani.
Nel 1861 siete stati annessi dai piemontesi con una guerra di occupazione. Napoli era una delle capitali di Europa. Con Vittorio Emanuele II è diventata la capitale dell’emigrazione. I Savoia si sono portati via la cassa del Regno e vi hanno mandato il generale Cialdini. Decine di migliaia di campani sono stati massacrati. Prima dei piemontesi erano sudditi del Regno delle Due Sicilie. La mattina dopo erano briganti. La tecnica è sempre la stessa: prima ti infangano, poi ti ammazzano o ti manganellano. Napoli è la capitale mondiale della spazzatura. Sporca, schifosa. E’ su Newsweek, sul Time, su Le Monde. Siete dei benefattori. Smaltite i rifiuti tossici da tutto il mondo, e soprattutto, dalle imprese del Nord Italia. Avvelenare la Campania gli costa meno che smaltire le scorie nocive. Chi ci guadagna? Il prodotto interno lordo!
Dopo l’unificazione con l’Italia non siete più un popolo, siete lazzaroni, camorristi, feccia, cafoni. Voi che avete avuto Cuma e Capua migliaia di anni fa. La civiltà greca, quella etrusca, quella romana. Oggi siete prigionieri in casa vostra. Non sapete neppure più chi siete. Vi chiedo scusa per la Camorra, per Bassolino, per Veltroni, per Berlusconi, per la Iervolino, per Cirino Pomicino. Vi chiedo scusa per Mussolini, per il fascismo, per due guerre mondiali, per le leggi razziali, per le navi piene di emigranti. Scusa per aver ridotto una delle più belle città del mondo a uno spot pubblicitario della monnezza.
Tenímmoce accussí: ánema e core…nun ce lassammo cchiù, manco pe’ n’ora…stu desiderio ‘e te mme fa paura…

Dall’altra parte dell’Adriatico un piccolo Stato è appena diventato indipendente. E’ il Kosovo, ha due milioni di abitanti. Voi siete sei milioni in Campania e chissà quanti milioni in giro per il mondo. Avete una storia millenaria. Lo Stato Italiano vi ha ridotto a un letamaio. Diventate kosovari. Fate un referendum per diventare indipendenti. Io appoggerò la vostra campagna. Proponete un plebiscito per il ritorno dei Borboni. Peggio di così non potete essere governati. Vi hanno tolto anche la parola. La lingua napoletana è stata riconosciuta dall’UNESCO, ma non dalle scuole italiane. La mozzarella di bufala non la mangia più nessuno. Hanno paura che sia radioattiva. La vostra agricoltura è in ginocchio. Dovete esportare i pomodori di nascosto. Stampare sulle scatole di conserva: “made in China” per contrabbandarle in Europa. Il Governatore del Veneto ha lanciato una campagna pubblicitaria in Germania. Per spiegare a tutti i tedeschi che il Veneto è diverso dalla Campania. Caorle è meglio di Ischia e di Capri. La civiltà si ferma sul Piave: una volta mormorava, adesso vomita il sindaco Gentilini.
La Campania è un laboratorio politico. Quello che succede qui succederà in tutta Italia. La distanza tra i cittadini e le istituzioni da voi non c’è più, hanno introdotto il manganello consapevole. Quello che colpisce a ragion veduta le donne e i vecchi con le braccia alzate a Pianura e a Savignano Irpino. Il manganello quasi consapevole del G8 di Genova, della Val di Susa, da voi si è evoluto, ha trovato una rappresentazione matura, più democratica.
Tenímmoce accussí: ánema e core…nun ce lassammo cchiù, manco pe’ n’ora…stu desiderio ‘e te mme fa paura…

