
COTRONEI – Ha già quasi pronto il suo nuovo libro che però uscirà “solo” nel 2010, intanto lo scrittore di Carfizzi, Carmine Abate, si gode il successo del suo ultimo romanzo “Gli anni Veloci – Le parole di Rino Gaetano e Lucio Battisti per cantare un amore che corre veloce”.
Un romanzo pieno di poesia e distributore di emozioni, di brividi, di adrenalina.
Carmine Abate, dopo averlo presentato già in altre cittadine calabresi, lo scorso 22 dicembre lo ha proposto nella sala conferenze del Comune di Cotronei.
Cittadina che lo ha accolto con amicizia e sincero affetto nonostante poche ore prime avesse dovuto dare l’ultimo addio al conosciutissimo fotografo locale Spartaco Fontana scomparso, per uno di quei mali che non lascia scampo, nel pieno della vita.
Spartaco doveva essere anche lui in quella sala a fotografare Carmine Abate e questa bella giornata di cultura, e di certo sarebbe stato contento se tutti ci fossero andati ma Cotronei rimane pur sempre un paese dove, come in altri, il lutto va oltre.
Ma alla fine la sala era piena in quasi tutti i suoi posti a sedere sorprendendo lo stesso Abate (che paesano, nel senso buono del termine, lo è anche lui) che aveva saputo del lutto.
Tra gli altri erano presenti anche due ex compagni di scuola (l’Istituto Magistrale di Crotone) di Abate, Franco Caria e Gabriele Gallo entrambi di Cotronei.
A moderare la presentazione un’amica di Carmine Abate, la direttrice responsabile di Radio Tele International (RTI), Giusy Regalino.
Al tavolo dei lavori anche il Sindaco di Cotronei, Mario Scavelli, che ha portato i saluti dell’Amministrazione Comunale e l’Assessore alla Cultura, Franco Timpano, a cui si deve tale appuntamento che chiudeva gli eventi culturali di Cotronei per il 2008.
Di sfondo la bellissima musica dei maestri Cataldo Perri di Cariati (che Carmine cita anche nel romanzo – facendo parlare Mario, uno dei co-protagonisti – con una presentazione che non possiamo non riportare: “Ecco a voi Cataldo Perri, il più grande chitarrista battente in circolazione, scrive canzoni, inventa tarantelle moderne e canta. Lo conosco dai tempi del liceo. Con i suoi musicisti virtuosi ci farà scialare, io non mi sbaglio mai. E adesso ballate ballate, fimmini schette e maritate. Attacca, Catà!”) e Piero Gallina di Rossano.
Con la chitarra battente, la lyra, il violino ed il buzuki hanno reso ancora più magica l’atmosfera già scaldata dalle pagine del romanzo lette da Carmine, dagli intermezzi di Giusy e dalla presenza costante, durante la serata, di Rino Gaetano: quasi fosse lì e del quale si poteva quasi sentire la presenza.
E già! Carmine Abate ha avuto la genialata di inserire nel suo romanzo, come personaggio, il cantautore crotonese-romano facendolo vivere insieme agli altri personaggi in modo reale, legando il romanzo alla vita vera di Rino Gaetano e non sbagliando praticamente nulla su Rino grazie anche all’apporto di alcuni libri scritti su di lui e all’incontro – casuale ma illuminante, come scrive lo stesso autore nella nota al romanzo – con Anna Gaetano, sorella di Rino, e Bruno Franceschelli, amico di Rino, avvenuto a Carfizzi durante un concerto della Rino Gaetano Band mentre Carmine stava scrivendo il libro.
La serata è stata anche l’occasione per l’Amministrazione Comunale di Cotronei di consegnare a Carmine Abate il premio Sila (non ritirato lo scorso 12 dicembre, giornata del premio), prestigioso riconoscimento di una manifestazione giunta alla 18^ edizione e inventata dall’ora assessore Giuseppe Pipicelli.
Gli anni veloci sono quelli di Anna (non c’entra nulla Anna Gaetano in questo caso) e Nicola, i protagonisti del romanzo che prende vita il 9 settembre 1998, giorno della morte di Lucio Battisti e corre man mano in un alternarsi di capitoli brevi e di veloce lettura (ben 48 capitoli per 246 pagine di romanzo) tra il presente (a cui Carmine Abate, forse per facilitare il lettore dà come titoli dei capitoli delle date: 9 settembre, 13 settembre, 23 dicembre fino al 1° aprile) e il passato di Anna e Nicola (gli anni del Liceo e del Magistrale, del loro incontro, della prima volta in un campo tra le lucciole vicino Capo Colonna – Ma ci sono ancora le lucciole a Capo Colonna ora? nda) fino ad incontrarsi, a fondersi nell’ultimo capitolo “Lunedì di Pasqua”, giorno della verità, delle rivelazioni, che, logicamente, non sveliamo.
Racconta, tra le altre cose, del sogno di lui di diventare un velocista come Pietro Mennea (forse troppo spesso dimenticato e a cui Carmine Abate ha valuto rendere omaggio) e di lei di scrivere canzoni per Lucio Battisti…
Un romanzo (dedicato: “Al mio amico Ercole Mingrone e ai figli della nostra terra che non si arrendono mai. In nessun luogo) molto autobiografico (Carmine Abate riesce a mettere flash della propria vita sia nel personaggio Nicola che in Anna) ed emozionante, che in alcune pagine fa scappare qualche lacrima (da brividi il racconto della morte di Rino Gaetano nonostante Carmine non dica quasi nulla di nuovo a chi vive di Rino Gaetano; ma volete mettere la penna di uno scrittore rispetto a chi ha provato a scrivere biografie su Rino?) ed in altre qualche risate, forse anche amara, che non disdegna qualche termine dialettale, che fa conoscere Crotone, il suo circondario, alcuni luoghi e che sembra già il copione di un film che aspetta solo qualcuno per produrlo.
Per far conoscere la nostra terra, i suoi pregi, le schifezze della Montecatini, dell’Eni (il bene e il male di Crotone, forse, anzi, anche senza forse, più il male che il bene), la forza di una terra che non riesce ad esplodere.
Siamo certi che in tanti leggeranno il libro di Abate (che è edito da Mondadori e, in quattro mesi, è arrivato già alle seconda edizione) e di questi qualcuno sentirà il desiderio di conoscere i posti descritti così bene dallo scrittore di Carfizzi (Poco dopo imboccarono una stradina di campagna e in cinque minuti furono su un prato cinto a mo’ di corona da cespugli di lentischi, mortelle, perastri e fichi selvatici; dietro splendeva il giallo di un campo di grano e davanti si apriva un varco azzurro: era il mare, giù, tra il faro e la punta della Colonna solitaria, che parevano galleggiare sul filo dell’orizzonte) e verrà a Crotone.
Tra qualche anno poi, prevediamo (visto che già due libri di Abate sono stati opzionati per trasformali in lungometraggi), sarà fatto il film tratto da questo romanzo e Crotone avrà la sua rivincita (altro che Rimini e Riccione canterebbe il cantautore crotonese Vittorio Rocca); Rino Gaetano, dopo la porcheria della fiction mandata in onda dalla Rai nel novembre 2007, avrà il suo riscatto!
Grazie Carmine!
ROSARIO RIZZUTO