Posts Tagged ‘che vomito’

Ecco i fatti! Rosario Rizzuto arrestato xchè svolgeva il suo lavoro di giornalista. Oggi racconterò la mia storia a Telespazio

Rosario ByRos Rizzuto è da circa 30 ore senza mangiare e bere, qualcuno dirà pure che perderò qualche chilo ma, se mi dovesse succedere qualcosa, chi di competenza ne pagherà le conseguenze prima di tutto davanti a Dio (unica giustizia giusta) e poi anche sulla terra se tutte le battaglie che ho fatto hanno avuto un senso ed insegnato qualcosa. 
IO NON MI FERMO. 
Sabato 21 Gennaio 2012 il maresciallo dei Carabinieri di Scandale, Pasquale Castellana, mi ha trattato come un delinquente, prima identificando dopo avermi scortato, facendomi passare in mezzo a tante persone, solo perchè avevo avuto un battibecco in Banca con il commissario angelo pio gallicchio (il minuscolo è voluto) e con il figlio dell'ex presidente della Bcc di Scandale, enrico carvelli, assunto in banca quando il padre, iginio carvelli, era presidente della stessa.
Ma i carabinieri sono al servizio dei cittadini o dei bancari?
Non contento alcuni minuti dopo mi ha tratto in arresto (mentre stavo svolgendo il mio dovere di giornalista) allontanandomi dalla banca dopo avermi fatto strattonare da altri carabinieri, che mi hanno scortato nella macchina di servizio e, scortato da ben tre carabinieri, mi hanno portato alla Caserma di Scandale, chiudendomi nella sala d'attesa e facendomi piantonare a vista. 
Dopo circa 4 ore sono stato rilasciato con un semplice verbale di perquisizione NEGATIVO. 
Ma dalla scheda di memoria della mia macchina fotografica è stato cancellato un video registrato all'aperto e che documentava le fasi finali di una lite (un uomo a terra e le minacce rivolte al sottoscrito dal direttore generale della banca, Carlo Brescia, che il commissario Gallicchio ha tenuto al suo posto nonostante la multa di parecchie migliaia di euro inflitta a tale soggetto dalla Banca d''Italia, unico caso al mondo!).
IO NON MI ARRENDO.
OGGI DALLE 14,00 SARO' IN DIRETTA A TELESPAZIO TV CON LINO POLIMENI NEL SUO PROGRAMMA ARTICOLO 21, UNICO BALUARDO DI LEGALITA' ORMAI RIMASTO IN ITALIA.
Vi aspetto, intervenite alla trasmissione [con telefonate e messaggi sulle pagine Facebook di Lino Polimeni (12 e 3)], che potete seguire in streaming in tutto il mondo cliccando qui.

Domenica 22 le elezione per il Consiglio di Amministrazione della Banca di Credito Cooperativo di Scandale

SCANDALE – “Vi piace vincere facile?” recitava fino a qualche tempo fa una pubblicità televisiva, che in una delle versioni vedeva scendere in campo una squadra composta da infiniti calciatori contro una squadra regolamentare.

La Banca di Credito Cooperativo di Scandale. Foto dalla reteEd è quello che in molti devono aver pensato a Scandale di una delle due liste in campo per le elezioni del Consiglio di Amministrazione della Banca di Credito Cooperativo quando, l’altro giorno, si è diffusa la notizia che all’altra lista erano stati esclusi, per due motivi, ben otto componenti su dodici.

Sei sono stati esclusi perché il commissario straordinario Angelo Pio Gallicchio (che voci di popolo danno vicino, se non addirittura parte integrante dell’altra lista) ha escluso dalla competizione due terzine (ogni lista viene presentata a serie di terzine ognuna delle quali deve essere “garantita” dalla firma di almeno 40 soci) di candidati perché, pare, che alcuni soci avvessero convalidato entrambe le terzine e quindi, secondo lui, non sussisteva più il numero di 40 firme necessarie.

Altri due soci, sempre della stessa lista, sono stati, invece, esclusi dal Fondo di Garanzia (che doveva avallare la candidatura di tutti i candidati), la motivazione non è stata data ma da un indagine veloce si è intuito che i due esclusi hanno rapporti di parentela con due ex componenti del vecchio Consiglio di Amministrazione, i cui componenti sono stati fatti decadere e poi multati dalla Banca d’Italia per una serie di irregolarità, cosa che ha portato la banca ad essere commissariata il 10 ottobre 2010.

Insomma uno ammazza una persona e ci va sotto il fratello o la sorella!!! Assurdo!!!

Anche perché, di contro, c’è stato chi, super multato, ha continuato a “dirigere” la Banca come ha anche evidenziato qualche settimana fa sul Crotonese, in un suo articolo sulla questione, l’esperto Fulvio Mazza.
Insomma pagano i fratelli e non i diretti interessati!

Ma la lista dimezzata non si scoraggia, ha presentato un ricorso per far riammettere almeno una delle due terzine, per andare alle elezioni con sette candidati ed è sicura di ottenere il reintegro.

Insomma a Scandale c’è una vera guerra per queste elezioni (con tratti più feroci di un’elezione comunale già tanto sentita nel centro collinare crotonese) tra chi proprio non vuole mollare il potere e sta facendo di tutto per mantenerlo e chi, a suo dire, è sceso in campo per salvare la Banca degli scandalesi da intromissioni che ne porterebbero fuori dal paese il controllo, basta guardare l’altra lista e farsi due conti.

Discussioni e parole cesseranno domenica 22 gennaio, giorno in cui, alle ore 15,00, è stata fissata dai commissari straordinari Angelo Pio Gallicchio e Nicola Marotta, l’assemblea ordinaria dei soci (la prima convocazione del 21 gennaio alle ore 09,00 presso la sede della banca, è, per prassi consolidata, solo fittizia) presso il centro congressi “Pitagora” sito al Km 251 della Nuova Statale 106 a Crotone, con questo ordine del giorno: politiche di remunerazione – informative all’assemblea, determinazione dei compensi per i componenti il Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale e delle modalità di determinazione dei rimborsi di spese sostenute per l’espletamento del mandato, determinazione dei limiti previsti dall’art. 30 dello statuto, elezione dei componenti il Consiglio di Amministrazione previa determinazione del numero dei componenti il Consiglio di Amministrazione medesimo, elezione del presidente e degli altri componenti il Collegio Sindacale.

In campo, come già detto due liste: “La Banca è di Scandale” (dove però la maggioranza dei componeti sono di fuori paese e che oltre ad essere sponsorizzata dal commissario straordinario – che dovrebbe essere super partes – è legata, secondo quanto si dice in giro, anche al duo Brescia-Carvelli, super multati della precedente gestione dove hanno ricoperto il ruolo di presidente e direttore, infatti in paese tale lista viene anche chiamata “la lista del commissario” o “la lista di Brescia e Carvelli” ed anche “la lista dei crotonesi”) con questi contendenti: Pietro Cerrelli, Tommaso Graziani, Antonio Grisi, Vincenzo Ioppoli, Mario Napolitano, Pantaleone Paparo, Riccardo Proto, Mario Saporito e Antonello Spiccia ai quali si aggiungono quelli candidati al Collegio Sindacale: Ada Filiberto, Donatella Nocita, Luigi Pignataro, Salvatore Suppa e Ottavio Trocino e la lista: “La Nostra Banca” che aveva candidato i seguenti soci (tra parentesi il motivo dell’esclusione): Luigi Cizza, Guglielmo Drammis, Filippo Lettieri, Bruno Paparo, Giuseppe Barbuto (escluso per sottoscrizione doppia), Francesco Chiaravalloti (escluso dal Fondo di Garanzia), Carmine Drammis (escluso per sottoscrizione doppia), Giovanni Ferrarelli  (escluso per sottoscrizione doppia), Maria Luigia Giovinazzi (esclusa dal Fondo di Garanzia), Antonio Girimonti (escluso per sottoscrizione doppia), Gaetano Nicolazzi (escluso per sottoscrizione doppia), Giuseppe Trivieri (escluso per sottoscrizione doppia).