Scusa. Voglio chiedervi scusa per l’inceneritore di Acerra. Per l’Impregilo. Per i vostri politici scelti dai partiti nazionali. Per Veronesi che è capolista di Veltroni in Lombardia e ha tre anni in più di De Mita. Per Prodi che vuole regalarvi tre nuovi inceneritori. In Lombardia ci sono decine di inceneritori, le strade sono pulite, ma c’è una diffusione di tumori da far paura. Vi chiedo scusa per le malattie dovute ai rifiuti radioattivi sepolti nelle vostre terre senza che nessuna autorità abbia mosso un dito in vent’anni. Vi chiedo scusa per la diossina e le nanoparticelle da incenerimento che respirerete insieme al cancro. Quante autorità avete pagato con le vostre tasse? Magistrati, ASL, amministratori pubblici, Regione, Province, Comuni, Comunità Montane, Polizia, Carabinieri, Guardie Forestali, Vigili del Fuoco, Polizia Municipale, Nettezza Urbana, deputati, senatori. Tutti nostri dipendenti. Quante migliaia di persone sono state stipendiate per salvarvi da questo disastro? Perché ci fosse Giustizia, per evitare questa Chernobyl della spazzatura? A cosa servono? Perché sono lì?
Il mondo guarda Napoli. Siete a un punto di non ritorno. Napoli è all’anno zero. Come Berlino nel 1945 dopo i bombardamenti. E’ un’occasione storica, unica per ripartire. Per una Rinascita Campana. Riprendete in mano il vostro passato, la vostra lingua e la vita dei vostri figli. Il vostro territorio. Se volete potete cambiare le cose. Nulla è impossibile per chi è nato qui. Quello che viene deciso a Roma non è importante, voi siete importanti. L’Italia di Beppe Grillo vi chiede scusa, l’altra Italia vi giudica e vi manganella. La Storia è passata di qui e ci tornerà presto. Però, dategli una mano.
Per un Nuovo Rinascimento.
Tenímmoce accussí: ánema e core…nun ce lassammo cchiù, manco pe’ n’ora…stu desiderio ‘e te mme fa paura…"

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del 17 febbraio 2008

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23 Febbraio 2008

Il giorno del rifiuto

munnezza_day_400.jpg

DIRETTA DA NAPOLI DEL "MONNEZZA DAY". OLTRE A ME SARANNO PRESENTI FRANCA RAME, EDOARDO BENNATO, MAURIZIO PALLANTE E TANTI ALTRI.

Il Munnezza Day è visibile anche su SKY canale 906

VIDEO della conferenza stampa a Napoli di Beppe Grillo:

SKY_Napoli.jpg

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Presidente Napolitano non sciolga le Camere!

O sono scemo io o lo è lui, Berlusconi.

Il problema dell’attuale legge elettorale non è, secondo me, solo quello della stabilità.

"Visto che sono sicuro vincere e giusto votare ora e subito con questa legge" dice di fatto Berlusconi ben consapevole di quanto la legge sia assurda anche se fa finta non saperlo.

Il problema del Porcellum, come è stata chiamata questa legge assurda fatta dallo stesso Berlusconi per cercare di recuperare il gap con la sinistra alla precedenti elezioni, è che Berlusconi potrebbe fare eleggerre chi vuole lui.

Paradossalmente potrebbe far eleggere tutti delinquenti e condannati anche per mafia o omicidi e nessuno ci potrebbe fare niente.

Potrà fare eleggere Clemente Mastella, la moglie di questo, Cuffaro, Cirino Pomicino, Gerry Scotti, Emilio Fede,  il suo giardiniere, la sua badante, forse anche Totò Riina, il proprio cavallo e via dicendo?

Vi sembra poco?

Che c’era di male e quale era il problema a rinviare le elezioni dopo la riforma della legge elettorale se non la paura del Berlusca di perdere l’attuale virtuale vantaggio?

E poi perchè si deve fare come dice l’attuale minoranza del Parlamento?

IO NON MI RASSEGNO!!!

Lo so che è impossibile ma spero che Napolitano non sciolga le Camere: non diamo il Parlamento IN MANO ai cavalli di Berlusconi!!!

Beppe Grillo l’altro giorno ha scritto: "L’Italia è una democrazia avanzata fondata sulla legalità. Le leggi sono il suo punto di forza. Sono così tante, tra le 300.000/350.000, che nessuno le conosce tutte. Per ogni disposizione c’è il suo contrario, la sua eccezione, la sua interpretazione giuridica. Il numero di avvocati della città di Roma è pari a quello di tutta la Francia.
Da qualche legislatura gli italiani si fanno eleggere per migliorare le leggi. Vogliono legiferare per i reati commessi prima di essere eletti. Prima il peccato, poi l’autoassoluzione. Innocenti per aver commesso il fatto. E’ anche un’opera sociale la loro. Insieme a un presidente del Consiglio sono assolti, per fare un esempio legislativo, tutti coloro che hanno commesso falso in bilancio. Un ex reato che è ora possibile commettere rimanendo onesti.
Lo psiconano ha tracciato la via della autolegislazione. Va estesa, democraticamente, a tutti. E’ come l’autocertificazione. Chiunque, in base alle sue esigenze, si fa la sua legge, la autoapprova e la deposita in Comune. Se la legge entra in conflitto con quella di un altro cittadino, il passo successivo è l’applicazione della legge del più forte. In caso di decesso di uno dei due contendenti, il sopravvissuto godrebbe comunque dell’indulto.
L’autolegislazione farebbe emergere la pancia del Paese, quella che non vuole, giustamente, farsi processare per reati che la riguardano mentre gli altri la fanno sempre franca. Il tutto senza dover ricorrere ad atti costosi come la corruzione di giudici, o la compravendita di giornalisti, che non sono alla portata di tutte le tasche. Un
foglio di carta semplice, una legge fai da te, una firma. E finalmente la libertà di delinquere.
E’ già iniziata la campagna elettorale: “Furto libero e onesto per tutti
".

Impiccate Mimmo Crea!

Ieri mi sono limitato a segnalare un link della notizia nel box messaggi.

Ho voluto far sedimentare la notizia, se avessi scritto avrei fatto danni (ora ne stanno parlando su Rtl 102,5) ma non è che la rabbia mi sia passata, anzi!

Domenico Crea non è una bravissima persona!
Il Fac Simile elettorale di Domenico Crea alle ultime elezioni regionali. Foto dalla rete
Quello che avrebbe fatto è assurdo e abominevole, nessuno lo dice apertamente ma a parte i soldi che avrebbe rubato e avrebbe fatto rubare a manbassa, il consigliere regionale ex Udc, ex Margherita (8.212 voti dubbi i suoi), corteggiato dall’Udeur di Cirino Pomicino, ora nella Nuova (ma va!!!) Dc di Rotondi, di fatto viene fortemente sospettato di essere coinvolto nell’UCCISIONE del Presidente del Consiglio Regionale, Francesco Fortugno.

Sulla foto segnaletica scrivono che era un medico, ma si vede che ha un’espressione da persona poco raccomandabile.

"All’epoca le mie tre braccia erano Pino, Bruno e il mongolo di Sandro. Mi hai capito? e sono tutti miliardari… Il più fesso di loro è miliardario" questo uno dei tanti illuminanti discorsi intercettati dagli inquirenti.

Per Mimmo Crea i 10.000 euro al mese "guadagnati" da un consigliere regionale sono briciole rispetto a quello che si può guadagnare ("2.000 miliardi – di lire - me li gestivo io per i cazzi miei" dice) a modo suo "elegantemente".

E poi la clinica, Villa Anya, degli orrori, pazienti morti nella sua clinica (data in mano alla moglie Angela Familiari, al figlio Antonio e alla moglie di questo Laura Autelitano) e fatti figurare deceduti nell’ospedale di Melito Porto Salvo, pazienti abbandonati a se stessi, alle cure esclusive di infermieri (medici non ce ne sono quasi mai) che "fanno fuori i pazienti" nell’attesa che il dottorino torni dall’asilo dove ha accompagnato il figlio.