Una vera decimazione, dunque, di cui qualcuno dovrà dar conto alla propria coscienza, sempre che ad alcune persone sia rimasta una coscienza!

Vedremo cosa succederà domenica, intanto in paese la guerra va avanti anche a colpi di manifesti affissi nei locali e sui muri del paese e citazioni colte: su uno la lista rimasta al completo cita Philip Dormer Stanhope Chesterfied che, in “Lettere al figlio”, scriveva: “Il dir menzogne è l’unica arte della bassa capacità, e il solo rifugio dei vili”, la lista, per ora dimezzata, in un comunicato risponde con una frase di Friedrich Wilhelm Nietzsche: “Si paga caro l’acqusto della potenza; la potenza instupidisce”.

Gli scandalesi, dunque, si consolino: comunque vada la Banca di Credito Cooperativo di Scandale avrà un Consiglio di Amministrazione colto!!!
ROSARIO RIZZUTO

Posticino pronto al Comune di Scandale?!

Occhio ragazzi (anche se con le poche luci fatte sistemare dall'Amministrazione Vasovino a Scandale per Natale non è facile vedere bene!!!): dopo averlo già fatto nei primi giorni di insediamento, addirittura per un cittadino nemmeno di Scandale, pare che al(la) Comune di Scandale si stiano di nuovo preparando per la creazione di un post ad hoc, un posticino di lavoro giusto e pronto per il solito o la solita amica degli amici e così gli altri aspettano e lavorano sempre loro!!!
Il Municipio di Scandale. Foto dalla rete
Anche se, per come me l'hanno raccontata, sembra che la cosa sia stata fatta all'insaputa del sindaco Vasovino: oddio, poveri noi!!!

NON PERMETTETE CHE SUCCEDA UNA COSA DEL GENERE: TIRATE FUORI GLI ATTRIBUTI!!!

Minacce da uno sconosciuto dopo le mie denunce contro pizzo ed usura a Radio Delta 2000

Devono aver dato fastidio ieri a qualcuno le mie parole contro il pizzo e l'usura a Radio Delta 2000 durante il mio programma "ByRos… sando 2011".
 

Infatti subito dopo ho cominciato a ricevere telefonate in anonimo (almeno 5) ma non sono riusciuto mai a beccarle quando non ero in onda.
 

Solo mentre andava la sigla di chiusura sono riusciuto a parlare con questa persona che per due volte (ha richiamato per assicurarsi che avessi capito cosa aveva detto) mi fa: "Biros? Mentre tu parli io mi scopo tua moglie!".
Due volte: stesso testo e poi click!!!


A parte la baggianata (mia moglie era venuta con me) la cosa mi ha turbato, ho passato una brutta notte e oggi presenterò querela per sapere il numero di questo genio e assicurarlo alla giustizia.


Gente così non è degna di vivere e spero sia già morto!!!

Ultimo avviso… poi faccio i nomi!!!

Due anni, sono passati due anni da quando, come segretario dell'Us Scandale, mi sono impegnato per cercare contributi e sponsor.
Non i quattro sponsor che ci sono quest'anno! Quell'anno, stagione 2009/10, il manifesto dell'Us Scandale aveva oltre 60 sponsor, molti dei quali hanno dato regolarmente il loro contributo.
Poi, però, ci sono stati imprenditori, politici, aziende che hanno fatto la loro promessa di offerta ricevendo in cambio uno spazio pubblicitario o la presenza del loro nome sul manifesto che ogni settimana annunciava le gare dell'Us Scandale, e poi non si sono più visti.

E così a distanza di due anni ci sono ancora persone che non hanno poi formalizzato, dando il contributo, la loro promessa; gente impensabile, anche uomini che incassano anche migliaia di euro al mese che non riescono a saldare un modesto contributo che non supera i 100 euro.

E' VERGOGNOSO!!!
In alcuni casi ho anticipato io e poi speso per l'Us Scandale, a suo tempo, il contributo in questione e loro nulla: NON PAGANO!!!

Che vergogna!!! 

Certo tra queste aziende ci sono casi e casi: ad alcuni il contributo l'ho chiesto una sola volta e poi ho aspettato che si facessero vivi loro, ad altri l'ho chiesto una, due, tre, quattro, ed anche 5 volte ma niente da fare.
C'è gente che scialacqua tutto il giorno soldi (certo sono i propri ci mancherebbe) ma non riesce a mettere da parte 50, 100 euro per pagare un debito che ora ha due anni!!!

Ora mi sono proprio scocciato, io sta cosa non me la tengo più e così, se non ci dovessero essere novità nei prossimi giorni, condividerò, con chi mi segue, i nomi di questi geni della finanza che hanno soldi per tutto tranne che per pagare il proprio debito con l'Us Scandale 2009/10 e di conseguenza con me E SOLO CON ME!!!

Chiunque volesse regolarizzare la propria posizione sa dove trovarmi!!!

La maleducazione di alcuni studenti di San Mauro Marchesato nel crotonese

Vergognoso!
Difficile trovare un aggettivo diverso per descrivere il comportamento di alcuni studenti di San Mauro Marchesato nei miei confronti poco fa nel pullman da Crotone a Scandale…

L'autostazione della Ditta Romano il 14 Settembre 2011, primo giorno di scuola, alle 13,45. Foto Rosario Rizzuto col cellulareSolitamente viaggio con la macchina ma stamane sono sceso a lavoro in pullman; all'andata tutto è andato nel migliore dei modi ma alle 13,45 nella ancora neo autostazione Romano sono salito con non poche difficoltà vista la calca sul primo pullman sul quale ho letto "Scandale".

Ma per mia sfortuna (o fortuna!!!) non era il pullman dei lavoratori ma quello degli studenti con presenza sia di scolari di Scandale che di San Mauro Marchesato.

Quando sono riusciuto ad entrare i posti erano quasi tutti occupati, mi stavo sedendo con Katia Bitonti che però si è subito ricordata che c'era la cugina e così, visto che altri posti, completamente liberi, sono occupati da borse ed oggetti vari (anche questo non mi sembra molto regolare) sono arrivato fino alla fine del pullman, i famosi cinque posti finali.
Una borsa occupa irregolarmente dei posti sul pullma della ditta Romano da Crotone per Scandale - San Mauro Marchesato. Foto Rosario Rizzuto col cellulareEssendo quello centrale libero mi ci sono seduto e non ho badato più di tanto ad uno studente che mi faceva notare che i posti erano occupati.

Dopo pochi secondi arriva un marrapiaddu di San Mauro Marchesato di un metro e tanta voglia di crescere che mi dice che il posto è suo.

Gli faccio notare che sono arrivato prima io e che non mi alzo nemmeno se viene Gesù Cristo; comincia così una discussione finchè lui decide di desistere e si siete davanti a me.

Ma ormai avevo sparagliato alcuni meccanismi e così comincia un'aggressione psicologia e fisica nei miei confronti che ha dell'assurso, del vergognoso da parte di più studenti, tutti di San Mauro Marchesato.