Il nostro presidente della giunta regionale, Agazio Loiero, ha mangiato per mesi al fianco di Mimmuzzu e non si è mai accorto di niente, NON SI DIMETTE ma dice che si costituirà parte civile nel processo.

Siamo all’assurdo!!!

Sono contrario alla pena di morte per principio, fermo sostenitore che Saddam Hussein non doveva essere impiccato, ma Mimmo Crea, se saranno confermate le occuse  e sarà dimostrata la sua colpevolezza, !

Reset! Ora!

Se ci svegliamo, forse, ce la possiamo ancora fare!!! 

Senza cambiare una virgola, titoli di coda compresi :-)

Il grande legislatore

V2-day_Fede_Berlusconi.jpg
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Lo psiconano ha già iniziato la campagna elettorale. Alla sua età gli rimane poco tempo per rovinare in modo definitivo l’Italia. Ha appena concluso in Senato la campagna acquisti con Dini e Mastella. Topo Gigio Veltroni è stato opzionato. Il suo dovere di sfasciare la maggioranza l’ha fatto. Prenderà il posto di D’Alema nella casa circondariale delle libertà e scriverà tanti libri sull’Africa per la Mondadori. Palleggerà anche, di tanto in tanto, con Ronaldo e Cafù nella villa di Arcore.
Testa d’asfalto ha già pronto il suo programma elettorale. Una “
legge semplicissima” per limitare le intercettazioni "soltanto alle indagini per terrorismo, mafia e camorra". Un atto dovuto ai delinquenti politici, con cinque anni di carcere per chi effettua intercettazioni illegali o le divulga. E, in caso di pubblicazione, "due milioni di multa all’editore".
Non capisco questa prudenza. Perché autorizzare le intercettazioni alla mafia? Togliamo anche quelle. E anche alla camorra. Per il terrorismo varrebbe la pena di specificare: quello rosso e basta. Se è nero, non vale. Intercettazioni solo per i comunisti terroristi. Se lo psiconano deve fare una legge del cazzo, tanto vale che la faccia bene. Metti che qualche suo amico sia amico degli amici e riceva una telefonata… e che il giudice non sia in vendita. Sarebbe imbarazzante.
La scena della sconfitta di Prodi a Palazzo Madama è un miraggio. Dicono che abbia perso Valium. Non è vero, hanno perso tutti. In aula c’erano le persone che hanno distrutto il Paese. All’appello non mancava nessuno. Festeggiavano, mangiavano mortadella, sputavano, inciuciavano, stappavano spumante, svenivano, insultavano. Il Senato è stato per qualche ora la più grande discarica d’Italia. Questi signori sono nostri dipendenti. Dobbiamo riprendere in mano la nostra vita. Non è quella cosa miserabile che ci hanno fatto credere.
Lo psiconano tiene l’Italia in ostaggio da quindici anni. Altri cinque anni non li reggerebbe nessuno. Neppure lui, con o senza le intercettazioni.

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No comment, dal Blog di Beppe Grillo la parola a MARCO TRAVAGLIO…

Hanno arrestato l’UDEUR!

Se avete tempo leggetevi i commenti, ma prima che li cancellino!!! By.Ros

Ricevo e pubblico una lettera di Marco Travaglio:

"Caro Beppe,
siamo tutti costernati e affranti per quanto sta accadendo al cosiddetto ministro della Giustizia Clemente Mastella e alla sua numerosa famiglia, nonché al suo partito, che poi è la stessa cosa. Costernati, affranti, ma soprattutto increduli per la terribile sorte che sta toccando a tante brave persone. Infatti, oltre alla signora Sandra, presidente del Consiglio regionale della Campania, sono finiti agli arresti il consuocero Carlo Camilleri, già segretario provinciale Udeur; gli assessori regionali campani dell’Udeur Luigi Nocera (Ambiente) e Andrea Abbamonte (Personale); il sindaco di Benevento dell’Udeur, Fausto Pepe, e il capogruppo Udeur alla Regione, Fernando Errico, e il consigliere regionale dell’Udeur Nicola Ferraro e altri venti amministratori dell’Udeur. In pratica, hanno arrestato l’Udeur (un mese fa era finito ai domiciliari l’unico sottosegretario dell’Udeur, Marco Verzaschi, per lo scandalo delle Asl a Roma, mentre un altro consigliere regionale campano, Angelo Brancaccio, era finito in galera prima dell’estate quando era ancora nei Ds, ma appena uscito di galera era entrato nell’Udeur per meriti penali). Mastella, ancora a piede libero, è indagato a Catanzaro nell’inchiesta "Why Not" avviata da Luigi De Magistris e avocata dal procuratore generale non appena aveva raggiunto Mastella, che intanto non solo non si era dimesso, ma aveva chiesto al Csm di levargli dai piedi De Magistris. S’è dimesso invece oggi, Mastella, ma per qualche minuto appena: poi Prodi gli ha respinto le dimissioni, lasciandolo al suo posto che – pare incredibile – ma è sempre quello di MINISTRO DELLA GIUSTIZIA. La sua signora, invece, non s’è dimessa (a Napoli, di questi tempi, c’è perfino il rischio che le dimissioni di un politico vengano accolte): dunque, par di capire, dirigerà il Consiglio regionale dai domiciliari, cioè dal salotto della villa di Ceppaloni.

Al momento nessuno sa nulla delle accuse che vengono mosse a lei e agli altri 29 arrestati. Ma l’intero Parlamento – con l’eccezione, mi pare, di Di Pietro e dei Comunisti Italiani – s’è stretto intorno al suo uomo più rappresentativo, tributandogli applausi scroscianti e standing ovation mentre insultava i giudici con parole eversive, che sarebbero parse eccessive anche a Craxi, ma non a Berlusconi: insomma la casta (sempre più simile a una cosca) ha già deciso che le accuse – che nessuno conosce – sono infondate e gli arrestati sono tutti innocenti. A prescindere. Un golpetto bianco, anzi nero, nerissimo, in diretta tv.

Nessuno, tranne Alfredo Mantovano di An, s’è domandato come facesse il ministro della Giustizia a sapere che sua moglie sarebbe stata arrestata e a presentarsi a metà mattina alla Camera con un bel discorso scritto, con tanto di citazioni di Fedro: insomma, com’è che gli arresti vengono annunciati ore prima di essere eseguiti? E perché gli arrestandi non sono stati prelevati all’alba, per evitare il rischio che qualcuno si desse alla fuga? Anche stavolta, la fuga di notizie è servita agli indagati, non ai magistrati. E, naturalmente, al cosiddetto ministro.

Il vicepresidente del Csm Nicola Mancino, anziché aprire una pratica a tutela dei giudici aggrediti dal ministro, ha subito assicurato "solidarietà umana" al ministro e ai suoi cari (dobbiamo prepararci al trasferimento dei procuratori e del gip di Santa Maria Capua Vetere, sulla scia di quanto sta accadendo per De Magistris e Forleo?). Il senatore ambidestro Lamberto Dini ha colto l’occasione per denunciare un "fatto sconvolgente: i magistrati se la prendono con le nostre mogli" (la sua, Donatella, avendo fatto fallimento con certe sue società, è stata addirittura condannata a 2 anni e mezzo per bancarotta fraudolenta, pena interamente indultata grazie anche a Mastella). Insomma, è l’ennesimo attacco ai valori della famiglia tradizionale fondata sul matrimonio: dopo l’immunità parlamentare, occorre una bella immunità parentale. Come fa osservare la signora Sandra Lonardo in Mastella dai domiciliari, "questo è l’amaro prezzo che, insieme a mio marito, stiamo pagando per la difesa dei valori cattolici in politica, dei principi di moderazione e tolleranza contro ogni fanatismo ed estremismo". Che aspettano a invitarli a parlare alla Sapienza?." Marco Travaglio

Si è dimesso il ministro Mastella

EVVai… vai… vai… vai..