Mentre io, un po' scosso, mi metto a leggere l'Espresso, quelli vicino a me mettono musica ad alto volume nel cellulare, uno si mette a cantare…

Ma la cosa più vergognosa avviene dopo alcuni minuti quando mi arriva addosso una prima pallottola di carta alla quale ne seguiranno altre due lanciate da qualcuno o da più di uno seduto un po' più avanti che però non sono riusciuto ad individuare.

Faccio notare che benchè io mi senta un ragazzino e cerchi di trattare i bambini ed i ragazzi al mio pari, io il 31 dicembre compirò 39 anni questi ragazzi ne avranno avuto al massimno 16/17 ma forse anche meno!!!

La calca per salire sul pullman Crotone - Scandale - San Mauro Marchesato. Foto Rosario Rizzuto col cellulareOnestamente non so se l'autista, Eugenio Zumpano, si sia accorto di qualcosa, se abbia fatto finta di non accorgersi o magari non ha visto e sentito alcunchè ma questo non mi importa più di tanto, so, però, che questo mio scritto sta per finire nella casella di posta elettronica della Ditta Romano e dei Carabinieri di Crotone (competenti per territorio), Scandale (mio paese di residenza) e San Mauro Marchesato (paese di residenza dei piccoli delinquenti) che verificheranno se sono stati commessi dei reati, io credo proprio di sì!!!

Se la giustizia dipendesse da me darei una bella lezioni a questi pseudo mafiosetti da quattro soldi, una lezione che magari può essere costruttiva e gli potrebbe evitare errori futuri.

In conclusione un'amara considerazione anzi due: se è questa è la generazione futura di San Mauro Marchesato, il piccolo paese del crotonese è messo davvero male.

Per fortuna so già che non è così, anche se non intervenire in una situazione di questo tipo (in molti si sono accorti di quello che stava succedendo e nessuno ha detto una parola o fatto qualcosa) è segno di vigliaccheria e compiacenza verso mediocri ed infimi personaggi di quarto ordine dal futuro già scontato!!!

Per quanto mi riguarda meglio un figlio morto che un figlio come questi teppistacci!!!

Beh amici pensate questo commento è stato scritto contro di me da Antonella Castagna!

#6 
 
12 Settembre 2011 – 10:59
 
Vedi Rosario un'altro problema della società è la poca disponibilità, l'arroganza, la troppa sicurezza, il sentirsi superiore… tutti appellativi che affiorano in questo tuo commento. Chiedevo spiegazioni su quello che avessi scritto perchè la tua frase poteva fare intendere significati ben diversi in base all'interpretazione di SIC, e scusami se io (e tanti come me) non ne conoscevo il significato ma vedi ero pronta a imparare anche da te.
Antonella Castagna di Scandale. Forto da FacebookBastava che tu mi spiegassi il senso di quello che volevi dire con educazione, pazienza tali di uomo adulto quale sei… 
Ogni qual volta una persona di" va contro"  tiri in ballo l'incomunicabilità ma esistono per fortuna le spiegazioni caro Rosario almeno per noi che abbiamo il dono della parola e dell'ascolto…
Hai ragione questo è il tuo blog e scrivi quello che vuoi ma attenzone non tutte le offese sono passibili di querela eppure bisogna evitarle per questione di RISPETTO un'altro di quei valori poco stimati nella società moderna e nel tuo blog! (
Antonella Castagna).
La suddetta aveva già scritto questo: "Scusa l'ignoranza Rosario ma  non riesco a capire il significato di queste tue parole: " si è ritirato dalle mischia Claudio Scalise che pare abbia messo apposto la testa( sic!) e quindi non gioca più,come se le due cose fossero correlate".
Forse vuoi dire che  si è fidanzato?! ma sai la testa apposto ce l'aveva già da prima… e poi è come se dicessi che tutti quelli che giocano nello Scandale non abbiano la testa apposto! Scusami Rosario ma questa è proprio una di quelle frasi che non ha un senso! Antonella
", e questo: "Sono Antonella Castagna la fidanzata di Claudio ora capirai perchè ho lasciato il commento …. le offese lasciale da parte perchè se ogni persona che ti chiede un chiarimento su cosa scrivi non sapesse leggere saremmo in un Paese di analfabeti… per quanto ne sappia "sic" è una parola latica che significa "così" usata in italiano per dire "proprio così" e quando ho letto le tue parole l'ho vista chiaramente…. ha forse un'altro significato a me sconosciuto??? per finire perchè non intenzione di dilungarmi con questi commenti ti do un consiglio se me lo permetti: non scrivere tutto quello che senti per aria, accertati prima che sia la verità o se non  hai avuto tempo nè voglia di  informarti per questa sciocchezza ma volevi comunque informare la gente sul tuo blog potevi scrivere: Claudio Scalise si è ritirato dalla mischia (punto).   Buona giornata".
Il tutto a commento
di questo mio innocuo post.

PER FORTUNA CHI MI CONOSCE SI FARA' DELLE GRANDI, GROSSE E GRASSE RISATE…
C'è poco da fare, LO HA DETTO ANCHE GESU': CHI HA ORECCHIE PER INTENDERE intenda… GLI ALTRI blaaaaaaaaaaa!!!!

Crotone, la prima Provincia italiana a rischio di scioglimento per mafia. Ne parla il Fatto Quotidiano

      

Crotone, la prima Provincia italiana
a rischio di scioglimento per mafia

Il Prefetto dà il via alla procedura senza precedenti. All'origine, un'inchiesta contro la 'ndrangheta che coinvolge Gianluca Marino, attuale assessore del Pdl. Diversi suoi colleghi di partito parteciparono, nel 2008, a una cena con i boss in onore del senatore Di Girolamo, condannato per riciclaggio

In vent’anni di applicazione dello scioglimento per infiltrazione mafiosa degli enti locali, mai il provvedimento ha toccato una Provincia. A rischiare ora è quella di Crotone, amministrata da una giunta di centrodestra, presidente Stano Zurlo del Pdl. In questi giorni, il prefetto di Crotone Vincenzo Panico ha inviato presso la Provincia una commissione di accesso per verificare la presenza dei clan nell’azione amministrativa.

Una decisione che nasce, quindi, con l’obiettivo di accertare eventuali ingerenze del crimine organizzato nella gestione politica dell’ente, visto che da un’inchiesta della magistratura sono emerse ombre sulla campagna elettorale e sulla vittoria del centrodestra. In particolare l’operazione, ribattezzata Hydra, coordinata dalla Procura di Catanzaro, pm Pierpaolo Bruni, che nel gennaio scorso portò in carcere 12 presunti affiliati alla cosca Vrenna-Ciampà-Bonaventura, la più potente di Crotone, ha ricostruito accordi pre-elettorali tra politica e cosche.

Tra gli indagati anche Gianluca Marino, per il reato di voto di scambio. Avrebbe ricevuto l’appoggio elettorale dagli uomini delle ‘ndrine durante le provinciali del 2009 in cambio di soldi. Marino, Pdl, non eletto, viene comunque chiamato a ricoprire il ruolo di assessore allo sport nella giunta Zurlo. Dopo l’indagine, si è dimesso dall’incarico. Il presidente Zurlo rivendica la correttezza del suo operato: “Sono certo che alla fine di questo periodo di accesso agli atti, l’immagine di questa amministrazione ne uscirà ancora più forte”.