Sia lode a Dio, siano ringraziati i cieli:

IL MINISTRO MASTELLA SI E’ DIMESSO.

W l’Italia, W la Giustizia, W Beppe Grillo, W tutti noi!!!

L'ex ministro Mastella con la moglie Sandra Lonardo. Foto Emblema da Corriere.it

Volete farvi due

Volete farvi due risate?

Veltroni ha mentito in pubblico a milioni di italiani in diretta televisiva. Nel programma di Fabio Fazio: "Che tempo fa" nel 2006. Voi comprereste una macchina usata o un partito democratico da un bugiardo? La televisione permette di dire il falso. Nessuno lo ricorderà. Nessun giornalista servo lo ricorderà. La Rete invece ha una memoria formidabile.
Topo Gigio disse, prima di essere eletto sindaco part time di Roma per la seconda volta, che dopo il mandato si sarebbe ritirato dalla politica. E affermò con aria di sfida: "Vedremo se sarà vero o no”. Ebbene, sappiamo che è falso. In un altro Paese la sua carriera sarebbe finita, da noi è appena iniziata.

Testo:
"Fabio Fazio: Dicono che lo scontro dovrebbe essere tra lei e Casini. Questa voce a lei è arrivata mai?
Walter Veltroni: Guardi, sono arrivate tante voci. Sull’Economist c’era scritto Fini ed io.
Fabio Fazio: Lei c’è sempre però. Questa è la costante.
Walter Veltroni: E’ la sicurezza che non ci sarò. Il fatto di esserci sempre è la garanzia che io non ci sarò. Davvero io considero che se farò di nuovo il sindaco di Roma nei prossimi cinque anni, alla fine di questo secondo quinquennio io avrò concluso la mia esperienza politica.
Fabio Fazio: Davvero?
Walter Veltroni: Sì, perché non bisogna fare politica a vita: bisogna continuare a fare le cose nelle quali si crede facendo altro. Ci sono tante cose che si possono fare. So che quando dico questo tutti mi guardano dicendo "Eh guarda che furbacchione, dice così ma non è vero!". Ne parleremo tra cinque anni, vedremo tra cinque anni se sarà vero o no."

(Fonte: www.beppegrillo.it)

Senza parole…

Dal Blog di Beppe Grillo…

La legge Levi-Prodi e la fine della Rete

Ricardo_Franco_Levi.jpg

Ricardo Franco Levi, braccio destro di Prodi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, ha scritto un testo per tappare la bocca a Internet. Il disegno di legge è stato approvato in Consiglio dei ministri il 12 ottobre. Nessun ministro si è dissociato. Sul bavaglio all’informazione sotto sotto questi sono tutti d’accordo.
La legge Levi-Prodi
prevede che chiunque abbia un blog o un sito debba registrarlo al ROC, un registro dell’Autorità delle Comunicazioni, produrre dei certificati, pagare un bollo, anche se fa informazione senza fini di lucro.
I blog nascono ogni secondo, chiunque può aprirne uno senza problemi e scrivere i suoi pensieri, pubblicare foto e video.
L’iter proposto da Levi limita, di fatto, l’accesso alla Rete.
Quale ragazzo si sottoporrebbe a questo iter per creare un blog?
La legge Levi-Prodi obbliga chiunque abbia un sito o un blog a dotarsi di una società editrice e ad avere un giornalista iscritto all’albo come direttore responsabile.
Il 99% chiuderebbe.
Il fortunato 1% della Rete rimasto in vita, per la legge Levi-Prodi, risponderebbe in caso di reato di omesso controllo su contenuti diffamatori ai sensi degli articoli 57 e 57 bis del codice penale. In pratica galera quasi sicura.
Il disegno di legge Levi-Prodi deve essere approvato dal Parlamento. Levi interrogato su che fine farà il blog di Beppe Grillo risponde da perfetto paraculo prodiano: “Non spetta al governo stabilirlo. Sarà l’Autorità per le Comunicazioni a indicare, con un suo regolamento, quali soggetti e quali imprese siano tenute alla registrazione. E il regolamento arriverà solo dopo che la legge sarà discussa e approvata dalle Camere”.
Prodi e Levi si riparano dietro a Parlamento e Autorità per le Comunicazioni, ma sono loro, e i ministri presenti al Consiglio dei ministri, i responsabili.
Se passa la legge sarà la fine della Rete in Italia.
Il mio blog non chiuderà, se sarò costretto mi trasferirò armi, bagagli e server in uno Stato democratico.

Ps: Chi volesse esprimere la sua opinione a Ricardo Franco Levi può inviargli una mail a : levi_r@camera.it

Comunicato stampa del Pdci

Ricevo e volentieri pubblico una nota stampa, di alcuni giorni fa, di Enzo Riolo, componente del comitato politico federale Partito dei Comunisti Italiani.

Qui ad Atene noi facciamo così. Il nostro governo favorisce i molti invece dei pochi per questo è detto Democrazia. Un cittadino ateniese non trascura i pubblici affari quando attende alle proprie faccende private. Ma in nessun caso si occupa delle pubbliche faccende per risolvere le sue questioni private. Questo è quel che diceva un certo PERICLE più di tremila anni fa.
In questi giorni si fa molto chiacchiericcio sulla questione dell’antipolitica e di quel “Grillo”, che ahimè non è il nostro ex Sindaco, che vorrebbe spazzar via i partiti per attuare forme di governo qualunquiste e populistiche. Ma se questo pensiero viene applicato nelle istituzioni?
Se è vera la notizia che il Presidente della Provincia ha di sua iniziativa, prerogativa che gli conferisce la legge, nominato 3 dei 4 assessori mancanti chiudendo di fatto la crisi politica alla provincia senza aver consultato i partiti, vuol dire che il germe grillino ha pervaso anche quelle istituzioni che esso stesso cerca di abbattere.
Risolvere la crisi all’ente intermedio senza convocare i partiti è sinonimo di qualunquismo e antipolitica.
I partiti politici sono il sangue della democrazia, senza di essi si ha un’unica alternativa: la dittatura.
Il “presidente”, forse preso da tante faccende pubbliche e che spero non le usi per risolvere questioni private, dimentica che lui governa la provincia insieme ai partiti della coalizione che lo hanno sostenuto nella vittoria del giugno 2004. Coalizione con la quale aveva formalmente, come si usa in politica, stipulato un programma e un patto di alleanza per la gestione collegiale dell’ente intermedio a favore dei cittadini tutti. Molti degli accordi politici sottoscritti sono stati calpestati, Copel al PdCI, Osservatorio Ambientale ai Verdi, Società Gestione Servizi al Prc e altro. Tutte postazioni finite in mano a dirigenti dei Democratici di Sinistra e di fatto controllate dal “presidente”.
Il nascente Partito Democratico doveva essere una fase innovativa della politica italiana, ma se lo si usa per beghe personali potrebbe rivelarsi un boomerang per la sana politica. La cosa positiva è che ha accelerato l’unità a sinistra, che è l’unica vera alternativa all’antipolitica.

AnnoZero da Catanzaro: io c'ero!!!

L'auditorium di Catanzaro durante Annozero. Foto Rosario Rizzuto
Quasi una supplica "Mastella ti sei preso la Scuola lasciaci De Magistris".

Questo uno dei tantissimi cartelloni presenti nella serata di giovedì 4 ottobre 2007 nell’auditorium del Liceo Galluppi di Catanzaro da dove è stato effettuato un collegamento in diretta con la trasmissione di Rai Due, Annozero.