Dall’inchiesta è anche emerso che la cosca Vrenna avrebbe messo in atto brogli elettorali per far votare due volte alcuni candidati, denunciando falsamente lo smarrimento di tessere elettorali. La commissione di accesso, partendo dalla documentazione acquisita dall’autorità giudiziaria, dovrà accertare eventuali pressioni delle ‘ndrine per la nomina di Marino ad assessore, sull’attività di giunta e se il presunto accordo pre-elettorale con le cosche abbia inciso su appalti e assunzioni.

Il Partito democratico aveva chiesto l’invio di una commissione di accesso già nel marzo 2010. Nell’interrogazione si menzionava una famosa cena in un ristorante di Crotone, svoltasi nell’aprile 2008, per festeggiare l’elezione del senatore Pdl Nicola Di Girolamo, poi inquisito per riciclaggio, con conseguenti dimissioni da Palazzo Madama (di recente ha patteggiato 5 anni di reclusione). Oltre a Di Girolamo, partecipano il presunto boss Franco Pugliese, Fabrizio Arena, figlio del boss Carmine (ucciso con un bazooka nel 2004), Gennaro Mokbel. Una cena “alla quale prendeva parte anche Gianluca Bruno (Pdl), attuale vicepresidente della provincia di Crotone, Maria Antonia Santa Maio, eletta nella lista Pdl, consigliera della provincia di Crotone (oggi Fli, ndr), Raffaele Martino (Pdl), attualmente vicepresidente del consiglio provinciale di Crotone”.

Fabrizio Arena è stato arrestato nel maggio 2010 dopo un anno di latitanza. La commissione di accesso avrà tre mesi per completare il lavoro di indagine, con la possibilità di una proroga per un massimo di sei mesi, prima di consegnare il dossier al prefetto che lo invierà al ministro dell’interno. Nel febbraio scorso, in un’altra operazione contro le stesse famiglie di ‘ndrangheta, emergeva il progetto degli uomini della cosca di ammazzare il pubblico ministero Bruni, della distrettuale antimafia di Catanzaro, un magistrato che, come altri, in terra di Calabria continua a rappresentare il volto migliore dello stato.
 

Condividi:

 

Commenta

 

L'invio dei commenti è temporaneamente abilitato solo per gli utenti registrati.

Ho smarrito la password

se non sei registrato

Il tuo indirizzo email non sarà mai pubblicato

 

    caratteri disponibili su 2000

Inviando questo form dichiari di aver preso visione e di accettare i termini e condizioni di utilizzo di questo sito.

Per mantenere un livello civile della conversazione, verranno eliminati tutti i commenti che contengono: turpiloquio, offese, violazioni della privacy, off topic, istigazioni alla violenza o al razzismo, minacce ecc. Gli utenti che violeranno ripetutamente la nostra policy verranno bloccati/bannati. I post non sono moderati dagli autori ma da una redazione dedicata.

 

  1. MIKEL

    Non si può mortificare così la richiesta di giustizia dei crotonesi onesti.
    E’vergognoso!!!! CROTONESI Non VOTATE più fino a quando lo Stato Italiano non ripristina la legalità e la giustizia sociale.
    Ridateci il REGNO DELLE DUE SICILIE lestofanti politici.

  2. tinaus

    questo articolo non mi sembra il massimo della comunicazione e vado a spiegare:
    l’indagine è stata tolta( se non vado errato,ma il signor giornalista mi correggerà di sicuro) al Giudice che la stava conducendo, poco prima delle elezioni dal Procuratore Generale Dolcino Favi lo stesso che sottrasse l’inchiesta Why Not a De Magistris…che strane coincidenze……che dire o si dice tutto o se ne può tranquillamente fare a meno .

  3. claude 47

    Un’altro pezzo importante della PDL indagato a Crotone sono marci fino al midollo ,per questo che siamo alla frutta ,Fate una retata della PDL e metteteli al fresco ma tutti …………

  4. Paolo

    Finchè avremo a capo del Governo Italiano un uomo (definito così solamente perchè è della specie Homo Sapiens, non per il significato letterale del termine) che non spiega da dove sono venuti i soldi che gli hanno fatto costruire Milano 2 e 3, mettere su un impero finanziario off e in shore con risultati imprenditoriali sotto gli occhi di tutti, cosa possiamo aspettarci dai suoi accoliti?
    Ma perchè nessuno si è mai chiesto come avesse fatto questo fantoccio della mala italia ad arrivare dove è ora realmente?
    Tutti accecati da tette e ****!

    • Ruppimattuni

      La ‘ndrangheta non guarda il colore politico delle persone che utilizza nelle amministrazioni pubbliche,ma punta sempre su quello che sarà il cavallo vincente.

      A differenza dei partiti la ‘ndrangheta raramente perde le elezioni.

  5. SANTEX

    Onore a questi magistrati che con pochi mezzi, tanta dedizione e soprattutto coraggio rischiano ogni giorno loro malgrado di diventare degli eroi
    (Grazie a Piero Drammis per avermi segnalato su Facebook l'articolo).

       

Dopo tutti i casini alla Figc si presenta anche alle comunali, a Crotone NON votare Giuseppe Talarico

Ce ne vuole di coraggio nella vita.
Ne deve avere molto Giuseppe Talarico, ex arbitro (e come tale quindi già una pessima persona) ed ora presidente provinciale della Figc, colpevole tra le altre cose del ritiro del Savelli con tanto di risposta seccata alle rimostranze della società silana.

Scopro ora, da un banner pubblicitario su Crotone News che tale soggetto fa parte anche lui dell'esercito di chi cerca il posto fisso al Comune ed ha ha avuto anche il coraggio di candidarsi alle amministrative di Crotone insieme all'uomo che non si arrende mai Sergio Iritale.

Ma mi faccino il piacere.

Se proprio dovete votare per la lista di Vendola c'è la persona giusta in questa lista, si chiama Lucia Servello, tutto il resto è noia e, nel caso di Talarico, anche qualcosa di peggio!!!

 

 

 

 

 

Giuseppe Talarico presoidente Figc candidato alle comunali di Crotone. Foto da Crotonews

Il Real San Mauro non sopporta più i torti degli arbitri di Sergio Contarino e si fa sentire

Un giorno mi sarà riconosciuto (perchè tutti i nodi vengono al pettine prima o poi, e chi ieri ha riso [per esempio per la mia inibizione e per la multa all'Us Scandale per le cose che ho scritto] un domani piangerà [e visto che  lei è stupido, ci tengo a sottolineare che non è una minaccia]) di essere stato uno dei primi a scagliarmi visceralmente contro gente inutile come gli arbitri di calcio soprattutto quelli di Crotone. Ma non solo.

Nonpersone come Francesco Palmieri, Fabrizio Famularo ed altri non sono degne di calcare i campi di calcio, dove sono impegnate gente che fa sacrifici sul campo o nelle società, e farebbero meglio la domenica a stare a casa o ad andare a qualche partita visto che, avendo la tessera di arbitro, possono anche entrare gratis in tutti gli stadi d'Italia.

Considerato che Domenico Marazzita, presidente dell'Us Scandale, non direbbe una parola nemmeno se in una gara avesse contro 10 rigori inesistenti, immaginatevi come godo quando leggo di proteste contro questa classe di inetti diretta da quel personaggio di Sergio Contarino e vado in brodo di giugile se l'arbitro coinvolto si chiama anche Contarino che non so se sia un figlio del Sergino ma di certo sarà un parente da infilare nel sistema dei rimborsi.

Leggete quindi la lettera scritta dall'ennesima squadra penalizzata da questi (suggeritemi voi un termine per definire queste pezze nigure!!) ossia i nostri vicini calciatori del Real San Mauro Marchesato che milita nel campionato di Terza Categoria.
Che poi questo Contarino non fosse capace di fare l'arbitro lo avevo già intuito in altri articoli su alcune gare da lui, in modo pessimo, dirette, ma se Sergio Contarino è riusciuto a far fare carriera a Francesco Palmieri per Contarino vedo già la seria A.
Sergio Contarino. Foto Rosario Rizzuto
Questa la lettera:"La S.S.C. Real San Mauro Marchesato, preso atto delle vicende accadute nelle ultime partite, intende esprimere l'amarezza e la sfiducia nei confronti della sezione arbitri di Crotone.

Fino ad oggi abbiamo fatto finta di "niente" a continui torti arbitrali che ci vengono inflitti domenica dopo domenica, ma ora non si può più andare avanti.
Domenica in quel di Strongoli si è toccato davvero il fondo, errori arbitrali da tutte le parti, un rigore regalato ai locali e 2 rigori a noi negati evidentissimi.
E' ora che ci facciamo sentire anche noi, perchè questo silenzio non giova la squadra, e la nostra posizione in classifica non deve influire nella parita, a volte sentendo dire "tanto a voi la partita non serve".
Domenica il signor Contarino di Crotone ha lasciato tutti a bocca aperta, perfino il pubblico di casa e la società locale non credeva ai propri occhi. Partiamo da due episodi clamorosi; uno per un netto fallo di mano da parte di un difensore locale, incredibile non vederlo essendo a due metri dalla palla, l'altro per un netto fallo da dietro ai danni di Lucia F., per non parlare del resto della partita condotto con punizioni inventate a sfavore, certamente il signor Contarino non era in campo con la testa, ma ci viene da pensare che aveva degli obiettivi prefissati.
Al 4' ha nettamente regalato un calcio di rigore ai locali.
ESIGIAMO ESSERE TUTELATI DALLA F.I.G.C. le squadre dovrebbero essere trattate tutte allo stesso modo "prima o ultima che sia" ma a quanto pare non è così.
Infine ciliegina sulla torta "mazzata" del Giudice Sportivo: Squalificati per il resto del campionato il nostro Mister Mannarino Giuseppe e il nostro Vicepresidente Venturino Domenico per aver dato dei "consigli" in maniera pulita ed educata su degli errori che il ragazzo continuava a ripetere.
Adesso è troppo…
Non chiediamo favori arbitrali ma semplicemente CORRETTEZZA E RISPETTO.
VOGLIAMO UN CALCIO PULITO, perchè a questo punto non sappiamo piu cosa pensare". S.S.C. REAL SAN MAURO MARCHESATO

C'è poco da pensare cari amici di San Mauro la premiata ditta Giuseppe Talarico-Sergio Contarino colpisce ancora e sempre (il potere è nelle loro mani ed il calcio crotonese non fare mai quel salto di qualità che potrebbe fare, vedi per esempio il ritiro del Savelli dal campionato di Seconda Categoria, e la successiva, assurda risposta del presidente Figc di Crotone Giuseppe Talarico alle lamentele della società silana; lui pensa che il calcio vada ancora come quando lui era arbitro non sa, ma se ne accorgerà presto, che le cose stanno cambiando) e poi si parano il culo con le decisioni del povero giudice sportivo che decide in base alle cazzate (perchè sono sempre cazzate quello che scrivono) scritte da questi inutili inetti bastardi, esseri viziati e figli di papà che per una divisa del cazzo che hanno addosso (la più infamata del mondo!!!) si sentono dei dii nonostante la gente dalle tribune continua a ricordagli, gara dopo gara, continuamente che sono solo dei figli di puttana e dei bastardi!!!!

Dramma Torre Melissa: 40 Euro di multa, 3 giornate a Daniele, 1 a Marino e Claudio Scalise. 2 anni di inibizione a Funaro!

… Grazie arbitro Pranno di Cosenza… Grazie davvero. Un anno di cattiva vita per ogni tua bugia ed ogni tuo errore. Se non ne hai fatti allora puoi stare tranquillo!!!

Costa cara la trasferta di Torre Melissa allo Scandale ma anche allo stesso Torre Melissa.

Infatti l'arbitro Pranno di Cosenza, dopo aver rovinato una gara che poteva essere tranquillissima, aver fatto tutti gli errori possibili ed immaginabili, si è vendicato (come sono soliti fare tutti gli arbitri bastardi, e sono tanti, che ci sono in giro) falsando e pompando un referto che di certo sarà pieno di menzogne come quello che fece Francesco Palmieri su di me o l'arbitro di una gara Cotronei – Scandale di qualche anno fa.

Le due volte che ho avuto modo di leggere un referto arbitrale erano entrambi menzogneri e assurdi: sembrava che fossero stati scritti da pazzi, da gente abituata a mentire, da persone assurde e senza scrupoli!!!

Ma si sa gli arbitri sono quasi tutti mezze checche o ricchioni (fermo restando il rispetto che porto per i gay) senza altri sbocchi nella vita, che essendo delle nullità nella propria esistenza si fanno forti e si sentono degli dei quando corrono suoi campi di calcio in divisa nera o colorata.

Vi ricordate cosa fece un arbitro di Crotone l'anno scorso o due anni fa a Cotronei, come prese a parolacce i giocatori dicendo che lui, essendo arbitro, poteva fare quello che voleva?!

Ed in tutto questo il presidente dell'Aia di Crotone, quel Sergio Contarino, pieno di conflitti di interesse e lo stesso presidente della Figc, Giuseppe Talarico, latitano e dormono.

Prima o poi ci scapperà il morto e chiedo fin d'ora che quando succederà Sergio Contarino e Giuseppe Talarico, nonchè tutti i vertici federali della Figc e dell'Aia, siano processati per omicidio colposo con l'ggravante del non intervento quando si poteva intervenire.

L'arbitro Pranno fa comminare una multa sia alla Nuova Torre Melissa che allo Scandale per l'atteggiamento dei tifosi contro di lui, quindi significa che entranbe le tifoserie l'hanno mandato a fanculo e gliene hanno detto alcuna quindi significa che si è comportato male, ha arbitrato male scontentando un po' tutti come avevo già scritto io domenica.

Tra le squalifiche non aspettate c'è quella di Giovanni Daniele che a me non risultava (aveva cercato di essere ammonito per saltare la prossima gara, ritenuta facile) e che invece si becca ben tre giornate di squalifiche, quattro giornate invece per un giocatore della Nuova Torre Melissa.

Senza fine, invece, la squalifca di Raffaele Funaro, dirigente dello Scandale, che dovrà stare fuori dal campo fino al 27 Gennaio 2013, due anni di squalifca dunque praticamente più di quanti ne ho avuti io della Commisione Territoriale per le vicende legate al mio blog e alle cose che ho scritto soprattuto contro quel verme, quell'essere insano, insulso, bugiardo ed inutile di Francesco Palmieri.