La Scuola è la Scuola di Magistratura che Mastella ha trasferito a Catanzaro vicino a casa sua, Benevento, De Magistris è quel Pubblico Ministero, quell’uomo di Stato il quale invece di essere aiutato dagli organi competenti nel svolgere le sue funzioni viene ostacolato e ne viene chiesto al Consiglio Superiore della Magistratura, il trasferimento in altra sede per interrompere indagini che scottano, che coinvolgono uomini di Stato non ultimo lo stesso Ministro Mastella.

C’era tantissima gente ieri sera nell’auditorium, qualche politico, Beniamino Donnici, giornalisti e uomini di tv Calabra, Lino Polimeni conduttore di Articoli 21, Antonella Grippo conduttrice di Perfidia, Gianvito Casadonte, direttore del Magna Grecia film festival  ma soprattutto tantissima gente comune, dai disoccupati di Catanzaro, al movimento "Crotone non si tocca", dai Meetup di Beppe Grillo di tutta la Calabria all’associazione "Adesso ammazzateci tutti" divenuta per l’occasione "Adesso trasferiteci tutti".

Dallo studio Michele Santoro ha coordinato i collegamenti non solo con Catanzaro (dove c’erano Sandro Ruotolo e Beatrice Borromeo) ma anche con Potenza, e poi con il giudice Clementina Forleo e venivano mostrati vari servizi tra cui un’intervista esclusiva girata ad agosto, prima che succedesse lo scandalo, proprio dal Ruotolo con Luigi De Magistris che ha raccontato cose aberranti per un  paese democratico come l’Italia.
Gli organizer dei Meetup Calabresi di Beppe Grillo. Foto Rosario Rizzuto
A Catanzaro si segue la trasmissione dal maxischermo dell’auditorium in religioso silenzio, si applaude agli interventi chiarificatori di Michele Santoro che in due parole riesce a rendere chiaro quello che illustri ospiti con troppi interessi da difendere (come per esempio il sottosegretario alla giustizia Luigi Scotti) non riescono a dire, proprio non ce la fanno e brancolano nel buio.

Fallito un primo intervento da Catanzaro, finalmente arriva anche il tempo perchè parlino i giovani di Catanzaro, tocca ad un ragazzo nemmeno 18enne aprire gli interventi e gli applausi non tardano ad arrivare poi c’è Aldo Pecora del Movimento "Adesso ammazzateci tutti" e poi Santoro stesso chiede a Beatrice Borromeo se c’è in sala Rosanna Scopelliti la figlia del giudice calabrese ucciso dalla ‘ndrangheta.
Rosanna Scopelliti e Beatrice Borromeo. Foto Rosario Rizzuto
Rosanna è lì, emozionata e commossa e racconta la storia del suo papà, forte e tenace come sempre: "Non sarò contenta finchè ogni persona responsabile dell’omicidio di mio padre non sarà in galera" e convinta – per questo è tornata in Calabria – che qualcosa stia cambiando anche nella punta d’Italia.

I presenti commentano quello a cui stanno assistendo durante le poche pause pubblicitarie, l’idea che qualcosa stia cambiando davvero è seria, molti sono soddisfatti di poter un giorno dire "io c’ero" ma se quello a cui abbiamo assistito ieri sera è andato davvero in onda per oltre due ore sul secondo canale della Rai perchè stamattina siamo sicuri che non arriveranno le dimissioni di Clemente Mastella mentre ci sarà ancora da attendere la decisione del Consiglio Superiore della Magistratura sul destino del Pm napoletano De Magistris? Perchè?

Ma le parole sono poca cosa di fronte alle immagini scattate a Catanzaro.

Nonostante i miei perchè, credo fortemente che questa volta qualcosa stia cambiando davvero, d’altra parte siamo in Italia mica in Birmania. O No? Cazzo!!!

Su YouTube il video di Marco Travaglio nel suo intervento a Bologna

Non eravate al V-Day di Bologna o davanti ai maxischermi di Crotone o di qualsiasi altra città i cui si teneva il V-Day? Quindi vi siete persi l’intervento di Marco Travaglio?!

Niente paura, potete vederlo o rivederlo qui!