Questo il referto del giudice sportivo, un avvocaticchio di Crotone, che commina le squalifiche, le multe, le inibizioni, ma non si chiede mai il perchè, che pena!!!
PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI – GARE DEL 23/01/2011
In base alle risultanze degli atti ufficiali sono state deliberate le seguenti sanzioni disciplinari.
A CARICO DI SOCIETA'
AMMENDA
Euro 40,00 NUOVA TORRE MELISSA
per comportamento offensivo nei confronti dell'arbitro da parte di propri sostenitori durante la gara.
Euro 40,00 SCANDALE
per comportamento offensivo nei confronti dell'arbitro da parte di propri sostenitori durante la gara.
A CARICO DIRIGENTI
INIBIZIONE A SVOLGERE OGNI ATTIVITA' FINO AL 27/ 1/2013

FUNARO RAFFAELE (SCANDALE)      

per ripetuto comportamento gravemente offensivo e minaccioso e tentativo di aggressione nei confronti dell'arbitro, nonché per procurata rissa negli spogliatoi.
A CARICO DI MASSAGGIATORI
SQUALIFICA. FINO AL 3/ 3/2011

NOCE FRANCESCO (ROCCA DI NETO)      

per comportamento offensivo e minaccioso nei confronti dell'arbitro.
A CARICO DI ALLENATORI
SQUALIFICA FINO AL 16/ 2/2011

DURANTE GIUSEPPE (ALTILIA KR)      

per comportamento offensivo nei confronti dell'arbitro.
A CARICO CALCIATORI ESPULSI DAL CAMPO
SQUALIFICA PER TRE GARE EFFETTIVE

DANIELE GIOVANNI (SCANDALE)      

per comportamento offensivo e minaccioso nei confronti dell'arbitro.
SQUALIFICA PER DUE GARE EFFETTIVE

SCOPACASA BRUNO (ALTILIA KR)   MALENA MICHELE (NUOVA TORRE MELISSA)

SQUALIFICA PER UNA GARA EFFETTIVA

MANCUSO VINCENZO (CASABONA CALCIO)   MARINO LORIS (SCANDALE)
RIZZO LUIGI (VERZINO CALCIO GIOVANILE)      

A CARICO CALCIATORI NON ESPULSI DAL CAMPO
SQUALIFICA PER QUATTRO GARA/E

APA GUERINO (NUOVA TORRE MELISSA)      

per comportamento offensivo e minaccioso nei confronti dell'arbitro a fine gara.
SQUALIFICA PER UNA GARA PER RECIDIVA IN AMMONIZIONE IV infr

DEVONA SALVATORE (PAPANICE)   RUGGIERO LUIGI (ROCCA DI NETO)
SCALISE CLAUDIO (SCANDALE)      

AMMONIZIONE CON DIFFIDA (III infr)

APA GUERINO (NUOVA TORRE MELISSA)   GENTILE CARMINE (PALLAGORIO CALCIO)
MAURO FORTUNATO (ROCCA DI NETO)   DOZZI LUCA (SCANDALE)


Da notare che anche in questo Comunicato Ufficiale c'è una squalifica per Giuseppe Durante, allenatore dell'Altilia, che, a mente, mi risulta stare più fuori che in panchina o almeno così dovrebbe essere ma poi nei fatti non è, visto che lui, anche da squalificato, può sedersi tranquillamente in panchina!!!
Ed, anche in questo caso, NESSUNO fa nulla affinchè venga ripristinata la giustizia!!!

Indagato per voto di scambio l'assessore provinciale Gianluca Marino di Crotone

A me, onestamente, con quel suo sigaro in bocca, sempre spento, e quell'aria da "So tutto io!!!" non mi è mai piaciuto, per giunta siamo quasi coetanei e anche lui era al Liceo Scienfico Filolao e non mi piaceva nemmeno allora; ora esce fuori che è indagato per voto di scambio con la 'ndrangheta.
Sto parlando dell'assesore alla Provincia di Crotone (
con delega alla Pubblica Istruzione ed Università, sport spettacolo e tempo libero, promozione e valorizzazione prodotti tipici, rapporti con i cittadini della provincia nel mondo) Gianluca Marino che di solito gira per le scuole a parlare di diritti e doveri e contro le cose che non vanno!!!

Certo tutti siamo innocenti fino a prova contraria ma come dice mio nonno:  "Si na cosa si dicia!!!".

Ecco l'articolo di ieri di Area Locale, dove nella parte finale si racconta di Gianluca Marino: "

Crotone Hydra arrestati capi e gregari dei Vrenna-Ciampà-Bonaventura

Antonio Gaetano Vrenna

"La Polizia di Stato di Crotone, con l'ausilio delle Squadre Mobili di Cuneo e Verona, dei Reparti Prevenzione Crimine Calabria e del Reparto Volo di Reggio Calabria, nell'ambito di una vasta operazione antimafia denominata 'Hydra', ha dato esecuzione al decreto di fermo di indiziato di delitto, nei confronti di dodici soggetti, tutti pregiudicati, appartenenti alla consorteria mafiosa dei Vrenna-Ciampà-Bonaventura, egemone sul territorio del capoluogo", dice una nota diramata dalla Polizia di Stato.

Gli indagati dovranno rispondere, a vario titolo, dei reati di associazione di tipo mafioso, armi, estorsione, atti intimidatori e danneggiamenti nei confronti di imprenditori crotonesi e nei confronti di familiari di collaboratori di giustizia, nonché traffico di stupefacenti.

Grazie all'operazione sarebbe ora stato disarticolato il cartello Vrenna-Ciampà-Bonaventura, con l'arresto delle nuove leve che gestivano tutte le attività illecite in città, dal momento che i capi delle cosche sono in carcere.

L'inchiesta ha cercato di fare luce  su sette attentati incendiari e danneggiamenti commessi tra il dicembre 2008 e il novembre 2009, ai danni di negozi per convincere i titolari a pagare il pizzo e pure nei confronti di congiunti dei collaboratori di giustizia Luigi Bonaventura, Domenico Bumbaca, Vincenzo Marino.

"Dalle indagini – spiega infatti la nota – è emerso che le famiglie storiche di Crotone dei Vrenna-Ciampà-Bonaventura, dopo i numerosi arresti subiti con le operazioni 'Eracles' e 'Perseus', hanno deciso di costituire un nuovo gruppo criminale, costituito dagli uomini più fidati e fedeli" affidando, secondo gli inquirenti, la reggenza del clan ad Antonio Gaetano Vrenna (31 anni, nella FOTO) figlio dell'ex boss Pino Vrenna, da alcuni mesi collaboratore di giustizia.

Antonio Gaetano Vrenna  è infatti accusato di associazione a delinquere di stampo mafioso insieme a Salvatore Ciampà (31 anni), Franco Ciampà (60 anni), Carmelo Iembo (33 anni), Claudio Covelli ((inteso "Ivanuzzu", 29 anni), Antonio Manetta (26 anni), Mario Stirparo (32 anni), Giuseppe Tricoli (30 anni).

Escluso Franco Ciampà, gli altri sette sono anche accusati di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. Un reato che viene contestato anche ad Agostino Frisenda (49 anni); Giuliano Napoli (22 anni, originario di Cinquefrondi ma residente nel Vicentino), Luigi Spagnolo (27 anni), Youness Zari (26 anni, marocchino ma residente a Moncalieri).

Dalle intercettazioni è emerso pure che si stava nuovamente tentando di mettere a segno un attentato contro il procuratore antimafia Pierpaolo Bruni, non si conoscono molti particolari in proposito: solo che  gli uomini della scorta hanno, tempo addietro, fermato ed identificato un uomo della cosca davanti alla casa del pm vestito in abiti da lavoro, apparentemente intento a pulire un'aiuola.

Nel corso dell'operazione sono stati sequestrati diversi chili di cocaina e sono state individuate le rotte del traffico di sostanze stupefacenti tra Crotone, Bologna e Reggio Calabria.
L'assessore Gianluca Marino, indagato per voto di scambio con la 'ndrangheta, in una foto tratta dal suo blog.

"Massima ed incondizionata fiducia nell’operato di inquirenti e Magistratura" ha  poi dichiarato stamane il Presidente della Provincia di Crotone, Stano Zurlo in relazione all’iscrizione nel registro degli indagati dell’avv. Gianluca Marino, assessore della sua Giunta, al quale gli viene contestato un presunto voto di scambio nell’ambito dell’operazione antimafia “Hydra”.  "Sono certo  – ha aggiunto – che l’assessore Marino dimostrerà, nelle sedi opportune, la sua totale estraneità ai fatti che gli vengono contestati". 

[AlVal]

[21.01.2011]

Ha ragione Berlusconi: l'Italia è uno Stato di Polizia!!! Doveva nascere e vivere in Russia, dal suo amico Putin!!!!

HA RAGIONE BERLUSCONI !

E’ UNO STATO DI POLIZIA IGNOBILE CHE GLI HA PERMESSO:

1) di diventare uno degli uomini piu’ ricchi del mondo,
2) di arrivare al quasi totale controllo dell’informazione,
3) di arrivare ad espandere le sue aziende,
4) di farsi una banca,
5) di pagare 1% nelle concessioni delle televisioni,
6) di deten…ere una situazione di quasi monopolio nella gestione dei budget pubblicitari,
7) di coprire le piu’ alte cariche istituzionali,
8) di mettere le persone di famiglia in tutti i settori chiave dell’economia,
9) di essere al di sopra della legge,
10) di insultare le più alte cariche istituzionali,
11) di concorrere alla privatizzazione dei beni pubblici,  acqua, energia, salute,
12) di farsi le leggi ad personam senza alcun impedimento,
13) di mettere a libro paga quasi tutta l’opposizione,
14) di corrompere giudici a iosa,
15) di utilizzare aziende pubbliche per far crescere gli affari alle sue private,
16) di fare il presidente del consiglio in totale conflitto di interessi contro la legge,
17) di eludere ….le tasse e tutte le norme costituzionali,
18) di offendere, insultare la magistratura e mettere in essere norme, leggi, circolari per limitarne l’influenza,
19) dulcis in fundo, di cercare di limitare le intercettazioni, l’ultima arma della giustizia,
20) di ricattare la giustizia, minacciando riforme e revisione della costituzione.

HA RAGIONE, E’ UNO STATO DI POLIZIA: IL SUO!!!
(Fonte: Meetup 878 Beppe Grillo)

E se non vi è bastata la vita in pillole VOMITATEVI con i misteri di Berlusconi. STO INORRIDENDO!!!

BERLUSCONI E I SUOI MISTERI

"Silvio Berlusconi è un mentitore professionale: mente a tutti, sempre anche a se stesso, al punto da credere alle sue stesse menzogne"
(Indro Montanelli)

 

La vita e la carriera dell’imprenditore Silvio Berlusconi, nonostante le biografie autorizzate che il protagonista ha fatto pubblicare o propiziato nel corso degli anni con fini auto-agiografici, rimane costellata di buchi neri e di domande senza risposta. Piccolo riepilogo degli omissis più inquietanti.

1) La Edilnord Sas è la società fondata nel 1963 da Silvio Berlusconi per costruire Milano 2. Soci accomandatari (quelli che vi operano), oltre al futuro Cavaliere, sono il commercialista Edoardo Piccitto e i costruttori Pietro Canali, Enrico Botta e Giovanni Botta. Soci accomandanti (quelli che finanziano l’operazione) il banchiere Carlo Rasini, titolare dell’omonima banca con sede in via dei Mercanti a Milano, e l’avvocato d’affari Renzo Rezzonico, legale rappresentante di una finanziaria di Lugano: la "Finanzierungesellschaft für Residenzen Ag", di cui nessuno conoscerà mai i reali proprietari. Si tratta comunque di gente molto ottimista, se ha affidato enormi capitali a Berlusconi, cioè a un giovanotto di 27 anni che, fino a quel momento, non ha dato alcuna prova imprenditoriale degna di nota.

Silvio Berlusconi si gratta i coglioni. Foto dalla rete

2) Sulla banca Rasini, dove il padre Luigi Berlusconi lavora per tutta la vita, da semplice impiegato a direttore generale, ecco la risposta di Michele Sindona (bancarottiere piduista legato a Cosa Nostra e riciclatore di denaro mafioso) al giornalista americano Nick Tosches, che nel 1985 gli domanda quali siano le banche usate dalla mafia: "In Sicilia il Banco di Sicilia, a volte. A Milano una piccola banca in piazza Mercanti". Cioè la Rasini, dove – ripetiamo – Luigi Berlusconi, padre di Silvio, ha lavorato per tutta a vita, fino a diventarne il procuratore generale. Alla Rasini tengono i conti correnti noti mafiosi e narcotrafficanti siciliani come Antonio Virgilio, Salvatore Enea, Luigi Monti, legati a Vittorio Mangano, il mafioso che lavora come fattore nella villa di Berlusconi fra il 1973 e il 1975.

3) Il 29 ottobre 1968 nasce la Edilnord Centri Residenziali Sas (una sorta di Edilnord 2): stavolta, al posto di Berlusconi, come socio accomandatario c’è sua cugina Lidia Borsani, 31 anni. E i capitali li fornisce un’altra misteriosa finanziaria luganese, la "Aktiengesellschaft für Immobilienanlagen in Residenzentren Ag" (Aktien), fondata da misteriosi soci appena 10 giorni prima della nascita di Edilnord 2. Berlusconi da questo momento sparisce nel nulla, coperto da una selva di sigle e prestanome. Riemergerà solo nel 1975 per presiedere la Italcantieri, e nel 1979, come presidente della Fininvest. Intanto nascono decine di società intestate a parenti e figuranti, controllate da società di cui si ignorano i veri titolari. Come ha ricostruito Giuseppe Fiori nel libro "Il venditore" (Garzanti, 1994, Milano), Italcantieri nasce nel 1973, costituita da due fiduciarie ticinesi: "Cofigen Sa" di Lugano (legata al finanziere Tito Tettamanzi, vicino alla massoneria e all’Opus Dei) e "Eti A.G.Holding" di Chiasso (amministrata da un finanziere di estrema destra, Ercole Doninelli, proprietario di un’altra società, la Fi.Mo, più volte inquisita per riciclaggio, addirittura con i narcos colombiani).

4) Nel 1974 nasce la "Immobiliare San Martino", amministrata da Marcello Dell’Utri e capitalizzata da due fiduciarie del parabancario Bnl: la Servizio Italia (diretta dal piduista Gianfranco Graziadei) e la Saf (Società Azionaria Finanziaria, rappresentata da un prestanome cecoslovacco, Frederick Pollack, nato nientemeno che nel 1887). A vario titolo e con vari sistemi e prestanome, "figlieranno" una miriade di società legate a Berlusconi e ai suoi cari: a cominciare dalle 34 "Holding Italiana" che controllano il gruppo Fininvest. Secondo il dirigente della Banca d’Italia Francesco Giuffrida e il sottufficiale della Guardia di Finanza Giuseppe Ciuro, consulenti tecnici della Procura di Palermo al processo contro Marcello Dell’Utri per concorso esterno in associazione mafiosa, queste finanziarie hanno ricevuto fra il 1978 e il 1985 almeno 113 miliardi (pari a 502 miliardi di lire e 250 milioni di euro di oggi), in parte addirittura in contanti e in assegni "mascherati", dei quali tuttoggi "si ignora la provenienza". La Procura di Palermo sostiene che sono i capitali mafiosi "investiti" nel Biscione dalle cosche legate al boss Stefano Bontate. La difesa afferma che si tratta di autofinanziamenti, anche se non spiega da dove provenga tutta quella liquidità. Lo stesso consulente tecnico di Berlusconi, il professor Paolo Jovenitti, ammette l’"anomalia" e l’incomprensibilità di alcune operazioni dell’epoca.

Silvio Berlusconi. Foto dalla rete

5) Nel 1973 Silvio Berlusconi acquista da Annamaria Casati Stampa di Soncino, ereditiera minorenne della nota famiglia nobiliare lombarda rimasta orfana nel 1970, la settecentesca Villa San Martino ad Arcore, con quadri d’autore, parco di un milione di metri quadrati, campi da tennis, maneggio, scuderie, due piscine, centinaia di ettari di terreni. La Casati è assistita da un pro-tutore, l’avvocato Cesare Previti, che è pure un amico di Berlusconi, figlio di un suo prestanome (il padre Umberto) e dirigente di una società del gruppo (la Immobiliare Idra). Grazie alla fortunata coincidenza, la favolosa villa con annessi e connessi viene pagata circa 500 milioni dell’epoca: un prezzo irrisorio. E, per giunta, non in denaro frusciante, ma in azioni di alcune società immobiliari non quotate in borse, così che, quando la ragazza si trasferisce in Brasile e tenta di monetizzare i titoli, si ritrova con una carrettate di carta. A quel punto, Previti e Berlusconi offrono di ricomprare le azioni, ma alla metà del prezzo inizialmente pattuito. Una sentenza del Tribunale di Roma, nel 2000, ha assolto gli autori del libro "Gli affari del presidente", che raccontava l’imbarazzante transazione.

6) Nel 1973 Berlusconi, tramite Marcello Dell’Utri, ingaggia come fattore (ma recentemente Dell’Utri l’ha promosso "amministratore della villa") il noto criminale palermitano, pluriarrestato e pluricondannato Vittorio Mangano. Il quale lascerà la villa solo due anni più tardi, quando verrà sospettato di aver organizzato il sequestro di Luigi d’Angerio principe di Sant’Agata, che aveva appena lasciato la villa di Arcore dopo una cena con Berlusconi, Dell’Utri e lo stesso Mangano. Mangano verrà condannato persino per narcotraffico (al maxiprocesso istruito da Falcone e Borsellino) e, nel 1998, all’ergastolo per omicidio e mafia.

7) Il 26 gennaio 1978 Silvio Berlusconi si affilia alla loggia Propaganda 2 (P2), presentato al gran maestro venerabile Licio Gelli dall’amico giornalista Roberto Gervaso. Paga regolare quota di iscrizione (100 mila lire) e viene registrato con la tessera 1816, codice E.19.78, gruppo 17, fascicolo 0625. La partecipazione al pio sodalizio gli procaccerà vantaggi di ogni genere: dai finanziamenti della "Servizio Italia" di Graziadei ai crediti facili e ingiustificati del Monte dei Paschi di Siena (di cui è provveditore il piduista Giovanni Cresti) alla collaborazione con il "Corriere della Sera" diretto dal piduista Franco Di Bella e controllato dalla Rizzoli dei piduisti Angelo Rizzoli, Bruno Tassan Din e Umberto Ortolani.

8) Il 24 ottobre 1979 Silvio Berlusconi riceve la visita di tre ufficiali della Guardia di Finanza nella sede dell’Edilnord Cantieri Residenziali. Si spaccia per un "un semplice consulente esterno" addetto "alla progettazione di Milano 2". In realtà è il proprietario unico della società, intestata a Umberto Previti. Ma i militari abboccano e chiudono in tutta fretta l’ispezione, sebbene abbiano riscontrato più di un’anomalia nei rapporti con i misteriosi soci svizzeri. Faranno carriera tutti e tre. Si chiamano Massimo Maria Berruti, Salvatore Gallo e Alberto Corrado. Berruti, il capopattuglia, lascerà le Fiamme Gialle pochi mesi dopo per andare a lavorare per la Fininvest come avvocato d’affari (società estere, contratti dei calciatori del Milan, e così via). Arrestato nel 1985 nello scandalo Icomec (e poi assolto), tornerà in carcere nel 1994 insieme a Corrado per i depistaggi nell’inchiesta sulle mazzette alla Guardia di Finanza, poi verrà eletto deputato per Forza Italia e condannato in primo e secondo grado a 8 mesi di reclusione per favoreggiamento. Gallo risulterà iscritto alla loggia P2.

Silvio Berlusconi. Foto dalla rete

9) Il 30 maggio 1983 la Guardia di Finanza di Milano, che sta controllando i telefoni di Berlusconi nell’ambito di un’inchiesta su un traffico di droga, redige un rapporto investigativo in cui si legge: "E’ stato segnalato che il noto Silvio Berlusconi finanzierebbe un intenso traffico di stupefacenti dalla Sicilia, sia in Francia che in altre regioni italiane (Lombardia e Lazio). Il predetto sarebbe al centro di grosse speculazioni in Costa Smeralda avvalendosi di società di comodo aventi sede a Vaduz e comunque all’estero. Operativamente le società in questione avrebbero conferito ampio mandato ai professionisti della zona". Per otto anni l’indagine, seguita inizialmente dal pm Giorgio Della Lucia (poi passato all’Ufficio istruzione, da anni imputato per corruzione in atti giudiziari insieme al finanziere Filippo Alberto Rapisarda, ex datore di lavoro ed ex socio di Marcello Dell’Utri) langue, praticamente dimenticata. Alla fine, nel 1991, il gip milanese Anna Cappelli archivierà tutto.

 Silvio Berlusconi. Foto dalla rete.

10) Il terzo, seccante incontro ravvicinato fra il Cavaliere e la Legge risale al 16 ottobre 1984. Tre pretori, di Torino, Roma e Pescara, hanno la pretesa di applicare le norme che regolano l’emittenza televisiva e che il Cavaliere ha deciso di aggirare, trasmettendo in contemporanea gli stessi programmi su tutto il territorio nazionale. I tre magistrati fanno presente che è vietato, non si può e bloccano le attrezzature che consentono l’operazione fuorilegge. Il Cavaliere oscura le sue tv, per attribuire il black out ai giudici, poi scatena il popolo dei teledipendenti con lo slogan "Vietato vietare", opportunamente rilanciato dallo show del giornalista piduista Maurizio Costanzo. Lo slogan viene subito tradotto in legge dal presidente del Consiglio Bettino Craxi. Il quale abbandona una visita di Stato a Londra per precipitarsi in Italia e varare un decreto legge ad personam ("decreto Berlusconi") che riaccende immediatamente le tv illegali del suo compare. Lo scandalo è talmente enorme che, persino nel pentapartito, qualcuno non ci sta. E il decreto viene bocciato dall’aula come incostituzionale. Due dei tre pretori reiterano il sequestro penale delle attrezzature utilizzabili oltre l’ambito locale. Così Craxi partorisce un secondo decreto Berlusconi, agitando davanti ai riottosi partiti alleati lo spauracchio della crisi di governo e delle elezioni anticipate, in caso di mancata conversione in legge. Provvederà poi lo stesso Caf a legalizzare il monopolio illegale Fininvest sulla televisione commerciale con la legge Mammì, detta anche "legge-Polaroid" per l’alta fedeltà con cui fotografa lo status quo.